Frasi sulla morte
pagina 16

Oscar Wilde photo
Oscar Wilde photo
Dante Alighieri photo
Dante Alighieri photo

“Chi è costui che sanza morte | va per lo regno de la morta gente?”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

demoni: VIII, 84-85

Dante Alighieri photo

“Fer la città sovra quell'ossa morte; | e per colei che 'l loco prima elesse, | Mantüa l'appellar sanz'altra sorte.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

XX, 91-93

Pietro Aretino photo
Giosue Carducci photo

“La nostra patria è vile.”

In morte di Giovanni Cairoli, v. 132

Stanisław Jerzy Lec photo

“Il gambero arrossisce dopo la morte. Che finezza esemplare, in una vittima!”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

Stanisław Jerzy Lec photo

“Se si potesse scontare la morte dormendola a rate!”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

Tito Lucrezio Caro photo
Rafael Alberti photo
Charles Bukowski photo

“La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

Origine: Da Il momento della verità, in Poesie (1955–1973), a cura di Vincenzo Mantovani, Mondadori, Milano.

Charles Bukowski photo
Charles Bukowski photo
Herman Melville photo
Ezra Pound photo
Theodor Fontane photo

“Solo l'errore è vita, la conoscenza è morte.”

Theodor Fontane (1819–1898) farmacista, scrittore e poeta tedesco

da Smarrimenti, disordini

Johann Wolfgang von Goethe photo

“Questo fatto mostruoso [L'assassinio di Johann Joachim Winckelmann] fece immensa impressione, si levò un lamento e un compianto generale, e la sua morte prematura acuì l'interesse che si aveva per il valore della sua vita.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…

Varie
Origine: Citato in Marino Freschi, Goethe: l'insidia della modernità, p. 23.

Johann Wolfgang von Goethe photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Heinrich Heine photo

“La morte è la notte fresca; la vita, il giorno tormentoso.”

Heinrich Heine (1797–1856) poeta tedesco

Origine: Citato in Jorge Luis Borges, La metafora, in Storia dell'eternità, traduzione di Livio Rocchi Wilcock.

Friedrich Hölderlin photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo

“Il motto di spirito. – Il motto di spirito è l'epigramma sulla morte di un sentimento.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

202

George Orwell photo
George Orwell photo
Louis-ferdinand Céline photo

“Lola era con le mode morte che avvertiva il fuggire degli anni.”

1992, p. 67
Viaggio al termine della notte

Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo

“Sorvolavo rapidamente su tutto questo, imperiosamente sollecitato, com'ero, a cercare la causa di quella felicità, del carattere di certezza con cui si imponeva, ricerca un tempo rinviata. Ora, quella causa, la presagivo paragonando tra loro quelle diverse impressioni beate e che avevano questo in comune: che avvertivo il rumore del cucchiaio sul piatto, la disuguaglianza del lastricato, il sapore della madeleine nell'attimo presente e al tempo stesso in un istante lontano, al punto di far sconfinare il passato sul presente, di esitare non sapendo in quale dei due mi trovasi; a dire il vero, l'essere che allora assaporava in me quell'impressione, la assaporava in ciò che essa aveva di comune in un giorno remoto e nel presente, in ciò che aveva di extratemporale, un essere che appariva solo quando, per una di quelle identità tra il presente e il passato, poteva trovarsi nell'unico ambiente in cui potesse vivere, gioire dell'essenza delle cose, vale a dire al di fuori del tempo. Ciò spiegava perché le mie inquietudini a proposito della mia morte fossero cessare nel momento in cui avevo riconosciuto inconsapevolmente il sapore della piccola madeleine, poiché, in quel momento, l'essere che ero stato, era un essere extratemporale, e dunque incurante delle vicissitudini dell'avvenire. Viveva della sola essenza delle cose, e non poteva coglierla nel presente dove, non entrando in gioco l'immaginazione, i sensi erano incapaci di fornirgliela; lo stesso avvenire verso cui tende l'azione la abbandona a noi. Quell'essere non era mai venuto a me, non si era mai manifestato se non al di fuori dell'azione, del godimento immediato, ogni volta che il miracolo di un'analogia mi aveva consentito di sfuggire al presente. Lui solo aveva il potere di farmi ritrovare i giorni passati, il tempo perduto, dinanzi al quale gli sforzi della mia memoria e della mia intelligenza si arenavano sempre.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

pp. 2319 sg.

Marcel Proust photo
Emile Zola photo

“La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.”

Variante: La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza.
Origine: Il sogno, I traduzione, p. 39

Giovanni Papini photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo

“Orfeo. Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. […] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. […] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti… Non vale la pena. […] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca. E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.”

da L'inconsolabile
Dialoghi con Leucò
Variante: Orfeo: Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. [... ] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. [... ] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. [... ] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca: E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo: Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. nessun dio può toccarlo.

Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo

“Tu non sai le colline | dove si è sparso il sangue. | Tutti quanti fuggimmo | tutti quanti gettammo | l'arma e il nome.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

9 novembre 1945
Origine: Da La terra e la morte, in Poesie del disamore, Einaudi, Torino.

Thomas Mann photo
Thomas Bernhard photo
Thomas Bernhard photo
Stefan Zweig photo

“Il destino l'ha posta simbolica Regina di questo secolo, perché con esso viva la sua vita e muoia la sua morte.”

Stefan Zweig (1881–1942) scrittore, giornalista e drammaturgo austriaco

Origine: Maria Antonietta, p. 95

Jorge Amado photo
Samuel Butler photo
Joseph Conrad photo
Joseph Conrad photo
Arthur Conan Doyle photo

“Miserabile è chi non ha una donna che ne pianga la morte.”

Arthur Conan Doyle (1859–1930) poeta, scrittore, medico

Cap. XIII

Georges Bataille photo

“O morte io son quel cervo | che divorano i cani | La morte eiacula sangue.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

da Il marciapiede di Danaide
Poesie
Origine: In Poesie erotiche, Nautilus, Torino, 1990.

Isabel Allende photo
Isabel Allende photo
Gabriel García Márquez photo
Gabriel García Márquez photo
Gabriel García Márquez photo
Søren Kierkegaard photo
Alain-Fournier photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo

“La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.”

Albert Camus (1913–1960) filosofo, saggista e scrittore francese

da Riflessioni sulla pena di morte

Albert Camus photo

“So soltanto che bisogna fare quello che occorre per non essere più un appestato, e che questo soltanto ci può far sperare nella pace, o, al suo posto, in una buona morte. Questo può dar sollievo agli uomini e, se non salvarli, almeno fargli il minor male possibile e persino, talvolta, un po' di bene. E per questo ho deciso di rifiutare tutto ciò che, da vicino o da lontano, per buone o cattive ragioni, faccia morire o giustifichi che si faccia morire. […] Di qui, so che io non valgo più nulla per questo mondo, e che dal momento in cui ho rinunciato ad uccidere mi sono condannato ad un definitivo esilio. Saranno gli altri a fare la storia. So, inoltre, che non posso giudicare questi altri. […] Di conseguenza, ho detto che ci sono flagelli e vittime, e nient'altro. Se, dicendo questo, divento flagello io stesso, almeno non lo è col mio consenso. Cerco di essere un assassino innocente; lei vede che non è una grande ambizione. Bisognerebbe certo che ci fosse una terza categoria, quella dei veri medici, ma è un fatto che non si trova sovente, è difficile. Per questo ho deciso di mettermi dalla parte delle vittime. In mezzo a loro, posso almeno cercare come si giunga alla pace. […]" Dopo un silenzio il dottore domandò se Tarrou avesse un'idea della strada da prendere per arrivare alla pace. "Sì, la simpatia.”

[...] "Se si può essere un santo senza Dio, è il solo problema concreto che io oggi conosca".
La peste

Honoré De Balzac photo

“La vendetta che sopravvive alla morte dell'essere odiato, che non è mai sazia, causa un tetro spavento.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

L'ultima incarnazione di Vautrin

Honoré De Balzac photo

“Non sono il tipo che si suicida, in quanto non ho nessuna pretesa e la morte è già occupatissima altrove.”

Romain Gary (1914–1980) scrittore francese

Origine: Cocco mio, p. 144

James Joyce photo
Andrzej Sapkowski photo
Andrzej Sapkowski photo
Isaac Bashevis Singer photo
Saul Bellow photo

“La morte scredita. Il massimo successo è sopravvivere.”

Saul Bellow (1915–2005) scrittore statunitense

da Le avventure di Augie March

Saul Bellow photo
Saul Bellow photo
Saul Bellow photo
Ambrose Bierce photo

“Epitaffio (s. m.). Iscrizione tombale che dimostra chiaramente come le virtù acquisite con la morte abbiano effetto retroattivo.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 75
Dizionario del diavolo

Louis Bromfield photo

“Ella era venuta in India desiderosa di qualche avvenimento che desse un senso alla sua vita, ed ora standosene sul balcone di legno, capì che qualcosa di terribile, come una vendetta superante qualsiasi immaginazione, le stava accadendo. Ella non era morta, ma avrebbe potuto morire prima che molti altri giorni fossero passati, se non addirittura ore o minuti. Non aveva mai pensato molto alle case fino a quel momento, ma ora la casa del signor Bannerjee, pur avendo resistito al duplice assalto del terremoto e della inondazione, le sembrava eccessivamente debole e ridicola di fronte alla catastrofe che li circondava. Questa considerazione la indusse a pensare a se stessa, alla propria infinita fragilità, alla propria inutilità. V'era qualcosa di comico nell'assistere a uno spasimo della Natura, vestita d'un abito leggero di crespo di Cina bianco e ricoperta di gioelli. Un poco divertito, il suo spirito si mise a vagabondare, chiedendosi quale abito sarebbe stato adatto per una simile occasione. Pantaloni sportivi, direi, pensò, e una camicia di seta. Sarebbe elegante e pratico. Molte volte in Hill Street, a Cannes, in campagna, nel suo letto, stanca di leggere e semiaddormentata, s'era pigramente chiesta che cosa avrebbe provato nel trovarsi ad un tratto di fronte alla morte con la coscienza d'avere solo poche ore da vivere. Spingendo l'idea ancor più lontano s'era chiesta che cosa avrebbe fatto, indifferente ed annoiata com'era, se si fosse trovata dinanzi alla morte in compagnia di un uomo attraente. E s'era detta: Ci sarebbe una sola cosa da fare per ammazzare il tempo. Qualunque altra cosa sarebbe una noia.”

Louis Bromfield (1896–1956) scrittore (riformatore agrario)

Ella s'era anche detta che fare all'amore in tali circostanze sarebbe stato un piacere nuovo e selvaggio, nato da qualche atavica necessità profondamente radicata nella natura umana.
La grande pioggia

Louis Bromfield photo
Louis Bromfield photo
Louis Bromfield photo

“La morte è una cosa rapida, chiara, che non ammette compromessi.”

Louis Bromfield (1896–1956) scrittore (riformatore agrario)

Mrs. Parkington

Louis Bromfield photo
Walter Benjamin photo
Heinrich Böll photo
Heinrich Böll photo