Frasi su visto
pagina 14

Roberto Saviano photo
Natalia Ginzburg photo

“Se dovessi descrivere Paolo Poli a qualcuno che non l'avesse mai visto, direi di lui che la sua figura è quella di un giovinetto esile: ignoro la sua età, ma ho l'idea che comunque resterà sempre come un esile giovinetto; che il suo linguaggio è un puro toscano; che i suoi spettacoli sono, in genere, parodie di romanzi o di commedie dell'Ottocento, o del primo Novecento, inframmezzate da canzoni; che quando canta alza nell'aria le sue lunghe braccia snodate e le mani fini e soavi, assomigliando a una bella ragazza, o a un cigno, o a un fiore dall'altissimo stelo; che suscita ilarità con la grazia, in un tempo in cui la comicità sembra poter nascere soltanto su note stridenti e odiose, da volti e gesti scomposti e ripugnanti. Lui è comico restando sé stesso, conservando i suoi tratti lindi e gentili. Non c'è tuttavia nulla di lezioso o vezzoso nella sua grazia: non c'è in lui nessuna civetteria, e nessuna timidezza, nei confronti della realtà. La sua grazia sembra rispondere a un'armonia intima, sembra sprigionarsi da un'intima e lucidissima intelligenza. Fra i suoi molteplici volti nascosti, c'è essenzialmente quello d'un soave, ben educato e diabolico genio del male: è un lupo in pelli di agnello, e nelle sue farse sono parodiati insieme gli agnelli e i lupi, la crudeltà efferata e la casta e savia innocenza.”

Natalia Ginzburg (1916–1991) scrittrice italiana

Origine: Da Nella farsa con soavità http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0129_01_1970_0003_0003_4986732/, La Stampa, 4 gennaio 1970, p. 3.

Oscar Luigi Scalfaro photo

“[…] Tsipras rimane popolare; lo sostiene ancora la speranza («i elpida», parola d’ordine della campagna elettorale) di un nuovo modo di governare, diverso dal clientelismo dei vecchi partiti. Ben poco tuttavia si è visto, specie di impegno a ricostruire uno Stato corrotto e inefficiente.”

Stefano Lepri (1950) giornalista italiano

Origine: Da Il gioco d’azzardo di Tsipras fa perdere i greci http://www.lastampa.it/2015/06/28/cultura/opinioni/editoriali/il-gioco-dazzardo-di-tsipras-fa-perdere-i-greci-XIZCEKlSR0sGAJY6GifkDL/pagina.html, LaStampa.it, 28 giugno 2015.

Silver photo
Matthew Bellamy photo
Maurizio Crozza photo

“Visto che vivrò cinquant'anni in più rispetto ai mangiacadaveri cosa vuole che mi importi a me della… [sospiro nostalgico] …pancetta.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 26 febbraio 2016
Personaggi originali, Germidi Soia
Origine: Visibile al minuto 00:45:20 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 26/02/2016 https://www.youtube.com/watch?v=3Y1OTR6cld8, YouTube.com, 28 febbraio 2016.

Richard Feynman photo
Leo Ortolani photo
Vincenzo De Luca photo

“Ho seguito con qualche sensazione di orticaria Gomorra. Se devo dire come la penso, a me non piace. […] Non dobbiamo occultare la verità o la realtà ma non mi piacciono queste operazioni furbesche. Perché tu devi proporre l'immagine della realtà e della realtà campana, di cui fa parte anche la camorra, ma non puoi proporre lavori che, al di là delle intenzioni, oggettivamente rischiano di proporre modelli negativi. […] rischia addirittura di mitizzare i delinquenti […]. Viviamo un tempo delicato e ci sono persone che possono ricavare da alcune immagini modelli di comportamento. Non credo che la tv debba fare un'opera pedagogica e sostituirsi alla famiglia, alla scuola, ma ci vuole misura in tutto. Presentiamo le immagini che vogliamo, ma presentiamo tutta la realtà anche con immagini di speranza e modelli positivi. E diciamo, quando parliamo di Gomorra, che il destino di quelli che sembrano personaggi cinematografici, nella realtà è fatto di due cose: o la morte o il carcere. Se diciamo anche queste due cose a me va bene presentare tutte le gomorre di questo mondo. Ma se alla fine qualche personaggio dice, guardate che quelli che avete visto qui, nella vita reale avranno due soli sbocchi: o la morte o il carcere. Così diamo un'immagine della realtà completa e non facciamo cose che mi sembrano un po' pelose e un po' ipocrite.”

Vincenzo De Luca (1949) politico italiano

Origine: Da un intervento a Lira Tv; citato in Vincenzo De Luca contro la serie "Gomorra" http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2016/06/03/news/vincenzo-de-luca-contro-la-serie-gomorra-1.13595716, laCittàdiSalerno.it, 3 giugno 2016.

Anaïs Nin photo
Christian Panucci photo
Paulo Coelho photo
Hernanes photo
Else Lasker-Schüler photo
Paolo Bernini photo
Sándor Weöres photo

“Oh, se potessi immaginarmi | un solo colore che non ho visto mai.”

Sándor Weöres (1913–1989)

Oh, se potessi, p. 195.
Citato in Poeti ungheresi del '900

Anne Rice photo

“Nei primi tempi, quando gli spiriti parlavano a mia sorella ed a me sulle pendici della montagna, quale essere umano avrebbe creduto che gli spiriti fossero cose prive d'importanza? Persino noi eravamo prigioniere del loro potere, e ritenevamo un dovere usare i doni in nostro possesso per il bene della nostra gente. Poi, per millenni questa fede nel sovrannaturale ha fatto parte dell'anima umana. A volte avrei detto che era naturale, chimica, un ingrediente indispensabile della struttura umana, qualcosa senza cui non potevano prosperare e tanto meno sopravvivere. Abbiamo assistito molte volte alla nascita di culti e religioni, alle proclamazioni di visioni e miracoli ed alle successive promulgazioni delle fedi ispirate da questi "eventi". Viaggiate nelle città dell'Asia e dell'Europa e vedrete gli antichi templi ancora in piedi e cattedrali del Dio cristiano dove vengono cantati i suoi inni. Visitate i musei di tutti i paesi: vedrete sculture e pitture religiose che abbagliano l'anima. Quanto sembrano grandiose queste realizzazioni: la macchina stessa della cultura dipende dal combustibile della fede religiosa. Eppure qual è stato il prezzo della fede che galvanizza i paesi e manda le armate una contro l'altra, che divide le mappe delle nazioni in vincitori e vinti ed annienta gli adoratori degli dei alieni? Ma negli ultimi secoli è comparso un miracolo vero che non ha nulla a che vedere con spiriti o apparizioni o voci celesti che annunciano a questo o quello zelota ciò che deve fare! Abbiamo visto finalmente nell'animale umano una resistenza al miracoloso; uno scetticismo nel confronto dell'opera degli spiriti o di coloro che affermano di vederli e di comprenderli e di essere interpreti delle loro verità. Abbiamo veduto la mente umana abbandonare lentamente le tradizioni della legge basata sulla rivelazione, cercare le verità etiche tramite la ragione ed un modo di vita basato sul rispetto per il fisico e lo spirituale così come vengono percepiti da tutti gli esseri umani. E con questa perdita di rispetto per il sovrannaturale, con questa mancanza di credulità in tutte le cose distaccate dalla carne, è venuta l'epoca più illuminata; perché donne e uomini cercano l'aspirazione più alta non nel regno dell'invisibile, ma nel regno dell'uomo, la cosa che è carne e spirito, visibile ed invisibile, terrena e trascendente. Il chiaroveggente e la strega non hanno più valore. Gli spiriti non possono darci nulla di più. Insomma, abbiamo superato la suscettibilità a questa follia e ci avviamo verso una perfezione che il mondo non ha mai conosciuto. Finalmente "il verbo si e fatto carne", per citare un'antica frase biblica con tutto il suo mistero; ma il verbo della ragione e la carne è il riconoscimento delle esigenze e dei desideri comuni a tutti gli uomini ed a tutte le donne.”

La regina dei dannati

Donald Trump photo

“Stefano: Ma che ti è successo?
Ozzy: L'hai visto, no?
Stefano: No, voglio dire… Perché hai le mutande rosa?”

Domenica Luciani (1962) scrittrice italiana

Ozzy, voce narrante: Il mio compagno di banco fa sforzi eroici per non ridermi in faccia
Tostissimo!, Dialoghi

John Turturro photo
Julia Ormond photo

“"La stanza del figlio" è uno dei film più belli che abbia visto: mi sono sentita sempre viva, in ogni attimo della proiezione.”

Julia Ormond (1965) attrice britannica

Origine: Citato in Grassi Giovanna, Liv Ullmann non tifava per «La stanza del figlio» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/22/Liv_Ullmann_non_tifava_per_co_0_0105225264.shtml, Corriere della Sera, 22 maggio 2001, p. 39.

Giorgio Gaber photo

“Ho visto un uomo matto | è impressionante come possa fare effetto, | un uomo solo, abbandonato, dimenticato | dietro le sbarre sempre chiuse di un cancello.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Dall'altra parte del cancello, CD 1, n. 15
Far finta di essere sani

Dacia Maraini photo
Natasha Stefanenko photo
Giorgio Canali photo
Francesco Bonami photo
Nicholas Sparks photo
Gianluigi Buffon photo
Oliver Stone photo
Jonathan Swift photo
Nicola Morra photo
Enzo Biagi photo
Giovanni Sartori photo
Stefania Prestigiacomo photo
Marco Travaglio photo
Cristina Campo photo

“Ho tante tante cose da dire! Quasi direi da salvare: tutta la tragica bellezza di ciò che è passato in noi e vicino a noi – cose che io sola sento di aver visto e sentito fino alla sofferenza e che assolutamente non devono morire. «Rapisci la luce alle fauci del serpente»… Ti ricordi di Glavina? Ora mi sembra che il puro insegnamento di Carossa sia la mia guida.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Il mio pensiero non vi lascia
Origine: Soldato che Hans Carossa ricorda, ponendone la figura in forte rilievo, nel suo Diario di guerra. In una lettera dal fronte Glavina scrive: "[...] Sì; se andiamo in cerca di fatiche e pericoli, così come ci vengono incontro, ci prepariamo per fatiche più nobili, pericoli più reali. Io sono come un uomo d'azione che non conosce ancora la sua azione. «Rapisci la luce alle fauci del serpente!» Qual'è la voce che mi grida a volte queste parole nel sonno profondo?"(nota di diario del 16 ottobre 1916, p.28 del Diario di guerra di Hans Carossa); da Hans Carossa, Diario di guerra, traduzione di Anita Rho, Sperling & Kupfer, 1941
Origine: Dalla lettera al padre del 2 novembre [1943] Ore 8, p. 12.

Jonathan Zebina photo
Rayden photo
Nick Hornby photo
Richard Benson photo
Carlo Levi photo
Joseph Conrad photo
Esopo photo

“L'assuefazione mitiga anche le cose spaventevoli.”

Esopo (-620–-564 a.C.) scrittore e favolista greco

da La volpe che non aveva mai visto il leone, 42
Favole

Nick Hornby photo
Brad Pitt photo

“[A proposito di Shia LaBeouf] Oh, io amo questo ragazzo. È uno dei migliori attori che io abbia mai visto. È un ragazzo pieno di talento e impegno, vive il lavoro come nessun altro, lasciate che ve lo dica. Ho avuto la fortuna di lavorare con un sacco di attori e, lasciate che ve lo dica ancora, è uno dei migliori che io abbia mai visto.”

Brad Pitt (1963) attore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da un'intervista rilasciata a Gq; citato in Brad Pitt su Shia LaBeouf: amo questo ragazzo http://www.glamour.it/uomo/celebrities-uomo/2015/06/15/compleanno-shia-labeouf-stima-brad-pitt-fury/, Glamour.it, 19 giugno 2015.

Manlio Di Stefano photo
Jackie Stewart photo
Benjamin Netanyahu photo

“Oggi è il giorno del Gay Pride di Gerusalemme. C'è stata qualche polemica su questa sfilata, quindi voglio condividere con voi la mia prospettiva. Amare qualcuno non dovrebbe mai significare vivere nella paure e nel terrore. Per troppo tempo, la comunità LGBT in tutto il mondo ha affrontato la violenza e l'intimidazione. Settimane fa, decine di membri della comunità LGBT sono stati freddati a Orlando da un terrorista con un'ideologia fanatica. Abbiamo visto tutti le immagini orribili dell'ISIS che uccide le persone omosessuali gettandole dai tetti. E il regime iraniano li appende alle gru nelle piazze. Questo è a dir poco follia. Siamo attorniati da regimi che uccidono qualcuno solo per essere gay. In Israele, la comunità LGBT marcia con orgoglio. La mia convinzione incrollabile è che tutte le persone sono state create uguali. Questo principio di uguaglianza è il motivo per cui a 16 anni Shira Banki ha marciato alla parata lo scorso anno ed è per questo migliaia di voi sono in marcia oggi. Shira è stata assassinata da un estremista pieno di odio. E questo odio non ha posto nella società israeliana. Lotteremo contro di essa. Purtroppo, alcuni elementi della nostra società non sono ancora pronti ad accettare la comunità LGBT. La mia solenne promessa a voi oggi è quello di continuare a promuovere il rispetto per tutti i cittadini di Israele, senza eccezione. Sia che stiate marciando oggi o no, vi chiedo di essere solidali con i nostri fratelli e sorelle nella comunità LGBT. Non lasceremo che l'odio uccida l'accoglienza. Dignità, rispetto, accettazione. Questi sono i valori che trionferanno.”

Benjamin Netanyahu (1949) politico israeliano

Origine: Dal discorso al Gay Pride di Gerusalemme del 2016. Citato in Gay Pride Gerusalemme: il discorso del Primo Ministro Netanyahu è bellissimo http://www.lezpop.it/gay-pride-israele-discorso-del-primo-ministro-bellissimo-video/, Lezpop.it, 26 luglio 2016.

Juan Cuadrado photo

“Stare alla Juventus è come fare parte di una famiglia, e lo si vede soprattutto in campo da come si lotta per la squadra. Non ho mai visto nessuno tirarsi indietro, c'è coesione anche al di fuori del campo.”

Juan Cuadrado (1988) calciatore colombiano

Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in Cuadrado innamorato della Juventus: "Una grande famiglia, Allegri ci sta guidando benissimo" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2016/04/15/22433232/cuadrado-innamorato-della-juventus-una-grande-famiglia, Goal.com, 15 aprile 2016.

Mauro Leonardi photo

“Maria non si stupì affatto della presenza di un angelo. Fu invece l'angelo a stupirsi di lei. Maria vedeva il Creatore in tutte le creature, e vederlo negli occhi di un angelo le sembrava altrettanto sublime che vederlo in quelli di un uomo. Non la stupiva scorgere ovunque il Creatore. Era intenta a normali lavori domestici. Aveva forse un panno in mano o una spazzola di legno che a un certo punto le erano caduti non perché fosse rimasta trasecolata dall'apparizione di Gabriele, ma per lo stesso identico motivo per cui a ciascuno di noi cascano di mano le penne e gli smartphone. Gabriele ha il volto di un giovane molto bello, dai lineamenti molto delicati. Capelli leggermente ondulati, castani. Occhi verdi. Niente ali però, questo no. Solo una veste candida. È lui a stupirsi. Molto, molto più di Maria. Gabriele è un arcangelo eviterno abituato a guardare fisso l'eterno Dio, e sa bene tutta l'opaca caligine che avrebbe trovato arrivando sulla terra. Aveva ancora fresca una certa esperienza con Zaccaria (cfr Lc 1). Proprio per questo si stupì. Di Maria. Si stupì molto. Non si aspettava di vedere il Creatore guardando una creatura. Di vedere una creatura "tutta così piena di Creatore. Così stracolma, così piena di grazia, così kecharitoménê. Devo aver sbagliato strada, pensò Gabriele. Credevo d'esser sceso sulla terra, e guarda un po' sono arrivato in cielo. Si guardava attorno nella stanza mentre Maria curava cose casalinghe impercettibili a un angelo, e quel principe del cielo pensava: «Guarda un po', qui è tutto pieno di cielo. È tutto pieno degli spirituali sorrisi che si sorridono nei cieli, delle trepidanti parole che alitano su da noi nei cieli». Era molto stupito, Gabriele, di fronte a Maria. Era stupefatto. Non aveva mai visto nulla di simile. Con nessuna creatura aveva mai visto Dio comportarsi in simile modo. Gabriele disse «il Signore è con te» (Lc 1, 28) e non lo aveva mai detto a nessuno. Una cosa così non l'aveva mai detta. Era una prima volta, una primizia. Di tutta la creazione, di tutte le creazioni. Mai vista una cosa simile, pensava Gabriele, mentre Maria lo guardava e non si stupiva più di tanto. E lui proprio di questo era stupefatto. Dell'atmosfera famigliare, normale, che lo sguardo di Lei, le sue mani, la sua presenza, creavano. Lei era quasi seduta a terra (forse a filare o a pulire) e lui, che veniva dal più alto dei cieli, era molto affascinato da quelle dita, da quelle mani. E si chiedeva se stesse filando o forse solo pulendo, e si stupiva di essere affascinato da una cosa così semplice e umile.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Il Signore dei Sogni

Jules Renard photo

“L'uccello non si posa sul rosaio perché c'è una rosa: vi si posa perché ha visto dei pidocchi.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

9 giugno 1897; Vergani, p. 126
Diario 1887-1910

Michele Serra photo

“Il successo, in Italia, è sempre visto come un furto a danno dei mediocri.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

28 aprile 2015 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/04/28/-lamaca32.html?ref=search
la Repubblica, L'Amaca

Géza Gárdonyi photo
Andrea Barzagli photo
Robert Jordan photo

“Fu un soldato. Fu un pastore. Fu un mendicante e fu un sovrano. Fu contadino, menestrello, marinaio, falegname. Nacque, visse e morì come Aiel. Morì pazzo, morì putrido, morì di malattia, d'incidente, di vecchiaia. Fu messo a morte davanti a una folla esultante. Si proclamò il Drago Rinato e sventolò nel cielo il proprio stendardo; si sottrasse al Potere e si nascose; visse e morì senza sapere di poterlo toccare. Tenne a bada per anni la pazzia e il male; cedette nel periodo di due inverni. A volte Moiraine venne a portarlo via dai Fiumi Gemelli, da solo o con i suoi amici sopravvissuti alla Notte d'Inverno; a volte non venne. A volte vennero altre Aes Sedai. A volte quelle dell'Ajah Rossa. Egwene lo sposò; Egwene, dal viso austero, con la stola da Amyrlin Seat, guidò le Aes Sedai che lo domarono; Egwene, con le lacrime agli occhi, gli piantò nel cuore un pugnale e nel morire lui la ringraziò. Amò altre donne, sposò altre donne. Elayne; Min; la bionda figlia d'un contadino incontrata lungo la strada per Caemlyn; donne che non aveva mai visto prima di vivere queste vite possibili. Cento vite. Mille. Tante da non riuscire a contarle. E al termine di ogni vita, mentre giaceva in punto di morte, mente esalava l'ultimo respiro, una voce gli bisbigliò all'orecchio: «Ho vinto di nuovo, Lews Therin.»”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

capitolo 37
La ruota del tempo. La grande caccia

Raúl González Blanco photo

“[Su Antonio Cassano] Talento incredibile, mai visto uno come lui. Deve trovare continuità e sentirsi protetto, amato, cosa complicata qui a Madrid dove se sbagli due partite ti mettono in croce. Se fosse arrivato in un altro momento la sua storia qui sarebbe stata diversa.”

Raúl González Blanco (1977) calciatore spagnolo

Origine: Citato in Filippo Maria Ricci, Raul: «Ho sognato il Milan. Invecchio come Maldini» http://archiviostorico.gazzetta.it//2008/ottobre/31/RAUL_sognato_Milan_Invecchio_come_ga_10_081031041.shtml, La Gazzetta dello Sport, 31 ottobre 2008.

Attila József photo
Antonio Conte photo
Gottfried Wilhelm von Leibniz photo
Anastacia photo
Lino Banfi photo
Iván Córdoba photo
Federico De Roberto photo
Luigi Tenco photo
Beppe Severgnini photo
Oliver Goldsmith photo
Jack Kerouac photo
Vittorio Messori photo
Vinicio Capossela photo
J. K. Rowling photo
Gianni Mura photo
Giuliano Ferrara photo

“Il professor Brancaccio è un po' una mosca bianca tra noi, nel senso che è marxista. Parola ampiamente riabilitata, anzi direi che ci è a tutti professore visto come stanno andando le cose nel mondo.”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

Origine: Da Il disegno Fiat nel programma radiofonico Parliamo con l'elefante, Radio 24, 4 maggio 2009; disponibile su EmilianoBrancaccio.it http://www.emilianobrancaccio.it/2009/05/04/ferrara-il-disegno-fiat/.

Jack Kerouac photo

“Nel settembre del 1997 Emma Bonino, commissario dell'Unione Europea chiese di visitare l'Afghanistan. I Talebani non avevano alcun obbligo di farla entrare poiché la Ue non riconosceva il loro governo. Tuttavia le diedero il visto e la trattarono con gentilezza e cortesìa come han sempre fatto con gli ospiti, anche durante il periodo drammatico dell'aggressione Usa dell'ottobre 2001, e com'è nella tradizione afgana. Emma poté visitare l'Afghanistan e vedere tutto quello che voleva. Il 28 settembre, seguita da un codazzo di 19 persone, fra delegati Ue, giornalisti, fotografi e cameramen, entrò in un ospedale di Kabul e si diresse dritta e di filato nel reparto femminile dove i fotografi cominciarono a fare i loro scatti e i cameramen a filmare. Un atteggiamento estremamente sciocco perché nella cultura islamica la riproduzione della figura umana è, in linea di massima, vietata. Basta guardare un tappeto persiano; è ornato con elementi vegetali, con animali, con pesci, ma non ci sono figure umane. E questo valeva tanto di più nell'Afghanistan talebano. Del resto anche da noi non si possono fotografare o filmare i degenti senza il loro consenso o l'autorizzazione dei dirigenti dell'ospedale. Arrivò il "Corpo per la promozione della virtù e la punizione del vizio", acchiappò la Bonino e gli altri e li portò al primo posto di polizia. Per un reato del genere era prevista la fustigazione con "le verghe sacre". Alla Bonino fu spiegato come andavano le cose da quelle parti e poco dopo fu rilasciata dai funzionari, perplessi e un poco disgustati. Avrebbero fatto meglio a fustigarla. Con le "verghe sacre", naturalmente. Forse avrebbe capito ciò che, da buona radicale occidentale, non ha mai capito: che anche la sensibilità e i costumi degli altri meritano rispetto. Lei invece ne volle fare un caso internazionale e, tornata a Bruxelles, ottenne che la Ue tagliasse i fondi umanitari per l'Afghanistan.”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

“La parabola pronunciata da Fellini può anche lasciarci freddi, se la isoliamo dal contesto […], ma l'eccezionalità del film sta proprio nella "bella confusione" […] di errore e verità, di realtà e sogno, di valori stilistici e valori umani, nel totale adeguamento del linguaggio cinematografico di Fellini alle sconnesse immaginazioni di Guido. Come distinguere il regista della realtà da quello della finzione è impossibile, così i difetti di Fellini coincidono con le ombre spirituali di Guido. L'osmosi tra arte e vita è strabiliante. Certo siamo di fronte a un esperimento irripetibile. […] In Otto e mezzo l'operazione è riuscita fino allo spasimo. […] I motivi (e le polemiche) che serpeggiano nel film sono infiniti e appartengono a un repertorio già noto: è vano tentare di farne un elenco, così come degli scorci di racconto, dei ritratti e dei paesaggi umani. Ovunque qui il genio di Fellini brilla come raramente si è visto al cinema. Non c'è ambiente, non c'è personaggio, non c'è situazione privi di un significato preciso sul grande palcoscenico di Otto e mezzo.”

Giovanni Grazzini (1925–2001) critico cinematografico italiano

da Corriere della Sera, Milano, 16 febbraio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 108-109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA108. ISBN 8876059318

Giuni Russo photo
Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy photo
Gabriel García Márquez photo
Nichi Vendola photo

“D'Alema dice che ci sono politici- poeti migliori di me? Una cosa è sicura: i prosatori del Pd dovranno pur fare un rendiconto, visto che il loro genere letterario ha portato solo sconfitte.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Da Vendola: "Posso essere l'Obama bianco; ho già spiazzato i cecchini dei dossier" http://www.repubblica.it/economia/2010/07/25/news/vendola_posso_essere_l_obama_bianco_ho_gi_spiazzato_i_cecchini_dei_dossier-5812129/, Repubblica.it, 25 luglio 2010.

Mario Tozzi photo
Frank Lloyd Wright photo
Aldo Palazzeschi photo
Massimo Ciancimino photo
Nicholas Sparks photo
Salvador Espriu photo

“Con sofferenza ho visto. Già non ricordo il mare. | Vado per l'ultimo solco, dopo verrà il deserto. | Sotto chiarissimi cieli, ascolto come il vento | «Nessuno», mi dice nome, mio guadagnato nome.”

Salvador Espriu (1913–1985) poeta, scrittore e drammaturgo spagnolo

da Vorrei dirlo con le mie labbra di vecchio
Origine: In Josep Carner, Carles Riba, J. V. Foix e Salvador Espriu, Poesia catalana del novecento, a cura di Giuseppe E. Sansone, Newton Compton Editori, Roma, 1979, p. 163.

Alessandra Moretti photo