Frasi su libro
pagina 24

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“Il libro preferito di un ragazzo è il suo germe di destino da compiere. Conoscere quello di ogni alunno è semplice, possibile e necessario.”

Alessandro D'Avenia (1977) scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano

Origine: @aledavenia, 28 luglio 2018, 16 aprile 2013 https://twitter.com/aledavenia/status/324163689613762561,

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“[Su Berlusconi] Ho l 'impressione che del libro nero del comunismo abbia letto solo la copertina e la prima pagina. Continua a chiamarci Pci-Pds-Ds: è corretto genealogicamente, ma altrettanto potremmo noi chiamarli P2-Fininvest-Fi.”

Fabio Mussi (1948) politico italiano

dal discorso al 1° congresso dei Democratici di Sinistra, Torino, 14 gennaio 2000; citato in Almanacco dei misteri http://www.almanaccodeimisteri.info/p22000.htm

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“A cinquant'anni dalla conquista del K2 La Garzanti ha ripubblicato il libro di mio padre La conquista del K2, una testimonianza imprescindibile per capire quello che avvenne allora.”

Origine: Dall'edizione speciale supplemento a Lo Scarpone http://www.passionemontagna.it/Edicola/LoScarpone/062004.htm n. 6 giugno 2004.

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“Non so immaginare che un libro possa essere buono, se fa diventare buoni i suoi lettori.”

Jean Jacques Rousseau (1712–1778) filosofo, scrittore e musicista svizzero di lingua francese

Origine: Citato in Tex N. 48 (2a di copertina).

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“Se la Bibbia contiene un libro di preghiere [i Salmi], dobbiamo dedurre che la parola di Dio non è solo quella che egli vuole rivolgere a noi, ma è anche quella che egli vuole sentirsi rivolgere da noi.”

Dietrich Bonhoeffer (1906–1945) teologo tedesco

Origine: Da Pregare i Salmi con Cristo; citato in Gianfranco Ravasi, L'incontro: ritrovarsi nella preghiera, Oscar Mondadori, Milano, 2014, p. 10. ISBN 978-88-04-63591-8

“Alle due e mezzo del mattino XN varcò il confine di Milano. Le notti milanesi, file di luci rosse e bianche delle auto, crocchi di persone lungo i marciapiedi, solitari nottambuli in cerca di una meta. Ad ogni metro di asfalto, le insegne dei locali offrono antidoti alla depressione, cocktail di solitudine a prezzi da boutique. In via Brera, per cinquanta euro, l'uomo barbuto vende un futuro migliore in un mazzo di carte. L'auto di XN arranca davanti al Piccolo Teatro, l'Arena e poi finalmente l'ultima spiaggia di un uomo disperato: negrolandia. Una terra di nessuno, popolata da volti scuri invisibili nella notte, risuona di una lingua babelica, in quelle strade il passaporto con l'italico stellone è un miraggio, un lasciapassare per schiudere le porte dell'inferno. In quelle vie incombono paure ancestrali, leggende, esseri mitologici. XN cercava proprio uno di quegli uomini dal passato epico, un uomo che ha attraversato i mari e la storia di due mondi: Omero. Le luci della pizzeria cinese Mergellina, vedi Shangai e poi muori, illuminavano di un'opaca luce rossa una decina di uomini dai colori esotici. Il gruppetto bivaccava sul marciapiede, individui seduti a terra con le gambe incrociate fumavano sigarette, bevevano vino da scatole di tetrapack, gli occhi fissi verso il cantore. Omero seduto, come sempre, sul gradino della vetrina illuminata narrava leggende. Impartiva lezioni di letteratura avanzata ad individui che non possedevano nemmeno l'idea astratta di libro, insegnava a scrivere e leggere: almeno quanto bastava per compilare i moduli della questura. XN aveva conosciuto il cantore di strada qualche anno prima, un'altra vita, un'era felice e perfetta.”

Senza Ritorno

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“A me è di oltraggio la stirpe, tu alla stirpe sei di oltraggio.”

Socrate (-470–-399 a.C.) filosofo ateniese

libro IV, cap. 30
Giovanni Stobeo, Anthologion

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“Vegnirò mo' a quelli balli et bassedançe che son fora dal vulgo fabricati per sale signorile, e da esser sol dançati per degnissime Madonne et non plebeie.”

Antonio Cornazano (1430–1484) poeta e scrittore italiano

da Libro sull'arte del danzare; citato in Luigi Calendoli, Storia universale della danza, Mondadori, 1985

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“Non ci sei più e il cielo appare vuoto | il sole stanco di far capriole | la luna ha le sue cose e le maree | impazzite ricoprono la terra. | Le stelle hanno scoperto con terrore | leggendo un libro di fantascienza | che moriranno spente oppur bruciate. | La festa del solstizio è rimandata, | di quella prima nessuno parla. | Soltanto noi restiamo a ricordarla.”

Cesarina Vighy (1936–2010) scrittrice italiana

da La seconda vita di Cesarina Vighy https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/27/seconda_vita_Cesarina_Vighy_co_9_100427094.shtml, Corriere della sera, 27 aprile 2010

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“Il compito di un narratore è anzitutto quello di rappresentare. Un libro che si apre è come un sipario che si alza: i personaggi entrano in scena, la rappresentazione comincia.”

Fausta Cialente (1898–1994) scrittrice, giornalista e traduttrice italiana

Origine: Citato in Fausta Cialente vince il «Savarese», La Fiera Letteraria, n. 16, aprile 1973.

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“Forse il libro [Fight Club] aprirà una nuova vena narrativa; forse il linguaggio del futuro sarà questo revival di ripetizioni nel tentativo di raggiungere una tensione che va al di là perfino dell'anarchia fondamentale dell'autore.”

Fernanda Pivano (1917–2009) traduttrice italiana

Origine: Dalla postfazione a Chuck Palahniuk, Fight Club, Mondadori, 2013, pp. 189-191. ISBN 978-88-04-50835-9

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“Le due grandi invenzioni: la grotta nella montagna, il libro nel linguaggio.”

Pascal Quignard (1948) scrittore e saggista francese

cap. XLIV, 139
Ombre erranti

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“[…] Areteo, sommo maestro nel medicare fra gli antichi, […]”

Giovanni Battista Morgagni (1682–1771) medico, anatomista e patologo italiano

libro I, lettera II; vol. 1, p. 104
Delle sedi e cause delle malattie anatomicamente investigate

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“La lettura del Mein Kampf io la renderei, per legge, obbligatoria. Fuori dal contesto in cui fu concepito e scritto, quel libro è un caciucco di coglionerie.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Citato in Cesare Medail, Il «Mein Kampf» torna nelle librerie italiane. Grazie a un editore cossuttiano, Corriere della Sera, 6 maggio 2000.

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“Dilettante è chi non è all'altezza delle proprie idee, ma ne va orgoglioso.”

Arthur Schnitzler (1862–1931) scrittore, drammaturgo e medico austriaco

da Motti brevi, n. 28, ne Il libro dei motti e delle riflessioni

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“Il fare un libro è meno che niente, | se il libro fatto non rifà la gente.”

Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano

dagli Epigrammi

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“Quella di far partecipare un libro allo Strega è una decisione che riguarda la casa editrice. Ogni casa editrice può presentarne uno alla commissione che prende i romanzi in esame. E già solo sentirsi dire dalla propria casa editrice che ha deciso di candidare il tuo romanzo, e non un altro, allo Strega è un'enorme soddisfazione. Poi a quel punto tutto sta nelle mani della Fondazione Bellonci, che decide quali sono i dodici candidati alla corsa effettiva. Quel giorno mi chiamò Laura Guidi, che è a capo della comunicazione di Giunti e mi disse: "prepara le valigie che andiamo a Benevento". È lì che c'è la fabbrica dello Strega, ed è lì che avviene la presentazione dei dodici candidati che danno inizio alle danze. Quel giorno non sono salita solo sul palcoscenico di un bellissimo teatro al centro di Benevento, ma anche su un piedistallo. […] Non avevo molte speranze di farcela, ed è stata questa la vera emozione: scoprire di potercela fare anche se tutto ti fa presagire il contrario. Solo per la forza del libro, per quanto ci credi, per quanto ti è costato. L'apice dell'emozione l'ho raggiunto lì. Per me è stato quello il traguardo. La sera della finale ero tranquilla e soddisfatta. Forse per questo sono arrivata ultima? Forse per ottenere qualcosa bisogna davvero crederci, e il mio premio era stare lì, non chiudere vittoriosa. Il mio premio era sapere che un finalista, con un libro che è stato tanto amato dal pubblico e che ha aiutato tante donne e tanti uomini in difficoltà, ha già vinto abbastanza.”

Simona Sparaco (1978) autore
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“Leggo un magnifico libro di Ghéon. Le Saint Curé d'Ars.”

Domenico Giuliotti (1877–1956) scrittore italiano

lettera a Giovanni Papini, Greve 19 maggio 1928

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“I libri, estrema risorsa dell'esilio. Un libro è una finestra dalla quale si evade.”

Julien Green (1900–1998) scrittore e drammaturgo statunitense

dalla nota di diario del 23 maggio 1941, p. 80
Diario 1940 – 1943

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“Ogni giardino è un libro di Dio, in cui si può contemplare il miracolo che Dio compie ogni giorno.”

Martín Lutero (1483–1546) teologo tedesco

Origine: Breviario, p. 165

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“Eros qual fabbro con un grande maglio | di nuovo m'ha colpito, | nel torrente invernale m'ha tuffato.”

Anacreonte (-570–-485 a.C.) poeta greco antico

da Libro II; in Anacreonte, p. 145
Origine: Con l'immagine del fabbro è raffigurato il terribile potere di Eros che prima arroventa e poi raggela. nota a p. 145 di Anacreonte.

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