Frasi su poeta
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“La decadenza ha questo processo: il poeta decade in scrittore, lo scrittore decade in letterato. Più in basso non si va.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

1978, p. 760
L'avventura novecentista

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“Un poeta di gran razza.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano
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“È nato malfattore politico come si nasce poeta o ladro.”

Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815–1890) giornalista, scrittore e patriota italiano

citato in Indro Montanelli, L'Italia dei notabili (1861-1900), Rizzoli, 1999, p. 133

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“Il paradosso della lirica moderna sembra consistere in questo: una suprema illusione di canto che miracolosamente si sostiene dopo la distruzione di tutte le illusioni.”

Sergio Solmi (1899–1981) scrittore, poeta e saggista italiano

Origine: Citato in in Gaetano Munafò, Quasimodo, Poeta del nostro tempo, Introduzione e guida allo studio dell'opera di Salvatore Quasimodo. Storia e antologia della critica, Le Monnier, Firenze, 1973, p. 18.

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“La poesia di questo giovane poeta italiano. [Marino Piazzolla], gustata leggendo il mito Pèrsite e Melasia, mi è parsa inventata ed espressa con quella patetica innocenza con cui i lirici greci inventavano i loro bellissimi canti.”

André Gide (1869–1951) scrittore francese

Origine: Citato in Frammenti, La Fiera Letteraria, 14 agosto 1960; disponibile su fondazionemarinopiazzolla.it http://www.fondazionemarinopiazzolla.it/Frammenti.php.

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“Hans Urs von Balthasar, il più grande teologo di questo secolo.”

Davide Rondoni (1964) poeta e scrittore italiano

da Charles Péguy, poeta dell'Avvenimento in Tracce del novembre 1996

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“Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.”

Aforismi e magie

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“[Su Pier Paolo Pasolini] La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nei suoi romanzi e nei suoi film, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un'epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile.”

Alberto Moravia (1907–1990) scrittore italiano

Origine: Da Ma che cosa aveva in mente?, L'Espresso, 9 novembre 1975; citato in Antonio Tricomi, Pasolini: gesto e maniera, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2005, p. 129 https://books.google.it/books?id=4GEbLBR4nGUC&pg=PA129#v=onepage&q&f=false. ISBN 88-498-1310-4

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“La vita di un poeta è come un viaggio di esplorazione nel quale egli cerca la sua anima.”

Ferenc Herczeg (1863–1954) scrittore ungherese

Origine: Citato nella prefazione di Ignazio Balla in Géza Gárdonyi, Quel misterioso terzo, p. 11

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“[In occasione degli ottant'anni di Ignazio Buttitta] Ero un bambino di dieci o dodici anni e ricordo, una sera, un corteo con una bandiera rossa, la prima bandiera rossa della mia vita. In testa al corteo c'era Ignazio, il poeta Buttitta, che aveva stampato il suo primo libro di poesie, Sintimintali…”

Renato Guttuso (1911–1987) pittore e politico italiano

Origine: Citato in Matteo Collura, Ignazio Buttitta, un cantastorie dalla parte dei vinti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/06/Ignazio_Buttitta_cantastorie_dalla_parte_co_0_9704062637.shtml, Corriere della Sera, 6 aprile 1997, p. 31.

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“Il buon Poeta non m'annoja o stanca. Ma raro è il buon come una mosca bianca.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 51

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“La poesia è la pelle del poeta.”

Aforismi e magie

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“Sergej Esenin, il poeta arcangelo-contadino che passò attraverso il bene e il male dell'esistenza per lasciarci un dolce messaggio.”

Mario Rigoni Stern (1921–2008) militare e scrittore italiano

Origine: Da Arboreto Salvatico, Einaudi, 2006, p. 50.

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“Personaggi come Neruda, Hemingway, prima venivano ascoltati dal mondo politico, oggi invece il narratore è un intrattenitore, il poeta è scomparso e così il pittore. Più si organizzano festival di letteratura, arte, musica, e più questo significa che la letteratura, l'arte e la musica non contano niente.”

Raffaele Nigro (1947) scrittore e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Maria Grazia Rongo, Hemingway e Pivano nella Lucania dei mondi perduti http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=373108, la Gazzetta del Mezzogiorno.it, 8 ottobre 2010.

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“[…] una volta San Peter Hille ha detto: "Peter Baum è la persona più sensibile che abbia mai conosciuto. Peter Baum è completamente azzurro"”

Else Lasker-Schüler (1869–1945) poetessa tedesca

che tradotto significa: è un poeta. (da Peter Baum, p. 141)
Il mio cuore e altri scritti

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“[Su James Joyce] Un uomo che cogliamo in aspetti obliqui di bohème, di fuggitivo, di straniero, personaggio ambiguo e talora grottesco come il suo Bloom; un pedante, un maniaco, un poeta con molte caratteristiche del raté, le cui opere sarebbero rimaste quelle di un raté in ogni altro secolo fuor che nel Novecento, che si arrese al fascino della loro illeggibilità.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Citato in Almanacco Romano, Alla ricerca di una sublime dignità http://www.ilcovile.it/news/archivio/00000487.html, Il Covile, N° 483, 10 dicembre 2008.

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“Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità.”

Peter Altenberg (1859–1919) scrittore, poeta e aforista austriaco

Origine: Favole della vita, p. 159

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“Se il Poeta s'erige in Oratore, predicherà agli orecchi, e non al cuore.”

Cristoforo Poggiali (1721–1811) bibliotecario, erudito ed ecclesiastico italiano

Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 138

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“E alla fine una notte si uccise | per la gran confusione mentale | fu un peccato perché era speciale | proprio come parlava di te”

Bruno Lauzi (1937–2006) cantautore, compositore e poeta italiano

da Il poeta, n° 7
Lauzi al cabaret

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“Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.”

Piero Jahier (1884–1966) scrittore e poeta italiano

citato da Stefania Jahier, nipote del poeta, nell'intervista di Elisabetta Soglio, "Ma con questo assessore è davvero impossibile lavorare", Corriere della sera, 15 gennaio 1996

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“Canaletto, mettendo in scena aspetti della Venezia monumentale e di quella minore, scopre una nuova concezione della realtà, poeticamente ottimistica, sganciandosi da ogni decorativismo scenografico e barocco. Da questa posizione dell'artista di fronte alla realtà, non più mitizzata ma in sintonia col pensiero illuminista del suo tempo, scaturisce una nuova volontà di espressione poetica. Non si può dimenticare che a metà Settecento Diderot, nel discorso preliminare dell'Enciclopedia, tendeva a "dare il nome di arte a ogni sistema di conoscenza che si può ridurre a regole positive, invariabili ed indipendenti dal capriccio e dall'opinione". Canaletto si avvale persino della camera ottica, per fissare i punti di fuga di un determinato taglio vedutistico. Il telaio prospettico diviene per lui un docile mezzo per creare valori spaziali vibranti di contrappunti pittorici. Come è stato osservato, in questa dimensione spaziale ottenuta per passaggi e gradazioni cromatiche, figure e oggetti acquistano una loro evidenza stereometrica. L'ombra in Canaletto è sempre di una trasparenza cristallina, che non incide mai come macchia, ma come cesura di esaltanti effetti di luce. […] Nella sua tematica vedutistica Canaletto diviene al tempo stesso poeta e storico di Venezia. Dietro quei monumenti e quei siti, rappresentati con tanta evidenza visiva, avverti l'orgoglio di chi intende che cosa sia stato il miracolo d'una città, padrona nei secoli del suo destino. Passeranno poche decine d'anni e Francesco Guardi non avrà più la stessa fede: è imminente la caduta della Repubblica.”

Rodolfo Pallucchini (1908–1989) storico dell'arte italiano

da I vedutisti veneziani del Settecento, 1967
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“Non ci è chi meriti nome di creatore, che Dio e il poeta.”

Torquato Tasso (1544–1595) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

citato in una lettera di monsignor de Nores a Gian Vincenzo Pinelli, 15 marzo 1595; citato ne Le lettere di Torquato Tasso, a cura di Cesare Guasti, Le Monnier, 1854
Origine: Cfr. anche Percy Bysshe Shelley, A Defence of Poetry, 1840: «Non merita nome di creatore, se non Iddio ed il Poeta».

“Dante rivive intero nell'opera sua. Perciò la Divina Commedia è molto più che lIliade. Omero è assente dall'opera sua, non è che un nome, un'ombra vana; e la Commedia è invece la grande, l'immortale voce di Dante: os magna sonaturum.
Chi ha messo alla pari Dante e Shakespeare, ha discorso da esteta; ma ha mostrato di non comprendere la ragione complessa dell'eccellenza di Dante uomo-poeta, a cui s'inchinano, con così stupendo consenso, tutte le nazioni colte del mondo, gareggiando nel tributargli onore i vinti e i vincitori di ieri, i potenti di oggi e quelli di domani, dal Belgio e dalla Francia alla Germania, dall'Inghilterra al Giappone e agli Stati Uniti.
Dante è esso medesimo un'affascinante opera d'arte, e la Commedia non è che la sua espressione vocale. Egli è, come con l'usata felicità disse il De Sanctis, nello stesso tempo l'Omero e l'Achille del suo mondo poetico. Nessuno dei personaggi del gran dramma oltramondano riesce a interessarci a sé così lungamente come la persona del poeta, attore e narratore insieme. (da Dante”

Michele Scherillo (1860–1930) docente e politico italiano

Commemorazione secentenaria), Emporium, Vol. LIII, n.º 315, marzo 1921, p. 128 https://archive.org/stream/emporium5354berguoft#page/n153/mode/2up
Origine: Gli stessi concetti, a volte con frasi uguali o simili, erano già apparsi in Michele Scherillo, Le origini e lo svolgimento della letteratura italiana. Vol. I, Ulrico Hoepli, Milano, 1919, pp. 80 sgg. https://archive.org/stream/leoriginielosvol01sche#page/80/mode/2up

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“È necessario che il letterato sia la voce dei suoi simili, ma per tale non basta volgere gli occhi attorno e parlare se non quando la parola è indice di una 'azione' e può diventare in lui 'azione.”

Giovanni Cena (1870–1917) scrittore italiano

citato in Salvator Gotta, La più bella favola del mondo: Giovanni Cena, poeta e filantropo, SEI, Torino 1962

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“[…] sostiene il poeta, le donne sono molto più bugiarde degli uomini.”

Luciano De Crescenzo (1928–2019) scrittore italiano

Non parlare, baciami: La Filosofia e l'Amore

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