Frasi su sorpresa
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“Chiamiamo infine «spavento» quella condizione in cui si viene a trovare un individuo a causa di un pericolo cui non era affatto preparato; qui è particolarmente importante il fattore sorpresa.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Al di là del principio del piacere (1920), p. 27

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“[Hong Kong] Scenario mobile, alle cui sorprese nessun regista, anche geniale, può aspirare.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: Il mio primo viaggio, p. 128

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“Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 26

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“L'aldilà preferisco non immaginarlo. Per non guastarmi la sorpresa.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“Fratelli e sorelle,» cominciò e, veloce come un lampo, si lanciò in un aspro attacco al governo di Dublino, spiegando come lo amareggiasse che la legge sul controllo delle assunzioni in Irlanda del Nord non avesse tagliato fuori un vasto numero di feniani. «Tra noi c'è la feccia di Dublino,» disse, e io applaudii insieme agli altri. «Se ne dovranno andare.»

«Ascoltate, ascoltate,» feci eco insieme alle masse.
Alla fine, con la schiuma alla bocca e con grande professionalità, rivelò l'asse cospiratorio tra il Cremlino e il Vaticano.
«Li ho entusiasmati, non credi?» disse quandò tornò al suo posto.
«Senza dubbio, signore,» risposi.
Pensai che stesse per svenire. «Cristo, di dove sei?»
«Di Dublino, signore.»
«Ah, ovvio, sei uno dei fratelli di Dublino.»
«Sono un fratello di tutta l'umanità,» dissi.
«Intendi dire che sei un orangista?»
«No,» replicai, «sono un ex soldato dell'IRA.»
«E sei anche cattolico?» mormorò la parola come se non fosse in grado di pronunciarla.
«Un gran numero di persone a Dublino ha dei seri dubbi su cosa sia io in realtà, signore, ma dal suo punto di vista sono un cattolico, come anche mio padre e mia madre. Tutti nella mia famiglia lo sono sempre stati, ma non dirò che sono bravi cattolici. L'unica cosa certa, in ogni modo, è che nessuno di loro è mai stato protestante. E oltre a ciò, glielo dico con assoluta certezza: alle prossime elezioni lei verrà eletto, ne stia certo. Non vedo come la gente del Nord potrà mai acquisire più buon senso di quella del Sud, e qui sono riuniti già abbastanza coglioni per riuscire a eleggerla.»

Alzò il braccio come per interrompermi ma io non avevo ancora finito. «Ho notato che non ha fatto cenno alla disoccupazione del Nord,» e lo guardai dritto negli occhi, forte com'ero del coraggio vichingo, o gaelico, conferitomi dalla fiaschetta di whiskey che tenevo in tasca.
Il reverendo sembrò lievemente sorpreso ma non arrabbiato; per me, in quel momento, non faceva alcuna differenza. «La parte che preferisco nei discorsi degli orangisti e dei ministri di fede protestante estremisti, è la denuncia dell'asse cospiratorio tra il Vaticano e il Cremlino. Le dirò di più,» continuai. «Se le capitasse di visitare il mondo, perché esiste un mondo al di fuori dell'Irlanda del Nord e del Sud, e stesse su un palco a tenere un comizio a Parigi, Londra, Roma, New York o in qualche altra grande capitale, tutti i presenti morirebbero dal ridere. Credo che il suo sia un angolo di visuale strabiliante. Il nativo Irlandese protestante è l'unica persona sulla faccia della terra tanto perspicace da riuscire a scorgere la minaccia congiunta di Stalin e papa Pio XII.”

Brendan Behan (1923–1964) drammaturgo e scrittore irlandese

Confessioni di un ribelle irlandese

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“Per natura ogni fama è inganno. Talvolta si scopre però che dietro, nascosta, qualcosa c'è. Che sorpresa!”

Elias Canetti (1905–1994) scrittore, saggista e aforista bulgaro

La provincia dell'uomo

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“Che i proponimenti degli uomini siano soggetti a mutare è cosa che non mi cagionò mai sorprese alcune. Una passione li fa nascere, un'altra li fa morire”

Antoine François Prévost (1697–1763) scrittore e storico francese

1931b, p. 79
Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut

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“La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

da Fuoco pallido

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“Bisogna, quaggiù, che i fiori muoiano ed il loro profumo svanisca perché diventino frutto e nutrimento. Lassù, respireremo un fiore eterno. Ed il suo profumo ci nutrirà. Solo ciò che muore si riproduce. La fecondità è un perpetuo compromesso tra l'essere ed il nulla. L'eternità è sterile: dove i fiori non appassiscono, i semi sono inutili. L'inflessione unica della tua voce, la luce fuggitiva del tuo sguardo, la freschezza delle tue mani sulla mia fronte, l'ora eletta in cui la preghiera aveva il sapore del pane terreno spezzato dopo la rude fatica d'un giorno d'estate: questo, questo solo, ritroverò in Dio. Ma senza limiti, ed al di là del filtro avaro del momento e del luogo. Qui, ho vissuto solo di queste briciole, ho camminato solo alla luce rapida di questi lampi. Ma queste briciole saranno lassù un pane inesauribile, questi lampi un'alba senza tramonto. L'abitudine sarà scomparsa: tutto sarà stupefacente sorpresa. L'uniformità, la separazione — il triste destino dei granelli di sabbia tutti eguali e tutti solitari — non getteranno più la loro ombra: niente sarà simile a niente, e tutto sarà immerso nell'unità. La resurrezione sarà più vergine di una nascita; la certezza e l'imprevisto fioriranno insieme. «Amate quel che non potrà mai essere visto due volte». Tutto ciò che merita di essere contemplato non si lascia guardare impunemente due volte. Bisogna desiderare vederlo eternamente. L'inferno è ripetizione; il cielo, rinnovamento.”

Gustave Thibon (1903–2001) filosofo e scrittore francese

Origine: L'uomo maschera di Dio, p. 80

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“Una completa e onesta risposta spesso ti dà il vantaggio della sorpresa nella Camera dei Comuni.”

Jonathan Lynn (1943) attore, regista e sceneggiatore britannico

Senza fonte

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“Bisogna aspettarsi di tutto in politica, dove tutto è permesso, fuorché lasciarsi cogliere di sorpresa.”

Charles Maurras (1868–1952) giornalista, saggista, politico e poeta francese

da L'action française, 22 febbraio 1918

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“Il barone Fisichella, che tra monsignor Airoldi e l'abate Vella faceva la spola, arrivò in casa dell'abate di prima mattina: a sorpresa, ché di solito compariva nel pomeriggio; e trafelato, sudato, confuso. Disse subito che aveva brutte nuove, ma ce ne volle prima che arrivasse a dire chiaro e tondo "Vi arresteranno, prima di sera vi arresteranno."
L'abate restò Impassibile.
"Monsignore è dispiaciuto, amareggiato… Proprio non se l'aspettava."
"Io me l'aspettavo" disse l'abate.
"Ma santo cristiano, e non potevate difilarvi da qualche parte, nascondervi?"
"Non ho voglia di muovermi, sono stanco… E poi, chiamatemi pazzo, ma ho il desiderio di vedere dove si va a finire."
"Ma questo posso dirlo io che ne sono fuori: vediamo come finisce quest'imbroglio, stiamo a vedere come se la cava l'abate Vella… Ma voi ci siete infilato così" portò la mano di taglio al disotto della bocca, ad indicare il livello d'acqua in cui l'abate stava per affogare.
L'abate scrollò di noncuranza le spalle.
"Non vi capisco" disse il barone "parola mia d'onore, non vi capisco."
"Nemmeno io" disse l'abate.
"Ma, dico: il carcere… Non vi impressiona, non vi spaventa?"
"Mi mancava a provarlo."
"A me manca di provare… Scusatemi, stavo per dirla grossa… Beh sì, mi manca di provare… Voi mi capite… E che, mi faccio…?"
"Quello che a voi manca di provare non appartiene all'uomo: ché capisco quello che volete dire… Ma il carcere sì, il carcere è dell'uomo; direi anzi che è nell'uomo."”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Opere – 1956.1971, pp. 623-624
Il Consiglio d'Egitto

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“Tutto ciò che l'esperienza si degna di insegnarci, ce lo insegna per sorpresa.”

Charles Sanders Peirce (1839–1914) matematico, filosofo e semiologo statunitense

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“Ma è un finale a sorpresa, oggi ho pianto qualcosa. E poi non mi ricordo più…”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "1009 giorni" n. 3
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“Per qualche motivo, questa notizia non lo sorprese; soltanto lo fece sentir peggio. Come se si fosse aggiunto dell'altro peso all'oppressione che lo schiacciava ormai da ogni parte.”

Philip K. Dick (1928–1982) scrittore di Fantascienza statunitense

1986, p. 214
Ma gli androidi sognano pecore elettriche?

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“Ebbene, Madame Choi, deve essere sorpresa di vedere che somiglio agli escrementi di un nano.”

Kim Jong-il (1941–2011) dittatore nordcoreano

citato in https://archive.is/20130628091350/www.accessmylibrary.com/coms2/summary_0286-23253234_ITM

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“Lo smog riduce tantissimo la visibilità: i monaci tibetani, invece di Buddha, sono stati sorpresi a pregare Galeazzi.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

12 agosto 2008 http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/agosto/12/ROMPI_PALLONE_ga_10_080812002.shtml

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“Mossa a sorpresa di Berlusconi per l'Alitalia. Tra i 5.000 esuberi ha incluso anche Ancelotti.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

14 settembre 2008 http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/settembre/14/ROMPI_PALLONE_ga_10_080914094.shtml

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“Meglio, in politica, avere rappresentato venti bandiere che nessuna? – scrisse pensando a lui Benedetto Croce. Indro Montanelli nella sua biografia di Garibaldi, Luigi Magni nel suo film Il generale ce lo hanno rappresentato come un simpatico birbante. E anche Nico Perrone […] ci presenta una non schematica riabilitazione: anche a sorpresa, rispetto a un titolo che sembrerebbe ben altrimenti critico. È vero, riconosce, Liborio Romano era un voltagabbana. Ma non per volgare tornaconto personale, bensì sempre al servizio di progetti autenticamente riformisti. In campo penale, ad esempio, si dovette al suo pur breve passaggio per il governo delle Due Sicilie l'abolizione della pena barbarica delle legnate. E in campo sociale fu promotore alla Camera di una proposta di riforma agraria che forse contribuì al suo isolamento politico più ancora delle troppe giravolte. Naturalmente, molto dipende poi dal modo in cui si vuole valutare il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Perrone non nasconde affatto i nodi dell'Unità, dall'accentramento brutale alla feroce repressione del brigantaggio. Ma non indulge neanche sull'opposta retorica della monarchia borbonica come mitica età dell'oro: prima ancora dei bersaglieri contro i briganti erano stati i soldati di Ferdinando I a tagliare teste in quantità per reprimere la rivolta del Cilento del 1828, e gli investimenti infrastrutturali e industriale che pur la dinastia borbonica aveva fatto si concentravano a Napoli dimenticando il resto del Regno. Romano, a suo modo, era stato appunto fautore di un fallito progetto di riscatto del Sud accettando la nuova logica unitaria, ma salvaguardandone gli interessi specifici.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

da il Foglio, 27 luglio 2010

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“Sono rimasto sorpreso dagli artisti rap che sono stati influenzati dai Sabbath. È stata una sorpresa, è molto interessante e mi sento onorato.”

Tony Iommi (1948) chitarrista, polistrumentista e compositore britannico

Origine: http://www.black-sabbath.com/interviews/iommi_0795.html

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