Frasi su tempo
pagina 57

Hugo Von Hofmannsthal photo

“[…] ciò che è eccellente ha tempo, resta ognora vivo in sé, e il suo momento è sempre.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

da «Il Divano occidentale-orientale» di Goethe, p. 377
L'ignoto che appare

Walt Whitman photo
Oliver Stone photo
Sergio Zavoli photo
Silvio Berlusconi photo

“Dopo aver letto questo libro, ho avuto la conferma di ciò che sapevo e pensavo da tempo: l'ideologia comunista è la più criminale e disumana della storia dell'uomo.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2014
Origine: Dalla presentazione del libro Il sangue di Abele; citato in Berlusconi: comunismo fu una malattia, ideologia più criminale http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2014/05/09/berlusconi-comunismo-una-malattia-ideologia-piu-criminale_bucS67uLqeZYg6vlVYPbSL.html?refresh_ce, Adkronos.com, 6 marzo 2014.

Mario Andrea Rigoni photo
Voltaire photo
Giuseppe Ungaretti photo
Primo Levi photo
Kate Millett photo
Niccolo Machiavelli photo

“Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango, et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tucto mi transferisco in loro.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

da Lettera a Francesco Vettori, Firenze, 10 dicembre 1513, in Tutte le opere, a c. di M. Martelli, Firenze, Sansoni, 1971; citato in Classici italiani http://www.classicitaliani.it/machiav/mac64_let_05.htm
Variante: Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro.

George Clooney photo

“Da molto tempo ormai Brad è la più grande star del cinema nel mondo e ammiro molto come conduce la sua vita, cerca di essere la versione più onesta di Brad Pitt che lui possa essere. E rimane una persona disponibile anche se non è facile.”

George Clooney (1961) attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da un'intervista rilasciata ad Equire; citata in George Clooney spara a zero su Crowe e Di Caprio, salva solo Pitt http://www.rumors.it/notizie/74019/articolo.htm, Rumors.it, 13 novembre 2013.

Aldous Huxley photo
Albert Einstein photo
Quentin Tarantino photo

“Il mio regista preferito, al quale mi sono ispirato e al quale vorrei somigliare, è Sergio Leone. Mi considero piuttosto bravo, so di poter migliorare col tempo e sono determinato a farlo, sino alla fine della mia carriera, per questo evito di girare un film l'anno. Eppure, per quanto mi sforzi, non credo che riuscirò mai a girare qualcosa di così perfetto come l'ultima sequenza de "Il buono, il brutto e il cattivo."”

Quentin Tarantino (1963) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense

Proverò a raggiungere quel livello, anche se non credo che ce la farò mai.
Origine: Dall'intervista "Il mio mito è Sergio Leone" http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/il-mio-mito-e-sergio-leone/261304, Repubblica.it, 10 ottobre 2013.

Erodoto photo
Carl Gustav Jung photo
Eduardo Marquina photo
Andrea Barzagli photo
Tucidide photo

“[Sui popoli della Sicilia] Già in tempi lontani fu sede di popoli, ed ecco il complessivo registro delle genti che ospitò. L'insediamento umano più antico che la tradizione ricordi fu quello dei Ciclopi e dei Lestrigoni, che occuparono una fascia limitata del paese. Ma sul loro ceppo non posso pronunciarmi, né sulla loro terra d'origine o su quale zona del mondo abbiano poi scelto per emigrarvi. Si stia contenti delle memorie poetiche e dell'opinione che ciascuno, chi da una fonte, chi da un'altra, ha concepito su quelle genti. Subito dopo quelli devono essersi stabiliti sull'isola i Sicani. Costoro anzi, a quanto affermano, avrebbero preceduto i Ciclopi e i Lestrigoni in quanto originari della Sicilia. Ma la verità storica fa giustizia di queste fantasie: erano Iberi, e in Iberia avevano dimora, lungo il corso del Sicano, donde i Liguri li costrinsero ad allontanarsi. Per opera loro l'isola finì col mutare il primitivo nome di Trinacria in quello di Sicania. Nel nostro tempo i Sicani sono ancora stanziati nella zona occidentale della Sicilia. Quando Ilio crollò, un drappello di Troiani fuggitivi, sgusciati dalla rete della flotta Achea, approdarono alle spiagge della Sicilia e fissarono il proprio domicilio a fianco dei Sicani. Le due genti furono designate con il nome comune di Elimi, e i loro centri urbani furono noti come Erice e Segesta. S'aggiunse più tardi e prese sede in quei luoghi anche un nucleo di Focesi che rientrando da Troia fu travolto in quell'epoca da una tempesta e, dopo aver toccato le coste della Libia, di là concluse finalmente la sua corsa in terra di Sicilia.”

Tucidide storico e militare ateniese

Libro VI-II
La guerra del Peloponneso

Marvin Hagler photo
Publio Virgilio Marone photo
Anthony Kiedis photo
Violette Leduc photo
Renato Fucini photo
Quino photo
Albert Einstein photo
Dente (cantante) photo

“Cuore di pietra preziosa, | fa che non ti rubino la voce, | fa che non si parli mai di amanti, | già da tempo non ci penso più. | Per la tua gonna turchese, | per i fogli e le matite, | io so da lì te | non ti muovi anche se | io ho palesemente voglia di te.”

Dente (cantante) (1976) cantautore italiano

da Cuore di pietra, n. 5
Io tra di noi
Origine: I nomi di pietre preziose e minerali nascosti nel testo della canzone sono: rubino, diamante ("di amanti"), giada ("già da"), perla ("Per la"), turchese, ematite ("le matite"), sodalite ("so da lì te"), opale ("ho palesemente").

Pietro Nenni photo

“Niente si può sperare dall'alto. Tutto dal basso.”

Pietro Nenni (1891–1980) politico italiano

da Tempo di guerra fredda, vol. I

Nesli photo

“Questo tempo mi appartiene perché il bene genera bene.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Voce, n. 12

Robert Jordan photo
Luciano Bianciardi photo
Cat Stevens photo
Adrienne von Speyr photo
Jack Kerouac photo

“Prego tutto il tempo — | Parlando | A me stesso.”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

Il libro degli haiku

Clive Owen photo
Raffaele Cantone photo

“[Su Gomorra - La serie] Il problema è un altro, sottinteso al titolo. Contrariamente alla natura del libro, che si basa su vicende reali, quella trasmessa su Sky è una fiction. Ma questa differenza non viene percepita. Le persone che vedono Scarface non credono che quello sia il volto di Miami e della Florida, perché sanno che è un'opera inventata. Invece nel caso di Gomorra c'è un corto circuito tra i fatti raccontati nel libro attraverso la mediazione letteraria di Saviano e la creazione verosimile ma fantasiosa della serie tv. Gli autori hanno fatto una scelta legittima, quella di prendere spunto da un pezzo della realtà napoletana e impostare una visione intrisa di verosimiglianza. Ma non viene mai sottolineata la distanza tra le pagine di Saviano, che dieci anni fa hanno dato un contributo importante e originale nel far conoscere le dinamiche della camorra campana, e la narrazione televisiva che va in onda oggi. La stessa ambiguità va tenuta presente nel momento in cui si valuta il rischio di emulazione verso i personaggi dello schermo. Io non ritengo che la serie tv spinga verso l'emulazione. Certo, non ci sono figure positive nella saga dei Savastano ma è una caratteristica comune ad altre fiction: ne esistono di molto più violente, con personaggi decisamente spietati. So che i ragazzi che tendono a identificarsi con i modelli di Genny e Ciro non hanno bisogno certo di ispirarsi a camorristi della televisione, perché crescono a contatto con la presenza criminale: è uno degli aspetti più drammatici della condizione giovanile in alcune zone della Campania, dove spesso mancano gli stimoli a crescere nella legalità e le alternative al richiamo dei clan sono rare. Allo stesso tempo […] c'è una fascia di pubblico in cui la visione di Gomorra innesca una riflessione e contribuisce a scuotere le coscienze.”

Raffaele Cantone (1963) magistrato italiano

Origine: Da Cantone: la mia Napoli non è solo Gomorra, in quella fiction manca la speranza http://www.repubblica.it/cultura/2016/06/02/news/la_mia_napoli_non_e_solo_gomorra_in_quella_fiction_manca_la_speranza-141117901/, Repubblica.it, 2 giugno 2016.

Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Robert Jordan photo
Julius Evola photo
Adam Copeland photo
Lionello Venturi photo

“Il mondo di Cézanne è ancora ben visuale e sensorio, proprio perché egli ne ha riconosciuto la validità attraverso la lezione impressionista e ancora adesso egli vuole fare dell'Impressionismo "une chose solide et durable comme l'art des musées". Se egli anticipa nella pittura certi fatti che saranno poi, ma con diverso risultato, del gusto cubista, è perché egli vuole raggiungere una sintesi sempre maggiore tra emozione e forma, anzi tra emozione e spazio. Quindi […] scompagina la rappresentazione prospettica tradizionale, crea delle prospettive diverse, da vari punti di vista, identifica cioè lo spazio con una successione visiva di immagini che, ripercosse nella coscienza, daranno quella identità di spazio e tempo che Bergson, circa gli stessi anni, chiamava "durata reale". Tutto questo accadeva in Cézanne senza naturalmente nessun preconcetto teorico e senza che avesse letto Bergson. Egli compie l'analisi dello spazio secondo il principio della durata per imprimere negli oggetti, veduti da più di un punto di vista, una intensità vitale non prima raggiunta, e cioè, sia pure attraverso un'analisi, giunge ad una sintesi della visione.”

Lionello Venturi (1885–1961) critico d'arte e storico dell'arte italiano

da Cézanne, in Enciclopedia universale dell'arte, III, 1958
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli – Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8

Paolo Giordano photo
Antonella Boralevi photo
Aldo Palazzeschi photo
Giuseppe Rovani photo
Jeffrey Moussaieff Masson photo
Roberto Vecchioni photo
Jeanette Winterson photo
Il Farinotti photo
Aristotele photo
Émile de Girardin photo

“La Juve non perde perché non si disperde.”

Bruno Roghi (1894–1962) giornalista italiano

citato in Il tempo della Juve. Un secolo di ricordi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/25/il-tempo-della-juve-un-secolo-di.html, www.repubblica.it, 25 ottobre 1997

Remo Cantoni photo
Indro Montanelli photo
Giovanni Sartori photo

“[Su Papa Francesco] È un bel furbacchione. Ha detto solo parole tardive e fumose sulla strage dei cristiani in Africa. E la Chiesa è la trincea di chi si oppone al controllo delle nascite. Ma il sovrappopolamento è la più drammatica crisi del nostro tempo. […] È un furbo in primis, e poi è argentino. Tutti gli italiani cattivi li abbiamo spediti in Argentina.”

Giovanni Sartori (1924–2017) politologo italiano

Origine: Citato in Antonello Caporale, Sartori: "Renzi bipede implume. E Obama tipo da quattro soldi", il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2015; citato in Giovanni Sartori boccia tutti: "Obama è un incapace, Papa Francesco un furbacchione e Renzi un furbetto" http://www.huffingtonpost.it/2015/06/30/giovanni-sartori-boccia-tutti_n_7694004.html, HuffingtonPost.it, 30 giugno 2015.

August Strindberg photo
Lauren Oliver photo
Alessandro Borghese photo
Ernst Jünger photo
Lucio Battisti photo

“Mi basta il tempo di morire | fra le tue braccia così. | Domani puoi dimenticare, domani… | ma adesso dimmi di sì.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Il tempo di morire, lato A, n. 3
Emozioni

Alessandro Del Piero photo

“Non era rigore ma non ho fatto in tempo a dirlo all'arbitro.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Dopo la partita Chievo – Juventus (1-3) del 27 gennaio 2002, riferito al rigore dell'1-3 da lui trasformato; citato in Nostra Signora del Dischetto. Peccati d'area e miracoli arbitrali: storia dei rigori dati (e regalati) alla Juve nei Campionati a girone unico, di Luigi Garlando, Kowalski editore, 2005, p. 225 e 266 https://books.google.it/books?id=r6P2rpRD85YC&lpg=PP1&hl=it&pg=PA266. ISBN 8874967012

Pietro Anastasi photo
Lee Child photo
Valeria Golino photo
Ernest Hemingway photo
Gene Gnocchi photo

“Avendo tempo, il caimano resterebbe anche di più sott'acqua.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 17

Arturo Pérez-Reverte photo
Мichail Arcybašev photo
Søren Kierkegaard photo
Alda Merini photo
Gaetano Cappelli photo

“Tutto accadde nel più naturale dei modi – come accade nelle situazioni che si maturano lentamente nel tempo.”

Gaetano Cappelli (1954) scrittore italiano

Origine: Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo, p. 86

Natalie Portman photo
Oriana Fallaci photo
Mario Luzi photo
Lauren Oliver photo
Stephen King photo

“Credo che la sua uscita sia un fatto tecnico, d'altronde certe divergenze [con Erick Thohir] erano già emerse da tempo. A Moratti va riconosciuto un grande amore per l'Inter, talmente forte da avergli fatto accettare una cosa un pó folle, come lo scudetto che non ha vinto.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Juve, Agnelli: "Moratti, per l'Inter un amore...folle" http://mobile.sportmediaset.it/checkexistpage.shtml?/calcio/juventus/2014/articoli/1049566/juve-agnelli-moratti-per-l-inter-un-amore-folle-.shtml, Sportmediaset.it, 24 ottobre 2014.

Stephenie Meyer photo

“Non puoi sapere quanto tempo rimane.”

L'ospite

Bruno Lauzi photo
Alberto Moravia photo

“[Su Pier Paolo Pasolini] La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nei suoi romanzi e nei suoi film, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un'epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile.”

Alberto Moravia (1907–1990) scrittore italiano

Origine: Da Ma che cosa aveva in mente?, L'Espresso, 9 novembre 1975; citato in Antonio Tricomi, Pasolini: gesto e maniera, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2005, p. 129 https://books.google.it/books?id=4GEbLBR4nGUC&pg=PA129#v=onepage&q&f=false. ISBN 88-498-1310-4

Aldo Palazzeschi photo
Emilio Isgrò photo

“[Sulla cancellatura] Alle origini, probabilmente, essa non fu che un gesto: uno dei tanti gesti che gli artisti compivano un tempo per segnare di sé il percorso della vita e del mondo. […] Essa mi si è di fatto trasformata tra le mani anno per anno, minuto per minuto, piegandosi meglio di quanto volessi o sperassi al mio desiderio d'artista.”

Emilio Isgrò (1937) artista, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Emilio Isgrò - Epigrafi cancellate da api scatenate http://www.tribenet.it/read.php?read=17697-emilio-isgr-epigrafi-cancellate-da-api-scatenate, Tribenet.it.

“Le donne hanno per certi atti il senso del pudore assai meno sviluppato che l'uomo. La loro femminilità è ad un tempo arma e difesa.”

Carlo Maria Franzero (1892–1986) scrittore e giornalista italiano

Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 64

Franz Krauspenhaar photo

“La scoperta della Sicilia è uno dei motivi più fertili e frequenti della letteratura sette-ottocentesca dei «viaggiatori» stranieri in Italia. L'aspirazione al mitico, solare Sud sembra, nella immaginazione di tedeschi, inglesi francesi nordici, raggiungere l'apice più ricco di sorprese e di novità nell'esplorazione attonita, stupita (ma non per questo meno animata da vigile spirito critico e selettivo) dell'isola «del sole», della «terra del fuoco», della «terra della primavera perenne»
Ma la scoperta – come "comprensione" e serena valutazione – della Sicilia è un fatto che riguarda ancor oggi noi italiani. E possiamo compierla, completarla anche seguendo la lunga eco che il Viaggio in Sicilia ha suscitato attraverso le pagine dei viaggiatori stranieri.
Ogni scrittore, dal Settecento al Novecento, possiede una sua «retorica» della Sicilia, che è in parte la retorica del suo tempo, in parte il contributo di una propria suggestione, colma d'attesa e di speranza. E la scoperta si conclude sempre, o quasi sempre, col senso di una gioiosa meraviglia: questo sentimento di un mirabile remoto paradiso che aveva donato al Goethe il gusto dolcissimo e malinconico della sua celeberrima evocazione:
«sai tu la terra ove i cedri fioriscono?
Splendon tra le brune foglie arance d'oro
pel cielo azzurro spira un dolce zeffiro
umil germoglia il mirto, alto l'alloro…»
Da Goethe a Peyrefitte – i due estremi cronologici e spirituali di questa antologia – il senso dell'ammirata scoperta si ripete e si conferma.”

dalla prefazione a Viaggiatori stranieri in Sicilia

Jules Renard photo

“Un anno è finito. Si è tagliata via una fetta al tempo, e il tempo resta intero.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

31 dicembre 1902; Vergani, p. 199
Diario 1887-1910