Frasi su fiore

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema fiore, amore, vita, cuore.

Frasi su fiore

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“La risposta è amore e potete starne certi | l'amore è un fiore, bisogna lasciarlo crescere.”

John Lennon (1940–1980) musicista, cantautore, poeta, attivista e attore britannico

Mind Games

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“Tu sapevi un po' di punk | di torta al cioccolato | di fiore calpestato”

Gazzelle (cantante) (1989) cantautore italiano

da Punk, n.2
Punk

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Il fiore di papavero è generoso.”

Diari

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“Io che pensavo di essere il suo fiore, lentamente appassivo al suo fianco.”

Fabio Volo (1972) attore, scrittore e conduttore radiofonico italiano

La mia vita

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“Prendi l'aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Lady Macbeth: atto I, scena V
Look like the innocent flower but be the serpent under it.
Macbeth

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“Scrissi col lapis, sopra la punteggiatura, come vogliono appunto le convenzioni internazionali che tutelano il diritto delle genti: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco e seccacastagne. Se però credi castagne ben cotte possano giovare al bambino, non inviarle. Non mi manca niente. Di una sola cosa ti prego: che la sera della vigilia di Natale tu imbandisca la tavola nel modo più lieto possibile. Fai schiodare la cassa delle stoviglie e quella della cristalleria; scegli la tovaglia migliore, quella nuovissima piena di ricami; accendi tutte le lampade. E prepara un grosso albero di Natale con tante candeline, e prepara con cura il presepe vicino alla finestra, come l'anno scorso. Signora, io ho bisogno che tu faccia questo. Il mio pensiero ogni notte varca il reticolato: lo so, ti riesce difficile figurarti il mio pensiero che varca il reticolato. Il pensiero è un soffio di niente e non ha volto: e allora figurati che io stesso, ogni notte, esca dal recinto. Figurati un Giovannino leggero come un sogno e trasparente come il vento delle serenissime e gelide notti invernali. Io, ogni notte, approfitto del sonno degli altri e mi affido all'aria e trasvolo rapido gli sconfinati silenzi di terre straniere e città sconosciute. Tutto è buio e triste sotto di me, e io affannosamente vado cercando luce e serenità. Rivedo la Madonnina del Duomo, ma le strade e le piazze non sono più quelle di un tempo, e stento a ritrovare il nostro quarto piano. Signora, non dire che sono il solito temerario se entro in casa dal tetto: anzi, loda la mia prudenza se non mi avventuro lungo le macerie della scala. E poi il tetto è scoperchiato e si fa più presto. Riconosco lo scheletro delle nostre stanze e ricerco i nostri ricordi nascosti sotto i rottami dei muri crollati. Tutto è buio, freddo e triste anche qui, e soltanto se la luna mi assiste riesco a scoprire sui brandelli delle tappezzerie che ancora pendono alle pareti, i riquadri chiari e la topografia dei nostri mobili. Per le strade deserte, cammina soltanto la paura vestita di luna. Su un brano di tappezzeria dell'ex-anticamera vedo un fiorellino. Uno strano fiore nero a cinque petali. Signora, rammenti quando Albertino decorò le nostre stanze con la piccola sciagurata mano intinta nell'inchiostro di China? Inutilmente vado a ricercare vestigia di giorni lieti fra le pareti dell'ufficio; le pareti non ci sono più, e il grande edificio è un cupo mucchio di cemento annerito dal fumo. Fuggo dalla città buia e silenziosa, e rivedo i luoghi dove, zitella, tu mi conoscesti zitello. Ma anche qui è squallida malinconia, e io mi rifugio alla fine nella casupola dove si accatastano i miei ultimi effetti e i miei primi affetti. Tu dormi, Albertino dorme, mia madre, mio padre dormono. Tutti dormono, e cercano forse di ritrovare in sogno il mio ignoto, lontano rifugio. I nostri mobili si affollano disordinatamente nelle esigue stanze immerse nell'ombra, e dentro le polverose casse del solaio le parole dei miei libri si sono gelate. Signora, io cerco un po' di luce, un po' di tiepida serenità, e invece non trovo che buio e freddo, e non posso ravvisare nel buio il volto di mio figlio, e sui laghi e sulle spiagge tutto è spento e abbandonato, tutto è silenzio, e io rinavigo verso il recinto e torno al mio pagliericcio portando il gelo nelle ossa del numero 6865. Signora, bisogna che, almeno la notte di Natale, il mio pensiero, fuggendo dal recinto, possa trovare un angolo tiepido e luminoso in cui sostare. Voglio tanta luce: voglio rivedere il vostro volto, voglio rivedere il volto dell'antica serenità. Altrimenti che gusto c'è a fare il prigioniero?" Qui ebbi la sensazione che le 24 righe stessero per finire, e mi interruppi. Le righe erano in effetti 138, e io avevo riempito le 24 mie, le 24 della risposta e altri cinque foglietti che stazionavano nei paraggi. Con estrema cura cancellai tutto e ricominciai da capo: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco…"”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, pp. 31 a 34

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“Gettare un esercito di un quarto di milione di uomini, comprendente il fior fiore della popolazione maschile italiana, su uno sterile lido distante duemila miglia dalla patria, contro l'opinione del mondo intero e senza controllo dei mari e quindi, in questa situazione, imbarcarsi in quella che può essere una serie di campagne contro un popolo ed in regioni che nessun conquistatore in quattromila anni ha ritenuto che valesse la pena di sottomettere, è un rendersi ostaggio del destino, che non ha un parallelo in tutta la storia.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

da un discorso tenuto al City Carlton Club di Londra nel settembre del 1935 a proposito dei preparativi di Benito Mussolini per invadere l'Abissinia
Su Mussolini ed il fascismo
Origine: Da The second world war, Volume I The gathering storm, 10° capitolo Sanctions aginst Italy, 1935, Cassel & Company LTD, Londra, 1964.

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“La famiglia si può immaginare come una ragnatela, un fiore, una tomba, una prigione, un castello.”

Ronald Laing (1927–1989) psichiatra scozzese

citato in Focus n. 74, p. 194

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“Er bacio è er più ber fiore che nasce ner giardino de l'amore.”

Trilussa (1871–1950) poeta italiano

Origine: Da La sincerità e altre fiabe nove e antiche, Mondadori.

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“Il rock è come un albero grande, che tutti i suoi frutti ti dà: | per quanti gliene domandi, sempre uno ne troverà. | Ti dà il fiore, il frutto, la foglia: | il rock per te di tutto se spoglia.”

Richard Benson (1955) conduttore televisivo, conduttore radiofonico e chitarrista italiano

da Cocktail micidiale; disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=MwfiRIXz2Fk

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“L'umiltà davanti al fiore sul limite del bosco apre la strada che porta alla vetta.”

Dag Hammarskjöld (1905–1961) 2º segretario generale delle Nazioni Unite

Origine: Tracce di cammino, p. 107

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“[Mignon, sull'Italia] Conosci la terra dei limoni in fiore, | dove le arance d'oro splendono tra le foglie scure, | dal cielo azzurro spira un mite vento, | quieto sta il mirto e l'alloro è eccelso, | la conosci forse? | Laggiù, laggiù io | andare vorrei con te, o amato mio!”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…

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Origine: Da Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister.

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“Come un bel fiore smagliante [ma] privo di profumo, altrettanto belle ma prive di frutto sono le parole di colui che non agisca conforme a loro.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

51; 1994, p. 56
Dhammapada

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“Un fil di rampicante, | posato in un bicchiere, | ha messo il fiore: | gli diedi sol da bere.”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Speranza, vv. 5-8, p. 61
C'è sempre un po' di buio

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“Il "Torino", la cui parabola ha ospitato ferite crudeli e successi epici e che il destino ha accarezzato come un fiore e trafitto come una lama saracena…”

Sandro Ciotti (1928–2003) giornalista italiano

Origine: Citato in Franco Ossola, Grande Torino per sempre!, Editrice il Punto, Torino.

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“Un amore non torna | vive quel momento che è, | come un fiore d'inverno | si apre e prende il sole che c'è.”

Mango (cantante) (1954–2014) cantautore, musicista e poeta italiano

da Un amore non torna, n. 4
Disincanto

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“Per chi trae diletto da una lingua viva e bella, leggere il Decamerone non è dissimile dal vagare tra alberi in fiore e bagnarsi in acque purissime.”

Giovanni Boccaccio (1313–1375) scrittore e poeta italiano

Hermann Hesse
Decameron, Citazioni sul Decameron

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“Per un fiore appassito nel libro dei ricordi rugiada è una lagrima di dolore.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

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“[Su Napoli] Questa è Africa! Altro che Italia! I beduini, a riscontro di questi cafoni, sono latte e miele.”

Enrico Cialdini (1811–1892) militare e politico italiano

citato in Gigi Di Fiore, Pontelandolfo e Casalduni, un massacro dimenticato, pag. 33

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“Tutto il mio cuore è tuo, | io non posso vivere dove tu non sei! | Così, come il fiore appassisce, | quando lo splendere del sole non lo bacia.”

Ferenc Lehár (1870–1948) compositore austriaco

da Il paese del sorriso, libretto di Viktor Léon, Ludwig Herzl e Fritz Beda-Löhner