Frasi su ultimo
pagina 24

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“[Su Ronaldo] Il giocatore più determinante degli ultimi venticinque anni, come Messi oggi. Era un talento clamoroso. La differenza tra lui e me era che, pur essendo anche lui su di peso, la stessa domenica io facevo una partita allucinante e lui faceva due gol. Era chiamato il fenomeno.”

Antonio Cassano (1982) calciatore italiano

Ci sarà stato un motivo.
Origine: Citato in Cassano: "Juve rifiutata tante volte, Inter piazza top. Mazzarri mi tradì" http://www.fcinternews.it/in-primo-piano/cassano-juve-rifiutata-tante-volte-inter-piazza-top-mazzarri-mi-tradi-238286, fcinternews.it, 4 febbraio 2017.

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“E a me togli ogni onore se porti via il mare!”

Rudyard Kipling (1865–1936) scrittore e poeta britannico

da L'ultimo cantico, in I grandi romanzi, racconti e poesie

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“Che cosa è dunque la donna innanzi agli occhi del buon senso risaliente al platonismo tradizionale?
La è l'ultima parola del genio della natura; l'ultimo atto delle sue creazioni!”

Salvatore Morelli (1824–1880) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: La donna e la scienza o la soluzione del problema sociale, p. 10

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“Fu un soldato. Fu un pastore. Fu un mendicante e fu un sovrano. Fu contadino, menestrello, marinaio, falegname. Nacque, visse e morì come Aiel. Morì pazzo, morì putrido, morì di malattia, d'incidente, di vecchiaia. Fu messo a morte davanti a una folla esultante. Si proclamò il Drago Rinato e sventolò nel cielo il proprio stendardo; si sottrasse al Potere e si nascose; visse e morì senza sapere di poterlo toccare. Tenne a bada per anni la pazzia e il male; cedette nel periodo di due inverni. A volte Moiraine venne a portarlo via dai Fiumi Gemelli, da solo o con i suoi amici sopravvissuti alla Notte d'Inverno; a volte non venne. A volte vennero altre Aes Sedai. A volte quelle dell'Ajah Rossa. Egwene lo sposò; Egwene, dal viso austero, con la stola da Amyrlin Seat, guidò le Aes Sedai che lo domarono; Egwene, con le lacrime agli occhi, gli piantò nel cuore un pugnale e nel morire lui la ringraziò. Amò altre donne, sposò altre donne. Elayne; Min; la bionda figlia d'un contadino incontrata lungo la strada per Caemlyn; donne che non aveva mai visto prima di vivere queste vite possibili. Cento vite. Mille. Tante da non riuscire a contarle. E al termine di ogni vita, mentre giaceva in punto di morte, mente esalava l'ultimo respiro, una voce gli bisbigliò all'orecchio: «Ho vinto di nuovo, Lews Therin.»”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

capitolo 37
La ruota del tempo. La grande caccia

“La civiltà araba è l'ultima civiltà alessandrina: civiltà del commento e dell'interpretazione.”

Gustav E. von Grunebaum (1909–1972) storico e arabista austriaco

Origine: Citato in Alessandro Spina, L'ospitalità intellettuale, Morcelliana, 2012. ISBN 978-88-372-2561-2, parte seconda, p. 244.

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“I beni più grandi vengono a noi attraverso la follia, quando è data per un dono divino.”

James Rollins (1961) scrittore statunitense

da L'ultimo Oracolo
Informazioni bibliografiche?

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“Sarebbe quasi scontato ripercorrere la folgorante carriera politica del senatore Berlusconi, ma ricordiamo un po' di fatti. Tessera n. 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, alcune decine di leggi ad personam o «ad aziendam» fatte approvare negli ultimi venti anni da questo Parlamento per schivare le sentenze dell'ultimo minuto e ora una condanna a quattro anni per frode fiscale, grazie ad una legge votata per ironia della sorte, proprio dal suo partito. Ma il senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da senatore o, come un tempo, da Premier! Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti. Forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla, come in passato… presentando, che so, un lodo Letta: è nel suo programma, Presidente? Si deve soltanto applicare la legge, in Giunta e in Aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto.Mettiamoci la faccia quando diremo che la legge in Italia è uguale per tutti!
Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché non c'è neanche oggi: considerando il 99 per cento delle sue assenze, è già un evento vederla tra noi, alla faccia della responsabilità verso il Paese! Sì perché voi eravate il Governo dei responsabili, ma ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22 per cento; ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti ai quali PdL, PD e SCpI hanno votato «no.»”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 115 del 02 ottobre 2013, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguente discussione - Approvazione della proposta di risoluzione n. 2, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/719471.pdf, Roma, 2 ottobre 2013.

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“[Sui Red Hot Chili Peppers] Li conobbi con "By the Way", la svolta pop. Andando a ritroso scoprii il loro rock funkadelico che all'inizio mi turbava ma in cui imparai a vedere la loro storia, i loro travagli. E anche nell'ultimo "The Getaway" vedo dei 50enni davanti all'Oceano che fanno il bilancio della vita. Coerenti.”

Francesca Michielin (1995) cantante italiana

Origine: Dall'intervsta di Andrea Laffranchi; Francesca Michielin: in tour svelo la mia anima rock http://www.corriere.it/spettacoli/16_settembre_27/michielin-tour-svelo-mia-anima-rock-d20dbb0c-8414-11e6-b7a9-74dcfa8f2989.shtml, Corriere.it, 27 settembre 2016.

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“Da molti anni Israele ha il record degli attentati. Nessun paese ha avuto tanti civili morti per atti terroristici, nemmeno la Colombia, nemmeno l'Ulster. Per dare un'idea in rapporto alla popolazione, è come se l'Italia avesse subìto una strage di piazza Fontana alla settimana. Quanti stati, in quelle condizioni, sarebbero riusciti a mantenere intatte istituzioni e garanzie democratiche, in una regione dove la democrazia è quasi una bestemmia? Israele, pur con errori, eccessi e contraddizioni, ci è riuscito. Certo, ha risposto con le rappresaglie e le incursioni per stanare stragisti e mandanti nei loro covi, nascosti nei territori occupati. Ma quale governo, sapendo che i terroristi si annidano in un luogo preciso, li lascerebbe circolare? L'unica misura strutturale adottata finora per arginare gli assalti contro le popolazioni inermi (israeliane e arabe) è un muro. Un muro a fronte di una strage di piazza Fontana alla settimana. Sdegno unanime, orrore internazionale, condanna mondiale. Ora arriva il sondaggio della Commissione europea. Che è una benedizione dal cielo. Perché dà la misura della penetrazione del pregiudizio non antisemita, ma antisionista, nell'Europa del 2003. Ma anche perché mette a nudo i retropensieri di una burocrazia internazionale che, preparando le domande, non ha neppure pensato di inserire l'Autorità nazionale palestinese fra i governi che minacciano la pace. E dire che l'Anp è presieduta da Yasser Arafat, il leader di Al Fatah che mantiene un braccio armato: le brigate Al Aqsa, protagoniste dei più feroci attentati terroristici contro civili degli ultimi anni, in diretta concorrenza con Hamas e la Jihad. Arafat è lo stesso personaggio che sabota regolarmente ogni trattativa di pace, stracciando gli accordi con Barak, defenestrando il troppo autonomo Abu Mazen e commissariando Abu Ala che minacciava di pensare con la sua testa.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

5 novembre 2003
l'Unità

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“Negli ultimi sei giorni non ho bevuto o preso droghe e per me questo è un miracolo.”

Mike Tyson (1966) pugile statunitense

Origine: Citato in Citato in Mike Tyson: «Sto morendo per alcol e droga» http://www.corriere.it/sport/13_agosto_25/Tyson-sul-punto-di-morire-per-alcol-droga_5863360a-0d44-11e3-a0ce-befba0269146.shtml, Corriere.it, 25 agosto 2013.

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“Alle due e mezzo del mattino XN varcò il confine di Milano. Le notti milanesi, file di luci rosse e bianche delle auto, crocchi di persone lungo i marciapiedi, solitari nottambuli in cerca di una meta. Ad ogni metro di asfalto, le insegne dei locali offrono antidoti alla depressione, cocktail di solitudine a prezzi da boutique. In via Brera, per cinquanta euro, l'uomo barbuto vende un futuro migliore in un mazzo di carte. L'auto di XN arranca davanti al Piccolo Teatro, l'Arena e poi finalmente l'ultima spiaggia di un uomo disperato: negrolandia. Una terra di nessuno, popolata da volti scuri invisibili nella notte, risuona di una lingua babelica, in quelle strade il passaporto con l'italico stellone è un miraggio, un lasciapassare per schiudere le porte dell'inferno. In quelle vie incombono paure ancestrali, leggende, esseri mitologici. XN cercava proprio uno di quegli uomini dal passato epico, un uomo che ha attraversato i mari e la storia di due mondi: Omero. Le luci della pizzeria cinese Mergellina, vedi Shangai e poi muori, illuminavano di un'opaca luce rossa una decina di uomini dai colori esotici. Il gruppetto bivaccava sul marciapiede, individui seduti a terra con le gambe incrociate fumavano sigarette, bevevano vino da scatole di tetrapack, gli occhi fissi verso il cantore. Omero seduto, come sempre, sul gradino della vetrina illuminata narrava leggende. Impartiva lezioni di letteratura avanzata ad individui che non possedevano nemmeno l'idea astratta di libro, insegnava a scrivere e leggere: almeno quanto bastava per compilare i moduli della questura. XN aveva conosciuto il cantore di strada qualche anno prima, un'altra vita, un'era felice e perfetta.”

Senza Ritorno

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“Al camino, ove scoppia la mortella | tra la stipa, o ch'io sogno, o veglio teco: | mangio teco radicchio e pimpinella.”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

O vano sogno, da L'ultima passeggiata
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“Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2013 – 2015)

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“Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue ultime parole… scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Origine: Citato in Gabriele Pantucci, Che lingua corta, dal latino agli sms. Le comunicazioni in miniatura http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/28/che-lingua-corta-dal-latino-agli-sms.html, la Repubblica, 28 luglio 2010.

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“[Su Michael Jackson] Spesso mi vengono in mente proprio le ultime conversazioni che abbiamo avuto al telefono, così intime, dove ci raccontavamo le cose più semplici. Mi manca, mi ha influenzata molto.”

Anastacia (1968) cantautrice e stilista statunitense

Origine: Citato in La "Resurrection" di Anastacia a Milano http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/05/08/anastacia-e-la-sua-resurrection-tra-i-fan-adoranti_5ba77184-7b74-41f6-a566-fe089a23c4cd.html, Ansa.it, 8 maggio 2014.

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“Richiedere alla storia le ragioni per le quali i Romani missionati alla conquista d'un regno cosmopolito, s'indussero a soggiogare Brindisi, é lo stesso che cogliere il fine ultimo delle prerogative d'una ragion di stato.”

Salvatore Morelli (1824–1880) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Brindisi e Ferdinando II, o Il passato, il presente e l'avvenire di Brindisi, p. 23

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“[«Cosa rappresenta oggi [nel 2014] la Juventus Football Club?»] Quella che è sempre stata, un misto di arroganza, potere, di forza da tirare fuori sempre al momento giusto. Per decenni si sono crogiolati con la storia di non essere mai retrocessi ed invece era una balla colossale perché nel 1913 arrivarono ultimi nel loro girone, con appena una vittoria, un pareggio e ben otto sconfitte. Solo che guarda caso con un'abile opera diplomatica fecero in modo di abolire proprio in quell'anno le retrocessioni e pensare che ancora non erano arrivati gli Agnelli…”

Aldo Agroppi (1944) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista al Corriere Fiorentino; citato in Agroppi al Corriere Fiorentino: "Io anti-Juve, ma sono stato un tifoso bianconero pazzo di Sivori" http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/agroppi-al-corriere-fiorentino-io-anti-juve-ma-sono-stato-un-tifoso-bianconero-pazzo-di-sivori-180272, TuttoJuve.com, 9 marzo 2014.

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“Con sofferenza ho visto. Già non ricordo il mare. | Vado per l'ultimo solco, dopo verrà il deserto. | Sotto chiarissimi cieli, ascolto come il vento | «Nessuno», mi dice nome, mio guadagnato nome.”

Salvador Espriu (1913–1985) poeta, scrittore e drammaturgo spagnolo

da Vorrei dirlo con le mie labbra di vecchio
Origine: In Josep Carner, Carles Riba, J. V. Foix e Salvador Espriu, Poesia catalana del novecento, a cura di Giuseppe E. Sansone, Newton Compton Editori, Roma, 1979, p. 163.

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“[Su Giorgio Morandi] Non ebbe mai un atelier nel senso pomposo del termine. Viveva e lavorava in una camera di media grandezza, una finestra della quale dava su un piccolo cortile ricoperto di verde […]. Qui si trovava anche la sua brandina, un vecchio scrittoio e il tavolo da disegno, una specie di libreria, il cavalletto e poi tutt'intorno su stretti scaffali l'arsenale, in attesa discreta, delle semplici cose che noi tutti conosciamo attraverso le sue nature morte: bottiglie, recipienti, vasi, brocche, utensili da cucina, scatole. Le aveva scovate chissà dove, per lo più da rigattieri, si era innamorato di ciascuna di esse, le aveva portate a casa una ad una, per poi disporre in fila questi trovatelli quali suoi compagni di stanza, in via sperimentale e con grandi speranze. Qui si trovavano dunque i suoi modelli veri e propri: le "cose" nel loro isolamento silenzioso, gli interlocutori del suo incessante dialogo. […] Quanto più essi diventavano parte del suo mondo abituale, dimostrando il proprio diritto di cittadinanza attraverso un crescente strato di polvere, tanto più gli stavano a cuore. Tutto ciò sembrava molto ordinato in modo piuttosto piccolo-borghese, relativamente ordinato; infatti attorno, davanti e dietro al cavalletto vi era abbastanza spesso una traccia evidente di inquietudine e di caos. Là si trovava una consolle a tre ripiani. Nel settore più basso, che poteva comprendere anche il pavimento, giaceva una confusione di quegli oggetti che l'avevano colpito a un primo esame ma che poi gli si erano dimostrati insufficienti per un discorso prolungato. Al piano di sopra si trovavano oggetti come comparse in attesa di una ancor possibile entrata in scena. Ma la scena, sulla quale comparivano i protagonisti scelti come interlocutori di un lungo dialogo, si trovava nell'ultimo ripiano, situato pressoché all'altezza degli occhi. Lì si trovavano queste cose scelte in tutta la loro imperturbabile solitudine; nelle mutevoli composizioni acquisivano una sconcertante personalità e cercavano anche di allacciare tra loro delle sottili relazioni dalle quali si costituiva pian piano, lenta-mente dalla loro prossimità, una compagine armonica. L'arrangiatore paziente era Morandi, che stava a vedere con dedizione ed ansia estreme il lento formarsi della comparsa delle cose; tutto ciò poteva durare dei giorni. […] E in questa comunicazione meditativa, che si faceva sempre più stretta, la distanza tra le cose e l'io contemplante era abolita […], sicché l'immagine infine raggiunta, la controimmagine che rispondeva al pittore, era al tempo stesso la sua autorappresentazione. Giunto a questo punto, Morandi si metteva a dipingere e trasponeva questa realtà, che egli aveva prefigurato con tanta cura, nella visualità del quadro, nella "seconda", più comprensiva realtà. Il vero e proprio atto pittorico durava spesso solo poche ore. Alcuni quadri mostrano chiaramente le tracce di una certa corsività nella pennellata. Sono segni di spontaneità, di un'estrema visione creatrice divampante come la fiamma di una candela che sprigiona l'ultimo guizzo.”

Werner Haftmann (1912–1999) storico dell'arte tedesco

Origine: Citato in Marilena Pasquali, Morandi, Art Dossier, n°50, Giunti, Firenze, ISBN 88-09-76143-X, pp. 6-8.

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