Frasi su scelta
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“Tim Duncan si è affermato come uno dei migliori giocatori della storia della Nba. È un campione altruista e competitivo, che scende in campo con l'obiettivo di dare il massimo per aiutare la squadra a vincere. La sua scelta di chiudere la carriera a San Antonio ci riempie di entusiasmo.”

Gregg Popovich (1949) allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense

Origine: Citato in San Antonio riparte da Duncan: "È uno dei migliori di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/12-07-2012/duncan-spurs-sempre-ufficiale-rinnovo-911827240022.shtml, Gazzetta.it, 12 luglio 2012.

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“Ho capito finalmente | che ogni scelta è una rinuncia.”

Dente (cantante) (1976) cantautore italiano

da Finalmente, n. 11
L'amore non è bello

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“In Argentina, quando ho spiegato ai giornalisti che avevo un bell'orto, c'è stato un boato perché orto in spagnolo significa culo. […] Forse ho scelto il mestiere sbagliato perché faccio e dico sempre quel che mi viene in mente.”

Eros Ramazzotti (1963) cantautore italiano

dall'intevista di Mario Luzzatto Fegiz, Su il sipario, irrompe un Eros alto dodici metri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/settembre/11/sipario_irrompe_Eros_alto_dodici_co_0_93091110176.shtml, Corriere della Sera, 11 settembre 1993, p. 30

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“L'aborto è un dramma orribile, una scelta tragica. La vita è sacra e va rispettata. Dio ce l'ha data e l'uomo non ha il diritto di distruggerla.”

Fiorella Mannoia (1954) cantante italiana

Origine: Citata in Gianpaolo Mattei, Anima Mia, Piemme, 1998.

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“[Su Alessandro Del Piero] Mi ricordo quando andai a vederlo e ho subito intravisto che aveva la stoffa del campione. Però sono anche stato fortunato nella scelta. Ci sentiamo ancora spesso e sono molto contento per lui. Finché è Alex a eguagliarmi, sono felice…”

Giampiero Boniperti (1928) dirigente sportivo, politico ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in L'esclusivo club di Del Piero: Quant'è difficile restare fedeli http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quijuve/articolo/lstp/365102/, Lastampa.it, 19 ottobre 2010.

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“Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli" http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml, Gazzetta dello Sport, 17 luglio 2010.

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“[Alle elezioni europee del 2014] Berlusconi credo che non farà un risultato straordinario, sarà sotto il 20%. Penso che Berlusconi debba avere il coraggio di lasciare il testimone ad un'altra generazione già da diverso tempo. L'ho anche detto, l'ho dimostrato. Ho fatto le mie scelte per questo. alla fine vincerà Renzi di misura.”

Giorgia Meloni (1977) politica e giornalista italiana

Origine: Dalla trasmissione radiofonica Mix24, Radio24; citato in Fdi, Meloni: "Berlusconi deve lasciare il testimone" http://www.liberoquotidiano.it/news/11616711/Fdi--Meloni---Berlusconi.html, LiberoQuotidiano.it, 19 maggio 2014.

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“La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia più che logistica è una scelta di politica culturale. Quale migliore terra della Sicilia che è la terra della bellezza, del volontariato, del medico Pietro Bartolo e dell'innovazione?”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Migranti, Ue: "Serve sostegno del G7". Renzi: "Il prossimo a Taormina, è scelta politica" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/05/26/news/renzi_al_g7_porto_l_orgoglio_dell_italia_che_salvano_le_vite_umane_-140621889/, Repubblica.it, sezione Palermo, 26 maggio 2016.

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“Lentini è un paese fatto di botteghe, piccoli negozi storici, pasticcerie dove ci si confonde, tanta è la scelta e la varietà. Mi vengono in mente le lunghe passeggiate alla Villa, dove i ragazzi si incontravano il sabato per decidere la serata, che poi spesso finiva per concludersi lì, come succede quando si sta bene. La stagione che preferisco è la primavera: non è troppo afoso ed è tutto fiorito.”

Anna Valle (1975) attrice italiana

Origine: Citato in Style.it http://www.style.it/viaggi/speciali/2011/italia-meravigliosa/sud/sicilia/anna-valle-palermo--lentini--campagna--zagara--mandorle--escursioni--botteghe--piccoli-negozi-storici--pasticcerie--granita-di-mandorle--.aspx, 21 giugno 2011.

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“La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un lavoro ed è spesso affidata al caso.”

Blaise Pascal (1623–1662) matematico, fisico, filosofo e teologo francese

Origine: Citato in Roger Abravanel e Luca D'Agnese, La ricreazione è finita, Rizzoli, 2016, p. 201.

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“È necessario che l'uomo possa scegliere tra bene e male e che ci sia il caso in cui egli scelga il male. Privarlo di questa possibilità di scelta, significa renderlo qualcosa di inferiore all'umano – un'arancia meccanica appunto.”

Stanley Kubrick (1928–1999) regista statunitense

Origine: Dall'intervista di Philip Strick e Penelope Houston, Tempi moderni: un'intervista con Stanley Kubrick, Sight & Sound, primavera 1972; in ArchivioKubrick.it http://www.archiviokubrick.it/parole/interviste/1972moderntimes.html.

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“Non sei l'unica a non avere scelta, in questa faccenda. È il destino a sceglierci, non viceversa.”

Becca Fitzpatrick (1979) scrittrice statunitense

Hank
Sulle ali di un angelo

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“La verginità, per fortuna, non è quasi mai una scelta.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“[…] la scelta infondo è l'unica cosa | che rende questa vita almeno dignitosa.”

Andrea Appino (1978) cantautore, chitarrista e produttore discografico italiano

da Il testamento, n. 1
Il testamento

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“Fisicamente forte, dotato di tecnica sopraffina, formidabile finalizzatore […], capace di colpi balistici memorabili […] e, soprattutto, giocatore fornito di un'intelligenza tattica e una visione di gioco tali da renderlo anche un eccellente rifinitore, Totti aggiunge a tutto questo una longevità atletica fuori dal comune, di cui sta dando dimostrazione anche in questi giorni. Ciò non toglie che il Pupone, com'è normale, abbia pure lui qualche difetto. Stranamente mediocre nel tirare le punizioni, ha sempre evidenziato dei limiti caratteriali la cui conseguenza principale (al di là delle troppo numerose intemperanze in campo o delle frequenti manifestazioni di vittimismo davanti a microfoni e telecamere) è stata la scelta di non mettersi mai alla prova con società più blasonate della Roma, uscendo in tal modo da un contesto nel quale, dal 1992 a oggi, viene considerato un semidio a prescindere dai risultati effettivamente raggiunti dalla sua squadra […]. Sia chiaro: è legittimo che Totti – peraltro profumatamente pagato dalla Roma anche in anni nei quali nessun altro gli avrebbe più garantito certe astronomiche cifre – abbia preferito, anziché sgomitare per affermarsi come leader altrove, rimanere un indiscusso e adorato imperatore in casa propria, rinunciando all'idea di assaporare più spesso il gusto della vittoria sportiva e conducendo una vita quasi interamente inscritta nella direttrice Trigoria-Eur (rispettivamente i quartieri di Roma Sud dove si trovano il centro sportivo della Roma e l'abitazione privata di Francesco). Una scelta che, fra l'altro, gli permetterà di diventare (anzi, glielo ha già permesso) sia una delle figure di maggior rilievo nell'intera storia della Città Eterna sia una delle "bandiere" più importanti del calcio mondiale.”

Giuseppe Pollicelli (1974) giornalista, poeta e regista cinematografico italiano

Origine: Da Controcanto su Totti e i tottiani http://www.lintraprendente.it/2016/04/controcanto-su-totti-e-i-tottiani/, L'Intraprendente.it, 22 aprile 2016.

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“La scelta di Boris non è casuale: perché è l'unica fiction italiana originale, fuori dagli schermi. Io sono un grande masticatore di fiction americana e posso dire che Boris è di qualità.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

Origine: Dall'intervista di Leandro Palestini, Corrado Guzzanti: "Oggi in tv solo comici di consumo" http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/spettacoli_e_cultura/inte-guzzanti/inte-guzzanti/inte-guzzanti.html, Repubblica.it, 22 febbraio 2008.

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“Era, il dopoguerra, un tempo in cui tutti pensavano d'essere dei poeti, e tutti pensavano d'essere dei politici; tutti s'immaginavano che si potesse e si dovesse anzi far poesia di tutto, dopo tanti anni in cui era sembrato che il mondo fosse ammutolito e pietrificato e la realtà era stata guardata come di là da un vetro, in una vitrea, cristallina e muta immobilità. Romanzieri e poeti avevano, negli anni del fascismo, digiunato, non essendovi intorno molte parole che fosse consentito usare; e i pochi che ancora avevano usato parole le avevano scelte con ogni cura nel magro patrimonio di briciole che ancora restava. Nel tempo del fascismo, i poeti s'erano trovati ad esprimere solo il mondo arido, chiuso e sibillino dei sogni. Ora c'erano di nuovo molte parole in circolazione, e la realtà di nuovo appariva a portata di mano; perciò quegli antichi digiunatori si diedero a vendemmiarvi con delizia. E la vendemmia fu generale, perché tutti ebbero l'idea di prendervi parte; e si determinò una confusione di linguaggio fra poesia e politica, le quali erano apparse mescolate insieme. Ma poi avvenne che la realtà si rivelò complessa e segreta, indecifrabile e oscura non meno che il mondo dei sogni; e si rivelò ancora situata di là dal vetro, e l'illusione di aver spezzato quel vetro si rivelò effimera. Cosí molti si ritrassero presto sconfortati e scorati; e ripiombarono in un amaro digiuno e in un profondo silenzio. Cosí il dopoguerra fu triste, pieno di sconforto dopo le allegre vendemmie dei primi tempi. Molti si appartarono e si isolarono di nuovo o nel mondo dei loro sogni, o in un lavoro qualsiasi che fruttasse da vivere, un lavoro assunto a caso e in fretta, e che sembrava piccolo e grigio dopo tanto clamore; e comunque tutti scordarono quella breve, illusoria compartecipazione alla vita del prossimo. Certo, per molti anni, nessuno fece piú il proprio mestiere, ma tutti credettero di poterne e doverne fare mille altri insieme; e passò del tempo prima che ciascuno riprendesse sulle sue spalle il proprio mestiere e ne accettasse il peso e la quotidiana fatica, e la quotidiana solitudine, che è l'unico mezzo che noi abbiamo di partecipare alla vita del prossimo, perduto e stretto in una solitudine uguale.”

1963, pp. 165-166
Lessico famigliare

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“La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Da Quaderni della critica; citato in Giovanni Casoli, Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti, vol. 1, Città Nuova, 2002, p. 120 https://books.google.it/books?id=pZW2cd1Te-AC&pg=PA120.

“Nella strage dell'Heysel l'uomo "bestiale" ha aggredito l'uomo "innocente". Caino ha scelto la violenza, e ha ucciso Abele.”

Carlo Nesti (1955) giornalista e scrittore italiano

Il mio circuito si chiama paradiso

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“Certe scelte andrebbero compiute da soli, oppure in coppia, ma mai da soli quando si fa parte di una coppia.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

La donna in carriera, pos. 1209
Cuori allo specchio

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“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

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“Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve.”

Melanie Joy (1966)

Origine: Dall'intervista di Marisa Fumagalli, Joy: "Il vegetarismo non è una dieta, ma un modo di pensare" http://ilditonelpiatto.corriere.it/2014/07/05/melanie-joy-il-vegetarismo-non-e-una-dieta-ma-un-modo-di-pensare/, ilditonelpiatto.Corriere.it, 5 luglio 2014.

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“E la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita”

Shantaram
Variante: La scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita.

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“Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.
Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai Niente importa di Jonathan Safran Foer. Lo lessi tutto d'un fiato.
Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.
Fa menzione dettagliata del sadismo umano.
E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.
La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?
Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.
Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

cap. 27
I cani lo sanno

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“L'Inter è la prima squadra che ho preso giocando alla PlayStation. Mi piaceva giocare con Ibra e Adriano. Non conoscevo la PlayStation prima, non ci avevo mai giocato, ma conoscevo l'Inter per Zanetti e tutti gli argentini che stavano qua. Ho scelto l'Inter e ho iniziato a giocare con lei. Poi un giorno ho realizzato il sogno di giocarci.”

Mauro Icardi (1993) calciatore argentino

Origine: Dalla serata di presentazione dell'autobiografia Sempre avanti; citato in Francesco Gallone, Icardi: "Io interista grazie ad Ibra e Adriano... sulla PlayStation" http://www.passioneinter.com/notizie-nerazzurre/icardi-io-interista-grazie-ad-ibra-e-adriano-sulla-playstation/, Passioneinter.com, 11 ottobre 2016.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Decidere di lasciare la panchina del Milan non è semplice. Ma è una decisione che dovevo prendere. Non c’è stato un momento preciso in cui l’ho maturata: è stata la somma di questi diciotto mesi da allenatore di una squadra che per me non sarà mai come le altre. Mesi che ho vissuto con grande passione, mesi indimenticabili. La mia è una scelta sofferta, ma ponderata. Rinuncio a due anni di contratto? Sì, perché la mia storia col Milan non potrà mai essere una questione di soldi.”

Gennaro Gattuso (1978) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a La Repubblica; citato in Milan, Gattuso conferma: "Mi dimetto, scelta sofferta. Sono stati 18 mesi indimenticabili" https://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/milan/milan-gattuso-conferma-mi-dimetto-scelta-sofferta-sono-stati-18-mesi-indimenticabili-_1277839-201902a.shtml/, sportmediaset.it, 28 maggio 2019.

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“Avevo subito bisogno di un nome e ho scelto Dylan. Mi è venuto in mente così senza pensarci su troppo… Dylan Thomas non c'entrava affatto, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente sapevo chi fosse Dylan Thomas ma non ho affatto scelto deliberatamente di riprendere il suo nome. Ho fatto più io per Dylan Thomas di quanto lui abbia mai fatto per me”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1968
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: "Avevo subito bisogno di un nome e ho scelto Dylan. Mi è venuto in mente così senza pensarci su troppo... Dylan Thomas non c'entrava affatto, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente sapevo chi fosse Dylan Thomas ma non ho affatto scelto deliberatamente di riprendere il suo nome. Ho fatto più io per Dylan Thomas di quanto lui abbia mai fatto per me"

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“Sebbene vivessimo in grandi ristrettezze, mio padre desiderava che nella scelta della professione seguissi unicamente la mia vocazione. In quegli anni giovanili non sentivo alcuna predilezione speciale per la professione medica, né ebbi del resto a sentirla in seguito. Mi dominava piuttosto una specie di brama di sapere che, però, si riferiva più ai fenomeni umani che agli oggetti naturali … Lo studio precoce e approfondito della storia biblica, iniziato appena ebbi imparato a leggere, ha avuto, come potei riconoscere assai più tardi, un notevole peso nel determinare l'indirizzo dei miei interessi. Sotto l'influsso potente di una amicizia con un compagno di ginnasio un po' più vecchio di me (che in seguito è diventato famoso come uomo politico) mi ero messo in mente di intraprendere anch'io gli studi giuridici e di occuparmi di problemi sociali. Contemporaneamente, però, mi attraeva enormemente la teoria di Darwin, allora molto in voga, perché sembrava promettere uno straordinario progresso nella comprensione del mondo. L'illustrazione del bel saggio goethiano La natura, che udii poco prima dell'esame di maturità in una conferenza di volgarizzazione scientifica tenuta da Carl Brühl, mi fece decidere, infine, a iscrivermi alla facoltà di medicina.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 76 e s.

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