Frasi su perfetto
pagina 4

Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio photo
Coco Chanel photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Colette photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Bob Marley photo
Andrea Emo photo
Marcello Fois photo
Antonio Cairoli photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Michel Houellebecq photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Angelina Jolie photo
Jean Jacques Rousseau photo
Ivan Illich photo
Leonardo Da Vinci photo
François-René de Chateaubriand photo
Michel De Montaigne photo

“Ognuno chiama barbaro quello che non è nei suoi usi. [Nel proprio paese, ] ivi è sempre la perfetta religione, il perfetto governo, l'uso perfetto e compiuto di ogni cosa.”

Michel De Montaigne (1533–1592) filosofo, scrittore e politico francese

1996, lib. I, cap. 31, p. 272; citato in Losurdo 2005, p. 44

Alfred Hitchcock photo

“Stewart è il perfetto eroe hitchcockiano, perché è l'Uomo Qualunque messo in situazioni bizzarre.”

Alfred Hitchcock (1899–1980) regista britannico, considerato il "maestro del brivido"

citato in Chi c'è in quel film?, p. 368

Orson Welles photo
John Henry Newman photo

“In una realtà più elevata le cose vanno diversamente, ma quaggiù vivere significa cambiare, ed essere perfetti significa aver spesso cambiato.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Origine: Citato in Ian Ker, Newman: La fede, traduzione di Giovanni Iamartino, Edizioni Paoline, Milano, 1993, p. 44 http://books.google.it/books?id=ABfoa-PPWjUC&pg=PA44. ISBN 88-315-0847-4

Hans Urs Von Balthasar photo
Hans Urs Von Balthasar photo
Simone Weil photo
Simone Weil photo
Simone Weil photo
Simone Weil photo
Simone Weil photo
Simone Weil photo
Giordano Bruno photo
Stephen King photo
Paolo Mantegazza photo

“L'uomo perfetto è quello che ha meno difetti.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Il bene ed il male

Paolo Mantegazza photo

“Non imitate mai le abitudini di altri vecchi, ma fatevene di proprie calcate sopra la perfetta conoscenza di voi stessi.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Elogio della vecchiaia

Hermann Hesse photo
Franz Kafka photo

“In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all'indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

69; 2004
Aforismi di Zürau

François de La  Rochefoucauld photo
Robert Musil photo

“Il dramma degli amori contrastati consiste nel portarli a termine male; quello degli amori perfetti, nel continuarli male.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

Victor Hugo photo
Italo Svevo photo
Italo Svevo photo
Frank Herbert photo
Karl Kraus photo

“Per essere perfetta le mancava solo un difetto.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

Karl Kraus photo

“La bellezza innata è troppo ambiziosa per considerarsi perfetta; mentre l'orgoglio della bruttezza innata è inarrivabile.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

5 giugno 1908
Aforismi in forma di diario

Robert Louis Stevenson photo
Charles Baudelaire photo

“Al poeta impeccabile | al perfetto mago delle lettere francesi | al mio carissimo e veneratissimo Maestro e Amico | Théophile Gautier | con la più profonda umiltà | dedico | questi fiori malsani.”

Charles Baudelaire (1821–1867) poeta francese

dedica de I fiori del male; citato in prefazione a Théophile Gautier, Il romanzo della mummia, cura e traduzione di Laura Aga-Rossi, BEN, 1995

Paul Claudel photo

“Non so che cosa voi chiamiate una società perfetta. Ma non v'è società vivente fuori di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.”

Paul Claudel (1868–1955) poeta, drammaturgo e diplomatico francese

Origine: Citato in Focus, n. 81, p. 144.

Oscar Wilde photo
Oscar Wilde photo
Dante Alighieri photo
Ralph Waldo Emerson photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Friedrich Nietzsche photo

“I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, 306; 2011

Marcel Proust photo
Giovanni Papini photo

“L'omicidio, come tutti possono osservare leggendo le storie recenti e i giornali di ogni mattina, è sempre più fiorente tra i popoli di razza bianca. Qualunque motivo o pretesto è buono per sopprimere i nostri simili: la gelosia o la politica, la vendetta o il lucro, la punizione dei delinquenti o l'amore non corrisposto, la speranza di un premio o l'accecamento del furore, l'assillo del guadagno sognato o il sadismo sessuale, senza contare le carneficine di massa delle insurrezioni, delle fucilazioni e delle invasioni e neppure quegli omicidi gratuiti e perfetti venuti di moda attraverso la letteratura europea negli ultimi decenni.
Si vedono ogni giorno innamorati che uccidono le amanti, mogli che uccidono i mariti, mariti che uccidono le mogli, padre che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, fratelli che ammazzano i fratelli, ladri che ammazzano i derubati, criminali che sopprimono i polizziotti, polizziotti che sopprimono i criminali e perfino fanciulli e adolescenti che per gioco o per gola di pochi soldi strangolano e sgozzano i loro coetanei. Gli stati non sono meno risolutamente omicidi dei cittadini che li compomgono: le guerre di sterminio sono ancora frequenti e in quasi tutti i paesi cristiani i codici ammettono solennemante il diritto di contravvenire a uno dei più antichi e perentori comandamenti di Dio. Anche ai tempi nostri come in quelli delle «Soirées de St. Petersbourg» di Giuseppe de Maistre c'è sulla terra un perenne «ruissellement de sang.»”

pagg. 92-93
La spia del mondo, I figli del quinto giorno

Giovanni Papini photo
Giovanni Papini photo
Thomas Mann photo
Sergio Bambarén photo
Sergio Bambarén photo
Sergio Bambarén photo
James Boswell photo

“VOLTAIRE. «Shakespeare ha spesso due buoni versi, mai sei. Un pazzo, perdio, un buffone alla Fiera di San Bartolomeo. Mai un lavoro veramente suo, tutte vecchie storie». Scacchi: «Perderò, perdio, per tutti i santi del Paradiso. Ah, qui cavalco su un montone nero come la puttana che sono… Falstaff dagli spagnoli». BOSWELL. «Vi dirò perché noi ammiriamo Shakespeare». VOLTAIRE. «Perché non avete gusto». BOSWELL. «Ma signore…». VOLTAIRE. «Et penitus toto divisos orbe Britannos… Tutta l'Europa è contro di voi. Perciò avete torto». BOSWELL. «Ma ciò dipende dal fatto che abbiamo grande immaginazione». VOLTAIRE. «La più selvaggia… Pope guida un calesse tirato da due beipuledri eleganti, ma Dryden viaggia su un tiro a sei, coi postiglioni e tutto». Ha ripetuto con esattezza qualche passo di Dryden. BOSWELL. «Che cos'è la memoria? Dove risiedono tutte le nostre idee?». VOLTAIRE. «Come dice Thomson: dove dormono i venti quando l'aria è calma? Thomson era un grande pittore. Milton, molte bellezze e molti difetti, come non c'è nulla di perfetto in questo dannato mondo. I suoi imitatori sono incomprensibili. Ma quando lui scrive bene è chiarissimo». BOSWELL. «Che cosa pensate del nostro teatro?». VOLTAIRE. «Molto spirito, molto intreccio, e molti bordelli». BOSWELL. «Che cosa pensate di Fingal?». VOLTAIRE. «Sembra un salmo di David. Ma vi sono dei nobili passaggi. In tutt'e due. L'Omero di Scozia.»”

Origine: Visita a Rousseau e a Voltaire, p. 100-101

Charles Dickens photo
Isabel Allende photo
Albert Camus photo
Baltasar Gracián photo
Ramón Gómez De La Serna photo
Ramón Gómez De La Serna photo
Heinrich Böll photo
Ernst Jünger photo

“Perfetta è un'opera cui nulla vorremmo aggiungere, ma anche quella cui nulla vorremmo togliere. Se tale è la sua natura, essa si sottrae all'avvicendarsi dei tempi e ai loro criteri di valutazione; è bella per sempre.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Terra sarda. Un itinerario attraverso il museo di Cagliari, p. 258
Il contemplatore solitario

Ernst Jünger photo
Vilfredo Pareto photo
David Hume photo

“Quasi tutti i ragionamenti in questo libro vengono ricondotti all'esperienza; e la credenza, che accompagna l'esperienza, viene spiegata soltanto come un sentimento peculiare, o una concezione vivace prodotta dall'abitudine. Né questo è tutto; quando noi crediamo che qualche cosa abbia un'esistenza esterna, o quando supponiamo che un oggetto esista un istante dopo che esso cessa di essere percepito, questa credenza non è che un sentimento della stessa specie. Il nostro autore insiste su parecchie altre tesi scettiche ed infine conclude che noi prestiamo fede alle nostre facoltà ed adoperiamo la ragione soltanto perché non possiamo farne a meno. La filosofia ci renderebbe interamente pirroniani, se la natura non fosse troppo forte su questo punto. Concluderò la logica di quest'autore dando ragione di due opinioni, che sembrano a lui peculiari, come sono, del resto, la maggior parte delle sue opinioni. Egli afferma che l'anima in quanto la possiamo concepire, non è che un sistema, una serie di percezioni differenti, di caldo e di freddo, di amore e di collera, di pensieri e di sensazioni, tutte unite insieme, ma senza alcuna perfetta semplicità o identità. Cartesio sosteneva che l'essenza della mente è il pensiero, non questo o quel pensiero, ma il pensiero in generale. Ma ciò pare del tutto inintelligibile, poiché ogni cosa che esiste è particolare, e perciò devono essere le nostre distinte percezioni particolari che compongono la mente. Dico, compongono la mente, non appartengono ad essa. La mente non è una sostanza, alla quale le percezioni ineriscano. Questa nozione è altrettanto inintelligibile di quella cartesiana secondo la quale il pensiero o la percezione in generale è l'essenza della mente. Noi non abbiamo alcuna idea di una sostanza di qualsiasi genere, perché non abbiamo alcuna idea che non sia derivata da qualche impressione e non abbiamo impressione alcuna di una qualsiasi sostanza, materiale o spirituale che sia. Noi conosciamo soltanto qualità e percezioni particolari. Come la nostra idea di un corpo, per esempio di una pesca, non è che l'idea di un particolare sapore, colore, figura, grandezza, solidità ecc., così la nostra idea di una mente non è che quella di particolari percezioni, senza la nozione di tutto quello che chiamiamo sostanza, semplice o composta che sia.
Il solo mezzo per cui possiamo sperare di ottenere un successo nelle nostre ricerche filosofiche è quello di abbandonare il tedioso ed estenuante metodo seguito fino ad oggi; invece d'impadronirci, di tanto in tanto, d'un castello o d'un villaggio alla frontiera, marciamo direttamente sulla capitale, ossia al centro di queste scienze, alla natura umana: padroni di esso, potremo sperare di ottenere ovunque una facile vittoria. Movendo di qui, potremo estendere la nostra conquista a tutte le scienze piú intimamente legate con la vita umana e procedere poi con agio a quelle che sono oggetto di pura curiosità. Non c'è questione di qualche importanza, la cui soluzione non sia compresa nella scienza dell'uomo, e non c'è nessuna che possa venire risolta con certezza se prima non la padroneggiamo. Accingendoci quindi a spiegare i princípi della natura umana, noi miriamo in realtà a un sistema completo delle scienze costruito su di un fondamento quasi del tutto nuovo e tale che solo su esso possano poggiare con sicurezza.”

Trattato sulla natura umana

David Hume photo
Lewis Mumford photo

“New York è un perfetto modello di una città, non il modello di una città perfetta.”

Lewis Mumford (1895–1990) urbanista e sociologo statunitense

Origine: Da My Works and Days.

Camillo Boito photo
Ferdinando Galiani photo
Milton Friedman photo
Henry Morton Stanley photo
Italo Calvino photo
Italo Calvino photo
Karl Raimund Popper photo
Karl Raimund Popper photo
Giacomo Leopardi photo
Baruch Spinoza photo
Baruch Spinoza photo
Baruch Spinoza photo
Baruch Spinoza photo
Baruch Spinoza photo
Johann Gottlieb Fichte photo
Johann Gottlieb Fichte photo
Richard Feynman photo

“[I fisici] hanno cioè capito che il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. […] Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda.”

Richard Feynman (1918–1988) fisico statunitense

This conference was worse than a Rorschach test: There's a meaningless inkblot, and the others ask you what you think you see, but when you tell them, they start arguing with you!
Origine: Da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989.

Ernest Hemingway photo
Enzo Ferrari photo

“La macchina da corsa perfetta è quella che si rompe appena dopo il traguardo.”

Enzo Ferrari (1898–1988) imprenditore, pilota

Origine: Citato da Valentino Rossi in Alessandro Pasini, Vale conquista il deserto del Qatar https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/12/Vale_conquista_deserto_del_Qatar_co_8_100412010.shtml, Corriere della Sera, 12 aprile 2010.

Henri de Régnier photo

“Se tutto il male che si è detto delle donne fosse vero, a quest'ora dovrebbero essere quasi perfette.”

Henri de Régnier (1864–1936) scrittore e poeta francese

Lui ou les femmes et l'amour

Cyril Connolly photo
Friedrich August von Hayek photo