Frasi su rivelazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema rivelazione, essere, dio, vita.

Frasi su rivelazione

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“Gli occorreva – come a chiunque venga a trovarsi nel vicolo cieco di un Io eccessivo – qualcosa che gli si opponesse da fuori, e lo disarmasse, rendendo di colpo insufficiente quel suo Io, e superflui e confusi i suoi eccessi e il suo nichilismo. Non che gli servisse una fede, qualcosa in cui poter credere. No, molto di più: gli serviva una rivelazione, una folgorazione – che non richiedesse nemmeno di venir creduta, ma gli stesse dinanzi più grande, più semplice di lui, ed esigesse da lui più di ciò che il suo Io esigeva da sé stesso e dagli altri.
Viene per tutti il momento in cui si ha bisogno di venir «disarmati» in questo modo. E ciò di cui si ha bisogno allora è sempre e per tutti la stessa cosa: è l'essere: lo stare dinanzi alla semplice verità – non la verità di qualcuno o qualcosa, ma la verità di per sé, quella che si mostra infinita ad ogni istante agli occhi dei bambini, e che è uguale nel contempo alla vita di chi guarda e alla vita dell'universo intero. Lì ci si salva – senza che importi poi più di tanto quale forma riesca a dare a ciò chi ne è andato in cerca e vi si è salvato: sarà sempre e comunque una forma intensissima, radiosa. Mentre se non si è capaci di trovarla, al momento in cui ne è maturato il bisogno, avverrà immancabilmente che la personalità si esaurisca e si irrigidisca, nevrotica.”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

pp. XXXIII-XXXIV

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“Una delle notti seguenti trovò asilo in un villaggio presso poveri contadini, che non avevano pane ma una zuppa di miglio. Qui l'aspettavano nuove esperienze. La contadina di cui era ospite partorì nella notte e Boccadoro assistette: erano corsi a chiamarlo sul suo pagliericcio, perché prestasse aiuto; in realtà non trovò altro da fare che tenere il lume mentre la levatrice s'affaccendava. Era la prima volta che assisteva a un parto; fissava con occhi ardenti e stupiti il volto della donna e si sentì arricchito a un tratto di una nuova esperienza. Ciò che scorse in quel volto di partoriente parve almeno a lui degno del più vivo interesse. Alla luce della fiaccola di pinastro, mentre osservava con grande curiosità il volto della donna in preda alle doglie, ebbe una rivelazione inattesa: le linee di quel volto contratto che gridava erano ben poco dissimili da quelle ch'egli aveva viste in altri volti di donne nel momento dell'ebbrezza d'amore! l'espressione della grande sofferenza nel volto umano era più violenta e più sfigurante che l'espressione di un grande godimento… ma in fondo non era diversa: lo stesso contrarsi in una specie di smorfia, lo stesso accendersi e spegnersi. Questa rivelazione, che dolore e piacere potessero essere simili come fratelli, lo sorprese in modo strano, senza che ne comprendesse il perché.”

Origine: Narciso e Boccadoro, p. 123

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“Preso nella morsa di questa sfida [il nostro ambiente in pericolo], il genere umano diventa per la prima volta uno solo, che lo sappia già o no, saccheggiando la propria dimora terrena, condividendo il destino della propria rovina, essendo l'unico possibile salvatore di entrambi: la terra e se stesso. Una nuova solidarietà di tutto il genere umano sta sorgendo tra noi. Una colpa comune ci lega, un interesse comune ci unisce, un destino comune ci attende, una responsabilità comune ci chiama […]. Lasciatemi concludere con una valutazione simbolica di come la "condizione umana" sia venuta trasformandosi. Una volta era la religione a dirci che eravamo tutti peccatori a causa del peccato d'origine. Oggi è l'ecologia del nostro pianeta che ci accusa di essere tutti peccatori a causa dell'eccessivo sfruttamento dell'ingegno umano. Una volta era la religione a terrorizzarci con il Giudizio universale alla fine dei tempi. Oggi è il nostro torturato pianeta a predirci l'approssimarsi di quel giorno senza alcun intervento divino. L'ultima rivelazione, che non giungerà da alcun monte Sinai né da alcun monte delle beatitudini, né da alcun albero della bodhi di Buddha, è il grido silenzioso delle cose stesse, quelle che dobbiamo sforzarci di risolvere per arginare i nostri poteri sul mondo, altrimenti moriremo tutti su questa terra desolata che un tempo era il creato.”

Hans Jonas (1903–1993) filosofo tedesco

Origine: Da Il concetto di Dio dopo Auschwitz, pp. 48-49.

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“Questo è un altro aspetto positivo del fatto che Bush se ne sia andato perché per gli ultimi 12 anni, con Reagan e Bush, abbiamo avuto dei fondamentalisti cristiani alla Casa Bianca. Cristiani fondamentalisti che credono che la Bibbia sia l'esatta parola di Dio, inclusa quella bizzarra rivelazione finale di fuoco e zolfo. Hanno avuto il loro dito sul quel fottuto bottone per 12 anni: "Dimmi quando Signore, dimmi quando. Lascia che io sia il tuo servo, Signore!". Fondamentalisti cristiani, affascinante! Queste persone realmente credono che il mondo abbia 12.000 anni. Giuro su Dio! "In base a cosa?", ho chiesto loro. "Beh, abbiamo guardato tutti i personaggi nella Bibbia e siamo risaliti fino ad Adamo ed Eva, le loro età: 12.000 anni."”

Bill Hicks (1961–1994) comico statunitense

Bene, come è scientifico cazzo, ok.
That's another good thing about Bush being gone cause for the last 12 years, with Reagan and Bush, we have had fundamentalist christians in the White House. Fundamentalist Christians who believe the Bible is the exact word of God, including that wacky fire and brimstone revelations ending. Have had their finger on the fucking button for 12 years: "Tell me when Lord, tell me when. Let me be your servant Lord!". Fundamentalist christianity, fascinating! These people actually believe that the world is 12.000 years old. Swear to God. "Based on what?", I asked them. "Well we looked at all the people in the Bible and we added them up all the way back to Adam and Eve, their ages: 12.000 years". Well, how fucking scientific, ok.
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“Tempi difficili per chi va a letto con i politici, | il giorno prima in camera in sedici, | il giorno dopo, venerdì 13.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Rivelazione, n. 14
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“La Massoneria è un'istituzione ebraica, la cui storia, i gradi, gli incarichi, le parole di passo, le interpretazioni, sono ebraiche dall'inizio alla fine.”

Marco Pizzuti (1971) scrittore, oratore, ricercatore (esperto in controinformazione)

libro Rivelazioni non autorizzate

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“La rivelazione è antica come l'umanità cosciente: prodotto dell'ispirazione, risale alla notte dei tempi.”

Edouard Schuré (1841–1929) scrittore, critico letterario e poeta francese

Origine: I grandi iniziati, p. 168

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“Se ami un essere per la sua bellezza tu non ami nient'altro che Dio, poiché Egli è l'Essere bello per eccellenza. Perciò l'oggetto d'amore, in tutti i suoi aspetti, è solo Dio.”

Ibn Arabi (1165–1240) filosofo, mistico e poeta arabo

Origine: Da Le rivelazioni della Mecca, II, 326; citato in Armstrong, pp. 251-252.

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“Noi siamo all'alba di una nuova rivelazione, di un nuovo risveglio. Ma ciò che abbiamo realizzato fin qui, se vogliamo prender parte alla battaglia e vincere, va moltiplicato per migliaia di volte.”

Ansel Adams (1902–1984) fotografo statunitense

Origine: Citato in Tom Regan, I diritti animali, traduzione di Rodolfo Rini, Garzanti, Milano, 1990, p. 534. ISBN 88-11-59875-3

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“È una rivelazione confrontare il Don Chisciotte di Menard con quello di Cervantes. Questi, per esempio, scrisse (Don Chisciotte, prima parte, capitolo nono):«… la verità, la cui madre è la storia, emula del tempo, deposito delle azioni, testimone del passato, esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire». Redatta nel XVII secolo, redatta dal «genio profano» Cervantes, quell'enumerazione è un mero elogio retorico della storia. Menard, invece, scrive:«… la verità, la cui madre è la storia, emula del tempo, deposito delle azioni, testimone del passato, esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire». La storia, madre della verità; l'idea è stupefacente. Menard, contemporaneo di William James, non definisce la storia come un'indagine della realtà, ma come la sua origine. La verità storica, per lui, non è ciò che è avvenuto; è ciò che riteniamo che sia avvenuto. Le clausole finali – esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire – sono sfacciatamente pragmatiche. È anche nitido il contrasto tra i due stili. Lo stile arcaizzante di Menard – in fin dei conti straniero – soffre di una certa affettazione. Non così quello del precursore, che impiega con disinvoltura lo spagnolo corrente della sua epoca.”

2003, p. 43
Finzioni, Il giardino dai sentieri che si biforcano, Pierre Menard, autore del Don Chisciotte

“L'allenatore rivelazione? Quello che vince.”

Franco Scoglio (1941–2005) allenatore di calcio italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2112 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2112. ISBN 8880898620

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“[Segesta] Il tempio di Segesta sembra essere stato posto ai piedi della montagna da un uomo geniale che aveva avuto la rivelazione del punto unico in cui lo doveva erigere. Anima da solo l'immensità del paesaggio che vivifica ed abbellisce divinamente.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Citato in Quando Segesta affascinò Alberto Moravia http://palermo.repubblica.it/dettaglio/quando-segesta-affascino-alberto-moravia/1401211/2, Repubblica.it, 6 dicembre 2007.

“Accadde che organi collocati ai vertici, e comunque all'interno degli apparati di sicurezza dello Stato, cominciano, ad un certo punto, a lavorare non a favore delle indagini, ma contro di esse, non per collaborare con i giudici, ma per intralciare e depistare il loro lavoro. Mi limiterò a ricordare, tra i molti, tre episodi. Il primo riguarda Marco Pozzan, uomo di fiducia di Franco Freda, colpito da mandato di cattura nel giugno 1972 per concorso nella strage di piazza Fontana. Il Pozzan aveva dato segni di cedimento in un precedente interrogatorio e rivelato dati di notevole rilievo sulla strategia della tensione e sulla sua matrice di Destra. Sarebbe stato perciò molto importante avere la disponibilità fisica del Pozzan. È risultato, invece, che verso la fine di quell'anno uomini del Sid avevano intercettato durante la sua latitanza il Pozzan, lo avevano condotto in via Sicilia, ove il Sid aveva gli uffici di copertura, lo avevano sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio per saggiarne la tenuta e le conoscenze, e infine l'avevano fatto espatriare in Spagna con un passaporto falso.
Il secondo episodio riguarda Giovanni Ventura, anch'egli colpito da mandato di cattura per complicità nella strage. Anche il Ventura, nei primi mesi del '72, dava segni di inquietudine e mostrava di voler fare delle rivelazioni sulla strategia della tensione. Ebbene, il Sid anche questa volta interviene, ma non già per collaborare; infatti propone, attraverso un proprio emissario, al Ventura un piano di fuga e a tal fine mette nella sua disponibilità una chiave idonea ad aprire le celle del Carcere di Monza, dove il Ventura era allora detenuto, e due bombolette contenenti sostanze narcotizzanti per stordire gli agenti di custodia durante la programmata operazione di fuga.
II terzo episodio riguarda Guido Giannettini, uomo di Destra, legato al Sid da un rapporto di collaborazione organico e a tal fine retribuito. Anche il Giannettini, verso la metà del '72, dopo aver subito una perquisizione, viene sospettato di complicità nella strage, e contro di lui in realtà viene emesso mandato di cattura verso la fine di quell’anno. Il Sid interviene ancora una volta, non per collaborare, ma per indurre il Giannettini a sottrarsi alle investigazioni dell'autorità inquirente. Viene infatti fatto espatriare in Francia dove sarà tenuto sotto il controllo del Servizio che, anziché troncare ogni rapporto di collaborazione, continuerà addirittura a stipendiarlo.”

Pietro Calogero (1939) magistrato italiano

Origine: Dal programma televisivo La notte della Repubblica, Rai 2, 12 dicembre 1989.

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“Quando ci si accorge del Favoloso Universo del trash è ormai troppo tardi per poterne fare ancora parte. Quando si è trash non si sa mai di esserlo. Non appena, però, nasce un primo fugace bagliore di rivelazione, quando ci si comincia a porre domande sulla struttura degli eventi estetici che costellano la nostra vita, ecco che si abbandona all'istante la Rutilante Galassia del trash.”

Parte prima: Giovani salmoni del trash. 7. Trash, Camp & Kitsch, p. 17
Andy Warhol era un coatto
Variante: Quando ci si accorge del Favoloso Universo del trash è ormai troppo tardi per poterne fare ancora parte. Quando si è trash non si sa mai di esserlo. Non appena, però, nasce un primo fugace bagliore di rivelazione, quando ci si comincia a porre domande sulla struttura degli eventi estetici che costellano la nostra vita, ecco che si abbandona all'istante la Rutilante Galassia del trash. (Parte prima: Giovani salmoni del trash. 7. Trash, Camp & Kitsch, p. 17)

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“L'opera di Adrienne von Speyr [L'Apocalisse] è basata su alcuni presupposti. Essi sono essenzialmente i seguenti: 1) l'autore dell'Apocalisse è il discepolo prediletto Giovanni, che l'ha scritta come sua ultima opera dopo il Vangelo e le lettere; 2) le sue affermazioni vanno prese sul serio. Egli ha realmente visto quel che dice d'aver contemplato, e l'ha visto precisamente nel modo in cui lo riferisce: perciò non ha finto né il fatto del rapimento, perché una cosa del genere fa parte del modo di esprimersi del genere letterario apocalittico, né ha fatto ricorso a forme e immagini letterarie esistenti, magari per esprimere un'estasi effettiva; la sua opera è originaria ed autonoma. Essa, qualora qui si possa seriamente parlare di un genere letterario, costituisce al riguardo lanalogatum princeps; se l'Apocalisse conclude la serie delle visioni e predizioni bibliche genuine, allora queste (soprattutto in Ezechiele e Daniele) nell'economia salvifica divina erano orientate alla "rivelazione" conclusiva "di Gesù Cristo concessagli da Dio". Erano predizioni preparatorie e parziali di quanto Dio volle ora rivelare per mezzo di Cristo ai suoi servi nella Chiesa e che manifestò "inviando il suo angelo al suo servo Giovanni"”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Ap 1,1
Origine: Dall'introduzione a Adrienne von Speyr, L'Apocalisse, traduzione di Carlo Danna, Jaca Book, Milano, 1983. ISBN 88-16-30102-3

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“In ogni essere finito e sensibile la ragione non è altro che il senso del sovrasensibile.”

Friedrich Heinrich Jacobi (1743–1819) filosofo tedesco

da Sulle cose divine e la loro rivelazione, 1811

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