Frasi su mostro
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“Pep è un mostro di tattica, il numero uno. Sui rapporti interpersonali, invece, è un disastro. Non si è mai concentrato sulla squadra. Non ha quasi mai avuto colloqui individuali con i giocatori. Si è chiuso in se stesso, anche con i media. Così non si può allenare in un club come il Bayern.”

Ottmar Hitzfeld (1949) allenatore di calcio e ex calciatore tedesco

Origine: Da un'intervista rilasciata alla rivista svizzera Blick; citato in Bayern Monaco, Hitzfeld: «Guardiola? Addio senza lacrime» http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-estero/bundesliga/2015/12/27-7087614/bayen_monaco_hitzfeld_guardiola_addio_senza_lacrime/, Corrieredellosport.it, 27 dicembre 2015.

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“La soglia era bloccata dalla mole massiccia di uno Skeksis, che li guardava. Sulla faccia del Ciambellano era dipinta un'espressione cordiale, intesa a ingraziarsi i Ghelfling.
Fizzgig saltò su un davanzale, e stando lassù in bilico si voltò verso Kira per indurla a seguirlo. Lei stava per farlo, ma poi si accorse che Jen non si era mosso.
Il Ciambellano alzò la mano, senza sfoderare gli artigli, nello stesso gesto della notte precedente. – Fermatevi – sibilò. – Sono amico. Amico di Kelffinks. Ieri notte io salvato voi da Garthim. Io nemico? No, io amico. State, per favore.
Jen guardò il mostro che avrebbe potuto afferrarlo e ridurlo in brandelli. – Mi hanno detto che gli Skeksis uccidono i Ghelfling – ribatté.
Il Ciambellano sbuffò. – Puah! È per stupida profezia che dice Kelffinks mettere fine potere di Skeksis. Stupido – e scrollò la testa.
Jen stava calcolando che lo Skeksis non avrebbe potuto varcare la soglia a meno che non abbattesse le pareti che sovrastava di tutta la testa. Ma quello non era il modo di agire degli Skeksis, che, nelle aggressioni, ricorrevano sempre ai Garthim. No, e poi, con un po' di fortuna, lui e Kira avrebbero potuto scappare dalla finestra. Per sicurezza arretrò di qualche passo per tenersi alla larga da quegli artigli. Prima di scappare, voleva sapere tutto quello che lo Skeksis aveva da dirgli.
– Stupida profezia – diceva il mostro.”

Ma Skeksis spaventati. Paura di Kelffinks, sì. Piccoli Kelffinks. Errore, grande errore. State, per favore. Io amico.
Dark Crystal

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“[Su Elisabetta Sgarbi] […] essere considerata incompatibile con chi mostra una tale arroganza e un tale disprezzo verso le opinioni e le posizioni altrui non mi dispiace affatto.”

Marina Berlusconi (1966) imprenditrice e dirigente d'azienda italiana

Origine: Da La versione di Marina http://www.ilfoglio.it/cultura/2015/11/26/la-versione-di-marina___1-v-135395-rubriche_c428.htm, ilFoglio.it, 26 novembre 2015.

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“Vorrei che i libri si scrivessero per insegnare, invece si scrivono per mostra di sapere.”

Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano

dalla lettera a Tommaso Grossi, vol. I, n. 121, p. 370
Epistolario

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“Si tratta di un autentico cult movie, tra i pochi che può vantare il cinema italiano del dopoguerra. Un'intuizione geniale è all'origine del film, che può essere definito un road movie; il confronto di due generazioni nel territorio neutro di una giornata di vacanza. La complementarietà dei caratteri dei due protagonisti è un supporto dalle solide basi. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il dramma sociale, questo appena accennato con alcune allarmanti sequenze disseminate nel film e concluso nell'impietoso finale. Il cialtronesco Gassman, finalmente libero, come lui stesso ammette, dai vincoli delle caratterizzazioni, dai ghigni classicheggianti, esprime in alcune sequenze la sua dirompente fisicità. Distrugge con l'intuizione del superficiale i luoghi comuni che lo studente Trintignant si era costruito in un'intera vita, sui suoi parenti. Libera lo charme opaco di una zia del suo amico. In ogni spostamento, dalla Roma deserta del mattino di Ferragosto lungo le strade della Versilia fino alla Costa Azzurra, si gioca la sua dignità e persino la sua figura di padre. la partita a ping-pong con Gora è al riguardo esemplare. L'attonito Trintignant in questa scuola dei diritti è infatti l'unico a soccombere, emblematicamente. Non pochi hanno lamentato il cambio di atmosfera dell'epilogo: un brusco risveglio dalla partitura scoppiettante di una pellicola che sembrava dover dispensare un eclettico piacere a fior di pelle. Come in La grande guerra e Una vita difficile il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio basato su una precisa rappresentazione della società italiana, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d'oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione. Ed ecco allora la Lancia Aurelia Sport diventare un oggetto mitico. Così come alcune battute di questi film vengono tramandate con puntuale approssimazione, ma con sincera partecipazione. Il sorpasso, al suo apparire quasi snobbato dalla critica, si è ritagliato col tempo uno spazio che appartiene di diritto alle grandi memorie del cinema.”

Il Farinotti (1951) critico cinematografico italiano

Il sorpasso, p. 1892

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“Esaltazione della violenza: signore della guerra spietato, razziatore, massacratore di ebrei e poligamo, così si mostra Maometto attraverso il Corano.”

Robert Redeker (1954) filosofo e scrittore francese

Exaltation de la violence : chef de guerre impitoyable, pillard, massacreur de juifs et polygame, tel se révèle Mahomet à travers le Coran.

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“Ha guastato volendo costruire | Palladio, e per gran tempo guastatore | lo disse stolta e zotica la gente. | L'artista pesa e si fa sentire; | ed io ti detterò leggi ed esempi, | non tu a me; ed ecco la gran mostra | che prova chi val di più: l'arte e l'artista, | o la grigia abitudine di sempre.”

Ferenc Kazinczy (1759–1831) scrittore, poeta e traduttore ungherese

I guastatori della lingua
Origine: In Andrea Csillaghy, Sotto la maschera santa, Antologia storica della poesia ungherese, traduzioni di Andrea Csillaghy, Cooperativa Libraria Universitaria Friulana, Udine-Firenze, 1991, p. 183.

“[Su Eugenio Da Venezia] Davanti alle sue opere ci si sente disarmati da tutti i preconcetti ed accetto Da Venezia come si deve accettare un purosangue che fa della propria attività pittorica la sua sola ragione di vita.”

Severo Pozzati (1895–1983) pubblicitario, pittore e scultore italiano

in occasione della mostra personale a Parigi; citato in La Nuova Italia, 11 aprile 1935

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“Ai signori Vichy e Lenorme era sufficiente ottenere tutti i permessi per perlustrare il terreno presso il santuario del Marzale; e il parigino, che s'era previdentemente messo in società con uno stimanto cittadino piemontese, anzi italiano ormai, sperava che la questione romana, il pontefice, Roma capitale d'Italia, tutti problemi sui quali fra le due potenze non c'era accordo, non interferissero nei suoi affari, guastassero i buoni rapporti con le autorità. Anche le relazioni fra le autorità politiche e quelle religiose non erano tranquille. Sul principio del 1863, il ministro Pisanelli aveva proposto la legge per l'abolizione delle congregazioni ecclesiastiche e per l'ordinamento dell'asse ecclesiastico. in Francia era uscita, in quei mesi, la Vita di Gesù di Renan. L'8 dicembre di quell'anno, noi sappiamo, che il pontefice avrebbe pubblicato l'enciclica Quanta cura e il Sillabo. E fra due anni, nel 1866, si avrebbe avuta «l'infausta campagna» del 1866, con la donazione del Veneto da parte dei francesi, anche se: «Questa mostra di guerra consumò 144 milioni per gli apparecchi e armamenti: 141 milioni per la flotta; poi 91 milioni e mezzo per indennità pagate all'Austria, sicché la Venezia costava al regno quasi un miliardo». Il governo dei moderati durò, sappiamo ancora, sedici anni, fornendo al regno ben quindici ministeri.”

Alberico Sala (1923–1991) scrittore, poeta e critico d'arte italiano

Origine: I vizi naturali, p. 36

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“Il comportamento mostrato in seguito dalla Juventus mostrò come la società bianconera fosse un club dignitoso, un club di classe e qualità, uno dei migliori mai esistiti. Gestirono la situazione in maniera brillante. Sarebbe stato facile per loro denigrare il Liverpool Football Club e la gente di Liverpool, ma loro non lo hanno fatto nemmeno una volta in venti anni.”

Alan Hansen (1955) calciatore e giornalista britannico

The behaviour of Juventus as a football club in the aftermath also marked them down as a club of dignity, class and quality – one of the best there has even been. They handled the situation brilliantly. It would have been easy for them to villify Liverpool Football Club and the people of Liverpool – not once have they ever done that in 20 years.

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“In realtà l'imperatore Alessandro non era affatto un riformatore. Attribuendo a lui esclusivamente le riforme che caratterizzarono i primi anni del XIX secolo, si commette un errore storico tanto più grave in quanto poi ci si domanda quali furono le cause che lo spinsero a un cambiamento di quel suo indirizzo riformatore. certo, appena salito al trono, l'imperatore si era trovato di fronte a forme così gravi e multiformi di malcontento, che decise di correggere e modificare quelle cose che apparivano difettose, ma nessuna delle riforme fu sua opera personale e non vi fu riforma che gli venne ispirata senza difficoltà e che gli venne strappata senza sforzo. Nei primi anni del suo regno, si mostrò più conservatore di tutti i consiglieri che lo circondavano; finché costoro ebbero influenza su di lui ottennero ciò che avevano desiderato, ma appena questa azione cessò l'imperatore ritornò alle sue tendenze primitive.”

Pavel Aleksandrovič Stroganov (1774–1817) nobile e ufficiale russo

dai Quaderni
Origine: Il granduca Nicola Michailovich di Russia ordinò e utilizzò gli archivi del conte Stroganov. In bibliografia a p. 80 di Alessandro I sono dati per Nicola Michailovich i seguenti riferimenti bibliografici: Le Tsar Alexandre I, Payot, Parigi, 1931; Le Comte Paul Stroganov, Parigi, 1905, 3 voll. (sul Comitato segreto e le riforme di Alessandro).
Origine: Citato in Giuseppe Berti, Alessandro I, C.E.I., Giano. I tascabili doppi, Roma / Milano, 1966, p. 59.

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“Il dispotismo sorregge la logora sua esistenza colla discordia dei popoli. Uniamoci tutti in nome di Dio! Ed il mostro nutrito di sangue umano rovescierà nell'abisso per non più risorgere.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Ai Romani, Torino, 20 marzo 1862; p. 256
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“La verità è la carne e solo carne. | E anche se il vuoto trionfa, il cuore batte. | All'ovvietà raggiante dei mondi | risponde il corpo oscuro, che mostra la sua piaga | come inesplicabile violenza.”

César Simón (1932–1997) poeta spagnolo

Origine: In Oscure risonanze, a cura di Giuseppe Gentile, Edizioni 10/17, Salerno, 1997. ISBN 88-85651-77-1, p. 43.

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“Non importa da dove vieni o come ti mostri, conta chi sei e io sono questo.”

Conchita Wurst (1988) cantante austriaca

Origine: Durante l'intervista al Festival di Sanremo 2015; citato in Conchita, nella vita conta chi sei http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2015/02/12/conchita-nella-vita-conta-chi-sei_c4de29f1-21f9-46a6-a141-fe975e41026c.html, Ansa.it, 12 febbraio 2015.

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“Tu mostri l'antica saggezza della tua isola illuminata dall'arte ellenica.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Attribuite

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“Catturate a volte nella grande arborea libertà della loro giungla natale, le scimmie [destinate alla sperimentazione] vengono confinate in gabbie di poco più di un metro quadrato. […] Per facilitare la pulizia, gli animali vengono costretti a vivere su una rete metallica; non possono mai sedersi o distendersi su una superficie morbida e cedevole. C'è quindi poco da stupirsi se quando viene il momento del coltello o dell'iniezione sono così folli o inerti da non essere più esempi rappresentativi della vita animale.
Gli psicologi che studiano il comportamento di migliaia di tali creature ogni anno raramente tengono conto del fatto che questi loro disgraziati pazienti sono stati talmente provati da divenire più simili a mostri che ad animali. Molte persone che hanno sperimentato uno stretto rapporto affettivo con individui di altre specie testimoniano il considerevole potenziale di sviluppo emotivo ed intellettuale degli animali. Quando sono tenuti in modo appropriato un cane o un gatto sviluppano grandi raffinatezze di comportamento, di cui l'animale da laboratorio non dà mai prova. Coloro che hanno avuto la fortuna di osservare da vicino animali non spaventati che vivono allo stato libero sono spesso colpiti dalla complessità e dalla ricchezza della vita che essi conducono. Questi piaceri l'animale da laboratorio non li conosce mai; per lui sempre gli stessi quattro muri bianchi e lo stesso odore di disinfettante.”

Richard Ryder (1940) psicologo inglese

Origine: Esperimenti sugli animali, p. 52

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“Il rigore è una prestazione agonistica significativa. Richiede doti tecniche, psicologiche, fisiche. Chi tira bene un rigore, chi lo para, soprattutto alla fine dei 90', mostra più resistenza alla fatica, allo stress.”

Franco Carraro (1939) dirigente sportivo e politico italiano

dall'intervista di Giuseppe Smorto, Un'idea di rigore http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/09/un-idea-di-rigore.html, la Repubblica, 9 giugno 1987

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“Sarà che forse sono daltonico, | ma devo dire che questo cielo, | invece di essere sembre più blu, | a me sembra sempre più nero.”

Giorgio Canali (1958) chitarrista, cantautore e produttore discografico italiano

da Mostri sotto il letto

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“La forza, la scaltrezza ed il pericoloso suo morso ne fanno il signore della foresta. Non teme nessun nemico e non si spaventa dello scoppio dell'arma da fuoco. Le sue passioni sono d'una tale violenza da far credere che sotto il loro impero diventi affatto furioso e perda l'intelletto. Paragonata alla loro, la collera delle altre scimmie rassomiglia, a detta d'uno scrittore inglese, ad un lieve sospiro di vento, mentre quella del mandrillo può paragonarsi alla bufera che rovina tutto sul suo passaggio. Se il tremendo animale e inviperito (e a ciò basta uno sguardo, una parola, una minaccia) raggiunge un tale grado di furore da dimenticare tutto e precipitarsi a capo basso furente sul nemico. Un lampo diabolico sfolgora dagli occhi del mostro, che pare invero dotato di una forza e d'una cattiveria infernale. Si assicura che le sue tempestose passioni lo scrollano al segno da farlo cadere senza vita in mezzo ad urli e rantoli selvaggi. Si dice ancora che serba il rancore assai più a lungo degli altri cinocefali, e che mai perdona ad un nemico. Non v'ha quindi da maravigliarsi che gli indigeni non attacchino mai briga con lui: anzi non penetrano nei boschi in cui abita il mandrillo se non in gran numero e bene armati. Come la collera, la sua sensualità non conosce limiti, ed oltrepassa di gran lunga in svergognatezza e impudenza quella delle altre scimmie. I maschi non assaltano solo le loro femmine, bensì anche le donne, e sono perciò abbastanza pericolosi.”

Alfred Edmund Brehm (1829–1884) biologo e scrittore tedesco

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 127

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“(Secondo i Fisionomi) il mostro nel corpo è mostro nell'anima.”

Stefano Guazzo (1530–1593) scrittore italiano

Dell'Honor delle Donne, p. 405
Dialoghi Piacevoli
Origine: Citato in Harbottle, p. 318

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“Quella donna mostra i suoi seni e crede di offrire il proprio cuore.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

2 marzo 1903; Vergani, p. 200
Diario 1887-1910

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“Non ammiro nessuno sportivo. Ognuno lavora per sé. Non seguo molto lo sport perché ho troppo da fare, preferisco guardare Discovery Channel. Penso però che lo sport sia molto importante per i bambini perché mostra loro che bisogna lavorare duro per avere successo.”

Eddie Irvine (1965) pilota automobilistico nordirlandese

Origine: Citato in F1 | Irvine: "Che Vettel continui a vincere non importa a nessuno" http://www.formulapassion.it/2013/12/f1-irvine-che-vettel-continui-vincere-non-importa-nessuno/, FormulaPassion.it, 19 dicembre 2013.

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