Frasi su parola
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“Si ha paura delle parole perché si ha paura delle realtà che rappresentano.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

Il padrone dell'impossibile

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“Se io sapessi una parola più sporca di porco, l'adoprerei.”

Victorien Sardou (1831–1908) drammaturgo francese

II, 4

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“[Riferita alla vita da tennisti] La nostra vita è una combinazione di eccitamento al di là delle parole e noia al di là delle parole.”

Pam Shriver (1962) tennista statunitense

Origine: Citata in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/07/116570-citazioni_bordo_campo_agosto.shtml, Ubitennis.com, agosto 2008.

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“Il Mago [Helenio Herrera] era un uomo troppo intelligente. Prendeva i suggerimenti e ne faceva tesoro, ma non avrebbe mai fatto uscire le parole che Angelo Moratti, il suo presidente gli aveva detto.”

Elio Corno (1946–2019) giornalista italiano

dalla trasmissione Diretta Stadio sull'emittente televisiva 7 Gold, 21 settembre 2010

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“Il ferreo impero di Roma fu vinto da chi era persuaso, nella parola e nei fatti, di una verità più alta.”

Aldo Capitini (1899–1968) filosofo, politico e antifascista italiano

Italia nonviolenta

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“[Ultime parole] Che io muoia nella patria che tante volte ho salvato!”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

citato in Tito Livio, libro CXX; 1997

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“A forza di ripeterle, le parole a poco a poco perdono il loro significato e il dolore che portano si attenua.”

Ágota Kristóf (1935–2011) scrittrice ungherese

"Il Grande Quaderno ", p . 21
Trilogia della Città di K.

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“Per quanto mi riguarda Miccoli non dovrebbe più mettere piede su nessun campo di calcio e mi auguro che il presidente della Figc, Giancarlo Abete, faccia seguire alle parole i fatti con un provvedimento di sospensione per Miccoli. Miccoli è indagato per riciclaggio ed estorsione in concorso con un'associazione di stampo mafioso. E questo è un dato di fatto. La sua frequentazione con ambienti mafiosi è stata costante e consapevole. Vederlo in campo avrebbe un grave effetto diseducativo.”

Alfredo Mantovano (1958) politico e magistrato italiano

Origine: Citato in Francesca Mandese, Lecce, mezza città contro l'idea Miccoli. Mantovano: «Non dovrebbe più giocare» http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2013/6-luglio-2013/lecce-mezza-citta-contro-idea-miccolimantovano-non-dovrebbe-piu-giocare-2222020644715.shtml, Corriere del Mezzogiorno, 6 luglio 2013.

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“Potranno mai le mie parole | esserti da rosa | sposa.”

Max Gazzé (1967) cantautore e bassista italiano

da Il timido ubriaco
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“Come da un insieme cosí limitato e contraddittorio sia potuta derivare una morale valida per millenni, è il segreto della cui soluzione tu andavi in cerca, cara Yúkiko. Abbiamo in parte capito come il limitato e parziale possa diventare universalmente umano, quando la perdita della forza materiale costringa a riflettere sui valori ideali. Resta tuttavia, e resterà (ahimè!) indefinita, la contraddizione persistente tra la predica che qui ascoltiamo, e la pratica che tutti pratichiamo. Tutti: e finora soprattutto i predicatori, che in privato e in pubblico, come individui e come Stati cristiani e anzi «cristianissimi», li hanno sistematicamente violati tutti. E tra i violatori si sono sempre distinti i potenti, i cui peccati sono stati perennemente giustificati e benedetti in nome di Dio.
La religione non ha mutato in niente i costumi dell'uomo: li ha resi, semmai, piú contraddittori con le idealità proclamate, aggiungendovi cosí la sua ipocrisia: «accumulando duol con duolo», per dirla con Dante. In questo senso è stata davvero, ed è tuttora, il male del mondo. Lo è soprattutto quando propagandosi oggi nel mondo non in forza propria ma in forza della civiltà evoluta di cui è parte, induce i «meno evoluti» a credere che in essa e solo in essa risieda una piú alta morale, per seguire la quale si debbano anche prendere come oro colato le parole dei suoi antichi miti: è questo il caso delle odierne «evangelizzazioni». Come sarebbe bello se invece potessimo considerare serenamente i suoi dogmi e le sue prescrizioni come tappe della nostra difficile evoluzione! e se, per fondare una piú alta morale, imparassimo a guardare all'uomo, anziché a un ipotetico dio!”

Mario Alighiero Manacorda (1914–2013) docente e traduttore italiano

55, p. 273
Lettura laica della bibbia

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“In ogni caso, nel dubbio, quando usiamo una parola, seguiamo questa saggia profilassi: imbracciare, puntare, mirare e solo dopo sparare. Noi siamo i custodi delle nostre parole.”

Susanna Raule (1981) psicologa e scrittrice italiana

maggio 2013 http://sraule.wordpress.com/2013/05/03/amministratori-di-parole/3

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“La sola parola «ingegneria genetica» mi mette i brividi.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

14 marzo 1997
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

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“[Sull'impresa di Fiume]
Si deve dire che ci fu un uomo il quale prese ad un tratto in pugno tutto il destino dell'impresa. Fu il gigante che inarcò le spalle a sorreggere il peso immane di uno sforzo pauroso: quello necessario ad impugnare un revolver ed a spianarlo contro la fronte di un altro uomo, per la fulminea eliminazione dell'ostacolo insormontabile.
— Occorrono i camions? — interrogò egli.
— Per l'appunto.
— E vi disperate perché non ci sono?
— Precisamente.
— Allora, fermi tutti. Ci penso io!
Non disse altro. Non chiese nulla. Non esitò un istante. Balzò in automobile e si precipitò a rotta di collo verso Palmanova. […]
Furono a un tratto faccia a faccia: quegli che voleva i camions e quegli che doveva darli. Due capitani. Due italiani. […]
Alla breve luce di una lampada, entro l'angusto spazio di una cameretta uso baracca, la polemica fu subito troncata da un gesto di minaccia. L'ufficiale di d'Annunzio sollevò il pugno armato di rivoltella all'altezza di quella fronte curva nel diniego inesorabile. E le parole della intimazione furono scandite nel silenzio con la voce tronca che mozza il respiro.
— O tu cedi o io sparo!
L'altro impallidì. Poi disse:
— Cedo alla violenza.
Non si sentiva di morire per 40 camions. E poi, quegli che lo fronteggiava non era un austriaco. Gli brillavano sul petto tre medaglie d'argento. E coteste tre medaglie ne aspettavano un'altra: d'oro. Era dunque un eroe autentico. Ed era precisamente il capitano degli arditi Ercole Miani, triestino, conquistatore del Vodice.”

Piero Belli (1882–1957) giornalista e scrittore italiano

da La notte di Ronchi, pp. 19-22

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“Il pensiero non rivelato non può far male
Ma le parole elargite non mutano.
Fai molta attenzione nell'inventare
Il modo in cui fare i tuoi interessi.”

Giacomo I d'Inghilterra (1566–1625) regnante (re di Scozia)

Origine: Citato in Donald Rayfield, Stalin e i suoi boia: una analisi del regime e della psicologia stalinisti, traduzione di Stefania De Franco, Garzanti, Milano, 2005, p. 54. ISBN 88-11-69386-1.

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“Dinanzi a tanta remissività la guerra non è più indispensabile. […] Con queste parole ogni motivo di guerra cade. Giesl [l'ambasciatore austriaco a Belgrado] doveva rimanere tranquillamente a Belgrado: dopo questo non avrei mai ordinato la mobilitazione.”

Guglielmo II di Germania (1859–1941) imperatore della Germania e re di Prussia

Citazioni di Guglielmo II
Origine: Commentando la risposta della Serbia all'ultimatum dell'Austria, nel 1914, dopo che l'Austria aveva già dato inizio alla prima guerra mondiale; citato in Luciano Canfora, 1914, Sellerio editore, 2006, pp. 81 sg.)

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“Potrebbe essere il migliore dopo di me nei Ladder Match. Parola chiave: DOPO.”

Adam Copeland (1973) wrestler e attore canadese

A Todd Grisham nel DVD Ladder Match

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“«Quando il mondo della creatività avrà compiuto la sua secessione, l'industria dell'appropriazione che limita i diritti d'uso […] deperirà lentamente nel campo cinto di filo spinato che finge di coltivare. Ne è così consapevole che è pronta a tutto per impedirlo. Noi dobbiamo proteggere l'ecosistema dell'informazione da questi attacchi, ma ciò non ci esime dal riflettere sui vincoli al suo sviluppo e al suo divenire. E se ce ne daranno l'occasione, potrà essere utile aiutare questa industria a reinventarsi in forme meno distruttive.» Queste parole di Philippe Aigrain, nel suo libro dedicato al conflitto fra la condivisione libera e il monopolio proprietario dei beni informativi, possono essere lette e riprodotte in virtù di una scelta coerente e consapevole del suo autore, che ha sottoposto il testo a una licenza Creative Commons. La domanda di Aigrain – fino a che punto la cosiddetta "proprietà intellettuale", un monopolio che rende artificiosamente costoso qualcosa che sta diventando riproducibile sempre più facilmente, danneggia la creatività e la cultura?”

Maria Chiara Pievatolo (1963) accademica italiana

è ormai molto comune, 2 anche se buona parte degli autori accademici italiani, almeno nel settore delle scienze umane, sembra continuare a ignorarla. (introduzione, p. 11)
Sette scritti politici liberi, Incipit
Origine: Traduzione di Maria Chiara Pievatolo da Philippe Aigrain, [//paigrain.debatpublic.net/?page_id=160/ Cause commune: l’information entre bien commun et propriété], Fayard, Parigi, 2005, p. 215 sg.

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“Sul campo e fuori, nelle interviste ufficiali e nelle conversazioni amichevoli, Chris non ha mai detto una parola fuori posto, non ha mai fatto un gesto poco elegante ed ha saputo controllare i suoi atteggiamenti con la stessa professionale sicurezza con cui è riuscita a controllare i suoi colpi.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Pietro Farro, Il tennis è un grattacielo: storie in punta di racchetta, Effepi Libri, 2005, p. 73. ISBN 88-6002-001-8

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“Sprecate pure le parole e le occasioni, ma non l'acqua.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

La fragilità del pensare

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