Frasi su mediocre
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“Riguardo al conte Tolstoj si sentono dire continuamente due cose: che è un narratore di straordinaria qualità e un pensatore mediocre. Questo è diventato quasi un assioma che non ha bisogno di dimostrazione.”

Nikolaj Konstantinovič Michajlovskij (1842–1904) critico letterario e sociologo russo

da La mano destra e la mano sinistra di Lev Tolstoj, 1875
Origine: Citato in Sergio Bertolissi, Tolstoj e l'autocrazia, in Lev Tolstoj, Lettere agli zar (1862-1905), Laterza, Bari, 1995, p. VII. ISBN 88-420-4654-X.

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“I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l'odio mira in alto.”

XLV, 35; 1997
Intacta invidia media sunt: ad summa ferme tendit.
Ab urbe condita, Libro XLI – Libro CXL
Origine: La riflessione è stata scritta da Livio riguardo al ritorno dal console Lucio Emilio Paolo dalla vittoriosa guerra macedonica contro Perseo. Infatti i tribuni della plebe, ma anche i senatori stessi, fecero a pezzi l'immagine del console defraudandolo, in un primo tempo, dell'onore della vittoria. Il comandante veniva accusato di aver impartito troppo duramente la disciplina militare. In questo senso l'odio mira alle persone di una certa importanza, infatti avendo esse più risonanza delle altre, sono per alcuni motivo d'odio.

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“Gli uomini politici italiani, in generale, sono mediocri.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

citato in Rudy de Cadaval, La Nuova Tribuna Letteraria, Anno XI, n. 64, Padova 2001

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“La calunnia sdegna i mediocri, si afferra ai grandi.”

Francesco Crispi (1818–1901) patriota e politico italiano

Origine: Da Pensieri e profezie.

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“Ad ogni poeta mediocre vengono talvolta fatti alcuni buoni versi.”

Francesco Algarotti (1712–1764) scrittore, saggista e collezionista d'arte italiano

Pensieri diversi

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“Il paradosso è il lusso delle persone di spirito, la verità è il luogo comune dei mediocri.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

da L'italiano, 30 settembre 1927

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“Basta Bierhoff a fare la differenza in questi Europei mediocri, privati di alcuni fuoriclasse da c. t. presuntuosi; un Bierhoff che Vogts non ha utilizzato neppure quando, fra squalificati e feriti, non riusciva a mettere in campo undici giocatori. C'è una sorta di nemesi, c'è una beffarda morale nel ritrovarlo nei panni del trionfatore. Dimostra quanto dico da tanto tempo: abbiamo il miglior vivaio d'Europa, bastava gestirne la ricchezza con oculatezza e buon senso per vincere. Non servono geni, non servono sofisticate ingegnerie calcistiche. Oppure Sacchi ed i suoi reggicoda vorranno farci credere che Bierhoff è un campione leggendario, che individualmente (come disse il c. t.) i nostri sono inferiori ai tedeschi e solo applicando il suo magico gioco potremmo batterli? Senza di lui l'abbiam fatto sempre. È proprio sicuro che gli attaccanti italiani (compresi quelli da lui messi all'indice) valgano meno di Klinsmann, Bierhoff, Bobic e Kuntz? Non Bestemmiamo. Crede davvero che da queste parti non ci sia gente migliore di Sammer, Reuter, Moeller, Haessler, Kohler ecc., ripudiati dai nostri club perché non riuscivano più ad emergere in un campionato duro come quello italiano? Si possono sbagliare scelte, formazioni, cambi, tattica, strategia, allenamenti ma non la corretta valutazione dei valori. L'impresa di Bierhoff, i pasticci dei ceki, l'ansimare di questa Germania orgogliosa, ma piena di vecchi, faranno capire ai trinariciuti quale irripetibile occasione abbiamo sprecato. Bastava un c. t. qualsiasi, senza l'ossessione di coltivare la propria grandezza.”

Giorgio Tosatti (1937–2007) giornalista italiano

da Bierhoff è la conferma che eravamo i migliori https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/02/Bierhoff_conferma_che_eravamo_migliori_co_0_9607022875.shtml, 2 luglio 1996
Dal Corriere della sera

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“Una strada pedonale che si distacca dalla strada rotabile non molto fuori di Matera e dalla parte di ostro, segue presso a poco la direzione del fiume Gravina e conduce a Montescaglioso, capoluogo del Circondario che ora vuolsi percorrere. Sorge questa piccola città su di una collina presso il Bradano che le scorre a ponente-libeccio: la sua fondazione si deve ripetere, secondo il Giustiniani, dalla contessa Emma d'Altavilla, zia di Federigo II e vedova di Rodolfo Maccabeo, la quale la edificò nel XII secolo. Altri ha voluto che fosse fondata da Alessandro Severo sulle rovine di Metaponto, perché in alcuni diplomi è denominata Civitas Severiana; ma ciò non basta a stabilirne quella vantata antichità. Ebbe Montescaglioso largizioni e privilegi, confermati poi dal mentovato Federigo e dal Viceré Pietro di Toledo; fu posseduto per legato paterno dallo svevo Manfredi quando era Principe di Taranto, e nel 1458 da Pirro del Balzo. Pervenuto a Federigo secondogenito del Re Ferrante, egli lo vendé a Federigo Grisone, da cui per diversi contratti giunse in potere dell'ultimo feudatario Cattaneo. Vasta è la chiesa parrocchiale di Montescaglioso, ove sono altre chiese di mediocre struttura. Dei tre monasteri che vi si vedono, rinomatissimo per donazioni e per privilegi fu quello dei Cassinensi, ampio e fornito di bella chiesa, con doppio chiostro, doppio cenacolo, vasti e lunghi dormitori e molte sale. Miglionico e Pomarico appartengono a questo circondario.”

Attilio Zuccagni-Orlandini (1784–1872) cartografo italiano

da Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia, volume 11, p. 251 https://books.google.it/books?id=6H85AAAAcAAJ&pg=PA251

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“A livello nazionale nel Pd ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie parlamentari ho visto – non ho paura a dirlo – delle vere e proprie associazioni a delinquere sul territorio.”

Marianna Madia (1980) politica italiana

Origine: Da un'intervento alla Camera dei Deputati, 24 giugno 2013; citato in Marianna Madia: "Nel Pd associazioni a delinquere", la deputata attacca i vertici e la gestione romana http://www.huffingtonpost.it/2013/06/25/marianna-madia-pd-associazioni-a-delinquere_n_3494331.html, HuffingtonPost.it, 25 giugno 2013.

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“Se Spinoza l'avesse davvero sposata, Clara Maria, sarebbe stato un disastro. Ci avrebbe lasciato un mediocre canzoniere in latino, invece dell'astro che mai sarà Buco Nero dellEthica.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

Origine: Cfr. la spiegazione dell'episodio in Wikibooks.
Origine: La pazienza dell'arrostito, p. 320

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“La Fallaci è una grande giornalista per la stessa ragione per cui è una mediocre romanziera. È un enorme utero estroflesso che abbraccia un ampia superficie della realtà. Ma quello che guadagna in estensione quando scrive articoli lo perde in profondità quando scrive libri.”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Da Bocciare Busi non è uno scandalo http://www.massimofini.it/1990/bocciare-busi-non-e-uno-scandalo, massimofini.it, archivio 1990.

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“L’amore è o animale, o razionale. L’amore animale ha tutti i fenomeni d’una febbretta, quando è nel suo aumento: frequenza ed espansione di polsi, palpitazioni di cuori più sensibili, inquietudine di tutta la macchina, deliri, sogni, guance rubiconde, ecc. E quando quest’amore tira a lungo senza conseguire il desiderato fine, genera i segni d’una febbre continuata per lungo tempo: inappetenza, lassezza, pallore, emaciamento, lentezza e bassezza di polsi, debolezza e vacillamento di testa, e delle volte una morte etica. Dunque l’amore ha la sua sede e cagion fisica nel diaframma, nel cuore e nel sangue. I primi moti di quest’amore sono dolcemente piacevoli per quelle momentanee e continuate pressioncine nascenti e cadenti in tempi cortissimi ed eguali, per la forza dell’immagine dell’oggetto amato. Ma continuando poi, le percosse divengono più forti e lunghe; ond’è che essendo le cadute momentanee, comincia a prevalere la premitura dolorosa, e con ciò la tristezza e la malinconia. Così anche un vento mediocre, se continua, prima increspa il mare, poi fa che ondeggi, e ultimamente tempesti. In fatti l’amore quando tira a lungo, se vi si mischia la disperazione di conseguire il bene che si ama, diventa, come nelle febbri acute, frenesia: e dove venga ad unirsi la gelosia, furore.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

da Logica e metafisica

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“Essere un mediocre non è una pena. La pena è accorgersene. Ma è un mediocre chi s'avvede d'esserlo?”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

XLII
Sessanta

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“[Rita da Cascia] Avrebbe potuto essere una mediocre o anche una pessima cristiana, inasprita dalla sofferenza e provocata alla ribellione. Fu invece una Santa.”

Agostino Trapè (1915–1987) scrittore e religioso italiano

Origine: Citato in Antonio Maria Sicari, Il grande libro dei ritratti di santi, Jaca Book, Milano, 2006, p. 127 http://books.google.it/books?id=TJrw6AqSM_0C&pg=PA127. ISBN 88-16-30324-7

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“Gli Artefici mediocri son lodati, i Poeti mediocri son fischiati.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 51

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“Il successo, in Italia, è sempre visto come un furto a danno dei mediocri.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

28 aprile 2015 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/04/28/-lamaca32.html?ref=search
la Repubblica, L'Amaca

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“[Nel 1935 sul Quinquennio d'oro] La Juventus, società dai dirigenti sagaci, dall'ambiente organizzato, dai giuocatori di classe, ha vinto con una squadra che è al suo tramonto, forse il suo più bel campionato. Bello perché è l'intelligenza che lo illumina. La calma, l'accortezza, il freddo calcolo, la precisione sfoderate dal più che trentatreenne Rosetta a Firenze sono l'indice della forza della squadra, la base prima dei suoi successi. È difficile, terribilmente difficile vincere un campionato in Italia. Di questa competizione noi siamo riusciti a fare una fornace ardente. Una fornace che è una meravigliosa fucina di energie fisiche e morali, ma in cui il cammino da battere non si riesce a discernerlo se non si posseggono qualità di eccezione. Una compagine mediocre, il campionato italiano non lo vincerà mai. Queste doti di eccezione, gli uomini che compongono la vecchia squadra della Juventus le possedevano, le han possedute finora nella misura necessaria. Passeran degli anni prima che questi uomini, che tante soddisfazioni han contribuito a dare all'Italia calcistica, vengano dimenticati.”

Vittorio Pozzo (1886–1968) allenatore di calcio e giornalista italiano

Origine: Citato su La Stampa, 4 giugno 1935; citato in Angelo Carotenuto, 1935. L'altra Juve dei 5 scudetti: cosa si scrisse http://carotenuto.blogautore.repubblica.it/2016/04/26/1935-laltra-juve-dei-5-scudetti-cosa-si-scrisse/?refresh_ce, Repubblica.it, 26 aprile 2016.

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“L'Italia è un paese disorganizzato, dissipatore, di mediocri tradizioni, in cui si vive meno bene che in altri paesi d'Europa o d'Oltreoceano.”

Piero Ottone (1924–2017) giornalista italiano

da L'Italia è un paese civile?, Mondadori, 1995

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“Mi mancano i trapassati virtuosi, sfolgoranti Maestri. Drammatico è vivere in tanto mediocre che ora si premia per l'innocuo che dona.”

Isabella Santacroce (1970) scrittrice italiana

Origine: Da un tweet https://twitter.com/IsabellaSanta/status/710421498037739520, 17 marzo 2016.

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“Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo Zeman? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo… Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto…”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google" http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html, Eurosport. Yahoo.com, 21 giugno 2012.

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“Politica, volgare distrazione degli spiriti mediocri.”

Joris Karl Huysmans (1848–1907) scrittore francese

da Controcorrente

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“Il mio maggior pregio è l'ecletticità. Sono mediocre in tutto.”

Giuseppe Pollicelli (1974) giornalista, poeta e regista cinematografico italiano

Origine: Citato in L'Enciclopedia universale della battuta, a cura di Gino & Michele, Edizioni Gut, Milano, 2009.

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“Niente è peggio al mondo di un'opera mediocre, che fa finta di essere eccellente.”

Joseph Joubert (1754–1824) filosofo e aforista francese

Da Carnets; citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“Grazie a tutti i tifosi che in questi anni ci hanno fatto sentire il loro appoggio e personalmente mi hanno apprezzato nonostante le mie qualità mediocri per il livello Juventus ma che hanno capito che in ogni occasione ho cercato di onorare la maglia dando tutto me stesso: i vostri complimenti mi fanno provare sinceramente un po' di vergogna perché penso di non meritarmeli e per questo vi sarò eternamente grato.”

Simone Padoin (1984) calciatore italiano

Origine: Dalla lettera di addio https://www.instagram.com/p/BG2Ag4qLaIL/?taken-by=valentinapado alla Juventus sul profilo Instagram della moglie Valentina; citato in Paolo Lauri, Simone Padoin, addio con dedica alla Juve http://www.lastampa.it/2016/06/19/sport/calcio/qui-juve/simone-padoin-addio-con-dedica-alla-juve-xtPbHRgkc4RKAGiICllbtO/pagina.html, LaStampa.it, 19 giugno 2016.

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“Il pubblico è una bestia che il genio mette in furore e che i critici ed altra gente mediocre pensano poi ad ammansare a poco a poco.”

Ardengo Soffici (1879–1964) scrittore italiano

10 ottobre, p. 218
Giornale di bordo

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“Anna Karenina è scritta in modo terribilmente disuguale (si vede quanto gli fosse venuta a noia). Ci sono pagine e capitoli semplicemente mediocri.”

Alexandr Alexandrovič Blok (1880–1921) poeta russo

Origine: Citato in Aleksandr Blok, Taccuini, Editori Riuniti, 1984.

“Che è stato tante belle cose [Sessantotto], almeno per chi come lui [Guido Viale] vi ha così appassionatamente partecipato. Ma deve anche aver prodotto necessariamente qualcosa di mediocre, se non addirittura di spregevole. Si pensi per un attimo alla deriva armata, minacciosa. In una parola: terroristica.”

Beniamino Placido (1929–2010) giornalista, critico letterario e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Troppi esclamativi per il '68 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/22/troppi-esclamativi-per-il-68.html?ref=search, la Repubblica, 22 maggio 2011.

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“[Sulla finale Germania-Brasile dei Mondiali 2002] La somma di un torneo mediocre. Impossibile immaginare un'altra partita. La peggior Germania di tutti i tempi e un Brasile scadente, di solisti. Sinceramente: mi sono annoiato. Un grande portiere, Marcos. Un grande goleador, Ronaldo. Ma i migliori sono stati Rivaldo e Roberto Carlos.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Con data
Origine: Citato in Roberto Beccantini, Maradona «Che brutto Mondiale» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0287_01_2002_0178_0033_2555419/, La Stampa, 2 luglio 2002, p. 31.

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“Biografia (s. f.). Tributo letterario che un mediocre paga a un grand'uomo.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 38
Dizionario del diavolo

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“Devi essere ricattabile, per fare politica. Devi stare dentro un sistema che ti accetta perché sei disponibile a fare fronte, a essere compartecipe di un meccanismo comunitario e associativo attraverso cui si selezionano le classi dirigenti.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da un dibattito con Piercamillo Davigo; citato in Gian Antonio Stella, L'ingordigia dei mediocri http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_21/l-ingordigia-dei-mediocri-stella_2bc27752-03ac-11e2-a116-9748af084362.shtml, Corriere.it, 21 settembre 2012

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“Pochi uccelli Stephen preferiva ai succiacapre, ma non era stato il loro canto a farlo scendere dal letto. Rimase fermo, appoggiato alla ringhiera, e poco dopo Jack Aubrey, in un padiglione presso il campo di bocce, ricominciò a suonare con grande dolcezza nel buio, improvvisando solo per sé, fantasticando sul suo violino con una maestria che Stephen non aveva mai conosciuto in lui, sebbene avessero suonato insieme per tanti anni. […] In effetti suonava meglio di Stephen, e ora che stava usando il suo prezioso Guarnieri invece del robusto strumento adatto al mare, la differenza era ancora più marcata: ma il Guarnieri non bastava a spiegarla del tutto, assolutamente no. Quando suonavano insieme, Jack nascondeva la propria eccellenza, mantenendosi al mediocre livello di Stephen […]; mentre rifletteva su questo, Maturin si rese conto a un tratto che era sempre stato così: Jack, indipendentemente dalle condizioni di Stephen, detestava mettersi in mostra. Ma in quel momento, in quella notte tiepida, ora che non vi era nessuno da sostenere moralmente, cui dare il proprio appoggio, nessuno che potesse criticare il suo virtuosismo, Jack poteva lasciarsi andare completamente; e mentre la musica grave e delicata continuava a diffondersi, Stephen si stupì una volta di più dell'apparente contraddizione tra il grande e grosso ufficiale di marina, florido e allegro […] e la musica pensosa, complessa che quello stesso uomo stava ora creando. Una musica che contrastava immensamente con il suo limitato vocabolario, un vocabolario che lo rendeva talvolta quasi incapace di esprimersi.”

The Commodore

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“In molte opere di mano dove c'è qualche pericolo o di fallare o di rompere ec., una delle cose piú necessarie perché riescano bene è non pensare al pericolo e portarsi con franchezza. […] Ma noi timidissimi, non solamente sapendo che si può errare, ma avendo sempre avanti gli occhi l'esempio di chi ha errato e di chi erra, e però pensando sempre al pericolo (e con ragione perché vediamo il gusto corrotto del secolo che facilissimamente ci trasporterebbe in sommi errori, osserviamo le cadute di molti che per certa libertà di pensare e di comporre partoriscono mostri, come sono al presente, per esempio, i romantici) non ci arrischiamo di scostarci, non dirò dall'esempio degli antichi e dei classici, che molti pur sapranno abbandonare, ma da quelle regole (ottime e classiche ma sempre regole) che ci siamo formate in mente, e diamo in voli bassi, né mai osiamo di alzarci con quella negligente e sicura e non curante e dirò pure ignorante franchezza, che è necessaria nelle somme opere dell'arte, onde pel timore di non fare cose pessime, non ci attentiamo di farne delle ottime, e ne facciamo delle mediocri, non dico già mediocri di quella mediocrità che riprende Orazio, e che in poesia è insopportabile, ma mediocri nel genere delle buone cioè lavorate, studiate, pulitissime, armonia espressiva, bel verso, bella lingua, Classici ottimamente imitati, belle imagini, belle similitudini, somma proprietà di parole, (la quale soprattutto tradisce l'arte) insomma tutto, ma che non son quelle, non sono quelle cose secolari e mondiali, insomma non c'è piú Omero, Dante, l'Ariosto, insomma il Parini, il Monti sono bellissimi ma non hanno nessun difetto. (9–10; 1898, Vol. I, pp. 86-87)”

Zibaldone

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