Frasi su conta

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema conta, vita, cosa, essere.

Frasi su conta

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“Non importa quanta energia spendi per arrivare in fondo a una partita decisiva; quello che conta è ciò che ti rimane in corpo per vincerla.”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, LeBron James, da predestinato a ospite d'onore nel club dei perdenti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/14/LeBron_James_predestinato_ospite_onore_co_9_110614097.shtml, Corriere della Sera, 14 giugno 2011.

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“Ma noi siam quelli con dentro una realtà distorta | e con diecimila rime diverse come scorta | quello che conta son le solite piccolezze | dicono vai vai tanto son sciocchezze.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Piccolezze feat. Nesly Rice, dall'album eGo

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“Non sono i fatti a contare nella vita, conta solo ciò che grazie ai fatti si diventa.”

Etty Hillesum (1914–1943) scrittrice olandese

libro Lettere 1941-1943

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“Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Certe notti, n. 7
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“Parto da un principio semplice e indipendente da ogni analisi economica. A mio parere, la legge generale della vita richiede che in condizioni nuove un organismo produca una somma di energia maggiore di quella di cui ha bisogno per sussistere. Ne deriva che il sovrappiù di energia disponibile può essere impiegato o per la crescita o per la produzione, altrimenti viene sprecato. Nell'ambito dell'attività umana il dilemma assume questa forma: o la maggior parte delle risorse disponibili (vale a dire lavoro) vengono impiegate per fabbricare nuovi mezzi di produzione – e abbiamo l'economia capitalistica (l'accumulazione, la crescita delle ricchezze) – oppure l'eccedente viene sprecato senza cercare di aumentare il potenziale di produzione – e abbiamo l'economia di festa. Nel primo caso, il valore umano è funzione della produttività; nel secondo, si lega agli esiti più belli dell'arte, alla poesia, al pieno rigoglio della vita umana. Nel primo caso, ci si cura solo del tempo a venire, subordinando ad esso il tempo presente; nel secondo, è solo l'istante presente che conta, e la vita, almeno di quando in quando e quanto più è possibile, viene liberata da considerazioni servili che dominano un mondo consacrato alla crescita della produzione. I due sistemi di produzione non possono esistere allo stato puro; c'è sempre un minimo di compromesso. Tuttavia, l'umanità in cui viviamo si è formata sotto il primato dell'accumulazione, della consacrazione delle ricchezze all'aumento del potenziale di produzione. Le nostre concezioni morali e politiche sono ancora dominate da un principio: l'eccellenza dello sviluppo delle forze produttive. Ma se è vero che un tale principio ha incontrato negli uomini poche obiezioni, non è così nel gioco stesso dell'economia: messo alla prova, il principio dello sviluppo infinito ha mostrato che poteva portare a conseguenze imprevista […] E se l'umanità, nel suo complesso, continua a volerlo e a regolare i suoi giudizi di valore su questo desiderio, in molti si è installato il dubbio circa la validità infinita dell'operazione. Possiamo andare oltre, e porre in modo più preciso la domanda: le concezioni morali e politiche che continuano a dominare la nostra attività – vale a dire l'economia – non sono in ritardo sui fatti? Nei nostri giudizi complessivi non rifacciamo l'errore di quegli stati maggiori che si mostrano ogni volta in ritardo su una guerra? Insomma, il pensiero umano non dovrebbe seguire il rapido movimento dell'economia? Certo, non si tratterebbe di rinunciare bruscamente ai beni crescenti del globo, ma potrebbe essere arrivato il momento di riformare le nostre concezioni sull'uso delle ricchezze […] per contribuirvi, mi propongo di mostrare una serie di lavori e di saggi […] da una parte le profonde deformazioni dell'equilibrio generale che lo sviluppo attuale dell'industria ha comportato, dall'altra le prospettive di un'economia non centrate sulla crescita. Per la prima parte non ci sarà da far altro che proseguire l'analisi già avviata dalla scienza economica moderna, mentre per l'altra si tratterà di introdurre considerazioni teoriche nuove e fondare la rappresentazione generale del gioco economico sulla descrizione dei sistemi antecedenti all'accumulazione capitalistica. Questi studi dovranno allora includere un campo considerato generalmente estrinseco all'economia: quello delle religioni, primitive o non, cui è concesso il campo della storia delle arti. In effetti, a mio parere, l'uso delle ricchezze, o più precisamente il loro fine, è essenzialmente lo spreco: il loro ritiro dal circuito della produzione. Ora, questa verità non solo ha fondato fin dall'inizio i profondi valori umani (quelli del disinteresse) e tutti i tesori umani che i secoli ci hanno trasmesso; ma in più, è la sola verità su cui potremmo fondarci ora per risolvere i problemi posti dallo sviluppo industriale. Soltanto il dono senza speranza di profitto, così come lo richiede un principio di eccedenza finale delle risorse, può far uscire il mondo attuale dall'impasse. L'economia attuale ha fin da ora determinato in profondità un rovesciamento radicale delle idee; questo rovesciamento deve però ancora essere realizzato per rispondere alle esigenze dell'economia.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: Da Choix de lettres 1917-1962, pp. 377-79.

“Eppure, nel fondo di noi stessi, si sa che conta solo il cammino percorso.”

Bernard Moitessier (1925–1994) navigatore e scrittore francese

Origine: La lunga rotta, p. 141

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“[Fino a 14 anni hai giocato come centrocampista difensivo. Conta la leggenda che fu la performance del portiere del Camerun Thomas N'Kono in Italia 1990 che ti ha spinto ad essere un portiere. È vero? ] Sì lo è. Fu Thomas N'Kono ed i suoi spettacolari salvataggi che mi fece innamorare con la posizione. Divenne rapidamente il mio eroe e ho chiamato il mio figlio Louis Thomas in suo onore. Dopo che era nato N'Kono mi chiamò per congratularmi.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

[Up until the age of 14 you played as a defensive midfielder. Legend has it that it was the performances of Cameroon keeper Thomas N'Kono at Italy 1990 that made you want to be a goalkeeper. Is that right?] Yes it is. It was Thomas N'Kono and his spectacular saves that made me fall in love with the position. He quickly became my hero and I called my son Louis Thomas in his honour. After he was born N'Kono called to congratulate me.

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“L'importante è comunicare con il pubblico. Il resto conta molto poco. Il guaio è che in Italia ci sono ancora troppi cantanti alla Claudio Villa.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

Origine: Da Marcello D'Antoni, Intervista polemica con Lucio Battisti. «Canto i motivi che mi piacciono. L'opinione del pubblico non mi interessa.», Sogno, n. 28, 13 luglio 1969.

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“Il generale Pepe ha portato qui un gran numero di documenti importanti; e quel che più conta ci ha portato sé stesso, e dalla sua conversazione può aversi la chiave della rivoluzione napoletana.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Da una lettera a John Murray (1778–1843), ottobre 1821, citato in Elena Croce, La patria napoletana, Mondadori.

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“Avevo creduto, per un certo periodo, che nella vita contasse la virtù, e invece conta solo il carattere.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

libro Gratitude

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“Le teorie sono esposizioni senza valore. Ciò che conta è l'azione sola.”

Constantin Brancusi (1876–1957) scultore rumeno

citato in Focus n. 96, p. 178
Citazioni di Constantin Brâncuşi

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“In ogni ardente desiderio conta più il desiderio della cosa desiderata.”

Bruce Lee (1940–1973) attore, artista marziale e filosofo statunitense

Origine: Jeet kune do, p. 157

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“La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare.”

Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646–1716) matematico e filosofo tedesco

citato in Marcus du Sautoy, L' enigma dei numeri primi. L'ipotesi di Riemann, il più grande mistero della matematica, traduzione di C. Capararo, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2005

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“Per la politica il carattere conta molto più dell'intelligenza: è il coraggio che conquista il mondo.”

Joseph Göbbels (1897–1945) politico e giornalista tedesco

da Diari
Citazioni di Joseph Göbbels

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“Fai l'artista, te ne freghi, ma in verità è la gente che se frega! Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca. Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista! Sei un artista?, e ce lo cachi che sei un artista! In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo. E guarda che Andrea Pazienza che non caca, tutto così insomma, è un fatto che ti sei inventato tu, cioè un mito che non esiste! Non sei tu che non cachi, ma gli altri che ti hanno emarginato! Dormi una notte in facoltà e hai fatto l'occupazione, squacqui due manifesti e sei con la coscienza a posto! L'Espresso una settimana sì e due no e Linus quando ti capita, ed ecco risolto il problema di tenersi aggiornato! E manco hai il buonsenso, macché, il pudore di starti zitto! Noooo! Dice: vabbe', almeno sta zitto. Il compagno qua spara giudizi sugli autonomi o che so, su Robbe Grillet con l'aria di chi da sempre è immerso fino al collo di cose circa collettivi, jaquerie o Nouvelle Vogue! Oooh, ma ci credi tutti scemi? Sai cosa si dice di te dopo che hai sparato qualche palla atomica? Si dice: oh, inutile parlargli, tanto è scemo! Oppure: ma sì fatelo dire, quel coglione! O al massimo ti si concede l'alibi della pazzia, e in questo caso tu parli e qualcuno dietro di te ci fa segno come dire "ditegli sempre di sì"…
Ma che significa "ti lascio"! Che non faremo mai più l'amore, che non ci vedremo più, o che incontrandomi non mi saluterai?
Niente di tutto questo, o forse sì, tutto questo. È il concetto che conta, ti lascio, amen. La meccanica non m'interessa. La meccanica non m'interessa. M'interessa la meccanica? No! La meccanica non m'interess…”

Andrea Pazienza (1956–1988) fumettista e pittore italiano

da Le straordinarie avventure di Pentothal

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“Il corpo non importa, ciò che conta è la mente.”

Rita Levi-Montalcini (1909–2012) neurologa e senatrice a vita italiana

Origine: Citato in Oggi, 5 maggio 2010, p. 47.

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“Conta ciò che si può contare, misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è.”

Galileo Galilei (1564–1642) scienziato italiano

citato in AA.VV., Il libro della scienza, traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 43. ISBN 9788858015001

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“Che cos'è un nemico vinto? Un nemico vinto può ritornare; quel che conta è ammazzarlo!”

Gertrud von Le Fort (1876–1971) scrittrice tedesca

Origine: Colei che fu bandita, p. 31

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“La gente dice che ciò che conta è vivere, ma io preferisco leggere.”

Logan Pearsall Smith (1865–1946) scrittore, critico letterario

da Afterhoughts

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“Il Vangelo di oggi indica gli elementi di questo cammino spirituale: la preghiera, il digiuno e l'elemosina. Tutti e tre comportano la necessità di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non è l'apparenza; il valore della vita non dipende dall'approvazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, Omelia nella Santa Messa per la benedizione e imposizione delle ceneri http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2014/documents/papa-francesco_20140305_omelia-ceneri_it.html, 5 marzo 2014

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“L’ingegno conta piú dell’abilità.”

libro La scopa del sistema

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“Tutto ciò che conta nel cinema è inspiegabile.”

Wim Wenders (1945) regista tedesco

Origine: Lezioni di cinema, p. 31

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“La mia idea essenziale del 1929: non è il fine che conta, ma il risultato implicito nel meccanismo stesso dei mezzi posti in opera.”

Simone Weil (1909–1943) scrittore, filosofo

vol. I, III
Variante: La mia idea essenziale del 1934: Non è il fine che importa, ma le conseguenze implicite nel meccanismo stesso dei mezzi messi in opera.

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“Certo, non conta soltanto l'aspetto esteriore di una donna. Anche i dessous sono importanti.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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