Frasi sulla personalità
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“I padroni non considerano il lavoratore un uomo, lo considerano una macchina, un automa. Ma il lavoratore non è un attrezzo qualsiasi, non si affitta, non si vende. Il lavoratore è un uomo, ha una sua personalità, un suo amor proprio, una sua idea, una sua opinione politica, una sua fede religiosa e vuole che questi suoi diritti vengano rispettati da tutti e in primo luogo dal padrone.”

Giuseppe Di Vittorio (1892–1957) politico, sindacalista e antifascista italiano

Origine: Citato in Alessi Cristina, Barbera Marzia, Guaglianone Luciana, Cacucci Editore S.a.s., 2019, Impresa, lavoro e non lavoro nell'economia digitale https://books.google.it/books?id=H06nDwAAQBAJ. ISBN 8899068518

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“Forte personalità, creatività ed estrema bellezza intrigano la mente, seducono l'anima, i sensi e dominano la tua essenza.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Bisogna distruggere nel proprio intimo tutto ciò che sviluppa la personalità umana. Tutto l'immenso egoismo che essa contiene.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 36

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“La libertà positiva consiste nell'attività spontanea della personalità totale.”

Erich Fromm (1900–1980) psicoanalista e sociologo tedesco

Fuga dalla libertà

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“Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Letture da un minuto, a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983
Letture da un minuto

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
Fuenteovejuna

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“Per l'uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Ma la personalità di James è cresciuta e si è imposta, penso, dalla sfida per il bronzo vinta con gli argentini. Quel giorno giocò playmaker: da lì è partito il processo che ha fatto emergere la sua leadership potenziale e lo ha reso un giocatore migliore. Sono orgoglioso di lui e affascinato dal punto al quale è arrivato.”

Mike Krzyzewski (1947) allenatore di pallacanestro ed ex cestita statunitense

Origine: Citato in Luca Chiabotti, Lebron, l'eroe eclettico fa crescere gli Usa http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/agosto/22/LEBRON_eroe_eclettico_crescere_gli_ga_10_080822089.shtml, Gazzetta dello Sport, 22 agosto 2008.

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“Ricorda come Gesù fu condotto del deserto e vi rimase quaranta giorni digiunando? Poi, quando fu affamato, il demonio gli si avvicinò e gli disse: "Se sei figlio di Dio, ordina che questi sassi siano trasformati in pani". Ma Gesù resisté alla tentazione. Il demonio allora lo collocò su una guglia del tempio: "Se sei figlio di Dio, buttati giù". Gli angeli infatti vegliavano su di lui e l'avrebbero sorretto. Ma Gesù seguitò a resistere. Il demonio lo condusse su un'alta montagna, gli mostrò tutti i regni del mondo e gli disse che glieli avrebbe dati se si fosse prosternato ai suoi piedi per adorarlo. Ma Gesù disse: "Va' via di qui, Satana". Così finisce la storia secondo il semplice e buon Matteo. Ma c'è un seguito. Il diavolo, che era molto astuto, tornò da Gesù e gli disse: "Se accetterai la vergogna e il disonore, le frustate, una corona di spine e la morte sulla croce salverai la razza umana, giacché l'amore più grande che un uomo possa provare è quello che gli fa sacrificare la vita per i suoi amici". Gesù cadde. E il diavolo rise fino a farsi scoppiare i fianchi: prevedeva il male che gli uomini avrebbero commesso in nome del loro Redentore.»
Isabel mi guardava indignata.
«Dove mai l'ha scovata questa storia?»
«In nessun posto. L'ho inventata lí per lí.»
«È un'idiozia, una bestemmia.»
«Volevo solo farle capire che il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità. L'oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l'unico suo figlio.”

Maugham a Isabel: cap. V, 4
Il filo del rasoio

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“Il Vedanta insegna che il Nirvana può essere ottenuto qui e ora, che non dobbiamo aspettare la morte per raggiungerlo. Il Nirvana è la realizzazione del Sé; e una volta saputo questo, anche se solo per un momento, nessuno mai potrà essere ancora ingannato dal miraggio della personalità.”

Vivekananda (1863–1902) mistico indiano

citato in Swami Vivekananda - L'atman http://www.ramakrishna-math.org/index.php?option=com_content&view=article&id=116:swami-vivekananda-latman&catid=34:swami-vivekananda&Itemid=73

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“[Su Rino Gaetano] Io non lo collocherei perché la cosa che più odiava era essere collocato. Secondo me è un talento libero, una personalità libera, poco propensa ai compromessi.”

Dario Salvatori (1951) giornalista, critico musicale e insegnante italiano

Origine: Dal programma televisivo Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu di Antonio Carella, La storia siamo noi, Rai Tre, 19 novembre 2007. ( Link Youtube Parte 4 http://www.youtube.com/watch?v=0UPt5syieKc)

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“Dal punto di vista morale e religioso, non si ha nulla da obiettare contro il prelievo della cornea da cadavere, cioè, contro la cheratoplastica, tanto lamellare quanto perforante, considerate in sé stesse. Per chi riceve, ossia il paziente, rappresentano un ripristino e correzione di un difetto di nascita o accidentale. In relazione al defunto, al quale si toglie la cornea, non lo si danneggia in nessuno dei beni a cui ha diritto, né nel suo diritto di tali beni. Il cadavere non è, nel significato proprio della parola, un soggetto di diritto, perché si trova privato della personalità, l'unica che può essere soggetto di diritto. Nemmeno l'espianto è più la privazione di un bene; gli organi della vista, in effetti (la loro presenza, la loro integrità), non posseggono più nel cadavere il carattere di beni, perché non gli servono più e non hanno relazione con alcun fine. Questo non significa, tuttavia, che riguardo a un cadavere di un uomo non si possa o non si abbia, in realtà, obblighi morali, prescrizioni o proibizioni; nemmeno significa che i terzi che hanno la custodia del corpo, della sua integrità e del trattamento di cui sarà oggetto, non possano cedere e non cedano, in realtà, diritti e doveri propriamente detti. Tutto il contrario.”

Papa Pio XII (1876–1958) 260° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Da Allocuzione di Sua Santità Pio XII ai membri dell'associazione di donatori di cornea e l'Unione Italiana Ciechi http://www.malatidireni.it/filesito/trapianti%20cnt/1956%20Pio%20XII%20trapianti.pdf, 14 maggio 1956. Pubblicato in spagnolo e tradotto da Mara Della Vecchia, per conto dell'Associazione Malati di Reni onlus.

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“Nella mia carriera di allenatore ho sempre preferito non il portiere che fa il miracolo ogni tanto ma chi dà tranquillità sempre. Handanovic ha semplicità e serenità, è efficace, ha presenza e personalità.”

Walter Zenga (1960) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Zenga su Handa: "Di lui mi piace anche il nome!" http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=94637, Fcinternews.it, 10 ottobre 2012.

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“Lo «zio Walt» è ben lontano dal fornire l'immagine di un padre comprensivo e accogliente, sebbene il mondo che egli ha ideato (e, detto per dovere di cronaca, ottenuto tramite lo sfruttamento dei propri collaboratori, sotto-pagati e costretti a turni di lavoro fino a 16 ore) rappresenti un universo che esalta i valori della tranquilla vita di campagna del Midwest protestante americano, fatta di torte di mele e di sermoni domenicali. Un universo che, nonostante sia una monumentale celebrazione dei valori tradizionali della famiglia patriarcale, possiede un «marchio di fabbrica» ben preciso, e qui forse sta il punto. Quasi tutte le opere targate Disney raccontano una storia di inclusione: un individuo, abituato ad avere sempre la peggio, in affannosa ricerca di una famiglia che lo accolga. Secondo alcuni sarebbe questo uno dei motivi per cui i gay si sono via via appropriati di un simbolo e di un personaggio che nasce da un contesto – la personalità di Walt Disney e l'azienda da questi creata – così controverso, e per certi versi ostile. Quello che le storie Disney raccontano da quasi ottant'anni è che ogni emarginato, ogni escluso ha qualcosa di buono da offrire, se solo gliene viene data la possibilità. Niente di più che il classico american dream, con animali al posto degli uomini.”

da Il topo gaio, in Il secolo gay, Diario del mese, gennaio 2006, p. 132

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“L'uomo moderno non riesce a comprendere… come la Risurrezione di Gesù possa essere un avvenimento che ha liberato una forza vitale che l'uomo, ora, può fare sua mediante i sacramenti. ciò appare assurdo al biologo, poiché per lui la morte non è un problema. L'idealista, certamente, parla d'una vita che sfugge alla morte, ma non può immaginarsi che questa vita sia data per il fatto che un morto ritorni alla vita fisica. L'azione di Dio che, in queste condizioni, ridarebbe la vita all'uomo, gli sembra incomprensibilmente inserita nel corso della natura. Non può riconoscere un'azione di Dio che lo tocca personalmente in questo avvenimento naturale tanto miracoloso quanto la risurrezione d'un morto che, d'altra parte, è incredibile.
Per il pensiero gnostico, Cristo morto e risorto non era solamente un uomo, era l'uomo-Dio; la morte e la sua risurrezione non erano un fatto limitato a lui in quanto individuo, ma erano l'avvenimento cosmico al quale abbiamo preso parte. Ma l'uomo moderno non può che difficilmente aderire a questo modo di pensare e, in ogni caso, non può riviverlo, poiché l'uomo vi è rappresentato come natura, l'avvenimento della salvezza come processo di natura. E da ultimo, la rappresentazione d'un Cristo preesistente come essere celeste e le rappresentazioni correlative della sua entrata in un mondo celeste e luminoso dove sarà rivestito in modo celeste e dotato d'un corpo pneumatico, non gli sembrano solamente incomprensibili a livello razionale, ma non hanno alcun significato per lui. Non comprende come la sua salvezza, che deve essere il compimento della sua vita, della sua personalità, possa confondersi con uno stato simile.”

Rudolf Bultmann (1884–1976) teologo tedesco

L'interprétation du Nouveau Testament

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“Rispetto molto tutti: Nadal, Federer, Murray. Sono molto forti, ma in maniera simile. Novak è uno che mischia: il gioco con la personalità.”

Boris Becker (1967) tennista tedesco

Origine: Citato in Alessandra Retico, Djokovic è diverso da tutti, ma il tennis resta solitudine http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2011/05/18/news/becker-16423960/index.html?ref=search, la Repubblica, 18 maggio 2011.

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“Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.”

Thomas Stearns Eliot (1888–1965) poeta, saggista e critico letterario statunitense

Tradizione e talento individuale

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“La poesia non è un libero movimento dell'emozione, ma una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità.”

Thomas Stearns Eliot (1888–1965) poeta, saggista e critico letterario statunitense

Tradizione e talento individuale

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“Con questo stesso amore si debbono conciliare tanto gli altri diritti quanto gli altri doveri del matrimonio, in modo tale che non solo sia legge di giustizia ma anche norma di carità quella dell'Apostolo: «Alla moglie renda il marito quello che le deve, e parimenti la moglie al marito». Rassodata finalmente col vincolo di questa carità la società domestica, in essa fiorirà necessariamente quello che è chiamato da Sant'Agostino ordine dell'amore. Il quale ordine richiede da una parte la superiorità del marito sopra la moglie e i figli, e dall'altra la pronta soggezione e ubbidienza della moglie, non per forza, ma quale è raccomandata dall'Apostolo in queste parole: «Le donne siano soggette ai loro mariti, come al Signore, perché l'uomo è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa». Una tale soggezione però non nega né toglie la libertà che compete di pieno diritto alla donna, sia per la nobiltà della personalità umana, sia per il compito nobilissimo di sposa, di madre e di compagna; né l'obbliga ad accondiscendere a tutti i capricci dell'uomo […]. Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore. […] anzi, se l'uomo viene meno al suo dovere, appartiene alla moglie supplirvi nella direzione della famiglia.”

cap. I
Casti Connubii
Origine: Paolo di Tarso, I Cor., VII, 3: Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito.
Origine: Paolo di Tarso, Ephes. V, 22-23: Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.

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