Frasi su trattato
pagina 3

Nico Perrone photo
Nico Perrone photo
Maria de' Medici photo

“Figlia mia, mentre voi vi separate da me, io non riesco a separarmi da voi; vi conservo nel mio cuore, nel mio seno, nel mio ricordo e voglio che questa lettera vi resti a memoria perpetua di ciò che sono per voi…
Verso Dio. Sulla terra voi non avete più che Dio per padre, che lo sarà per sempre, perché egli è eterno; è da lui che traete l'essere e la vita; è lui che, avendovi fatto nascere da un grande re, vi mette oggi una corona sul capo… Dio vi ha tenuto al mondo per colmarvi in esso di benefici… Ricordatevi che siete figlia della Chiesa e che il primo e il principale titolo che avete e che mai avrete… Voi siete nipote di San Luigi, e voglio che riceviate da me, in quest'ultimo saluto, la medesima istruzione che egli ricevette da sua madre, che gli diceve avrebbe preferito vederlo morto che offendere Dio, vostro tutto e vostra vita. Siate ferma e zelante nella religione, secondo il suo esempio… Non permettete in nessun caso che in vostra presenza si dica mai nulla di contrario alla vostra fede e alla vostra religione… frequentate i sacramenti che sono il vero nutrimento della nostra anima.
Abbiate cura di proteggere i cattolici nei confronti di vostro marito, affinché non ricadano più nella miseria da cui sono usciti grazie alla fortuna del vostro matrimonio; siate verso di loro come Ester… Non intendo che dimentichiate nella vostra carità e nei vostri favori quelli che sono di un'altra religione…
Verso il re. L'amore che dovete al re vostro marito vi obbliga ad amare i suoi sudditi… Diventate la loro madre. Il vostro titolo di regina vi lega all'Inghilterra e, partendo, dovete ormai considerarne gli interessi…
Verso i vostri domestici. Potete tranquillamente credere che se servono bene Dio, serviranno bene anche voi… Trattate bene i vostri servitori e vogliate loro anche bene.
Verso di voi. Siate esempio d'onore, di virtù e di modestia… Abbiate una dolcezza accompagnata da una regale gravità… Siate cortese e rispettosa con tutti, non offendete mai nessuno con parole o azioni… Bandite dalla vostra presenza la maldicenza e la canzonatura, vizi comuni nella corte dei Grandi.
Addio, figlia mia, vi lascio e vi affido alla custodia di Dio e del suo angelo, e vi dò Gesù Cristo suo unico Figlio, vostro Signore e Redentore… Addio, ancora una e molte volte; siete di Dio, di Dio, restate fedele a Dio per me, è ciò che desidero dal più profondo del mio cuore.”

Maria de' Medici (1575–1642)

Lettera d'addio alla figlia Enrichetta Maria regina d'Inghilterra
Origine: Citato in Maria de' Medici. Un'italiana alla corte di Francia, pp. 171-172.

Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Vittorio Emanuele II d'Italia photo
Orson Scott Card photo
Marat Safin photo

“Il sommo discernimento relativo all'energia (kuṇḍalinī) comporta dunque tredici tappe. E in tutti i trattati del Trika, Śiva stesso vi fa allusione.”

Somānanda (875–925) filosofo indiano

3
Śāktavijñāna
Origine: Citato in Lilian Silburn, La kuṇḍalinī o l'energia del profondo, traduzione di Francesco Sferra, Adelphi, 1997, parte II, cap. II.

Silvio Berlusconi photo

“"Canale 5" lo porrei più o meno sulla lunghezza d'onda della Rete 1 della Rai; "Italia 1" manterrà fede a se stessa, un canale giovane, simpatico. Per "Rete 4" stiamo invece pensando a un target molto femminile con programmi dedicati specialmente alle donne. Non dobbiamo dimenticare che sono loro le maggiori "acquirenti" di pubblicità.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1984
Origine: Citato in Fabio Barbieri, Firmato il trattato di pace fra Mondadori e Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/08/28/firmato-il-trattato-di-pace-fra-mondadori.html, la Repubblica, 28 agosto 1984.

Silvio Berlusconi photo
John Harvey Kellogg photo

“Una mucca o una pecora morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo!”

John Harvey Kellogg (1852–1943) medico statunitense

Origine: Citato in Steven Rosen, Il vegetarismo e le religioni del mondo, traduzione di Giulia Amici, Gruppo Futura – Jackson Libri, 1995, p. 131. ISBN 88-256-0826-8

Luciano Pellicani photo
Indro Montanelli photo
Diogene Laerzio photo
Eugenia de Montijo photo
Leo Ortolani photo

“Giulia mi chiede se io odio i gatti. Perché vede che nelle storie sono trattati male da Rat-Man e allora le è venuto il dubbio. Quale dubbio, Giulia? Ma no, che non li odio! A me piacciono un sacco! Sanno di pollo!”

Leo Ortolani (1967) autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man

Origine: Risposta a una lettrice nell'angolo della posta di Rat-Man Collection, n. 61, Panini Comics, luglio 2007, p. 62.

Luigi de Magistris photo

“Io mi auguro che passi il voto positivo dell'Irlanda in modo che il trattato di Lisbona entri in vigore e sarà un passo in avanti per la democrazia in Europa perché il parlamento europeo avrà più poteri, avrà più importanza e non saranno i governi a comandare ma il popolo attraverso i loro rappresentanti in parlamento; in Irlanda anche gli italiani irlandesi hanno un ruolo fondamentale.”

Luigi de Magistris (1967) politico ed ex magistrato italiano

dal meeting dell'Italia dei Valori a Vasto, 19 settembre 2009, presente su youtube http://www.youtube.com/watch?v=dSOiuUzUWoU#t=0m8s
Origine: De Magistris si riferiva al referendum costituzionale irlandese del 2 ottobre 2009 per permettere la ratifica del Trattato di Lisbona dell'Unione europea, a seguito del fallimento del precedente referendum il 12 giugno 2008.

Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Ignazio Marino photo
Erri De Luca photo
Ugo Foscolo photo

“Lo stile assoluto e sicuro del libro dei Delitti e delle Pene e l'elegante trattato del Galiani sulle Monete vivranno nobile ed eterno retaggio tra noi.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Dell'origine e dell'ufficio della letteratura, citato in Giuseppe Maffei, Storia della Letteratura Italiana, Vol. III, p. 50.

Raimon Panikkar photo
Hendrik Willem van Loon photo
Talete photo
Martha Nussbaum photo
Benedetto Croce photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Pëtr Alekseevič Kropotkin photo
Manlio Sgalambro photo
Giacinto de' Sivo photo

“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Frugale, laborioso, sollecito, niente a giuoco, niente a cacce, né a corse o a feste avea pensiero; tutto al governo. Niuno negherà essere splendido il suo primo decennio. Pace profonda, quiete e sicurezza, libertà civile, prosperità molta. Brevemente si costruirono strade, edifizii comunali, lazzaretti, case di bagni minerali, prigioni col sistema penitenziario, scuole per sordomuti, ospizii ed asili per indigenti e orfanelli e reietti e folli, porti a Catania, a Marsala, a Mazzara, e moli a Terranova e a Girgenti; s'istituirono consigli edilizii, monti pecuniarii e frumentarii, compagnie di Pompieri, opificii, nuove accademie, nuove cattedre all'università, nuovi collegi, nuovi licei. Si bonificavan terre paludose, si davano alla coltura terre boscose, e 800 mila moggia del Tavoliere di Puglia; si facevan ponti di ferro e di fabbrica su' fiumi, fanali a gas, fari alla Fresnel, ed ogni novella invenzione qui primamente in Italia era attuata. Si stipulavan trattati di commercio, si creavan guardie civiche per Napoli e per le provincie, e guardie d'onore a cavallo. Que' dieci anni fur benedetti anche ne' campi. Ubertose messi, mercati grassi, miti prezzi, comune l'agiatezza; un movimento d'industria, un crescer di popolazione, un incremento di tutte cose buone; sicché non credo il reame avesse tempi più gai e lieti di quelli.”

Giacinto de' Sivo (1814–1867) scrittore e storico italiano

da Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861, Vol. 1 p. 95

Umberto Eco photo

“Un esempio deteriore di impiego gratuito di stilemi ex-colti è dato dalla prosa del cronista sportivo Gianni Brera, che rappresenta un esempio di "gaddismo spiegato al popolo", là dove il "popolo" avrebbe bisogno solo di un linguaggio appropriato alla materia trattata.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Sintetizzata in «Brera è Gadda spiegato al popolo» (Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 42, ISBN 88-8598-826-2), tale etichetta irritò non poco Brera: «Umberto smemora, e parla di Gadda spiegato al popolo» (Gianni Brera, L'arcimatto. 1960-1966, Dalai editore, 1993); e ancora, su Gadda: «Lo detesto. È anche lui uno scapigliato che non racconta nulla, fa degli arpeggi da cui non escono melodie. Butirro! Ma andiamo... Nel Pasticciaccio fa due pagine sulla cagata della gallina o sul peto di un carabiniere che si china per vedere una moto. È un insieme di bozzetti. Il signor Eco Umberto, prima di diventare un grande botanico, era un professore pieno di spocchia che pretendeva di giudicare i miei articoli di sette o otto cartelle scritti in un'ora e mezzo. Diceva che ero un Gadda spiegato al popolo: non teneva conto che il giro mentale era diverso.» (dall'intervista di Paolo Di Stefano, Brera, le parole in campo, Corriere della Sera, 10 giugno 1992, p. 8)
Origine: Da Apocalittici e integrati.

“Si tratta piuttosto di una infezione. Che deve interessare la medicina. Ci troviamo in presenza di una recrudescenza di quel triste fenomeno che si chiamava "il complesso del sifilitico". Ben noto ai medici ed ai trattati di medicina del primo Novecento. Quando la sifilide imperversava e faceva veramente paura. Il cosiddetto "mal francese”

Beniamino Placido (1929–2010) giornalista, critico letterario e conduttore televisivo italiano

Syphillis sive de morbo gallico suonava il titolo del famoso poemetto cinquecentesco di Girolamo Fracastoro: mentre i francesi ne davano la colpa ai napoletani e tutti insieme agli abitanti dell'America, appena scoperta) il mal francese, dicevo rappresentava un incubo per ogni persona, per ogni famiglia. Pare che il nonno di quel tale sia morto non già di polmonite, ma di sifilide, si sussurrava. Pare che anche sua sorella, quella che dicono suicidata, fosse affetta da quel venereo male, si insinuava sottovoce. Si diceva ancora, – e i libri di medicina lo raccontavano – che il sifilitico vero e proprio, nell'ansia di vendicarsi del mondo, lasciava in giro di nascosto, da vero untore, delle tracce fisiologiche – vuoi liquide, vuoi solide – della sua malattia.

Furio Colombo photo
Iva Zanicchi photo

“Io sono stata trattata in un modo indecente, indecoroso, dal signor Benigni. Ha detto delle mostruosità.”

Iva Zanicchi (1940) cantante, conduttrice televisiva e politica italiana

In collegamento da Sanremo con la trasmissione La vita in diretta.

Bonaventura Cavalieri photo
Monica Cirinnà photo
Albert Einstein photo
Frederick Selous photo
Albert Einstein photo

“Non inorgoglitevi per i pochi grandi uomini che nel corso dei secoli sono nati nella vostra terra – il merito non è vostro. Pensate piuttosto al modo in cui li avete trattati durante la loro vita e come avete seguito i loro insegnamenti.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da un appunto in tedesco senza data, rinvenuto in un carteggio inviato a Le Coq dopo l'ultimo soggiorno di Einstein a Pasadena nell'inverno tra il 1932 e il 1933.
Origine: Il lato umano, p. 65

Christopher Hitchens photo

“Avevo una madrina stravagante che in una delle sue visite decise di rimediare a tutte le sue precedenti dimenticanze e di farmi un regalo sul serio. Fui così accompagnato da tutta la famiglia in un'elegante libreria di Plymouth, dove mi venne detto che potevo scegliere sei libri a mio piacimento. Non ci misi molto: volevo una sgargiante serie di Billy Bunter. Gli adulti mi dissero che non andava affatto bene, e mi propinarono un bell'assortimento di libri edificanti di Arthur Ransome sulle avventure all'aria aperta di intrepidi ragazzi inglesi. Per vendetta, furono per sempre lasciati alla polvere in cima al mio scaffale. E neppure mai aperti, finché riuscii artatamente ad abbandonarli in uno dei tanti traslochi della mia famiglia. Così, del tutto ignaro, persi l'occasione di fare la conoscenza di un autore che, secondo il corrispondente a Mosca del «Manchester Guardian», nel 1918 aveva rivelato i «trattati segreti» il cui ruolo nella Prima Guerra Mondiale era stato tanto importante, e che aveva avuto, per giunta, un flirt con la segretaria di Trockij. (Questa scoperta fatta in seguito mi stupì, come avrebbe certamente stupito moltissimo i miei parenti che mi avevano costretto a prendere Ransome.) Mia madre fu irritata per tutto il giorno: «Sciocchino, – disse.”

Christopher Hitchens (1949–2011) giornalista, saggista e critico letterario britannico

Zia Pam era talmente ben disposta che avresti potuto avere facilmente un bell'orologio da polso se lo avessi chiesto».
Ma non volevo un maledetto orologio. Volevo essere lasciato in pace con una pila di libri di mia scelta. (p. 73)
Hitch 22. Le mie memorie

Indro Montanelli photo

“La cultura, per un giornalista, è come una puttana: la puoi frequentare ma non devi ostentarla. La cultura si tiene nel cassetto. Il lettore non va trattato dall'alto in basso, ma preso per mano come un amico e portato dove vuoi.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io, Mondadori, Milano, 2006, p. 294, ISBN 88-04-54931-9.

Andrzej Sapkowski photo
Ippocrate di Coo photo
Aldous Huxley photo
Jahangir photo

“Si dice che Trittolemo abbia dato delle leggi agli Ateniesi, e Senocrate afferma che tre di queste leggi sono ancora oggi in vigore a Eleusi: onorare i genitori, glorificare gli dèi con i vegetali, non fare del male agli animali.”

Ermippo di Smirne scrittore e biografo greco antico

dal trattato Sui legislatori, libro II; citato in Porfirio, De abstinentia, libro IV, 22, traduzione di Roberto Pomelli, in L'anima degli animali, p. 416

Margherita D'Amico photo

“"Grazie alla scienza abbiamo imparato a calibrare numeri, dosi e funzioni, evitando ogni sofferenza all'animale… bisogna evitare di manipolare la realtà inventandosi la pratica (inesistente) della vivisezione" asserisce Elena Cattaneo […] Ma l'esistenza stessa delle deroghe, sempre più di frequente accordate, per testare senza anestesia, proprio affinché l'animale provi dolore, contrasta irrimediabilmente con tali affermazioni, e, più in generale, l'intera sperimentazione animale si basa su interventi che impongono atroci sofferenze fisiche e psicologiche […] La realtà di laboratorio descritta dall'onorevole Cattaneo parla di pochi animali trattati magnificamente in contesti ameni […] Purtroppo però video, immagini, testimonianze dirette e le stesse pubblicazioni scientifiche ci descrivono una realtà opposta. Come credere, allora, al resto? Quale senso e valore attribuire all'esortazione, rivolta agli "animalisti", ad accettare una diagnosi ineluttabile (la vivisezione non può tramontare) da parte di una scienza che, contraddizione in termini, rifiuta il progresso? È come se l'imprenditoria contemporanea perorasse l'utilizzo degli schiavi, prendendo a modello il Colosseo o le piramidi.”

Margherita D'Amico (1967) scrittrice e giornalista italiana

Origine: Da La scienza che vuol rimanere all'era degli schiavi http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2016/02/11/la-scienza-che-vuol-rimanere-allera-degli-schiavi/, richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it, 11 febbraio 2016.

Peter Singer photo
Antonio Segni photo
Søren Kierkegaard photo
Carlo Giovanardi photo
Ignazio La Russa photo

“Di fatto il trattato Italia-Libia non c'è già più, è inoperante, è sospeso. Per esempio gli uomini della Guardia di Finanza, che erano sulle motovedette per fare da controllo a quello che facevano i libici, sono nella nostra ambasciata.”

Ignazio La Russa (1947) politico italiano

citato da Il Corriere della Sera http://www.corriere.it/politica/11_febbraio_26/libia-berlusconi-larussa-trattato-gheddafi_7acd0620-419b-11e0-b406-2da238c0fa39.shtml, 26 febbraio 2011

Lytton Strachey photo

“Tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009 tre anziani muoiono tra le fiamme nella provincia di Lucca: la vestaglia di Veronica, 80 anni, prende fuoco quando la donna passa troppo vicino a un fornello. Liliana viene consumata da un incendio misterioso. Giuseppina dormiva quando un corto circuito della presa elettrica sotto il suo letto ha scatenato le fiamme. A Voltri, nel marzo 2008, i pompieri sfondano una porta e si trovano davanti il cadavere di Maria, 84 anni. Suo fratello Giovanni, 82, è semisvenuto. A Roma, nello stesso periodo, un'altra porta viene abbattuta: dietro c'è una donna morta da dodici ore. Aveva 88 anni. Nell'altra stanza, due parenti ancora vivi: due ultraottentenni invalidi che da lei erano accuditi. A Genova, il giorno di Santo Stefano, qualcuno ha l'idea di bussare alla porta di Edda e Ottavio per fare gli auguri. Erano morti da una settimana.
Nel gennaio di quello che sarà il suo ultimo anno di vita, il 2009, la poetessa Alda Merini sbotta: "è una vergogna: i vecchi in questa città vengono trattati come carta igienica". E aggiunge: "C' è indifferenza, a Milano, ed è il crimine più grosso. Si è tanto parlato della violenza del branco contro le ragazze, ed è certamente un fatto orribile, ma c' è una violenza sotterranea che non è meno feroce. Una persona che muore da sola e nessuno se ne accorge è davvero il silenzio degli innocenti."”

Loredana Lipperini (1956) giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana

Non è un paese per vecchie

“Tratta l'animale che è in tuo potere come tu vorresti essere trattato se fossi quell'animale.”

George Nicholson (1760–1825) attivista e viaggiatore inglese

Origine: 1797; citato in Marina Baruffaldi, Manuale del giovane animalista, Mondadori, Milano, 1997, p. 22. ISBN 88-04-43323-X
Origine: Cfr. Etica della reciprocità.

“Le spese non necessarie non vengono, se non da sciocchezza.”

Agnolo Pandolfini (1360–1446) politico italiano

da Trattato del governo della famiglia, p. 4

Roger de Piles photo
Diodoro Siculo photo
Henry De Montherlant photo
Porfírio photo
Daniel Pennac photo
Marianne Thieme photo
Bertrand Russell photo
John Berger photo

“Nelle prime fasi della rivoluzione industriale, gli animali venivano usati come macchine. E altrettanto si faceva con i bambini. Più tardi, nelle cosiddette società post-industriali, gli animali vengono trattati come materia prima. I capi di bestiame destinati all'alimentazione vengono lavorati alla stregua di prodotti industriali. […] Questa riduzione dell'animale […] fa parte dello stesso processo che ha ridotto gli uomini a isolate unità di produzione e consumo. In effetti, durante questo periodo l'atteggiamento nei confronti degli animali spesso prefigurava quello nei confronti dell'uomo. La visione meccanica della capacità lavorativa animale fu in seguito applicata a quella degli uomini. F. W. Taylor, che sviluppò il "taylorismo" studiando il rapporto tempo-moto e la gestione "scientifica" del lavoro industriale, sosteneva che il lavoro dovesse essere «così stupido» e così flemmatico da rendere [il lavoratore] «più simile, per struttura mentale, al bue che a qualsiasi altra specie». Pressoché tutte le moderne tecniche di condizionamento sociale si basano su esperimenti condotti sugli animali. E lo stesso vale per i cosiddetti test attitudinali. Oggi comportamentisti come Skinner rinchiudono il concetto stesso di uomo entro il perimetro di ciò che ricavano dai loro esperimenti di laboratorio sugli animali.”

John Berger (1926–2017) critico d'arte, scrittore e pittore inglese

Perché guardare gli animali?, pp. 12-13
Sul guardare

Giovanni Boccaccio photo
Luigi Pirandello photo

“E qual rovinio era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni, di tutta la fervida fede, con cui s'era accesa alla rivolta! Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! Ed erano calati i Continentali a incivilirli… e i tribunali militari, e i furti, gli assassinii, le grassazioni, orditi ed eseguiti dalla nuova polizia in nome del Real Governo; e falsificazioni e sottrazioni di documenti e processi politici ignominiosi: tutto il primo governo della Destra parlamentare! E poi era venuta la Sinistra al potere, e aveva cominciato anch'essa con provvedimenti eccezionali per la Sicilia… – Ridere, ridere! – incalzò donna Caterina con più foga. – Lo sa bene anche lei come quegli ideali si sono tradotti in realtà per il popolo siciliano! Che n'ha avuto? Com'è stato trattato? Oppresso, vessato, abbandonato e vilipeso! Gli ideali del Quarantotto e del Sessanta? Ma tutti i vecchi qua gridano: Meglio prima! Meglio prima! La Francia che soffia nel fuoco? Lei si conforta così? Sono tutte calunnie, le solite, quelle che ripetono i ministri, facendo eco ai prefetti e ai tirannelli locali capielettori; per mascherare trenta e più anni di malgoverno! Qua c'è la fame, caro signore, nelle campagne e nelle zolfare; i latifondi, la tirannia feudale dei cosiddetti cappelli, le tasse comunali che succhiano l'ultimo sangue a gente che non ha neanche da comperarsi il pane! Si stia zitto! Si stia zitto! Perché voi lo vedrete, – concluse. Faccio una facile profezia: non passerà un anno, assisteremo a scene di sangue.”

cap. III, p. 59
I vecchi e i giovani

Andrzej Sapkowski photo
Marco Materazzi photo

“[Su Massimo Moratti] Lo ringrazierò per sempre, mi ha permesso di vincere tutto. Ma sotto la sua gestione non sono stato trattato benissimo. Era il capo e non ha fatto nulla quando Ausilio mi propose di fare l'allenatore in seconda degli Allievi regionali. Qualcuno non mi voleva più all’Inter.”

Marco Materazzi (1973) calciatore italiano

Origine: Dall'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Materazzi non dimentica Benitez: "In fondo devo ringraziarlo... Forse ora Hamsik mi capisce" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2014/10/25/5462351/materazzi-non-dimentica-benitez-in-fondo-devo-ringraziarlo-forse-, Goal.com, 25 ottobre 2014.

Peter Singer photo
Jeremy Bentham photo

“C'è stato un giorno, e mi rattrista dire che in molti posti non è ancora passato, in cui la maggior parte del genere umano, grazie all'istituzione della schiavitù è stata trattata dalla legge esattamente nello stesso modo in cui, per esempio in Inghilterra, sono trattate ancora le razze inferiori di animali.
Forse verrà il giorno in cui tutte le altre creature animali si vedranno riconosciuti quei diritti che nessuno, che non sia un tiranno, avrebbe dovuto negar loro. I Francesi hanno già scoperto che il colore nero della pelle non è una buona ragione perché un uomo debba essere abbandonato, per motivi diversi da un atto di giustizia, al capriccio di un torturatore. Forse un giorno si giungerà a riconoscere che il numero delle zampe, la villosità della pelle o la terminazione dell'osso sacro sono ragioni altrettanto insufficienti per abbandonare a quello stesso destino un essere senziente. In base a che cos'altro si dovrebbe tracciare la linea insuperabile? In base alla ragione? O alla capacità di parlare? Ma un cavallo o un cane che abbiano raggiunto l'età matura sono senza confronto animali più razionali e più aperti alla conversazione di un bambino di un giorno, di una settimana o di un mese. Supponiamo che così non fosse; che cosa conterebbe? La domanda da porsi non è se sanno ragionare, né se sanno parlare, bensì se possono soffrire.”

Jeremy Bentham (1748–1832) filosofo e giurista inglese

Origine: Da Principles of Morals and Legislation, cap. 17, sez. 1, nota; citato in Ditadi 1994, p. 764.

Joel Fuhrman photo

“Assumere rimedi tossici per risolvere scelte cattive sullo stile di vita è estremamente inefficace e permette l’avanzare del processo di malattia. La dieta americana è degenerata nel fast-food, cibo trattato e raffinato.”

Joel Fuhrman (1953) medico statunitense

Origine: Citato in Maurizio Martucci, Alimentazione, rivoluzione coltello e forchetta http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/06/alimentazione-rivoluzione-coltello-e-forchetta/1015021/, il Fatto Quotidiano.it, 6 giugno 2014.

Julius Evola photo

“Avendo parlato di intellettuali e di realismo, sarà bene precisare ancora un punto. Si è accennato al fatto che le simpatie di alcuni intellettuali pel comunismo hanno un certo carattere paradossale, in quanto il comunismo disprezza il tipo dell'intellettuale come tale, tipo che per esso appartiene, essenzialmente al mondo dell'odiata borghesia. Ora, un atteggiamento del genere può venire condiviso anche da chi appartenga al fronte opposto al comunismo, dato quel che nel mondo contemporaneo esse significano, ci si può opporre ad ogni sopravalutazione della cultura e dell'intellettualità. L'avere per esse quasi un culto, il definire con esse uno strato superiore, quasi una aristocrazia – l' "aristocrazia del pensiero" che sarebbe quella vera, legittimamente soppiantante le forze precedenti di élite e di nobiltà – è un pregiudizio caratteristico dell'epoca borghese nei suoi settori umanistico-liberali. La verità è invece che siffatta cultura e intellettualità non sono che dei prodotti di dissociazione e di neutralizzazione rispetto ad una totalità. Pel fatto che ciò è stato avvertito, l'antintelletualismo ha avuto una parte di rilievo negli ultimi tempi, al titolo di una reazione quasi biologica la quale purtuttavia troppo spesso ha seguito direzioni sbagliate o, per lo meno, problematiche. Non ci soffermeremo però su quest'ultimo punto. Ne abbiamo già trattato in altra sede, parlando dell'equivoco dell'antirazionalismo. Qui vi è solo da mettere in rilievo che esiste un terzo possibile termine di riferimento di là sia da intellettualismo che da antintellettualismo, per un superamento della "cultura" d'intonazione borghese. Tale è la visione del mondo – in tedesco Weltanschauung. La visione del mondo non si basa sui libri, ma su una forma interiore e su una sensibilità aventi un carattere non acquisito ma innato.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

Intellettualismo e Weltanschauung

Gilbert Keith Chesterton photo
Oriana Fallaci photo

“Quanto all'Occidente, osservava in imbarazzato silenzio e chi aveva salutato con entusiasmo l'avvento dell'ayatollah confessava quasi a denti stretti il proprio errore o pentimento. La cosiddetta sinistra, quella sinistra per cui una rivoluzione va sempre assolta e chi non è d'accorso su questo è un fascista, tentava addirittura di giustificare lo scempio. «Devi capire che la rivoluzione non è un invito a nozze.» «Pensa a Robespierre e alle migliaia di ghigliottinati durante il Terrore, pensa a Lenin e alle centinaia di migliaia liquidati con le Grandi Purghe.» «Non dimenticare che certi eccessi sono inevitabili e necessari. Non è la prima volta che la rivoluzione divora i propri figli.» Non avevano detto le stesse cose, del resto, quando la libertà era stata assassinata in Polonia e in Cecoslovacchia e in Ungheria e nella Germania dell'Est, quando i sogni erano stati traditi a Cuba e in Vietnam? Non s'erano forse macchiati della stessa malafede, gli ipocriti, non s'erano forse rifugiati dietro la stessa disonestà, lo stesso timore d'apparir reazionari? Lo sapevo ben io che fino al giorno in cui avevo raccontato le infamie viste a Saigon, le colpe degli americani e dei sudvietnamiti e dei Loan, me l'ero cavata benissimo: conquistando orde di ammiratori e di amici. «Gran giornalista, grande scrittrice, gran donna.» Però appena avevo raccontato le infamie viste ad Hanoi, le colpe dei nordvietnamiti e dei vietcong e dei Giap, ero stata linciata sui loro giornali. E gli ammiratori s'erano trasformati in dispregiatori, gli amici in nemici: «Mascalzona, calunniatrice, serva del Pentagono. Ha offeso la rivoluzione!».
La rivoluzione. È dalla presa della Bastiglia che l'Occidente vive nella bugia chiamata rivoluzione. È da allora che questa parola equivoca ci ricatta come una parola santa, in quanto tale ci viene imposta come sinonimo di libertà-uguaglianza-fraternità, simbolo del riscatto e del progresso, speranza per gli oppressi. È da allora che le stragi compiute in suo nome vengono assolte, giustificate, accettate, che i suoi figli vengono macellati dopo aver macellato: convinti che essa sia la cura di ogni cancro, la panacea di ogni male. Ma rispettosamente la pronunciamo, rispettosamente la studiamo a scuola, rispettosamente la analizziamo nei trattati di politologia e nei saggi di filosofia. Rispettosamente non osiamo contestarla, rifiutarla, sbugiardarla sputando in faccia agli imbecilli e ai violenti che se ne servono per carriera.”

Origine: Intervista con il Potere, pp. 36–37

George Steiner photo
Patrick O'Brian photo
Anthony Kiedis photo