Frasi su morente
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema morente, vita, uomo, due-giorni.
Frasi su morente

“Come disse lo scorpione alla fanciulla morente: "Sapevi che sono velenoso quando mi hai raccolto."”
Origine: La Torre Nera, La sfera del buio, p. 358

“Dove sono le feste che ci avevano promesso? Dov'è il vino novello (morente sulla vite)?”
An American Prayer
Tempesta Elettrica
citato in Quel peccato è un nostro diritto, a cura di Nicola Nosengo, Cinzia Sciuto, Tiziana Moriconi e Roberta Pizzolante, L'espresso, n. 39, anno LII, 5 ottobre 2006
Origine: La laguna azzurra, pp. 185-186

“Lo spettatore è un animale morente.”
I Signori e Le Nuove Creature

“La verità siede sulle labbra degli uomini morenti.”
da Sohrab and Rustum, 656

“Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.”
Origine: Da L'avventura del detective morente, ne L'ultimo saluto.

da Il mio canto
Poesie
Origine: In Poesie erotiche, Nautilus, Torino, 1990.

cap. VII; pp. 16-17
Clelia: il governo dei preti

da La vita che verrà: p. 107
La vita che verrà

citato in Ettore Cinnella, Carmine Crocco. Un brigante nella grande storia, Della Porta, 2010, p. 136

“Il suo amore è una rosa pallida e morente | Che perde i suoi petali…”
Grace
da L'ultimo spettacolo, Fondazione Immemoriale di Carmelo Bene

Origine: La compresenza dei morti e dei viventi, p. 139

Origine: Da una lettera a Konrad Rittershausen, 17 febbraio 1600; citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, a cura di Simonetta Bassi, Procaccini, Napoli, 1996, pp. 35-36.
Origine: Documenti palermitani intorno a Nicola Balcescu, p. 14
Origine: Una repubblica fondata sulle rendite, p. 118

Origine: Citato in La lingua, la parola e la scrittura http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1279749889.htm, a cura di Federico La Sala, ildialogo.org, 22 luglio 2010.
Origine: Il patto col serpente, p. 82

Do you want your grandmother dying like a little bird in some hospital room? Her translucent skin so thin you can see her last heartbeat work its way down her blue veins? Or do you want her to meet Chuck Norris?
Revelations

“Il mondo è lo specchio di me morente.”
1968
Primavera nera

dalla lettera di Constantin Noica a Emil M. Cioran del 1957 in L'amico lontano risponde, p. 51

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Legislatura XVII – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 510 del 23 settembre 2015 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/315795.pdf. Roma, 23 settembre 2015.
Note morenti, in Il decadentismo, pp. 103-104
cap. 3.2, p. 44
Testamento biologico

da Diaframma di evanescenze, I cavalli bianchi
Versi

da Le fauci del Sahara. 24 gennaio 1905; p. 96
Tripolitania

At 7:30 AM on April 17, 1975, the war on Cambodia was over. It was a unique war, for no country has ever experienced such concentrated bombing. On this, perhaps the most graceful and gentle land in all of Asia, president Nixon and mister Kissinger unleashed 100,000 tons of bombs, the equivalent of five Hiroshimas. The bombing was their personal decision. Illegally and secretly, they bombed Cambodia, a neutral country, back to the Stone Age, and I mean Stone Age in its literal sense. Shortly after dawn on April 17, the bombings stopped and there was silence. Then, out of the forest, came the victors, the Khmer Rouges, whose power had grown out of all proportion to their numbers. They entered the capital Phnom Penh, a city most of them had never seen. They marched in disciplined Indian file through the long boulevards and the still traffic. They wore black and were mostly teenagers, and people cheered them, nervously, naively. After all, the bombing, the fighting, was over at last. The horror began almost immediately. Phnom Penh, a city of 2.5 million people, was forcibly emptied within an hour of their coming, the sick and wounded being dragged from their hospital beds, dying children being carried in plastic bags, the old and crippled being dumped beside the road, and all of them being marched at gunpoint into the countryside and towards a totally new society, the likes of which we have never known. The new rulers of Cambodia called 1975 "Year Zero", the dawn of an age in which there would be no families, no sentiments, no expressions of love or grief, no medicines, no hospitals, no schools, no books, no learning, no holidays, no music, no songs, no post, no money, only work and death.
Variante: Alle sette e mezzo il 17 aprile 1975, la guerra contro la Cambogia si concluse. Era una guerra particolare, poiché nessun paese aveva sofferto d'un tale bombardamento. Su questa terra, forse la più graziosa e più pacifica in tutta l'Asia, il presidente Nixon e il signor Kissinger sguanciarono centomila tonnellate di bombe, l'equivalente di cinque Hiroshima. Il bombardamento fu una loro scelta personale. Illegalmente e in segreto, bombardarono la Cambogia, un paese neutrale, fino a riportarla all'età della pietra, e intendo età della pietra nel suo senso strettamente letterale. Poco dopo l'alba, il 17 aprile 1975, i bombardamenti cessarono, e regnò il silenzio. Poi, i vittoriosi, i Khmer Rossi, il cui potere era cresciuto fuori proporzione dai loro numeri, emersero dalla foresta. Entrarono la capitale, Phnom Penh, una città che molti di loro non avevano mai visto prima. Marciarono in fila indiana disciplinata lungo i viali e il traffico immobile. Si vestivano di nero, ed erano per la maggior parte adolescenti. Il popolo li acclamò ansiosamente ed ingenuamente. Dopo tutto, i bombardamenti e le sparatorie erano finiti. Il terrore cominciò quasi immediatamente. Phnom Penh, una città di 2.5 milioni d'abitanti, fu evacuata con la foza entro un ora del loro arrivo, i malati e feriti trascinati dai loro letti d'ospedale, bambini morenti trasportati in sacchi di plastica, i vecchi e zoppi lasciati per la strada, tutti marciati sotto tiro verso la campagna e una società totalmente nuova, mai vista prima. I nuovi leader di Cambogia nominarono 17 aprile «Anno zero», l'alba di un' era in cui non ci sarebbero state famiglie, niente sentimenti, nessuna espressione d'amore o lutto, niente medicine, niente ospedali, niente scuole, niente libri, niente istruzione, niente vacanze, niente musica, niente canzoni, niente posta e niente denaro: solo fatica e morte.

Origine: Da Le consapevolezze ultime https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/28/le-consapevolezze-ultime/3882977/amp/, il fatto quotidiano.it, 28 settembre 2017.
Origine: Aliens. Incubo, p. 7

explicit di Finché tutti i mari..., 1935