Frasi sul mare
pagina 14

Giovanni Giudici photo
Luciano De Crescenzo photo
Plutarco photo
Lorenzo Giustiniani photo
Filippo Tommaso Marinetti photo

“Nordica miscela d'acqua anice cielo mare Trapani | ingabbiato di gru metalliche galleggianti | e torbide scritture di pioggia grafomane in necrologie.”

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) poeta, scrittore e romanziere italiano

Origine: Da Il porto di Trapani invernale, 1928; citato in Salvatore Mugno, Trapani futurista, Isspe, Palermo, 1995.

Edith Wharton photo
Konstantinos Kavafis photo
Natalia Ginzburg photo
Gilbert Keith Chesterton photo

“Una volta mi limitavo a ringraziare Babbo Natale per pochi soldi e qualche biscotto. Ora, lo ringrazio per le stelle e le facce in strada, e il vino e il grande mare.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Da una lettera al Tablet di Londra; riportato in Perché io credo ancora a Babbo Natale. Ho semplicemente esteso l'idea http://www.tempi.it/perche-io-credo-ancora-a-babbo-natale-ho-semplicemente-esteso-lidea#.VnN1v_nhDIV, Tempi, 19 dicembre 2014.

Plutarco photo
Mina (cantante) photo
Francois Truffaut photo
Francesco De Gregori photo
Mary Midgley photo
Eugenio Bennato photo

“Andare, andare, simme tutt'eguale, | affacciati alle sponde dello stesso mare | e nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante, | simme tutte naviganti.”

Eugenio Bennato (1947) cantautore italiano

da Che il Mediterraneo sia, n. 1
Che il Mediterraneo sia

Ferdinand Gregorovius photo
Achille Bonito Oliva photo
Prince photo
Alfred Edmund Brehm photo

“Le parole d'amore che avevo preparato svaniscono come i "ti amo" scritti sulla sabbia vicino al mare.”

Leo, dopo aver scoperto che Silvia non gli ha dato il numero di Beatrice ma ha solo finto di farlo
Bianca come il latte, rossa come il sangue

Albio Tibullo photo
Diodoro Siculo photo
Sergio Bruni photo

“Venette da tanto luntano | 'nu furastiero, 'nu furastiero. | Restaje 'ncantato d' 'o mare, | d' 'o sole e 'a luna, | 'nu furastiero.”

Sergio Bruni (1921–2003) cantautore, chitarrista e compositore italiano

da 'Na bruna

Walt Whitman photo

“Come fanno a resistere i pochi giornalisti italiani che ancora cercano di non affogare in questo mare di fango?”

Sergio Saviane (1923–2001) scrittore e giornalista italiano

Origine: Dietro il video, p. 99

Massimo Gramellini photo
Aldous Huxley photo
Dino Buzzati photo
Antonio Pennacchi photo
Plutarco photo
Antonio Pennacchi photo
Andrea Riccardi photo

“Il Mediterraneo è stato a lungo rappresentato come il mare dei tanti conflitti. Soprattutto il secolare conflitto tra il mondo cristiano e quello islamico, divenuto un archetipo dei rapporti tra le due religioni e le civiltà ad esse legate. Ancora oggi il Mediterraneo è contrassegnato da una serie di preoccupanti conflitti, come quello tra israeliani e palestinesi. Ma anche la "primavera araba" ha lasciato un'eredità di pesanti tensioni in Egitto e in Libia. Drammatica è la situazione della Siria, ostaggio di una guerra civile con tante interferenze internazionali, dove si scontrano il mondo sunnita e sciita. Anche nel XXI secolo il mare Mediterraneo si presenta come uno spazio dove ci sono tanti conflitti, quasi confermando la storia di secoli, se non di millenni. Il Mediterraneo è un mondo frammentato in tante storie diverse, ma intrecciate l'una con l'altra. In questo mondo di diversità c'è però anche un'unità profonda. Esiste un Mediterraneo che, in qualche modo, lega le sorti dei differenti paesi e delle diverse comunità. Si ripropone il grande tema del vivere insieme nel mondo contemporaneo. La civiltà del convivere, nell'uguaglianza e nel rispetto della libertà, è la grande prospettiva che si apre per il XXI secolo. Vivere insieme riguarda anche i rapporti tra le religioni, le nazioni e le culture di quel sistema complesso rappresentato dal Mediterraneo. Per chi ne percorre le storie si aprono scenari in cui le convivenze di ieri si incrinano, ma anche dove si intrecciano nuovi rapporti.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

da Mediterraneo. Cristianesimo e Islam tra coabitazione e conflitto, Guerini e Associati, 2014
Libri

Hans Urs Von Balthasar photo
Anna Maria Ortese photo
Carl Ulysses von Salis Marschlins photo
Anastacia photo
Johann Hermann von Riedesel photo
Concita De Gregorio photo
Ferdinand Gregorovius photo
Patrick O'Brian photo
Stendhal photo
Franco Battiato photo
Robert Jordan photo

“Ti aspetti gloria?» disse Ba'alzamon. «Potere? Ti hanno detto che l'Occhio del Mondo sarà al tuo servizio? Quale gloria e quale potere toccano a un burattino? Le stringhe che ti muovono sono state intessute da secoli. Tuo padre fu scelto dalla Torre Bianca, come uno stallone legato alla cavezza e condotto al suo compito. Tua madre non era altro che una fattrice, per i loro piani. E questi piani portano alla tua morte.»
Rand strinse i pugni. «Mio padre è un brav'uomo e mia madre era una donna per bene. Non parlare di loro!»
Le fiamme risero. «C'è del coraggio in te, dopotutto. Forse sei proprio tu, quello che cerco. Ma il coraggio ti gioverà ben poco. L'Amyrlin Seat ti userà, finché non sarai consumato, proprio come furono usati Davian e Yurian Stonebow e Guaire Amalasan e Raolin Darksbane. Proprio come è usato Logain. Finché di te non resterà niente.»
«Non so…» Rand agitò la testa da una parte e dall'altra. Quel solo momento di pensiero chiaro, nato dall'ira, era sparito. I suoi pensieri continuavano a turbinare. Rand ne afferrò uno, zattera nel gorgo. Si costrinse a parlare, con voce man mano più forte. «Tu… sei imprigionato… a Shayol Ghul. Tu e tutti i Reietti… imprigionati dal Creatore fino alla fine del tempo.»
«La fine del tempo?» lo schernì Ba'alzamon. «Tu vivi come uno scarafaggio sotto la pietra e pensi che il tuo fango sia l'universo. La morte del tempo mi porterà un potere che non puoi nemmeno sognare, verme.»
«Tu sei imprigionato…»
«Sciocco, non sono mai stato imprigionato!» I fuochi del suo viso ruggirono con tanto calore che Rand indietreggiò, riparandosi con le mani. Il sudore sul palmo si asciugò per il calore. «Fui a fianco di Lews Therin Kinslayer, quando compì il misfatto che gli valse il soprannome. Fui io a dirgli di uccidere la propria moglie e i propri figli e tutta la propria stirpe e ogni persona che amava o da cui era amato. Fui io a dargli il momento di lucidità perché sapesse che cosa aveva fatto. Hai mai sentito un uomo urlare fino a perdere l'anima, verme? Poteva colpirmi, allora. Non avrebbe vinto, ma poteva tentare. Invece chiamò su di se il suo prezioso Potere, tanto che la terra si aprì e innalzò Montedrago per segnare la sua tomba. Mille anni dopo, mandai i Trolloc a depredare il meridione e per tre secoli essi devastarono il mondo. Quelle stolte e cieche di Tar Valon dissero che ero stato infine sconfitto, ma il Secondo Patto, il Patto delle Dieci Nazioni, era infranto senza rimedio e chi rimase a opporsi a me, allora? Io sussurrai nell'orecchio di Artur Hawkwing e la terra Aes Sedai morì in lungo e in largo. Io sussurrai di nuovo e il Gran Monarca mandò i suoi eserciti al di là dell'oceano Aryth e del Mare del Mondo, e con questo atto sancì due condanne. La condanna del suo sogno di una sola terra e di un solo popolo, e una condanna ancora da venire. Ero al suo capezzale, quando i consiglieri gli dissero che solo le Aes Sedai potevano salvargli la vita. Parlai, e lui ordinò d'impalare i consiglieri. Parlai, e le ultime parole del Gran Monarca furono l'ordine di distruggere Tar Valon. Se uomini del valore di costoro non hanno potuto opporsi a me, quale possibilità hai tu, rospo acquattato accanto a una pozza della foresta? Servirai me, oppure ballerai ai fili delle Aes Sedai, fino alla tua morte. E poi sarai mio! I morti appartengono a me!”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand e Ba'alzamon, capitolo 14
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

Caparezza photo
Filippo Tommaso Marinetti photo
Umberto Bossi photo

“Come fece Gandhi arriveremo al mare, la catena umana lungo il Po arriverà al mare, metteremo le mani nell'acqua e vedremo che quando questa si asciuga il sale resta sulla pelle, come è possibile quindi che qualcuno ne abbia il monopolio?! Allo stesso modo non c'e' nessuno che possa avere il monopolio della libertà, neppure Roma.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Citato in Bossi: 15 settembre Dichiarazione indipendenza Padania (3) http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/07/13/Politica/BOSSI-15-SETTEMBRE-DICHIARAZIONE-INDIPENDENZA-PADANIA-3_184800.php, Adnkronos, 13 luglio 1996.

Yunus Emre photo

“La Verità è un mare, la Legge è la sua nave: molti sono entrati nella nave, (ma) non si sono inoltrati nel mare.”

Yunus Emre (1240–1321) poeta turco

dal Divano, ed. Gölpïnarlï, v. 2389; Bombaci, p. 247

Sitor Situmorang photo

“Monti verdi spezzati dal grigio | il limone fiorisce di nuovo | se non riesco a dimenticarti | tutto intorno il mare catturerà la mia passione.”

Sitor Situmorang (1923–2014)

Pantun
Origine: Citato in Il fiore della letteratura malese e indonesiana, traduzione di Luigi Santa Maria, EDIPEM, Novara, 1973, p. 217.

Jean Pierre Louis Laurent Hoüel photo
Arthur Rimbaud photo
Matsuo Bashō photo

“[Haiku] Mare selvaggio | e sopra l'isola di Sado | la Via Lattea”

Matsuo Bashō (1644–1694) poeta giapponese

Origine: In Shūiki Kato, Storia della letteratura giapponese, Marsilio, 1989; citato in Alfonso Berardinelli, 100 poeti, Itinerari di poesia, Mondadori, Milano, 1997, p. 31. ISBN 8804435003

Jeffrey Moussaieff Masson photo
Paolo Rumiz photo
Renaud Camus photo
Walt Whitman photo
Publio Papinio Stazio photo
Else Lasker-Schüler photo
Charles Rollin photo
Demostene photo
Marco Malvaldi photo
Eduard Norden photo
Pietro Nigro photo
Walt Whitman photo
Igino Giordani photo

“Nel servire il prossimo l'anima si annega, come annegando nell'amor di Dio: in mare si fa paura.”

Igino Giordani (1894–1980) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Il Santo della Carità ospedaliera, p. 99

Mark Twain photo
Ernst Jünger photo
Paolo Rumiz photo
Primo Levi photo
Nazım Hikmet photo
Guido Ceronetti photo
Scipio Slataper photo
Karel Čapek photo
Francesco De Gregori photo
Fabio Tombari photo
Francesco De Gregori photo
Lorenzo Giustiniani photo
Beppe Severgnini photo
Edward Lear photo
Eugenio Montale photo

“Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto "più in là."”

Eugenio Montale (1896–1981) poeta, giornalista e critico musicale italiano

da Ossi di seppia

Walt Whitman photo
Giovanni Verga photo
Aristotele photo
Sugawara no Michizane photo

“I bianchi crisantemi sulla spiaggia | mossi dal vento autunnale | non si distinguono più | dalla bianca schiuma del mare.”

Sugawara no Michizane (845–903) poeta e politico giapponese

Origine: Citato in Rossella Menegazzo, Giappone , Gruppo Editoriale L'Espresso, [pubblicato su licenza Electa, Milano], Roma, 2008, p. 118.

Gianfranco Rosi photo

“Il premio Nobel agli abitanti di Lampedusa e Lesbo sarebbe una scelta giusta e un gesto simbolico importante. Consegnarlo non a un individuo ma a un popolo. I lampedusani in questi vent'anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi. Ho vissuto lì un anno e non ho mai sentito da nessuno parole di astio e paura nei confronti degli sbarchi. Le uniche volte in cui li vedo reagire con rabbia è quando ci sono troppe notizie negative associate all'isola: "disastro a Lampedusa", "i pesci che mangiano i cadaveri", "arrivano i terroristi". Quelle sono le cose verso le quali hanno, giustamente, un rifiuto totale. Vorrebbero che tutto si svolgesse senza lasciare traccia mediatica, portando avanti il loro aiuto quotidiano. Ce ne sono tanti che lavorano al Centro d'accoglienza, oggi che gli sbarchi sono procedura istituzionale: la raccolta in mare aperto, l'arrivo al porto e al Centro per l'identificazione. Ma fino a poco tempo fa, quando arrivavano i barconi carichi sulla spiaggia, i migranti erano soccorsi, rifocillati, ospitati. Una volta in centinaia si buttarono in mare per salvare altrettanti naufraghi. […] Questo stato d'animo appartiene non solo a Lampedusa ma alla Sicilia e i siciliani. Negli ultimi tempi sono arrivate migliaia di persone e non ho sentito nessuno a Palermo o Catania parlare di barriere. Quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d'Europa innalzano, vergognosamente, oggi. L'accoglienza è la prima cosa che ho imparato dai lampedusani.”

Gianfranco Rosi (1964) regista italiano
Patrick O'Brian photo