Frasi su ironia
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“Il mondo dello spettacolo dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l'ironia acuminata, la grande sapienza che la Valeri ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d'intesa.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Franca Valeri: Rai le dedichi una serata http://www.corriere.it/spettacoli/11_febbraio_01/grasso-fil-di-rete_d7c48216-2dcf-11e0-8740-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 1 febbraio 2011.

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“[Alla domanda di Enrico Varriale: "Come gestisce un bad boy come Cassano"? ] Con le cerbottane [Varriale stizzito lo invita a rispondere «una volta tanto senza ironia»] E invece le sue domande…”

Andrea Stramaccioni (1976) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Stramaccioni-Varriale, scoppia il diverbio http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=65507, Fcinter1908.it, 21 ottobre 2012.

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“Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Da Contro Corrente, Editoriale Nuova, Milano, 1978.

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“[Sul fumetto Rat-Man] Iniziò sette anni fa, cercavo a ogni nuova uscita l'edicola esatta dove trovarlo e volevo rintracciare l'autore. Ancora adesso trovo geniale la sua ironia.”

Ambra Angiolini (1977) attrice, conduttrice televisiva e conduttrice radiofonica italiana

da Da Ambra a Cofferati «Mai senza i nostri eroi» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/30/Ambra_Cofferati_Mai_senza_nostri_co_9_090930013.shtml, Corriere della sera, 30 settembre 2009

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“Credo nelle emozioni che sai dare. Non sono bella, ma posso piacere. La vera seduzione è nello sguardo, ma è fatta di tante cose. L'ironia è seducente: se un uomo ride con te, avrà voglia di rivederti… Poi una può anche fare lo sguardo assassino, ma non mi piacciono le maliarde, quelle che mentono. Quegli sguardi lì io li faccio davanti allo specchio.”

Carolina Crescentini (1980) attrice italiana

Origine: Citato in Silvia Fumarola, [//www.repubblica.it/2009/08/sezioni/persone/carolina-crescentini/carolina-crescentini/carolina-crescentini.html "Credete in voi stesse senza raccomandazioni"], Repubblica.it, 3 agosto 2009.

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“Credo che l'ironia sia anche la ragione per cui la poesia di Kavafis è oggi più attuale che mai.”

Il culto universale di Costantino Kavafis

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“Ironia: estrema punta della politica dello spirito.”

Aldo Palazzeschi (1885–1974) scrittore e poeta italiano

Origine: Scherzi di gioventù, p. 13

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“[Su Rino Gaetano] Quando era salito sul palco di Sanremo nel 1978 a cantare «Gianna» sembrava uscito dalla celebre canzone di Modugno: indossava un cappello a cilindro, un frac con fiore all'occhiello. Fra ironia, ottimismo, romanticismo e non-sense costituiva un caso abbastanza unico nel panorama italiano, un outsider, come Buscaglione.”

Mario Luzzatto Fegiz (1947) giornalista, critico musicale e saggista italiano

Origine: Da Un festival con ironia «celebra» Rino Gaetano https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/settembre/03/festival_con_ironia_celebra_Rino_co_0_0209034871.shtml, Corriere della Sera, 3 settembre 2002, p. 36.

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“L'ironia è il pudore dell'umanità.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

30 aprile 1892; Vergani, p. 57
Diario 1887-1910

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“Sarebbe quasi scontato ripercorrere la folgorante carriera politica del senatore Berlusconi, ma ricordiamo un po' di fatti. Tessera n. 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, alcune decine di leggi ad personam o «ad aziendam» fatte approvare negli ultimi venti anni da questo Parlamento per schivare le sentenze dell'ultimo minuto e ora una condanna a quattro anni per frode fiscale, grazie ad una legge votata per ironia della sorte, proprio dal suo partito. Ma il senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da senatore o, come un tempo, da Premier! Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti. Forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla, come in passato… presentando, che so, un lodo Letta: è nel suo programma, Presidente? Si deve soltanto applicare la legge, in Giunta e in Aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto.Mettiamoci la faccia quando diremo che la legge in Italia è uguale per tutti!
Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché non c'è neanche oggi: considerando il 99 per cento delle sue assenze, è già un evento vederla tra noi, alla faccia della responsabilità verso il Paese! Sì perché voi eravate il Governo dei responsabili, ma ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22 per cento; ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti ai quali PdL, PD e SCpI hanno votato «no.»”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 115 del 02 ottobre 2013, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguente discussione - Approvazione della proposta di risoluzione n. 2, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/719471.pdf, Roma, 2 ottobre 2013.

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“Antonioni è l'unico regista importante su cui non ho nulla di buono da dire. Mi annoia; è così serioso e privo di ironia.”

Francois Truffaut (1932–1984) regista francese

Origine: Citato in Pedro Armocida, "Tossico", "fallito", "porco". Tra registi volano pernacchie http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/tossico-fallito-porco-registi-volano-pernacchie-1057364.html, IlGiornale.it, 6 ottobre 2014. Citato anche in Gabriele Capolino, 35 dichiarazioni di registi che criticano o insultano altri registi http://www.cineblog.it/post/200229/35-dichiarazioni-di-registi-che-criticano-o-insultano-altri-registi, Cineblog.it, 17 giugno 2013.

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“Scrivere è scolpire: occorre soprattutto togliere, con un obiettivo in mente e un po' di ironia nelle dita.”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

L'italiano. Lezioni semiserie

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“La Guerra del Vietnam è stata la prima guerra che negli Usa è stata condotta soprattutto come una campagna pubblicitaria. La manipolazione della verità attraverso i mezzi di comunicazione di massa e del governo fu uno degli obiettivi di questa campagna. Ciò ha condotto al fatto che l'opinione pubblica americana ha avuto un'immagine falsa e manipolata durante l'intera guerra. Questa campagna indusse i soldati a mentire di continuo e per tutto il corso della guerra il numero dei nemici uccisi venne esagerato. Venivano celebrate delle vittorie, quando queste vittorie erano impossibili. Ma per ironia della sorte la guerra venne persa anche sul piano dei media perché fin dall'inizio la guerra del Vietnam è stata una guerra di Public Relations, una guerra che anche i PR persero. […] I Vietcong pensavano che sarebbe bastato recarsi in quei luoghi e ci sarebbero state rivolte. Non successe nulla di tutto ciò. L'offensiva fu così un errore. Ma i Vietcong non avevano preso in considerazione lo shock che aveva subito l'opinione pubblica americana per la perdita subita in termini di capacità di lotta dal suo esercito. Dopo che per anni erano stati bombardati di false ed esagerate notizie di vittorie, gli americani a casa non si aspettavano un'offensiva del nemico. E così si verificò ironicamente che la disfatta dei Vietcong si trasformò in una loro vittoria psicologica.”

Stanley Kubrick (1928–1999) regista statunitense
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“L'ironia di Dio. Solo un Dio ironico saprei pregare.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Dicembre, p. 135

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“Ora la faccio partire io la rivoluzione al Sud, ridarò io dignità al Sud e me ne frego delle ironie del Nord.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

Citazioni tratte da interviste

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“Anche noi siamo convinti che il Paese ha il diritto di conoscere la verità (che non riguarda soltanto quella di Piazza Fontana). Ma non ci riusciamo. Anche perché se la pista rimane, come sembra accertato, quella del terrorismo nero, non sappiamo quali nomi l'accusa potrà tirar fuori dal suo cappello. I tre maggiori indiziati sono già stati assolti con sentenza passata in giudicato che non consente di richiamarli sul banco degli imputati. Gli altri di cui si fa il nome non sarebbero che comparse, la più importante delle quali, Delfo Zorzi, risiede a Tokio con passaporto giapponese che lo mette al riparo da ogni pericolo di estradizione. Vale la pena ricominciare? Louverture dei dibattimenti non è stata incoraggiante. Il proscenio era occupato da Capanna, Valpreda, Dario Fo e altri reduci sessantottini, cui si era aggiunto anche Sergio Cusani, l'intangentato convertitosi (lo diciamo senza nessuna ironia) al missionarismo. […] Invano i portaparola della parte lesa, cioè dei familiari delle vittime, si sono dichiarati estranei e contrari a ogni tentativo di politicizzare il processo. Una parola. Non ci riescono nemmeno Jovanotti e Teocoli con le loro filastrocche dal palcoscenico di Sanremo. Figuriamoci se potranno riuscirci i registi di questo processo rouge et noir, se mai ve ne furono. […] Ecco a cosa servono i processi come questo: non a cercare la verità, ma a fornire argomenti al rouge o al noir.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Quella verità che cerchiamo https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/febbraio/26/QUELLA_VERITA_CHE_CERCHIAMO_co_0_0002264627.shtml, 26 febbraio 2000, p. 1
Corriere della Sera

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“Mina voce d'Italia, ancora oggi, in piena era dei talent show e del televoto che promuove a star ragazzini e boccia cantanti con decenni di carriera alle spalle, è il simbolo di un Paese che forse non la merita. La sua ironia, la sua dignità, la sua indolente libertà, il suo silenzio parlano più di mille urlate opinioni da talk show che non dicono niente.”

Pino Daniele (1955–2015) cantautore e musicista italiano

Origine: Citato in Per Mina un nuovo singolo "Solo se sai rispondere" e un duetto con Pino Daniele http://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=19915&sz=5, musicalnews.com, 22 ottobre 2010.

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“…Dio gioca a dadi… eccome!”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Iron Jovanardi
Suore Ninja, 3 – Citofonare ore pasti

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“A pensarci bene, sono poi questi strumenti (l'ironia e il gusto) che impediscono lo scatto verso la grandezza. Un grande artista, un grande scrittore, non ha ironia e non ha gusto; e così anche i grandi momenti della letteratura, dell'arte, sono quelli che mancano di gusto e non sono governati dall'ironia.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

citato in Paolo Nifosì, Leonardo Sciascia: la passione di un "incompetente", in La bella pittura. Cfr Leonardo Sciascia e le arti figurative, catalogo della mostra, Racalmuto 1999, a cura di Paolo Nifosì, Edizioni Salarchi Immagini, Comiso 1999, p. 19

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“[Fabrizio] chiedeva perdono a Dio per molte cose; ma, fatto notevole, non pensò neppure ad annoverare tra i suoi peccati il progetto di diventare arcivescovo, per la semplice ragione che il conte Mosca era primo ministro e giudicava quel posto e i suoi svariati privilegi convenienti al nipote della duchessa. Fabrizio l'aveva desiderato senza eccessivo slancio, è vero, però ci aveva pensato spesso, proprio come avrebbe fatto per un posto di ministro o di generale. Non gli era mai passato per la testa che la sua coscienza potesse avere voce in capitolo nel progetto della duchessa: e questo è un esempio concreto della strana forma di religione imparata da Fabrizio presso i gesuiti di Milano. È una religione che toglie il coraggio di pensare alle cose che non rientrano nelle abitudini, e vede nell'esame di coscienza il più grave di tutti i peccati, perché rappresenta un passo avanti verso il protestantesimo. Per sapere di cosa si è colpevoli, bisogna chiederlo al prete, oppure leggere la lista dei peccati così come appare nei libri intitolati "Preparazione al sacramento della Penitenza". Fabrizio sapeva a memoria la lista dei peccati redatta in latino; l'aveva imparata all'Accademia Ecclesiastica di Napoli. Mentre la recitava, arrivato alla voce "delitto", si era accusato davanti a Dio di avere ucciso un uomo, anche se per legittima difesa. Aveva rapidamente elencato, ma senza farci attenzione, i diversi articoli relativi al peccato di simonia (procurarsi attraverso il denaro le dignità ecclesiastiche). Se gli avessero chiesto cento luigi per diventare primo gran vicario dell'arcivescovo di Parma, avrebbe respinto la proposta con sdegno; ma, pur non mancando di intelligenza né di logica, non gli venne mai in mente che impiegare a suo vantaggio l'autorità del conte Mosca fosse una simonia. E qui trionfa l'educazione gesuitica: abituare la gente a non fare attenzione a cose più chiare della luce del sole. Un francese cresciuto all'insegna dell'interesse personale e nutrito di ironia parigina avrebbe facilmente, e in buona fede, accusato Fabrizio di ipocrisia, proprio nel momento in cui il nostro eroe apriva il suo cuore a Dio con la più grande sincerità e la più profonda commozione.”

Libro Primo – Capitolo XII
La Certosa di Parma

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“[Sull'assassinio di Boris Nemcov] La tragica ironia è che lui non voleva vedere un'altra rivoluzione. Tra i due ero io il radicale e continuavo a dirgli: "È tutto inutile, le elezioni, le piccole cose: non cambieranno questo regime con il voto. Ci sarà bisogno del sangue."”

Garri Kimovič Kasparov (1963) scacchista e attivista russo

Origine: Citato in Davide Maria De Luca, Chi era Boris Nemtsov http://www.ilpost.it/2015/02/28/boris-nemtsov/, Il Post.it, 28 febbraio 2015.

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“Gozzano con la sua ironia sensibilissima individua un momento di crisi e letterariamente la risolve in una dimensione lirica problematica.”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Da I sigari di Brissago: L'antipersonaggio della maschera letteraria, Bietti, Milano, 1972, p.113.

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“L'ironia è un elemento della felicità.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

6 marzo 1903; Vergani, p. 201
Diario 1887-1910

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“Personalmente, per quel tanto che conosco della storia dell'lnquisizione spagnola in Sicilia, nella mostra di Madrid mi imbatto in vecchie conoscenze e particolarmente in quella di Luis Rincon de Paramo (o Paramo del Rincon) che, per la verità, prima che nei fasti dell'lnquisizione di Sicilia, ho conosciuto nel Dizionario Filosofico di Voltaire, appunto alla voce Inquisizione. “Questo Paramo — dice Voltaire — era un uomo semplice, esattissimo nelle date, che non trascurava alcun fatto che avesse un qualche interesse, e calcolava col massimo scrupolo il numero delle vittime umane che il Sant’Uffizio aveva immolato in tutti i paesi”; e prima lo aveva proclamato “uno dei più rispettabili scrittori e dei più vivi splendori del Sant’Uffizio”. Il fatto è che il libro di Paramo lo divertiva, gli permetteva di affilarvi sopra la più micidiale ironia. Si direbbe, anzi, che, una volta imbattutosi nel libro di Paramo, Voltaire non abbia sentito il bisogno di cercare altro, sull’Inquisizione; e ragionevolmente. Paramo risponde così pienamente, così esattamente all’avversione laica nei confronti dell’istituzione, del fanatismo su cui si fonda, delle sue procedure e dei suoi uomini, che basta soltanto riassumerlo o citarlo testualmente per conseguire l’effetto di alimentare e ingigantire quell’avversione. Voltaire lo riassume: oggettivamente, impassibilmente. Che è sempre il modo migliore di fronteggiare il fanatismo, anche se ben sappiamo che non sempre il ridicolo uccide (avendo attraversato il fascismo negli anni suoi più comici, tra la conquista dell’Etiopia e la seconda guerra mondiale, abbiamo coi nostri occhi constatato che al ridicolo non solo si sopravvive ma se ne può trarre nutrimento e forza).”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Ore di Spagna

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“Fin da quando ho cominciato a girare filmati in superotto, mi sono venute naturali tre cose: stare davanti alla camera da presa come corpo (in linguaggio critico si chiama così), parlare del mio mondo politico, e farlo con ironia. Ma non c'è un programma estetico dietro questa scelta.”

Nanni Moretti (1953) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano

Origine: Citato in Sara Fruner, Nanni Moretti: "Diffido dei registi che vogliono cambiare la testa degli spettatori" http://www.lavocedinewyork.com/arts/spettacolo/2017/10/23/nanni-moretti-diffido-dei-registi-che-vogliono-cambiare-la-testa-degli-spettatori/, lavocedinewyork.com, 23 ottobre 2017.

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“La narrazione si situa sempre dopo, mai prima, di un atto critico; ecco perché la continua presenza del saggista Mann, la sua ironia culturale, possono essere tanto indisponenti, far sospettare la fabbricazione. Paragonatelo a Cechov, a Joyce, a Proust, a Kafka; vi parrà un filisteo.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Origine: Da Due ritorni, in Verifica dei poteri. [Scritti di critica e di istituzioni letterarie], Il Saggiatore, 1969 (Einaudi, 1989); poi in Saggi ed epigrammi, 2003.

“Benché la testimonianza sopraccitata dimostri la sua reputazione di persona di intelligenza eccezionale, nessuno fra quanti ebbero contatti con lei sembra avere sospettato l'altezza del suo genio. Questa altezza si manifestò in svariate lettere, e soprattutto nella poesia. È una poesia la cui caratteristica più appariscente risiede nel suo totale il anticonformismo: il successo lentamente arriso alla Dickinson sarebbe venuto nei tempi moderni, quando retrospettivamente si trovarono in lei anticipazioni di esperienze centrali nella nuova letteratura americana. Tale anticonformismo riguarda tanto le idee, quanto la forma nella quale queste sono espresse; fra le prime balzando in primo piano l'ironia per non dire la sfiducia nell'incrollabile religiosità di stampo calvinista di cui era saturo il suo ambiente (non che questa religiosità da cui prese le distanze non lasciasse comunque tracce profonde nel suo modo di ragionare e di esprimersi), unita alla costante, intensa ricerca di un'elevazione, di una fuga dalla quotidianità, nel sogno e nell'avventura intellettuale vissuta con una concretezza accostabile ai cosiddetti poeti metafisici del Barocco inglese.”

Masolino D'Amico (1939) critico teatrale, traduttore e giornalista italiano

Origine: Da Il diamante Emily http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0998_01_1986_0296_0003_23320083/, La Stampa, 18 dicembre 1986, p. 3.

“Il nostro governo ha mancato di denunciare la soppressione della democrazia. Il nostro governo ha mancato di denunciare le atrocità. Il nostro governo ha mancato di prendere misure coercitive per proteggere i propri cittadini e allo stesso tempo si è tirato indietro per compiacere il governo dominato dal Pak[istan] occidentale e per sminuire ogni condivisibile reazione negativa della comunità internazionale. Il nostro governo ha avallato quella che molti considererebbero una bancarotta morale, mentre per ironia della sorte l'Unione Sovietica inviava al presidente Yahya Khan un messaggio di difesa della democrazia, in cui condannava l'arresto del dirigente di un partito di maggioranza democraticamente eletto e casualmente filo-occidentale, e chiedeva la fine delle misure repressive e degli spargimenti di sangue […] Ma noi abbiamo scelto di non intervenire, nemmeno su un piano morale, con la giustificazione che il conflitto con la Lega Awami, a cui sfortunatamente si può applicare l'abusata definizione di genocidio, sarebbe una questione puramente interna a uno Stato sovrano. Alcuni privati cittadini americani hanno espresso il loro disgusto. Noi, quali funzionari pubblici professionisti, esprimiamo il nostro dissenso con le politiche adottate e ci auguriamo vivamente che i sinceri e duraturi interessi che abbiamo in questo paese possano essere chiariti e le nostre politiche abbiano un nuovo indirizzo.”

Archer Blood (1923–2004)

da un comunicato inviato il 6 aprile 1971 durante la Guerra di liberazione bengalese
Origine: Citato in Christopher Hitchens, Processo a Henry Kissinger, Fazi Editore, 2005, p. 80. ISBN 8881126133