Tratte da alcune gare
Frasi su nulla
pagina 34
Le luci di Atlantide
Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 118

Origine: Citato in Alessandra Bocci, Parola di Boban «Rivoluzionari» http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/dicembre/28/Parola_Boban_Rivoluzionari__ga_0_0312287282.shtml, La Gazzetta dello Sport, 28 dicembre 2003.

Origine: Citato in Gianfranco Morra, Specchio dei tempi. Antologia interdisciplinare, Editrice La Scuola, 1981.
Origine: Citato in Foibe, la giornata del ricordo. Grasso: “Una pagina terribile” http://www.lastampa.it/2014/02/10/italia/politica/foibe-la-giornata-del-ricordo-grasso-una-pagina-terribile-SuktlePl0vlOa40nhG0q6I/pagina.html, La Stampa.it, 10 febbraio 2014.
da Un nulla pieno di storie. Ricordi e considerazioni di un viaggiatore nel tempo, Interlinea 2010

Parte quinta, Articolo decimo, Scrupoli che portano a credere che tutto capita per punizione, p. 217
Trattato sugli scrupoli
7, 5b-6
Śivaḍṛṣti
Origine: Citato in Mark Dyczkowski 2013, p. 240.

Origine: Mi sa che fuori è primavera, pp. 94-95
Origine: Da Le parabole e la rivelazione dell'amore di Dio, in Adrienne von Speyr, Le parabole del Signore, Jaca Book, Milano, 2008, p. 9 http://books.google.it/books?id=BpZG9MBnWHwC&pg=PA9. ISBN 978-88-16-30459-8

Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Settembre 1945

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, p. 651. ISBN 978-88-420-8734-2

Origine: Citato in Pasquale Panella: le canzoni sono il mio inadempimento http://qn.quotidiano.net/2000/09/04/1255846-Pasquale-Panella--quotLe-canzoni-sono-il-mio-inadempimento-quot.shtml, Quotidiano.net.
Jonathan Borgais sulle possibili cause dell'incidente
Citazioni su Andrew McAuely

“Il colore è il mio vero ed unico amico, che mi consola senza mai rimproverarmi di nulla.”
Roma, febbraio 2003
Origine: Citato in Pierandrea Saccardo, Paolo Salvati. Opera creativa e vita da Espressionista Moderno http://www.artapartofculture.net/2015/02/22/paolo-salvati-opera-creativa-e-vita-da-espressionista-moderno/, Artapartofculture.net, 22 febbraio 2015.
Origine: Da Il denaro, sterco del demonio, Marsilio, 1998.

Con data
Origine: Citato in Mimmo Malfitano, Maradona, dalla festa alla caserma, La Gazzetta dello Sport, 7 giugno 2006.
Origine: La beata riva, p. 13; in 1976, pp. 138-139

Origine: Citato in Mario Luzzatto Fegiz, Fegiz Files http://forum.corriere.it/fegiz_files/21-03-2010/aretha-franklin-e-celine-dion-su-mina-1508500.html, Corriere.it, 21 marzo 2010.
Origine: Citato in Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio, traduzione di Monica Natali, lettera CVIII, 20-21, in Tutte le opere, a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000, p. 965. ISBN 88-452-9073-5

da Il direttore delle poste, in Autobiologia
Origine: Dal programma televisivo Markette, La7, 5 febbraio 2008.

“L'Uomo di Lenhart accetta, crede che provare gratis non costi davvero nulla.”
La gemella H

“Noi possiamo essere solo ciò che siamo, nulla di più e nulla di meno.”
Kahlan
We can only be what we are, nothing more, nothing less.
La prima regola del mago, L'assedio delle tenebre

“Gli uomini che non credono in nulla scrivono tomi su divinità che non sono mai esistite.”
Origine: Il colosso di Maroussi, p. 87

Origine: Citato in Inghilterra, Campbell: "Capitano della Nazionale per anni se fossi stato bianco" http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2014/03/02/news/campbell_inghilterra_razzismo-80022070/?ref=HRLV-3, Repubblica.it, 2 marzo 2014.

Origine: Un nuovo modello dell'universo, p. 22

Origine: Citato in XVII Legislatura – Camera dei deputati – Assemblea – Seduta n. 591 di mercoledì 16 marzo 2016 – Resoconto stenografico dell'Assemblea. Roma, 16 marzo maggio 2016.

Origine: Da Il petrolio di Dell'Utri http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/06/il-petrolio-di-dell-utri.html, la Repubblica, 6 marzo 2010.
Origine: Malattia come simbolo, p. 32

Origine: Citato in Walter Laqueur, La Repubblica di Weimar, traduzione di Lydia Magliano, Rizzoli, Milano, 1977, p. 82.

Origine: Da La vera benzina di noi «gobbi» http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/luglio/05/vera_benzina_noi_gobbi__ga_10_080705043.shtml, La Gazzetta dello Sport, 5 luglio 2008.

Rat-Man e il fumetto popolare http://www.rat-man.org/s-algozzino/, Official Rat-Man Home Page, luglio 2011

Continuità, p. 643
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
Origine: Parte di questa poesia viene recitata da Duke (interpretato da James Garner) nel film Le pagine della nostra vita (2004): «Niente è mai perduto o può essere perduto. Il corpo lento, vecchio, freddo, ceneri rimaste dai fuochi del tempo, tornerà a splendere ancora.»

dall' intervista http://www.piazzadellaliberta.it/2008/01/10/storace-lotito-esultava-ai-gol-della-roma/ per la trasmissione Dossier 56, Teleroma 56, 9 gennaio 2008
Origine: Attila, p. 181

da Gli anni della maturità, p. 67
Erasmo da Rotterdam

Ninette: III, VI, VIII; p. 760
Insciallah
Origine: Il film in questione è Ultima occasione (Tuff Turf), pellicola statunitense del 1985. La frase è generalmente attribuita a Søren Kierkegaard.
Origine: Da Léon Bloy, mistico del dolore, Edizioni Paoline, Alba, 1958, pp. 84-86; citato in Léon Bloy, L'anima di Napoleone, introduzione e traduzione di Gennaro Auletta condotta sulla decima edizione francese, note di V. Gambi, Edizioni Paoline, Milano, 1962, p. 31.

da Deterrent or Defence; citato in Arthur M. Schlesinger Jr., I mille giorni di John F. Kennedy, Rizzoli editore, Milano, 1966, p. 131
Origine: Da Pensatina dell'antimetafisicante

La tregua
Variante: Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quello che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.
Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. E' stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti; e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.