Frasi su scrittura
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“[Su Romanzo criminale - La serie] Ho guardato la prima puntata pieno di pregiudizi. Giunto infine alla dodicesima, devo ammettere invece che ci troviamo di fronte a uno degli esiti più riusciti della fiction italiana. La livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia ha trovato una scrittura che finalmente esce dai canoni dell'agiografia all'italiana.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Il Libanese e il Dandi: fiction riuscita http://www.corriere.it/spettacoli/09_gennaio_16/aldo_grasso_il_libanese_e_il_dandi_fiction_aa90b7f0-e39a-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 16 gennaio 2009.

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“Vi sono alcuni che hanno avuto la fortuna di essere introdotti nella conoscenza delle Scritture fin dalla tenera infanzia e sono stati nutriti talmente bene col cibo offerto loro dalla santa Chiesa da poter essere promossi, con l'educazione appropriata, ai più alti ordini sacri.”

Rabano Mauro teologo tedesco

Origine: citato in Benedetto XVI, udienza del mercoledì del 3 giugno 2009 http://www.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090603_it.html

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“La conoscenza soprannaturale necessaria all'uomo è trasmessa in modo sufficiente nella Sacra Scrittura.”

Duns Scoto (1265–1308) filosofo e teologo scozzese

citato in Olivier Boulnois, Duns Scoto: il rigore della carità, p. 67, traduzione di Costante Marabelli, Jaca Book, Milano 1999

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“Custodiscono la purezza le fatiche corporali e la meditazione della Scrittura.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Per corpo di Cristo si intende anche la Scrittura di Dio.”

Ruperto di Deutz (1075–1129)

citato in Enzo Bianchi, Ascoltare la Parola, Qiqajon, 2008

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“Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

da De catechizandis rubidus 1,8

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“Così io, Beda, servo di Cristo e sacerdote del monastero dei Beati Apostoli san Pietro e san Paolo, che si trova a Wearmouth e a Jarrow (nel Northumberland), con l'aiuto di Dio ho composto fino a dove ho potuto raccogliere, o dagli antichi documenti o dalle tradizioni degli anziani o dalla mia conoscenza, questa storia ecclesiastica della Britannia, e specialmente alla razza inglese. Sono nato nel territorio del detto monastero, e all'età di 7 anni i miei genitori mi affidarono alla cura del reverendissimo abate Benedetto, e successivamente a Ceolfrid, perché mi istruissero. Da quel momento ho passato tutta la mia vita all'interno del monastero, dedicando tutte le mie fatiche allo studio delle Scritture, e fra l'osservanza della disciplina monastica e del compito quotidiano di cantare in Chiesa, è stato sempre mia delizia imparare o insegnare o scrivere. A diciannove anni fui ammesso al diaconato, a trent'anni al sacerdozio, entrambi nelle mani del reverendissimo Vescovo Giovanni, e sotto la disciplica dell'abate Ceolfrid. Dal momento dell'ammissione al sacerdozio al mio attuale cinquantanovesimo anno, mi sono sforzato di scrivere brevi note sulle Scritture, tratte dai lavori dei Venerabili Padri o in conformità con il significato e l'interpretazioni da essi indicati, e ciò per mio uso personale e per quello dei miei confratelli.”

Beda il Venerabile (672–735) monaco inglese e santo

da Historia

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“La scrittura è il luogo in cui mi sono innamorato di lei.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 99

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“Dice un detto volgare, che all'orsa paiono belli i suoi orsacchini: ma non crediate che le sembrino mai cotanto miracolosi, quanto le sue scritture a uno che scrive.”

Gasparo Gozzi (1713–1786) scrittore italiano

p. 182- 183
Origine: Scritti di Gaspare Gozzi, scelti da Niccolò Tommaseo, Vol. II, parte seconda, Felice Le Monnier, Firenze 1849

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“[Su Franz Kafka] L'ho sempre considerato un mago, come Beckett e Bellow: quando lo leggi cerchi di entrare nella sua scrittura e nel suo mondo per capirne i segreti, senza tuttavia riuscirvi. C'è qualcosa di magico, anzi di miracoloso nel suo universo letterario. Le prime cose che ho letto sono stati i racconti.”

Philip Roth (1933–2018) scrittore statunitense

Origine: Citato in Antonio Monda, Philip Roth. Perché mi affascina la magia di Kafka http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/05/16/philip-roth-perche-mi-affascina-la-magia.html, la Repubblica, 16 maggio 2011.

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“Gli ultimi versi di Verlaine. Non è più una scrittura: è un gioco di dadi fatto con le parole.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

1 ottobre 1897; Vergani, p. 133
Diario 1887-1910

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“Ecco la meta a cui tende la Chiesa: è, come dice la Bibbia, la «Gerusalemme nuova», il «Paradiso». Più che di un luogo, si tratta di uno "stato" dell'anima in cui le nostre attese più profonde saranno compiute in modo sovrabbondante e il nostro essere, come creature e come figli di Dio, giungerà alla piena maturazione. Saremo finalmente rivestiti della gioia, della pace e dell'amore di Dio in modo completo, senza più alcun limite, e saremo faccia a faccia con Lui! (cfr 1Cor 13,12). È bello pensare questo, pensare al Cielo. Tutti noi ci troveremo lassù, tutti. È bello, dà forza all'anima. […] Nello stesso tempo, la Sacra Scrittura ci insegna che il compimento di questo disegno meraviglioso non può non interessare anche tutto ciò che ci circonda e che è uscito dal pensiero e dal cuore di Dio. L'apostolo Paolo lo afferma in modo esplicito, quando dice che «anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). Altri testi utilizzano l'immagine del «cielo nuovo» e della «terra nuova» (cfr 2Pt 3,13; Ap 21,1), nel senso che tutto l'universo sarà rinnovato e verrà liberato una volta per sempre da ogni traccia di male e dalla stessa morte. Quella che si prospetta, come compimento di una trasformazione che in realtà è già in atto a partire dalla morte e risurrezione di Cristo, è quindi una nuova creazione; non dunque un annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda, ma un portare ogni cosa alla sua pienezza di essere, di verità, di bellezza.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, 26 novembre 2014

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“Il lavoro dell'Attore funziona così (almeno per me!): tra le mani hai una scrittura, una sceneggiatura, un copione e tu cerchi di sublimare questo materiale e di dar vita a quel mondo, a quella storia.”

Marco Palvetti (1988) attore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/577331148958067/photos/a.577332482291267.1073741825.577331148958067/1213026545388521/?type=3 su Facebook.com, 18 maggio 2016.

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