Frasi su pena
pagina 5

“Ma il cuore di certa gente non si domanda mai se valga la pena di fare tanta fatica per pompare sangue fino al cervello?”

Paolo Cananzi (1963) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Le Formiche: anno terzo, § 1467.

Dario Antiseri photo
Papa Urbano III photo
Dan Aykroyd photo

“Con gli occhiali neri dei 'Blues Brothers' il mondo appare più tranquillo, 'cool' e suggestivo. Vale la pena provare.”

Dan Aykroyd (1952) attore canadese

citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

Ennio Flaiano photo
Jeffrey Moussaieff Masson photo
Patrice Chéreau photo
Filippo Turati photo

“Le carceri italiane rappresentano l'esplicazione della vendetta sociale nella forma più atroce che si sia mai avuta: noi crediamo di aver abolito la tortura, ma i nostri reclusori sono essi stessi un sistema di tortura; noi ci vantiamo di aver cancellato la pena di morte dal codice penale comune, ma la pena di morte che ammanniscono, goccia a goccia, le nostre galere è meno pietosa di quella che era data per mano del carnefice. Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

Origine: Discorso di Filippo Turati alla Camera del 18 marzo 1904; citato da Walter Verini in Camera dei deputati della Repubblica Italiani – XVII Leglislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 46 del 4 luglio 2013 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=046 – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Ferranti ed altri; Costa: Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (A.C. 331-927-A).. Roma, 4 luglio 2013.

“Sono rare le cose che vale la pena di rifare.
– Dici così perché non sei un chirurgo plastico!”

Ellekappa (1955) fumettista e disegnatrice italiana

da Smemoranda 2001 – La seconda volta

Lindsay Davenport photo
Pëtr Alekseevič Kropotkin photo
Joe Strummer photo
Sandro Bondi photo

“Che pena vedere Umberto Eco sfogare la sua acredine verso il capo del governo italiano dalle colonne di un giornale straniero. Peccato perché il suo astio incontenibile è pari soltanto alla sua insipienza politica e intellettuale.”

Sandro Bondi (1959) politico italiano

citato in Sandro Bondi, quel ministro tutta poesia e Silvio http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=40785, Italia Oggi, 24 aprile 2008

Papa Innocenzo II photo

“[tra gli errori di Pietro Abelardo] Da Adamo non abbiamo contratto la colpa ma soltanto la pena.”

Papa Innocenzo II 164° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Sinodo di Sens, 728

Eve Ensler photo
Eve Ensler photo
Eileen Power photo
Ayaan Hirsi Ali photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Madre Teresa di Calcutta photo
Umberto Galimberti photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo
Luigi Luca Cavalli-Sforza photo
Bassi Maestro photo
Bassi Maestro photo
Bassi Maestro photo
Sandrone Dazieri photo
Noam Chomsky photo
Noam Chomsky photo
Cecelia Ahern photo
Leiji Matsumoto photo
Nesli photo

“Che vita! | vale la pena d'esser vissuta | la difenderei anche con il mitra o il bazooka.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Mi sento ok, n. 2
Home

Vinicio Capossela photo

“Sempre solo sempre a parte abbandonato quanto più mi allontano lei ritorna nella pena di una morna.”

Vinicio Capossela (1965) cantautore e polistrumentista italiano

da Morna
Il ballo di San Vito

Decimo Giunio Giovenale photo
Coluccio Salutati photo
Giuseppe Parini photo
Pablo Neruda photo
Sergio Nazzaro photo
Carlo Giuseppe Gabardini photo
Mario Gozzini photo

“[…] come concepire la pena, come ordinare il carcere? Pura retribuzione, o vendetta, della comunità lesa nel suo diritto di sicurezza e di tranquillità, oppure anche tentativo di promuovere e di favorire la liberazione del condannato dalla scelta delinquenziale? Se non ci si abbandona a un istinto sommario ma si vuole riflettere secondo razionalità, bisogna riconoscere che la seconda alternativa, per quanto complessa e difficile, difende meglio, più a fondo, l'interesse collettivo. Il pianeta carcere con i suoi abitanti non può essere considerato qualcosa di siderale, di «totalmente altro» da noi che ne stiamo fuori. È una parte della società che, a causa dei suoi comportamenti antisociali, dei reati commessi violando le leggi, sconta la pena inflitta al termine di un processo non solo legittimo ma doveroso, inderogabile. Dunque la società libera non può lavarsene le mani come se non la riguardasse, deve, al contrario, farsene carico. […] non ci si può limitare a chiedere che i rei siano posti in condizione di non nuocere più: ci si deve innanzitutto interrogare se del reato commesso non esista una responsabilità collettiva, sia pure indiretta, in quanto non abbiamo saputo intervenire in tempo per risolvere un disagio e prevenirne le conseguenze criminose (la prevenzione, di cui tanto si parla, non è delegabile interamente agli organi di polizia, è compito di tutti […]).”

Mario Gozzini (1920–1999) scrittore, politico e giornalista italiano

cap. 1, 2: p. 6
La giustizia in galera?

Barack Obama photo
Victor Hugo photo

“La pena di morte è il segno caratteristico ed eterno della barbarie.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Contro la pena di morte
Origine: Estratto da un discorso all'Assemblea Costituente, 15 settembre 1848

Salvo Sottile photo
Cesare Maria Ragaglini photo
Giacomo Leopardi photo
Margaret Mazzantini photo
Felice Orsini photo
Anthony Powell photo

“Invecchiare è come scontare una pena crescente per un crimine che non si è commesso.”

Anthony Powell (1905–2000) scrittore britannico

da Temporary Kings, cap. 1 – Heinemann, Londra, 1973

Henry Louis Mencken photo

“La teologia è il tentativo di spiegare l'inconoscibile nei termini di ciò che non vale la pena conoscere.”

Henry Louis Mencken (1880–1956) giornalista e saggista statunitense

Trattato sugli dei

Antonio Di Pietro photo
Giacomo Leopardi photo
Jane Austen photo
Benjamin Graham photo
Rocco Scotellaro photo
Federigo Tozzi photo

“[Esempio di straniamento] Ella si fermava a guardare gli oggetti: una cecca imbalsamata, un vaso di terracotta per fiori. Ella pensò che nessuno ve li aveva messi mai e provò come una pena.”

Federigo Tozzi (1883–1920) scrittore italiano

da Adele
Origine: Citato in Luigi Baldacci, Tozzi i testi della "pietà" http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1982/n.63/9, Il Tempo, 12 marzo 1982.

Mario Gozzini photo
Marco Malvaldi photo
Italo Calvino photo
Oriana Fallaci photo

“[Riguardo Dario Fo e Franca Rame] A parte il disprezzo, intende dire? Una specie di pena. Perché v'era un che di penoso in quei due vecchi che per piacere ai giovani radunati in piazza si sgolavano e si sbracciavano sul palcoscenico montato dinanzi a Santa Croce, quindi dinanzi al porticato che un tempo immetteva al Sacrario dei Caduti Fascisti. In loro non vedevo dignità, ecco. A un certo punto l'amico che con me li guardava alla tv ha sussurrato: Ma lo sai che lui militava nella Repubblica di Salò?. Non lo sapevo, no. Come essere umano non mi ha mai interessato. Come giullare, non m'è mai piaciuto. Come autore l'ho sempre bocciato, e la sua biografia non mi ha mai incuriosito. Così sono rimasta sorpresa, io che parlo sempre di fascisti rossi e di fascisti neri. Io che non mi sorprendo mai di nulla e non batto ciglio se vengo a sapere che prima d'essere un fascista rosso uno è stato un fascista nero, prima d'essere un fascista nero uno è stato un fascista rosso. E mentre lo fissavo sorpresa ho rivisto mio padre che nel 1944 venne torturato proprio da quelli della Repubblica di Salò. M'è calata una nebbia sugli occhi e mi sono chiesta come avrebbe reagito mio padre a vedere sua figlia oltraggiata e calunniata in pubblico da uno che era appartenuto alla Repubblica di Salò. Da un camerata di quelli che lo avevano fracassato di botte, bruciacchiato con le scariche elettriche e le sigarette, reso quasi completamente sdentato. Irriconoscibile. Talmente irriconoscibile che, quando ci fu permesso di vederlo e andammo a visitarlo nel carcere di via Ghibellina, credetti che si trattasse d'uno sconosciuto. Confusa rimasi lì a pensare – chi è quest'uomo, chi è quest'uomo – e lui mormorò tutto avvilito: Oriana, non mi saluti nemmeno?. L'ho rivisto in quelle condizioni, sì e mi son detta: Povero babbo. Meno male che non li ascolti, non soffri. Meno male che sei morto.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Riccardo Mazzoni Oriana Fallaci risponde http://archivio.panorama.it/Oriana-Fallaci-risponde, Panorama.it, 21 novembre 2002.

Albert Einstein photo
Aldo Palazzeschi photo
Karel Čapek photo
Fiorentino Sullo photo
Gianni Brera photo

“Come a comprar in piazza li poponi, | Ne tagliarete cento e fra cotanti | A pena due ne troverete buoni, | Così hoggidì, fra lingue tante e tante | Che fanno bel veder di fuora via | Due per cento rispondeno al sembiante.”

Pietro Nelli (1672–1740) pittore italiano morto nel 1740

II, IX, A Benedetto Barbarigo
Satire
Variante: Come a comprar in piazza il poponi,
Ne tagliarete cento e fra cotanti
A pena due ne treverete bueni,
Così hoggidì, fra lingue tante e tante
Che fanno bel veder di fuora via
Due per cento rispendene al sembiante.
Origine: Citato in Harbottle, p. 277.

Pier Paolo Pasolini photo
Luigi Manconi photo
J. K. Rowling photo
Alphonse Karr photo

“Essere un mediocre non è una pena. La pena è accorgersene. Ma è un mediocre chi s'avvede d'esserlo?”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

XLII
Sessanta

Irène Némirovsky photo
George Orwell photo
Leo Ortolani photo
Claudio Bisio photo
Luigi Manconi photo
David Hume photo
Giovanni Raboni photo
Susanna Tamaro photo
Marc Monnier photo
Andrea Orlando photo
Paola Ricci Sindoni photo
Lucio Battisti photo

“C'era un cane un po' barbone | che legato alla catena | mi ruggiva come un leone ma faceva pena. | Penso a lui e guardo me | che minaccio chissà ché, | mascherato da leone ma ho paura di te.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Il leone e la gallina, lato B, n. 2
Umanamente uomo: il sogno

Andrea De Carlo photo
Nick Hornby photo
Zlatan Ibrahimović photo
Albert Einstein photo

“Sono arrivato alla convinzione che l'abolizione della pena di morte sia auspicabile per i seguenti motivi:1) Irreparabilità in caso di errore giudiziario.
2) Conseguenze morali deleterie per quanti hanno a che fare direttamente o indirettamente con il procedimento dell'esecuzione.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Qualche mese prima, il New York Times del 6 marzo 1927 riferiva: «Il Professor Einstein non è favorevole all'abolizione della pena di morte [...]. Non vede perché la società non dovrebbe liberarsi degli individui che si sono dimostrati socialmente dannosi. Aggiunge che la società non ha più diritto di condannare una persona all'ergastolo di quanto ne abbia di condannarlo a morte.» Pensieri di un uomo curioso, p. 161.
Origine: Da una lettera a un editore berlinese, 3 novembre 1927; Archivio Einstein 46-009; citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 161.
Origine: Il lato umano, p. 78

Filippo Facci photo
Hayley Williams photo
Aldous Huxley photo

“L'introspezione, l'osservazione e la storia del comportamento umano nei tempi passati e in quelli presenti ci dicono chiaramente che il bisogno di autotrascendenza è quasi altrettanto diffuso e, qualche volta, altrettanto potente quanto il bisogno di autoaffermazione. Gli uomini desiderano intensificare la coscienza di essere ciò che essi considerano "se stessi", ma desiderano anche – e lo desiderano, molto spesso, con irresistibile violenza – la coscienza di essere qualcun altro. Insomma, essi bramano di uscire da se stessi, di oltrepassare i limiti di quel minuscolo universo-isola entro il quale ogni individuo si trova confinato. Questo desiderio di autotrascendenza non è identico al desiderio di sfuggire al dolore fisico o morale. In molti casi, è vero, il desiderio di sfuggire la pena rinforza il desiderio di autotrascendenza. Ma questo può esistere senza l'altro. Se cosí non fosse, gli individui sani e fortunati, i quali (nel linguaggio psichiatrico) «si sono adattati alla vita in maniera eccellente», non sentirebbero mai il bisogno di uscire da se stessi. Mentre lo fanno. Anche tra coloro che la natura e la ricchezza hanno piú generosamente dotati, troviamo e non infrequentemente, un orrore profondamente radicato di se stessi, un'ansia appassionata di liberarsi della piccola ripugnante identità alla quale sono stati condannati proprio dalla perfezione del loro "adattamento alla vita". Chiunque, uomo o donna, che sia felice (secondo i criteri del mondo) oppure disgraziato, può arrivare, improvvisamente o gradatamente, a ciò che l'autore della Nuvola dell'Inconoscibile chiama "la conoscenza e la sensazione nude del tuo proprio essere". Questa immediata consapevolezza di sé produce uno struggente desiderio di andare al di là dell'io isolato.”

III, 2; pp. 71-72
I diavoli di Loudun