Frasi su completamento
pagina 6

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“La verità è che non ho nessun tipo di legame con Rei. Nel bel mezzo della produzione di Eva, mi resi improvvisamente conto di essermi completamente dimenticato di lei, di essermi dimenticato della sua stessa esistenza. Per esempio, nel settimo episodio, me ne sono ricordato e ho aggiunto una scena con Rei. […] Penso che fosse giusto, perché nell'episodio 8 lei non appare, vero? Nemmeno in una singola scena. […] Alla fine [dell'episodio 6] Rei dice: "Non so come dovrei sentirmi", Shinji risponde: "Penso che dovresti sorridere" e Rei sorride… In seguito, quando ci ho ripensato, ho imprecato. In breve, se lei e Shinji stavano completamente comunicando [i propri sentimenti] in quel momento, allora per lei non era finita? […] Quando sorrise, come personaggio era già finito.”

Hideaki Anno (1960) regista e animatore giapponese

Origine: «「実は僕、レイって、全然思い入れないんですよ」 「『エヴァ』を作ってる最中でも、ハッと気がついたら、僕、忘れてましたからね。 彼女の存在すら。七話なんて、思い出してレイのシーンを1カット足したぐらいです。全然思い入れがなかったですね。 そこが良かったんだと思います。 八話なんか、出て来ないですかね。一カットも出て来ない」 「最後でレイの「どうしたらいいかわからないの」っていう台詞に、シンジが「笑えばいいと思うよ」って言った時に、 レイが笑顔を見せると。(略)後になって考えたら「しまった!」と。 つまり、そこでシンジとコミュニケーション取っちゃったら、終わりじゃないかと。 その瞬間に僕の中で、レイって終わっちゃったんですよ、一度」 「笑ったところで、もうおしまいじゃん、このキャラクターって」». Citato in Takekuma Kentaro (a cura di), Anno Hideaki Parano Evangerion (庵野秀明パラノ・エヴァンゲリオン), Ōta Shuppan, marzo 1997, pp. 95-96. ISBN 4872333160

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“Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene. L'Italia non ha le stesse responsabilità della Germania, ma ci fu una connivenza che, all'inizio, non fu completamente consapevole. L'Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi e dentro questa alleanza ci fu l'imposizione della lotta contro gli ebrei.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: In occasione della Giornata della Memoria; citato in Berlusconi rivisita Mussolini: "Per tanti versi ha fatto bene" http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-rivisita-mussolini-tanti-versi-ha-fatto-bene-879593.html, ilGiornale.it, 28 gennaio 2013.

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“Le formiche alate vanno alla morte | bruciandosi sullo stoppino della lampada | anch'io ho incontrato | l'ora della morte nel luccichio della luce dei tuoi occhi | o meraviglia! Questo corpo che è stato sempre vigile | è completamente bruciato alla soglia dei tuoi occhi | io è come non sapessi.”

Chairil Anwar (1922–1949)

da Motivo Fischiettato I, La letteratura indonesiana e malese moderna
Origine: Citato in Il fiore della letteratura malese e indonesiana, traduzione di Luigi Santa Maria, EDIPEM, Novara, 1973, p. 156.

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“Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno, se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita si è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro. […] E non hanno più che un ricordo confuso della giovinezza, quando c'era in loro qualcosa come una forza opposta.”

cap. 34, pp. 144-145
L'uomo senza qualità

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“[Riguardo Dario Fo e Franca Rame] A parte il disprezzo, intende dire? Una specie di pena. Perché v'era un che di penoso in quei due vecchi che per piacere ai giovani radunati in piazza si sgolavano e si sbracciavano sul palcoscenico montato dinanzi a Santa Croce, quindi dinanzi al porticato che un tempo immetteva al Sacrario dei Caduti Fascisti. In loro non vedevo dignità, ecco. A un certo punto l'amico che con me li guardava alla tv ha sussurrato: Ma lo sai che lui militava nella Repubblica di Salò?. Non lo sapevo, no. Come essere umano non mi ha mai interessato. Come giullare, non m'è mai piaciuto. Come autore l'ho sempre bocciato, e la sua biografia non mi ha mai incuriosito. Così sono rimasta sorpresa, io che parlo sempre di fascisti rossi e di fascisti neri. Io che non mi sorprendo mai di nulla e non batto ciglio se vengo a sapere che prima d'essere un fascista rosso uno è stato un fascista nero, prima d'essere un fascista nero uno è stato un fascista rosso. E mentre lo fissavo sorpresa ho rivisto mio padre che nel 1944 venne torturato proprio da quelli della Repubblica di Salò. M'è calata una nebbia sugli occhi e mi sono chiesta come avrebbe reagito mio padre a vedere sua figlia oltraggiata e calunniata in pubblico da uno che era appartenuto alla Repubblica di Salò. Da un camerata di quelli che lo avevano fracassato di botte, bruciacchiato con le scariche elettriche e le sigarette, reso quasi completamente sdentato. Irriconoscibile. Talmente irriconoscibile che, quando ci fu permesso di vederlo e andammo a visitarlo nel carcere di via Ghibellina, credetti che si trattasse d'uno sconosciuto. Confusa rimasi lì a pensare – chi è quest'uomo, chi è quest'uomo – e lui mormorò tutto avvilito: Oriana, non mi saluti nemmeno?. L'ho rivisto in quelle condizioni, sì e mi son detta: Povero babbo. Meno male che non li ascolti, non soffri. Meno male che sei morto.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Riccardo Mazzoni Oriana Fallaci risponde http://archivio.panorama.it/Oriana-Fallaci-risponde, Panorama.it, 21 novembre 2002.

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“[Su Nicola II] Quando divenne zar era disperato. Continuava a dire che non sapeva cosa sarebbe successo di noi e che lui si sentiva completamente inadatto a regnare.”

citato in Luigi Fossati, Nicola II, in Le ultime monarchie, Istituto Geografico De Agostini, 1973, p. 19

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“Peter Baum è la persona più sensibile che abbia mai conosciuto. Peter Baum è completamente azzurro.”

Peter Hille (1854–1904)

Origine: Citato in Else Lasker-Schüler, Il mio cuore e altri scritti, traduzione e nota critica di Margherita Gigliotti e Enrica Pedotti, Giunti, Firenze, 1990, p. 141. ISBN 8809201736

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“Adoro essere mamma. Sono meno critica rispetto a quando non ero madre. Ciò che maggiormente riguarda la genitorialità è che essa è un'esperienza completamente diversa per ogni persona. Tutto è fantastico, non ci sono regole.”

Natalie Portman (1981) attrice, modella e regista israeliana

Origine: Da un'intervista rilasciata a The Telegraph; citato in Natalie Portman: adoro essere mamma, non ci sono regole http://www.pinkdna.it/natalie-portman-adoro-essere-mamma-non-ci-sono-regole/, Pinkdna.it, 29 ottobre 2013.

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“[Parla dei romanzi della serie Sound! Euphonium] È stata una lettura molto piacevole. Ero completamente assorto nella storia che leggevo, soprattutto con la grande potenza dell'ultima parte con la competizione tra Reina e Kaori per il posto di solista. Mentre prendevo appunti per la sceneggiatura, mi chiedevo se i personaggi che avevamo non fossero troppi per soli 13 episodi, considerando che il numero dei componenti di un'orchestra è così alto. Come potevamo restringere la rappresentazione di quei personaggi che conoscevo dall'inizio [della storia]? In un romanzo, non sareste interessati ai personaggi che sono accanto al protagonista se non si scrive qualcosa su di loro, ma potrete vederli in un anime.”

Jukki Hanada (1969) sceneggiatore giapponese

Origine: It was a very entertaining read. I was completely absorbed into the story as I read, especially with the power behind the last part with the showoff between Reina and Kaori for the solo. As I took notes for the scenario, I wondered if we would be casting too big a net with the number of characters we have for only 13 episodes, considering the number of people in a band is so huge. How we would narrow down our depiction of which characters was something I was aware of from the very beginning. In a novel, you aren't concerned with characters that are around the protagonist if you don't write about them, but you'll see them in an anime. (da Sound! Euphonium Interview: Jukki Hanada (translated) https://ultimatemegax.wordpress.com/2015/09/28/sound-euphonium-interview-jukki-hanada-translated/. Ultimatemegax's blog, 28 settembre 2015)

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“Io quand'ero questore scoprii la sua tomba [di Archimede], sconosciuta ai Siracusani, cinta con una siepe da ogni lato e vestita da rovi e spineti, sebbene negassero completamente che esistesse. Tenevo, infatti, alcuni piccoli senari, che avevo sentito essere scritti nel suo sepolcro, i quali dichiaravano che alla sommità del sepolcro era posta una sfera con un cilindro. Io, poi, osservando con gl'occhi tutte le cose – c'è, infatti, alle porte Agrigentine una grande abbondanza di sepolcri – volsi l'attenzione ad una colonnetta non molto sporgente in fuori da dei cespugli, sulla quale c'era sopra la figura di una sfera e di un cilindro. E allora dissi subito ai Siracusani – c'erano ora dei principi con me – che io ero testimone di quella stessa cosa che stavo cercando. Mandati dentro con falci, molti ripulirono e aprirono il luogo. Per il quale, dopo che era stato aperto l'accesso, arrivammo alla base posta di fronte. Appariva un epigramma sulle parti posteriori corrose, di brevi righe, quasi dimezzato. Così la nobilissima cittadinanza della Grecia, una volta veramente molto dotta, avrebbe ignorato il monumento del suo unico cittadino acutissimo, se non lo fosse venuto a sapere da un uomo di Arpino.”

V, 23, 64-66
Cuius ego quaestor ignoratum ab Syracusanis, cum esse omnino negarent, saeptum undique et vestitum vepribus et dumetis indagavi sepulcrum. Tenebam enim quosdam senariolos, quos in eius monumento esse inscriptos acceperam, qui declarabant in summo sepulcro sphaeram esse positam cum cylindro. Ego autem cum omnia collustrarem oculis – est enim ad portas Agragantinas magna frequentia sepulcrorum – animum adverti columellam non multum e dumis eminentem, in qua inerat sphaerae figura er cylindri. Atque ego statim Syracusanis – erant autem principes mecum – dixi me illud ipsum arbitrari esse, quod quaererem. Immissi cum falcibus multi purgarunt et aperuerunt locum. Quo cum patefactus esset aditus, ad adversam basim accessimus. Apparebat epigramma exesis posterioribus partibus versiculorum dimidiatum fere. ita nobilissima Graeciae civitas, quondam vero etiam doctissima, sui civis unius acutissimi monumentum ignorasset, nisi ab homine Arpinate didicisset.
Philippicae, Tusculanae disputationes

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“[Su Kobe Bryant, alla notizia del suo ritiro] È la cosa più simile a Michael Jordan che si sia vista. Passerà probabilmente alla storia come la seconda miglior guardia di tutti i tempi. Era inarrestabile. La sua voglia di vincere era incredibile, e l'ha tenuto in palestra come nessun'altro. Si è dedicato completamente al basket, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.”

Magic Johnson (1959) cestista, allenatore di pallacanestro e imprenditore statunitense

Origine: Da un'intervista a Yahoo; citato in Nba, Magic Johnson: "Bryant è stata la cosa più simile a Jordan" http://www.gazzetta.it/Nba/30-11-2015/nba-kobe-bryant-lakers-commissioner-magic-jordan-1301127375843.shtml, Gazzetta.it, 30 novembre 2015.

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“Credo di capire la sorpresa e l'interesse che le nove poesie che Lucio Piccolo stampò a sue spese e inviò a Montale suscitarono appunto in Montale. Il fatto è che quelle nove poesie si distaccavano completamente, del tutto, da quella che era la linea predominante fino a quel momento della poesia italiana.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Video disponibile in Il meridiano della solitudine. Letteratura e nobiltà: un film sul poeta Lucio Piccolo e la Sicilia d'un secolo fa http://www.artribune.com/2015/11/il-meridiano-della-solitudine-letteratura-e-nobilta-un-film-sul-poeta-lucio-piccolo-e-la-sicilia-dun-secolo-fa/, artribune.com, 21 novembre 2015.

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“Il secondo motivo che rese questa Costituzione veramente impalatabile e nociva per il regime che ne doveva nascere, fu che i nostri costituenti partirono dal punto di vista opposto a quello da cui sarebbero partiti i costituenti tedeschi quando la Germania fu libera di elaborare una sua Costituzione. Da che cosa partirono i costituenti tedeschi? Da questo ragionamento: il nazismo fu il frutto della Repubblica di Weimar. Cos'era la Repubblica di Weimar? Era l'impotenza del potere esecutivo, cioè del Governo. […] La Germania rimase nel disordine, nel caos, nella Babele dei partiti che non riuscivano a trovare mai delle maggioranze stabili, quindi dei governi efficaci. Ecco perché Hitler vinse, perché il nazismo vinse. I costituenti nostri partirono dal presupposto contrario, cioè dissero: «Cos'era il fascismo? Il fascismo era il premio dato a un potere esecutivo che governava senza i partiti, senza controlli eccetera. Quindi noi dobbiamo esautorare completamente il potere esecutivo, [negando] la possibilità di dare ai governi una stabilità, eccetera». Per rifare che cosa? Weimar. Cioè, mentre i tedeschi partivano dalla negazione di Weimar, noi arrivavamo [a Weimar] senza dirlo. Nessuno lo disse, ma questo fu il risultato. […] Non fu possibile nemmeno introdurre quella solita linea di sbarramento che invece fu introdotta in Germania, per cui i partiti che non raggiungevano non ricordo se il 5 o il 3%, non avevano diritto a una rappresentanza. No, tutti i partiti dovevano esserci e tutti avevano un potere di ricatto sulle maggioranze, che erano per forza di cose di coalizioni.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Dall'assemblea costituente alla vigilia delle elezioni del 1948
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“Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e forse duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.”

Charles Darwin (1809–1882) naturalista britannico che formulò la teoria dell'evoluzione

Origine: Nor must we overlook the probability of the constant inculcation in a belief in God on the minds of children producing so strong and perhaps an inherited effect on their brains not yet fully developed, that it would be as difficult for them to throw off their belief in God, as for a monkey to throw off its instinctive fear and hatred of a snake. (da The Autobiography of Charles Darwin, in The works of Charles Darwin, vol. 29, New York, 1989).

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“È stato Fellini a spingermi verso il mio cinema. Ci sono pochi registi che hanno allargato il nostro modo di vedere e hanno completamente cambiato il modo in cui sperimentiamo questa forma d'arte. Fellini è uno di loro. Non basta chiamarlo regista, era un maestro.”

Martin Scorsese (1942) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Citato in Silvia Bizio, Federico Fellini forever. Scorsese: "È stato il mio maestro" http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2013/10/30/news/federico_fellini-69864175/, Repubblica.it, 30 ottobre 2013.

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“Credo che il golf eserciti, per un calciatore, il fascino dello sport individuale: una sorta di solitudine necessaria. Aiuta a concentrarsi, a entrare in una dimensione completamente diversa da quella che si è abituati a vivere in campo. E poi ci sono tutte quelle caratteristiche che rendono unico e speciale questo sport, a cominciare dallo stare all'aria aperta, prendersi del tempo per sé, godersi anche un po' di silenzio, che non guasta.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Daniela Cotto, Del Piero: la mia seconda vita? Il golf, un amore a prima vista http://www.lastampa.it/2016/10/22/societa/del-piero-la-mia-seconda-vita-il-golf-un-amore-a-prima-vista-y67R4UTbZnqqZNFsgfcJZJ/pagina.html, Lastampa.it, 22 ottobre 2016.

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“Un racconto dove mi rivelo completamente sarà un pessimo racconto.”

Flannery O'Connor (1925–1964) scrittrice statunitense

Il volto incompiuto

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“Le idee arrivano nei modi più impensati. Basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: "Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro." Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: "Sei un attore?". Rispose: "Guarda caso sì", perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: "Frank, in questa scena ci sarai tu". Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai piedi del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a sedere di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: "Stop! Perfetto, stupendo!". Sean dissentì: "No, per niente". "Perché?" "C'era qualcuno riflesso nello specchio." "Chi?" "Frank."”

Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa.
In acque profonde

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“Erano queste le caratteristiche invocate dai partigiani dell'integrazione. I responsabili del movimento operaio lavoravano quindi all'avvicinamento tra operai ebrei e non ebrei, assicurando che quello che li accomunava (la loro condizione) era più importante di quello che li divideva (l'ebraismo). Senza dubbio, nei gruppi operai ebraici ci si esprimeva soprattutto in yiddish, ma per il semplice motivo che quello era il modo più facile di comunicare. Tuttavia, il primo intellettuale ebreo a constatare le difficoltà di un progetto di assimilazione fu proprio Martov. Indirizzandosi il 1º maggio 1894 agli operai di Vilno, egli affermò che gli interessi degli operai russi ed ebrei non erano sempre concordanti. Certamente, essi dovevano lottare insieme, ma gli ebrei non potevano fidarsi completamente dei russi. Occorreva dunque, concluse Martov, formare delle organizzazioni separate. Opinione destinata ad avere un seguito in un'epoca in cui un terrificante antisemitismo era diventato prassi quotidiana.
Fu contro questa visione specifica di un movimento operaio ebraico che il Bund venne invece fondato. Senza dubbio, al momento della sua costituzione, era un'organizzazione della classe operaia ebraica, ma, nello spirito di Martov si trattava di un temporaneo sacrificio alle condizioni specifiche della Russia; il fine ultimo era sempre l'internazionalizzazione della classe operaia che bisognava preparare.”

Hélène Carrère d'Encausse (1929) storica francese

cap. 3, p. 67
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“Intervistatore: Il latte di soia che deve bollire a 79° come lo calcola? Col termometro?
[…]
Germidi Soia: La mia cucina è completamente naturale, non uso termometri, nulla deve andare in contatto con gli alimenti. […] Be', sì, nella cucina ayurvedica infilare un termometro in un alimento è considerato violenza carnale. […] Lei forse non sa che le carceri sono piene di termometri.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 18 marzo 2016
Personaggi originali, Germidi Soia
Origine: Visibile al minuto 01:07:20 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 18/03/2016 https://www.youtube.com/watch?v=2O6HJa3FEP8, YouTube.com, 20 marzo 2016.

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“[Su Ronaldo] Si presentò a Madrid che era 96 kg, gli ho chiesto di arrivare a 88-90. Non c'è stato niente da fare. Era un grandissimo giocatore, ma un leader negativo per il gruppo. Lo cedemmo a gennaio e l'ambiente in squadra cambiò completamente: riusciamo a recuperare nove punti al Barcellona, anche se l'impatto mediatico fu enorme.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un intervento ai Globe Soccer Awards a Dubai nel 2015; citato in Capello: "Ronaldo leader negativo: via lui e il mio Real Madrid trionfò" http://www.gazzetta.it/Calcio/28-12-2015/capello-ronaldo-leader-negativo-via-lui-mio-real-madrid-trionfo-14086819241.shtml, Gazzetta.it, 28 dicembre 2015.

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“Prega il cielo di non avere successo, almeno il più a lungo possibile. Solo così potrai esprimerti completamente, e senza alcuna restrizione.”

Gustave Moreau (1826–1898) pittore francese

Origine: Citato in uno scritto di Georges Rouault; citato in John Berger, Sul guardare, a cura di Maria Nadotti, Bruno Mondadori, Milano, 2003, p. 170. ISBN 88-424-9679-0

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“Il mito della governabilità è figlio di una cultura politica senza valori, che ha completamente abdicato alla voglia di cambiare la società. L'idea che comunque bisogna governare per me è un disvalore.”

Fausto Bertinotti (1940) politico italiano

Citazioni tratte da interviste
Origine: Citato in Gianpaolo Pansa, Controstoria d'Italia, Il Giornale - Biblioteca storica, Milano, 2011, p. 183. ISSN 977-800805820-0

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“Ci affidiamo completamente a Lei, presidente Napolitano, con lo stesso trasporto di papa Francesco quando si rivolge all'Altissimo.”

Enrico Letta (1966) politico italiano

Origine: Citato in Politica e casta, un anno da dimenticare Le 100 dichiarazioni peggiori del 2013 http://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/12/30/news/politica-e-casta-che-anno-da-dimenticare-le-100-dichiarazioni-peggiori-del-2013-1.147398, espresso.repubblica.it, 30 dicembre 2013