Frasi sulla libertà
pagina 5

Alexandros Panagulis photo
Francesco De Gregori photo
Meryl Streep photo

“Vi amo tutti, ma dovete perdonarmi se ho perso la voce urlando e lamentandomi questa settimana e ho perso la testa un po’ di tempo prima quest’anno per cui dovrò leggere. Grazie Hollywood Foreign Press, giusto per sottolineare quello che ha già detto Hugh Laurie, voi e tutti noi apparteniamo alla categoria più diffamata in America. Pensateci: Hollywood, foreigners (stranieri), press (stampa). Ma chi siamo noi e che cosa è Hollywood? Siamo solo persone provenienti da altri luoghi. Sono nata e cresciuta e ho studiato nelle scuole pubbliche del New Jersey. Viola è nata nella cabina di un mezzadro in South Carolina ed è cresciuta a Central Falls, Rhode Island; Sarah Paulson è nata in Florida, allevata da una madre single a Brooklyn. Sarah Jessica Parker è una di sette o otto fratelli dell’Ohio. Amy Adams è nata a Vicenza, in Italia. E Natalie Portman è nata a Gerusalemme. Dove sono i loro certificati di nascita? E la bella Ruth Negga è nata ad Addis Abeba, in Etiopia, cresciuta a Londra – o forse in Irlanda ed è qui nominata per aver interpretato una ragazza proveniente da una piccola città della Virginia. Ryan Gosling, come tutte le persone migliori, è canadese, e Dev Patel è nato in Kenya, cresciuto a Londra, e qui ha interpretato un indiano cresciuto in Tasmania. Hollywood è dunque infestata da stranieri e da gente che viene da fuori. E se li cacciassimo tutti a calci non ci rimarrebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali. Che non sono arti. Mi hanno dato tre secondi per dire queste parole: il lavoro di un attore è quello di infilarsi nella vita delle persone diverse da noi, e far sentire come ci si sente. E nell’anno passato ci sono state molte, molte, molte prove di attore potenti in questo senso. Mozzafiato. Ma ce n’è stata una quest’anno che mi ha stordito. Colpito al cuore. Non perché fosse particolarmente buona; non c’era niente di buono. Ma è stata efficace e ha fatto il suo dovere. Ha fatto ridere l’audience a cui era destinata. È stato il momento in cui la persona che chiedeva di sedersi sulla poltrona più rispettata nel nostro Paese ha imitato un giornalista disabile che superava per privilegi, potere e per capacità di reagire. Vedere quella scena mi ha spezzato il cuore e ancora non riesco a togliermela dalla testa. Perché non era un film. Era vita reale. E questo istinto di umiliare gli altri, quando è usato da qualcuno che ha una grande visibilità, da parte di qualcuno potente, si trasmette nella vita di tutti, perché dà un pò il permesso agli altri di fare la stesse cose. La mancanza di rispetto incoraggia altra mancanza di rispetto, la violenza incita alla violenza. E quando i potenti usano la loro posizione di prevaricare gli altri tutti noi perdiamo. O. K., andare avanti con lui. E questo mi porta alla stampa. Abbiamo bisogno di una stampa capace di esercitare il controllo sui potenti, e farli rispondere per ogni gesto oltraggioso. È per questo che i nostri fondatori hanno inserito la libertà di stampa ed espressione nella Costituzione. Quindi chiedo alla facoltosa Hollywood Foreign Press e a tutti i presenti di unirsi a me nel sostenere il Comitato per la protezione dei giornalisti, perché ne avremo bisogno nell’immediato futuro, ne avremo bisogno per salvaguardare la verità. Ancora una cosa: una volta me ne stavo sul set a lamentarmi per qualcosa – del tipo che stavamo lavorando troppo o all’ora di cena o qualcosa di simile – e Tommy Lee Jones mi disse: «Non è un già un enorme privilegio, Meryl, essere solo un'attrice?». In effetti è proprio così, e dobbiamo ricordarci a vicenda il privilegio e la responsabilità di questo mestiere. Dovremmo essere tutti orgogliosi del lavoro di Hollywood che si onora qui stasera. Come la mia amica, la Principessa Leia, mi ha detto una volta, prendete il vostro cuore spezzato, e fatene arte."”

Meryl Streep (1949) attrice, doppiatrice e produttrice cinematografica statunitense

Golden Globe 2017, Meryl Streep riceve il Golden Globe alla carriera

Giuseppe Mazzini photo
Isaiah Berlin photo
John Milton photo
Paramahansa Yogananda photo
Italo Calvino photo

“Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d’amore da parte degli altri. Se no, l’umanità diventa – come in larga parte già è – una stalla di conigli. Ma non si tratta più della stalla «agreste», ma d’un allevamento «in batteria» nelle condizioni d’artificialità in cui vive a luce artificiale e con mangime chimico.
Solo chi – uomo e donna – è convinto al cento per cento d’avere la possibilità morale e materiale non solo d’allevare un figlio ma d’accoglierlo come una presenza benvenuta e amata, ha il diritto di procreare; se no, deve per prima cosa far tutto il possibile per non concepire e se concepisce (dato che il margine d’imprevedibilità continua a essere alto) abortire non è soltanto una triste necessità, ma una decisione altamente morale da prendere in piena libertà di coscienza «…».
Nell’aborto chi viene massacrato, fisicamente e moralmente, è la donna; anche per un uomo cosciente ogni aborto è una prova morale che lascia il segno, ma certo qui la sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di disfavore in confronto a quella dell’uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano
Irène Némirovsky photo
Tahar Ben Jelloun photo
Antonio Gramsci photo

“Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La Sicilia è la regione che ha più attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, più che regionale.”

Antonio Gramsci (1891–1937) politico, filosofo e giornalista italiano

Origine: Da Cronache teatrali dell'«Avanti!»; citato in Raffaele Di Florio, Gramsci, cronache teatrali dall'«Avanti!»: Angelo Musco http://www.quartaparetepress.it/2012/03/30/gramsci-cronache-teatrali-dallavanti-angelo-musco/, Quartaparetepress.it, 30 marzo 2012

Armando Trovajoli photo
Azar Nafisi photo
Shirin Ebadi photo

“Ho la febbre, una febbre di libertà.”

Zana Muhsen (1965) scrittrice inglese

Vendute

Bob Dylan photo
Jim Morrison photo
Jim Morrison photo

“Esistono diversi tipi di libertà, e ci sono parecchi equivoci in proposito. Il genere più importante di libertà è la libertà di essere se stessi. Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera. Non potrà esserci alcuna rivoluzione di massa finché non vi sarà una rivoluzione personale, a livello individuale. Prima deve avvenire all'interno. Puoi privare un uomo della sua libertà politica e ciò non gli farà del male. Ma se lo priverai della sua libertà di sentire, questo potrà distruggerlo.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra
Variante: Esistono diversi tipi di libertà, e ci sono parecchi equivoci in proposito. Il genere più importante di libertà è la libertà di essere se stessi. Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera. Non potrà esserci alcuna rivoluzione di massa finché non vi sarà una rivoluzione personale, a livello individuale. Prima deve avvenire all'interno. Puoi privare un uomo della sua libertà politica e ciò non gli farà del male. Ma se lo priverai della sua libertà di sentire, questo potrà distruggerlo.

Jean Jacques Rousseau photo
Jean Jacques Rousseau photo

“Sono la forza e la libertà a fare gli uomini eccellenti. Debolezza e schiavitù hanno creato solo uomini malvagi.”

Jean Jacques Rousseau (1712–1778) filosofo, scrittore e musicista svizzero di lingua francese

Origine: Da Le passeggiate del sognatore solitario.

Khalil Gibran photo

“La libertà di chi se ne vanta, è schiavitù.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Massime spirituali

Nelson Mandela photo

“Non c'è nessuna strada facile per la libertà.”

Nelson Mandela (1918–2013) politico sudafricano

da Lungo cammino verso la libertà, 1995

Oliver Cromwell photo
Alexis De Tocqueville photo
Alexis De Tocqueville photo
Thomas Jefferson photo

“Dio che ci ha donato la vita allo stesso modo ci ha donato la libertà. La mano violenta può distruggerle ma non separarle.”

Thomas Jefferson (1743–1826) 3º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Summary View of the Rights of British America (1774); The Writings of Thomas Jefferson (19 Vols., 1905) edito da Andrew A. Lipscomb e Albert Ellery Bergh, Vol. 1, p. 211.

Raniero Cantalamessa photo
Raniero Cantalamessa photo
Karl Jaspers photo
Hans Urs Von Balthasar photo
Romano Guardini photo
Friedrich Engels photo
Paolo Mantegazza photo
George Bernard Shaw photo
George Bernard Shaw photo
Roberto Gervaso photo
Victor Hugo photo

“È dall'ironia che comincia la libertà.”

I miserabili, Citazioni da altre edizioni

Edmond Rostand photo
Alberto Moravia photo
Italo Svevo photo
Jorge Luis Borges photo
John Milton photo
Milan Kundera photo

“Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Giosue Carducci photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Heinrich Heine photo
Friedrich Nietzsche photo
Giovanni Papini photo
Søren Kierkegaard photo
Paul-louis Courier photo
Ernst Jünger photo
Ludwig von Mises photo
John Stuart Mill photo

“Quanto è vero che innaturale in genere significa solo inconsueto e che tutto ciò che è usuale appare naturale.”

John Stuart Mill (1806–1873) filosofo e economista britannico

Origine: Da L'asservimento delle donne, in La libertà, L'utilitarismo, L'asservimento delle donne, p. 348.

Milton Friedman photo
Milton Friedman photo

“Una società che mette l'eguaglianza davanti alla libertà non avrà né l'una né l'altra. Una società che mette la libertà davanti all'uguaglianza avrà un buon livello di entrambe.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

da Creati uguali, l'ultima delle 5 serie TV di Liberi di scegliere, 1990

Karl Marx photo
Italo Calvino photo
Jan Patočka photo
Jacques Maritain photo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel photo

“Il negativo, vale a dire la libertà, vale a dire il crimine.”

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) filosofo tedesco

Origine: Citato in Edgar Morin, Lo spirito del tempo.

George Soros photo
Maximilien Robespierre photo
Maximilien Robespierre photo

“Non si porta la libertà sulla punta delle baionette.”

Maximilien Robespierre (1758–1794) politico, avvocato e rivoluzionario francese
Maximilien Robespierre photo

“[Alla Convenzione nazionale] Popolo, ricordati che se nella Repubblica la giustizia non regna con impero assoluto, la libertà non è che un vano nome!”

Maximilien Robespierre (1758–1794) politico, avvocato e rivoluzionario francese

Origine: 26 luglio 1794; citato in F. Del Giudice, Il latino in tribunale, Esselibri Simone, 2005, p. 1.

Donatien Alphonse François de Sade photo

“Sì, cittadini, la religione è incompatibile col sistema della libertà; l'avete sentito. L'uomo libero non s'inchinerà mai davanti agli dei del cristianesimo; mai i suoi dogmi, i suoi riti, i suoi misteri o la sua morale converranno ad un repubblicano. Ancora uno sforzo! Dal momento che vi date da fare per distruggere tutti i pregiudizi, non lasciatene in vita nessuno, perché anche uno solo è sufficiente a farli ritornare tutti. E state pure certi che ritorneranno, se lasciate vivere proprio quello che è la culla di tutti gli altri! Piantiamola di credere che la religione possa essere utile all'uomo; abbiamo buone leggi, sapremo fare a meno della religione. Ma c'è sempre chi dice che ne occorre una per il popolo, una che lo distragga e lo tenga a freno. Be', se proprio serve, dateci quella che si addice agli uomini liberi! restituiteci gli dei del paganesimo! Adoreremo volentieri Giove, Ercole o Pallade, ma non vogliamo più saperne di quel fantomatico artefice dell'universo che invece si muove da solo, non vogliamo più saperne di un dio senza estensione ma che pure riempie tutto della sua immensità, di un dio che è onnipotente ma non realizza mai quello che desidera, di un essere immensamente buono ma che scontenta tutti, di un essere amico dell'ordine ma nel cui governo tutto è disordine. No, non vogliamo più saperne di un dio che sconvolge la natura, è padre di confusione, è motore dell'uomo che si abbandona agli orrori; ma un dio simile ci fa fremere d'indignazione ed è giusto che lo releghiamo per sempre nell'oblio da cui quell'infame di Robespierre ha voluto trarlo!”

Donatien Alphonse François de Sade (1740–1814) scrittore, filosofo e poeta francese

p. 132, 1986

Georges Bernanos photo

“La speranza è un rischio da correre. È addirittura il rischio dei rischi.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

da La libertà perché?

Arthur Schnitzler photo

“Oste: Mio caro, io amo la libertà come te, ma amo soprattutto il mio lavoro.”

Arthur Schnitzler (1862–1931) scrittore, drammaturgo e medico austriaco

Origine: Al pappagallo verde, p. 93

Robert Anson Heinlein photo
Alexander Sergejevič Puškin photo
Ayn Rand photo
Margaret Thatcher photo

“Non ci può essere libertà se non c'è libertà economica.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

Origine: Citato nell' articolo del sole24ore n°152928 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-08/ecco-frasi-celebri-margaret-152928.shtml

Michail Bulgakov photo
Michail Bulgakov photo
Maksim Gor'kij photo

“L'uomo non è libero nemmeno in sogno e che anche l'immobilità della pietra non è libertà, perché la pietra dura fino a quando il tempo non la riduce in polvere.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

Origine: Racconto di un amore non corrisposto, p. 50

Francesco Guccini photo
Diogene di Sinope photo

“La libertà di parola è la cosa più bella per gli uomini.”

Diogene di Sinope (-404–-322 a.C.) filosofo greco antico

citato in Diogene Laerzio, Vita di Diogene, Mondadori

Papa Giovanni Paolo II photo

“La libertà non è fine a se stessa; essa è autentica solo quando viene posta al servizio della verità, della solidarietà e della pace.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: La potenza dei media, p. 48-49

Papa Giovanni Paolo II photo
Ramakrishna photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Anthony de Jasay photo
Richard Adams photo
Stephen Biko photo

“Tu, bambino nero, scemo o intelligente, sei nato in questo posto e tu, scemo o intelligente, ci morirai.”

Stephen Biko (1946–1977) attivista sudafricano

dal film Grido di Libertà

John Waters photo
Tito Lívio photo

“Il nome della libertà riconquistata è dolce a sentirsi.”

XXIV, 21; 2006
Deinde libertatis restitutae dulce auditu nomen.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Tito Lívio photo

“La libertà anima i cuori degli uomini valorosi.”

XXVIII, 19; 2006
Libertas virorum fortium pectora acuit.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Herbert Marcuse photo

“La gente, efficacemente manipolata ed organizzata, è libera: ignoranza, impotenza ed eteronomia introiettata costituiscono il prezzo della sua libertà.”

Herbert Marcuse (1898–1979) filosofo, sociologo e politologo tedesco

Origine: Da Eros e civiltà, Prefazione politica, 1966.

Richard Stallman photo

“Date valore alla vostra libertà, o la perderete, ci insegna la storia. "Non annoiarci con la politica", risponde chi non vuole apprendere.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

da Linux, GNU e libertà http://www.gnu.org/philosophy/linux-gnu-freedom.html, LinuxWorld, maggio 2002

Cesare Beccaria photo
Isaiah Berlin photo

“L'essenza della libertà sta nel diritto di opporsi di difendere le nostre convinzioni solo perché sono le nostre convinzioni.”

Isaiah Berlin (1909–1997) filosofo, politologo e diplomatico britannico

da La libertà e i suoi traditori, 2002

Camillo Ruini photo

“La libertà non è un vivere in balia dell'istinto.”

Camillo Ruini (1931) arcivescovo cattolico e cardinale italiano
Georg Cantor photo

“L'essenza della matematica è la sua libertà.”

Georg Cantor (1845–1918) matematico tedesco

in A. P. Hillman e G. L. Alexanderson, A First Undergraduate Course in Abstract Algebra, 1973