Frasi su ladro

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ladro, uomo, essere, dio.

Frasi su ladro

Gue Pequeno photo

“Non ti prendi il mio cuore, sai non puoi rubare al ladro; dici che sei diversa non puoi mentire al bugiardo.”

Gue Pequeno (1980) rapper italiano

da L'idea sbagliata, n. 9
Fastlife Mixtape Vol. 3

Rick Riordan photo

“Io ho detto ciao al barboncino. Anche tu dirai ciao al barboncino. Il barboncino ringhiò. Dissi ciao al barboncino.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini

Gesù photo
Rick Riordan photo

“Grover restò zitto per un po’. Poi, quando pensavo che stesse per elargirmi un commento profondo e filosofico per tirarmi su, disse: — Mi dai la tua mela?”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini

Rick Riordan photo

“Chissà se Poseidone mi stava guardando. Avrebbe approvato la mia scelta?”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini

Rick Riordan photo

“Il tipico commiato di fine campo estivo dal tipico centauro della porta accanto.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini

Andrea Camilleri photo

“Quella era l'amicizia siciliana, la vera, che si basa sul non detto, sull'intuìto: uno a un amico non ha bisogno di domandare, è l'altro che autonomamente capisce e agisce di conseguenzia.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

da Il ladro di merendine, Sellerio editore, maggio 2007, p. 170

Rick Riordan photo

“Andrai a occidente e affronterai il dio che ha voltato le spalle.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini

William Shakespeare photo
Gesù photo
Gesù photo
Gianfranco Funari photo
Giorgia photo
Philip Roth photo
Zhuangzi photo

“Ruba un pezzo di legno e ti chiamano ladro; ruba un regno e ti chiamano duca.”

Zhuangzi (-369–-286 a.C.) filosofo

da Il libro di Nan Hua
Citazioni di Chuang Tzu

Edgar Lee Masters photo

“È come la gente vede il furto della mela | che fa il ragazzo ladro.”

Aner Clute, 1997
Antologia di Spoon River

Karl Marx photo

“Parecchie migliaia di questi poveri bambini abbandonati, dai 7 ai 13 o 14 anni, furono in tal maniera inviati al nord. Era usanza che il padrone (alias il ladro di bambini) desse da vestire e da mangiare ai suoi apprendisti e li alloggiasse in una abitazione posta accanto alla fabbrica. Alcuni guardiani avevano il compito di vigilare il loro lavoro. Tali aguzzini avevano interesse a spremere questi bambini fino all'inverosimile, dato che la loro paga era proporzionata alla quantità di prodotto che riuscivano ad estorcere dai fanciulli. Come conseguenza ne derivò la crudeltà. In molti distretti industriali, soprattutto nel Lancashire, questi poveri innocenti e derelitti, in balìa del padrone di fabbrica, andavano incontro ai tormenti più atroci. Venivano prostrati a morte dal lavoro eccessivo, venivano flagellati, messi in catene e torturati coi metodi di crudeltà più squisitamente raffinati; si davano parecchi casi in cui per mancanza di cibo si riducevano a pelle e ossa, e intanto la frusta li legava al lavoro. Qualche volta arrivavano persino a suicidarsi! Le belle e romantiche vallate del Derbyshire, del Nottinghamshire e del Lancashire, ignote al pubblico, divennero orribili deserti di tortura — e spesso di assassinio! I guadagni dei fabbricanti erano immensi. Malgrado ciò la loro insaziabilità da lupi mannari era sempre più forte, ed allora inaugurarono la prassi del lavoro notturno, ossia dopo aver paralizzato durante il giorno un gruppo di braccia, ne apprestavano un altro per il lavoro di notte; il gruppo diurno si metteva nei letti appena abbandonati dal gruppo notturno, e 'vice versa'. Nel Lancashire è divenuta tradizione popolare che «i letti non si raffreddino mai.»”

Libro I, settima sezione, cap. 24, p. 545
Il Capitale

James Joyce photo

“Quando si ha una cosa, questa può essere portata via. […] Ma quando si dà una cosa, questa è data. Nessun ladro può prendertela. […] Se l'hai data tu, allora è tua per sempre. Sarà sempre tua. Ecco, questo è dare.”

James Joyce (1882–1941) scrittore, poeta e drammaturgo irlandese

Origine: Da Exiles, traduzione di Ornella Trevisan, Edizioni Studio Tesi, 1992³.

Fulton J. Sheen photo

“Il ladro [crocifisso con Gesù] morì da ladro perché rubò il Paradiso.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Sette parole

“Viene il Signore come un ladro che ha desiderio di qualcosa che è in te, nella tua casa. Perché tu hai qualcosa di prezioso ed egli lo vuole, ne ha bisogno. Io ho un tesoro, che è il desiderio di Dio. È la mia persona stessa, il fiume della mia esistenza che mescola insieme fango e pagliuzze d'oro, questo nulla fragile e glorioso cui però lui stesso ha donato un cuore.”

Ermes Ronchi (1947) presbitero e teologo italiano

Sciogliere le vele
Origine: "Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà." (Mt. 24, 42 – 44)

“Il ladro insegnava al poliziotto che non era bene fare la spia.”

Giulia Carcasi (1984) scrittrice italiana

Io sono di legno

Pietro apostolo photo
Logan Lerman photo
Sacco e Vanzetti photo
Trilussa photo
Antonio Gramsci photo
Stephen King photo
Hermann Hesse photo

“A nulla l'uomo rinuncia con più fatica che a un vizio, e pochi vizi sono così ostinati come quello di cui è vittima il ladro.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

Origine: Aforismi, p. 53

Vilfredo Pareto photo
William Somerset Maugham photo
Sergej Aleksandrovič Esenin photo
Alexandre Marius Jacob photo
John Broadus Watson photo
Klemens von Metternich photo
Giuseppe Mazzini photo
Bob Dylan photo
Franz Kafka photo
Jean Genet photo
Johann Wolfgang von Goethe photo

“L'occasione non fa il ladro, | il grande ladro è lei, | perché ha rubato quel po' d'amore | che ancora in cuore mi restava.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
George Orwell photo
Milton Friedman photo
Baruch Spinoza photo
Sergej Aleksandrovič Esenin photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credere importante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vita umana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.
Di solito si pensa che il ladro, l'assassino, la spia, la prostituta, riconoscendo cattiva la propria professione, debbano vergognarsene. Invece accade esattamente il contrario. Gli uomini che il destino e i loro peccati o errori hanno posto in una determinata condizione, per quanto sbagliata sia, si creano una visione della vita in genere alla luce della quale questa condizione possa apparir loro buona e rispettabile. Per sostenere poi tale visione gli uomini si appoggiano istintivamente a una cerchia di persone in cui venga riconosciuto il concetto che si sono creati della vita e del loro posto in essa. La cosa ci sorprende quando i ladri si vantano della loro destrezza, le prostitute della loro depravazione, gli assassini della loro crudeltà. Ma ci sorprende solo perché la cerchia, l'ambiente di queste persone è circoscritto, e soprattutto perché noi ne siamo al di fuori. Ma non capita forse lo stesso fenomeno fra i ricchi che si vantano delle loro ricchezze, cioè di ladrocinio, fra i capi militari che si vantano delle loro vittorie, cioè di omicidio, fra i sovrani che si vantano della loro potenza, cioè di sopraffazione? Noi non vediamo in queste persone un concetto distorto della vita, del bene o del male, volto a giustificare la loro condizione, solo perché la cerchia di persone con tali concetti distorti è più vasta, e noi stessi vi apparteniamo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Ladro non è quello che prende ciò che gli è necessario, ma quello che trattiene, senza darlo agli altri, ciò che non gli è indispensabile e è invece necessario agli altri.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

14 luglio 1891, p. 352

Gilbert Keith Chesterton photo

“C'è chi ruba un cane, chi un cavallo e chi un uomo… ma lei pensa che ci sia qualcosa di più vile di un ladro di giocattoli?”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Uomovivo, p. 188

Mario Adinolfi photo

“[…] derubricare la forma blog e addirittura internet nel suo complesso a strumento di informazione è l'errore classico che compie chi internet non la vive pienamente. I blog non sono solo uno strumento di informazione e di denuncia. I blog possono essere (e non da oggi) un luogo della politica. Non della chiacchiera politica, del teatrino, del gossip o della lamentazione perpetua del piove-governo-ladro. I blog sono un luogo dell'aggregazione di idee e consenso, della politica vera dunque, da almeno quattro anni. Da quando cioè un signore chiamato Howard Dean e un movimento del web chiamato Move On sono riusciti a raccogliere qualcosa come settantotto milioni di dollari in poche settimane per consentire all'ex governatore del Vermont di sfidare il classicissimo vecchio senatore bostoniano John Kerry in Heinz alle primarie del partito democratico per le elezioni presidenziali americane del 2004. Quel modello, che portò Dean prima a far tremare Kerry per la nomination e oggi a guidare la macchina organizzativa del partito democratico americano, raccontò al mondo che la rete era qualcosa in più rispetto a uno strumento di informazione. Era una novità epocale capace di trasformare un signore sconosciuto in un concorrente credibile per la presidenza della più grande superpotenza del pianeta.”

Mario Adinolfi (1971) giornalista, politico e giocatore di poker italiano

Origine: Da I blog? Sono le avanguardie delle politica http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=3514&ID_sezione=29&sezione=, lettera indirizzata a Lastampa.it, 13 settembre 2007.

Francesco Moser photo
Tibor Fischer photo
Alexandre Marius Jacob photo
Tommaso Moro photo
Giuseppe Marotta (scrittore) photo

“Un esimio ladro di portafogli ha contemporaneamente le due mani che ha e le due mani che finge di avere.”

Giuseppe Marotta (scrittore) (1902–1963) scrittore e sceneggiatore italiano

Origine: Mal di Galleria, p. 14

Roger Ebert photo
Tomás Milián photo
Jeff Dunham photo
Gianni Brera photo
Tito Maccio Plauto photo

“Uomo il cui nome si scrive con tre lettere (FUR, ossia ladro).”

Tito Maccio Plauto (-254–-184 a.C.) commediografo romano

II, 4, 321, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 728

Gianni Amelio photo
Vera Inber photo
Fabri Fibra photo
Kālidāsa photo
Beppe Grillo photo
Gaetano Salvemini photo

“Il ladro è sempre severo nel giudicare l'altro ladro.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 14

Decimo Giunio Giovenale photo

“Il viandante con le saccoccie vuote può cantare in faccia al ladro.”

Decimo Giunio Giovenale (50) poeta e oratore romano

X, 22

Vicente Blasco Ibáñez photo
Osvaldo Bagnoli photo

“Quando allenavo il Rimini, ero contestato. Fui costretto a scappare come un ladro. Per questo, se posso, esco sempre dalla porta di servizio: mi alleno per i tempi duri.”

Osvaldo Bagnoli (1935) allenatore di calcio

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 36, ISBN 88-8598-826-2

Marc Monnier photo

“I politici, che cercano oggi ingegnose soluzioni alla questione di Napoli, non si sono giammai chiesti in qual modo crescessero sotto i Borboni i figli del povero, in questo paese tanto malmenato e dalla stupidità e dall'ignoranza e dalla miseria, e dalla tirannia degli uomini, quanto beneficato da tutti i doni del Cielo. Quando il bambino staccavasi dal seno materno, e sovente anche prima, — dacché i fanciulli qui vengono allattati fino al terzo anno — stendeva la mano ai passeggeri e si struggeva in lacrime, giurando per tutti i santi del paradiso esser egli orfano di nascita, e morente per fame. Mancavano scuole ed asili, ed il pane era a sì mite prezzo, che i genitori non si trovavano costretti ad insegnare ai figli la necessità del lavoro. Il piccolo vagabondo restava dunque mendicante, e addiveniva ladro di buon'ora Rubava fazzoletti, col furto si assicurava ne' mercati il suo vitto, si impadroniva or qua or là di qualche piccola moneta di rame, e finiva un giorno o l'altro col risvegliarsi in prigione. Allora di due cose l' una : o avea coraggio, o ne difettava. Vigliacco, era sfruttato dalla camorra; coraggioso, aspirava a divenir camorrista. Ma per giungervi era mestieri che ei superasse i vari gradi di iniziamento. Dapprima, garzone di mala vita, era tenuto al servizio de' più rigorosi e de' meno produttivi, semplice servo de' servi de' settari, in realtà assai più di quello che il Papa sia servo de' servi di Dio. Rimaneva in questo stalo fino a che non avesse fornito prova di zelo e di ardire. Passando allora dal terzo grado al secondo, dalla candidatura al noviziato, diveniva picciotto di sgarro.”

Marc Monnier (1827–1885) scrittore italiano

Origine: La camorra, p. 6

Marco Travaglio photo
Paul Claudel photo
Jorge Valdano photo

“Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare.”

Basilide Del Zio (1839–1919) medico e scrittore italiano

Il brigante Crocco e la sua autobiografia, Prefazione

Michele Criscitiello photo
Silvana De Mari photo
Xavier Forneret photo

“Il più grande ladro che conosca sono io, se mi leggete.”

Xavier Forneret (1809–1884) poeta, scrittore, giornalista, drammaturgo

Citato in Dictionnaire des citations, sous la direction de Robert Carlier, Jean-Louis Lalanne, Pierre Josserand e Samuel S. de Sacy, Citato in Maurice Toesca, Un homme heureux

Anthony de Mello photo
Martín Lutero photo
Giuseppe Garibaldi photo
Alessandro Manzoni photo
Michele Serra photo
Ferdinando Petruccelli della Gattina photo

“È nato malfattore politico come si nasce poeta o ladro.”

Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815–1890) giornalista, scrittore e patriota italiano

citato in Indro Montanelli, L'Italia dei notabili (1861-1900), Rizzoli, 1999, p. 133

“Io fuggo attraverso la notte demente | stanza dopo stanza | come un ladro.”

Giorgio Prodi (1928–1987) oncologo e scrittore italiano

da Epilogo, 1973

Diogene Laerzio photo
Amalia Guglielminetti photo

“Baldina, – esclamò Livio precipitandosi su di lei, soffocando coi baci un suo piccolo grido di paura e di piacere.
L'afferrò alla vita, la sollevò di peso come una bimba e premendola incontro al suo petto, nell'atteggiamento cupido geloso e contesa, uscì dalla sala da pranzo, attraversò quasi correndo il salone Luigi decimosesto, quindi uno studio appena illuminato dove inciampò in alcune poltrone di cuoio, quindi un gabinetto da bagno dalle pareti coperte di specchi nei quali egli si vide passare rapidamente curvo sul suo tesoro, con le labbra pallide e un volto contratto da ladro inseguito, e penetrò finalmente nella camera nunziale.
Allora sul letto coperto d'una gran pelle di ermellino egli depose con delicatezza la sua preziosa conquista e la chiamò dolcemente per nome due, tre, molte volte, tentando di sorriderle ancora.
Ella non sorrise più e non rispose. Guardò coi suoi grandi occhi dilatati cerchiati d'azzurro a una a una le luci che si spegnevano, guardò le pupille di Livio che s'intorbidivano.
Udì ch'egli le parlava sulla bocca con una voce mutata, con parole sconnesse, con le sue membra calde e veementi di maschio avvinghiate alla sua tenera carne di bambina. Udì il battito confuso dei loro due cuori premuti l'uno sull'altro, confusi nel loro irrompente palpitare, e s'abbandonò spasimando a quell'avidità meravigliosa e brutale che la torturava come un divino martirio.”

Amalia Guglielminetti (1881–1941) scrittrice e poetessa italiana

Origine: Gli occhi cerchiati d'azzurro, pp. 151-152

Alexīs Tsipras photo

“[Su Yanis Varoufakis] Potete accusarlo quanto volete per i suoi commenti, il suo progetto politico, il suo cattivo gusto per le camicie e le vacanze a Egina. Ma non potete definirlo un ladro o dire che ha rubato i soldi dei greci, né che aveva un piano segreto per mandare in malora il paese.”

Alexīs Tsipras (1974) politico greco

durante una seduta del parlamento, Atene, 31 luglio 2015
Origine: Citato in Tsipras e le camicie di Varoufakis http://www.ilpost.it/2015/08/01/tsipras-camicie-varoufakis/, IlPost.it, 1° agosto 2015.

Anthony Kiedis photo