Frasi su missione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema missione, essere, dio, vita.

Frasi su missione

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“Ognuno di noi è stato scelto attraverso un incontro gratuito perché si renda egli stesso incontro per gli altri. È dunque per una missione che siamo stati scelti.”

Luigi Giussani (1922–2005) sacerdote e teologo italiano

da In cammino, supplemento a Il Sabato, n. 41, 10 ottobre 1992

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“La Vita è Missione; e quindi il Dovere è la sua legge suprema.”

Giuseppe Mazzini (1805–1872) patriota, politico e filosofo italiano

da Note autobiografiche

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“L'amore segue l'orologio e il suo scopo; il sesso si concentra sulla molla e trascura la vera missione dell'orologio.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Origine: Tre per sposarsi, p. 19

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“Se avete uomini che escluderanno una qualsiasi delle creature di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrete uomini che trattano nello stesso modo i simili. Non ferire o umiliare i nostri fratelli è il nostro primo dovere verso di loro, ma non è sufficiente fermarsi lì. Abbiamo una missione più alta: essere loro di servizio dovunque ne abbiano necessità.”

Francesco d'Assisi (1182–1226) religioso e poeta italiano

Origine: Citato in Marie Matthews, Floriterapia australiana per i nostri animali, traduzione di Sonia Sferzi, Tecniche Nuove, Milano, 2009, p. 30 http://books.google.it/books?id=wtA-6F0AD34C&pg=PA30. ISBN 978-88-481-7330-8

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“Noi abbiamo coscienza in questo momento di assumere un compito sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Dal discorso di inizio pontificato.

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“La musica di Mission è scaturita da una emozione violenta, mi è quasi arrivata dall'esterno.”

Ennio Morricone (1928–2020) compositore, musicista e direttore d'orchestra italiano

Origine: Citato in Mario Luzzatto Fegiz, Morricone, 80 anni e una vita di successi «L'emozione più forte? Mission» http://www.corriere.it/spettacoli/08_dicembre_13/morricone_luzzatto_fegiz_12bae4ae-c906-11dd-ae8d-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 13 dicembre 2008.

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“Io non accetto di perdere, non lo accetto proprio. L'ho imparato dalla vita. Per me contano la grinta e l'aggressività, la determinazione e la concentrazione sui propri obiettivi. Io ho la missione di vincere.”

Zlatan Ibrahimović (1981) calciatore svedese

Origine: Dall'intervista di Walter Veltroni, Ibrahimovic: «Io non accetto di perdere» http://www.vanityfair.it/news/sport/16/06/14/gq-italia-intervista-zlatan-ibrahimovic, Vanity Fair, 14 giugno 2016.

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“Servono soldi per vivere | ma farli qua è come Tom Cruise, missione impossibile.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Raggi laser, n. 12
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“Quando ero bambino credevo che mai saremmo andati sulla Luna. Smisi di pensarlo con la missione Apollo 8 nel 1968. Ciò che mi affascina in John Glenn e in tanti astronauti che ho conosciuto, è che per tutti l'impossibile e il possibile vanno a braccetto.”

Tom Hanks (1956) attore, regista, sceneggiatore, e produttore cinematografico statunitense

da Tom Hanks: vorrei esserci anch'io, Corriere della sera, 30 ottobre 1998

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“L'uomo ha la missione di vivere in società; se viene isolato, non è un uomo intero e completo, anzi contraddice se stesso.”

Johann Gottlieb Fichte (1762–1814) filosofo tedesco

dalle Lezioni sulla missione del dotto, 1794

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“[Rispondendo alle dichiarazioni del dirigente bianconero in merito a Catania-Juventus 0-1 del 28 ottobre 2012] Marotta continua a parlare facendo paragoni, è un brav'uomo, mi fa anche un po' di tenerezza, sembra James Bond: ha la missione impossibile di giustificare l'ingiustificabile.”

Antonino Pulvirenti (1962) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Pulvirenti attacca: "Marotta come James Bond" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Catania/notizie/06-11-2012/pulvirenti-attacca-marotta-come-james-bond-913134916622.shtml, Gazzetta.it, 6 novembre 2012.

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“Il gol è la sua preghiera del mattino che durante la giornata diventa la sua missione.”

Armando Ceroni (1959) giornalista svizzero

Citazioni tratte Dalle telecronache sulla TSI, Le frasi tipiche

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“La novità di Francesco è proprio il fatto che parole antiche e evangeliche, come fede, misericordia, perdono, speranza, missione…, sono tornate attuali e attrattive.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da «Da Francesco l'invito a scrivere una nuova storia missionaria», Avvenire, 15 dicembre 2013; riportato in RiccardiAndrea.it http://www.riccardiandrea.it/2013/12/da-francesco-linvito-scrivere-una-nuova.html.

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“La missione sceglie noi, non noi la missione. Perciò le sei fedele, se resti in attesa, pronto. E se agirai, non appena te lo chiederà.”

Dag Hammarskjöld (1905–1961) 2º segretario generale delle Nazioni Unite

Origine: Tracce di cammino, p. 147

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“Per ogni missione speciale c'è, nella Bibbia una parola speciale che trova in tale missione la sua autentica spiegazione.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Sorelle nello Spirito

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“Federico scrisse lAntimachiavelli, ma non si trattava di ipocrisia, era semplicemente letteratura. Amava l'umanesimo, la ragione, la secca chiarezza — un amore problematico, derivato dagli elementi demoniaci e utilitari riuniti in lui. Così amava Voltaire, il figlio dello spirito, il padre dell'illuminismo e di ogni cultura antieroica. Baciava la mano magra che scriveva: «Odio tutti gli eroi», ed egli stesso faceva dell'ironia sulla guerra dei sette anni con le parole «debolezze eroiche». Metteva però anche nero su bianco: se avesse voluto punire una provincia, l'avrebbe fatta governare da letterati; il suo illuminismo era così superficiale, che se ne sentiva immune. Quando poi vuole chiarire il vero motivo che lo ha indotto a scambiare la dolce quiete di una vita dedita alla letteratura con i tremendi sforzi ed i sanguinosi orrori della guerra, parla in generale di un «segreto istinto». Ciò che egli definisce in questo modo era più forte della letteratura: diresse le sue azioni e decise della sua vita; ed è un concetto tipicamente tedesco che questo istinto segreto, questo elemento demoniaco fosse in lui sovrumano: era la forza del destino, lo spirito della Storia.
In fondo era una vittima. Egli pensava ad ogni modo di essersi sacrificato: nella giovinezza per il padre e nella maturità per lo Stato. Ma sbagliava se pensava che sarebbe stato libero di agire diversamente. Era una vittima. Doveva agire ingiustamente e vivere contrariamente al pensiero; non gli fu concesso di essere un filosofo, ma dovette fare il re, perché un grande popolo compisse la sua missione nel mondo.”

Thomas Mann (1875–1955) scrittore e saggista tedesco

Origine: Federico e la grande coalizione, pp. 77 sg.

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“Pochi istanti dopo s'udì partire a motore imballato la giardinetta della ragazza e don Camillo uscì dal confessionale e andò a sfogare col Cristo dell'altar maggiore la tristezza del suo animo:
"Signore, se questi giovani che si prendono gioco delle cose più sacre sono la nuova generazione, che mai sarà della Vostra Chiesa?"
"Don Camillo" rispose con voce pacata il Cristo "non ti lasciare suggestionare dal cinema e dai giornali. Non è vero che Dio ha bisogno degli uomini: sono gli uomini che hanno bisogno di Dio. La luce esiste anche in un mondo di ciechi. È stato detto 'hanno gli occhi e non vedono'; la luce non si spegne se gli occhi non la vedono."
"Signore: perché quella ragazza si comporta così? Perché per ottenere una cosa che potrebbe facilmente avere soltanto se chiedesse, deve estorcerla, carpirla, rubarla, rapinarla?"
"Perché, come tanti giovani, è dominata dalla paura d'essere giudicata una ragazza onesta. È la nuova ipocrisia: un tempo i disonesti tentavano disperatamente d'essere considerati onesti. Oggi gli onesti tentano disperatamente d'essere considerati disonesti."
Don Camillo spalancò le braccia:
"Signore, cos'è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?"
"Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?"
"No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l'autodistruzione di cui parlavo. L'uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L'unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell'uomo sarà quello del bruto delle caverne. Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all'uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l'uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?"
Il Cristo sorrise.
"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano
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“La fede in una missione divina è una delle tante forme di certezza che hanno afflitto la razza umana.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

da Saggi impopolari

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“La "Compagnia inglese delle Indie Orientali" aveva ottenuto, oltre al potere politico nelle Indie Orientali, il monopolio assoluto del commercio del tè, del commercio con la Cina in generale e del trasporto delle merci dall'Europa all'Asia e viceversa. Ma la navigazione costiera dell'India e quella inter-insulare, come anche il commercio all'interno dell'India, erano divenuti monopolio degli alti funzionari della Compagnia. I monopoli di sale, dell'oppio, del betel e di altre merci erano inesauribili miniere di ricchezza. I funzionari stabilivano di persona prezzi e spellavano a discrezione l'infelice indù. Il governatore aveva la sua arte in questo commercio privato. I suoi favoriti riuscivano a stipulare contratti base ai quali, più capaci degli alchimisti, riuscivano a creare l'oro dal nulla. Grandi patrimoni crescevano in un sol giorno come i funghi, l'accumulazione originaria veniva fatta senza aver anticipato neanche uno scellino. Il processo di Warren Hastings è pieno di esempi del genere. Ecco un caso. Un tale Sullivan riesce a stipulare un contratto di fornitura d'oppio al momento della sua partenza — per una missione ufficiale — per una regione dell'India estremamente lontana dai distretti dell'oppio. Sullìvan vende il suo contratto a un certo Binn per 40000 sterline; Binn lo rivende lo stesso giorno per 60000 e l'ultimo acquirente, che poi provvederà alla fornitura, ammette di aver ricavato ugualmente un enorme profitto. In base a una lista presentata al parlamento, la Compagnia e i suoi funzionari s'erano fatti donare dagli indiani, tra il 1757 e il 1766, sei milioni di sterline Dal 1769 al 1770 gli inglesi fabbricarono una carestia facendo incetta di tutto il riso e rifiutando di venderlo se non a prezzi favolosi.”

Libro I, settima sezione, cap. 24, p. 541
Il Capitale
Origine: (1732-1818) governatore generale dell'India britannica, fu processato per corruzione e assolto nel 1795.
Origine: Nel 1866 nella sola provincia di Orissa più di un milione di indù morì di fame, malgrado ciò si cercò di riempire le casse dello Stato ponendo prezzi altissimi ai mezzi di sussistenza di gente che moriva di fame.

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