Frasi su sorta
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“È vero, c'è una corruzione che vediamo diffusa come se ci fosse una sorta di concezione rapinatoria della vita. La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. Di un suo impoverimento.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2015
Origine: Durante l'intervento al Serming di Torino; citato in Mattarella: "Corruzione diffusa, è concezione rapinatoria vita" http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/05/14/news/mattarella_corruzione-114360410/, Repubblica.it, 14 maggio 2015.

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“Molti artisti contemporanei, – compreso l'autore di questo articolo – hanno subito crisi simili e confuso l'énorme con il grande, la violenza con l'energia. Ma è generalmente una follia romantica della gioventù e quella d'un tempo in cui il cuore si esalta a caso prima che il gusto abbia scelto. Il fatto strano è che essa si sia verificata in Van Lerberghe all'età di quarant'anni, come un improvviso richiamo delle forze dell'adolescenza in un'anima poco a poco rinnovata. Questo ribollire disordinato non è certo inutile ed il genio di Emile Verhaeren ha potuto trarne soprendenti capolavori. In Van Lerberghe esso si è presto contenuto e si è risolto in lirismo.
No, certo, questo nuovo stato non si è riflesso direttamente nella sua opera, ma senza dubbio è servito a darle una più viva ampiezza. Lui, Charles Van Lerberghe non somigliava più al poeta. Aveva da poco iniziato l'ammirevole Chanson d'Eve, e mi mostrò anche l'abbozzo di una commedia leggendaria in tre atti che nulla doveva allo stoicismo. Era una sorta di satira, di spirito pagano, insieme ironica e veemente. Io terminavo le ultime pagine di Clartés e lavoravo ancora ad alcune Banalités indiscrètes impertinenti e talvolta sbrigliate. Essendoci scambiati i nostri scritti, restammo stupefatti; poiché singolare era il contrasto fra il profondo accordo di tutte le nostre tendenze di artisti e la divergenza del nostro spirito. Ma la trasformazione proseguiva in Charles Van Lerberghe e a sua insaputa. A Firenze, dove vivemmo insieme per molti mesi era improvvisamente ridivenuto il sognatore di un tempo. Non lo stesso, tuttavia; era gioioso, più appassionato di ciò che la vita contiene, più lirico. E, in verità, il lirismo trionfa lungo tutti questi poemi della Chanson d'Eve, molti dei quali furono scritti in un giardino di oleandri, all'ombra della vecchia torre che corona la collina di Arcetri, mentre un immenso paesaggio mostrava in lontananza l'Arno che bagnava i palazzi fiorentini.”

Albert Mockel (1866–1945)
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“Sostenendo che si stia facendo un'operazione fondamentale e decisiva come quella della presunta soppressione del Senato, esattamente come presuntivamente sono state soppresse le Province, Matteo Renzi elenca i risultati che questo Esecutivo da lui guidato avrebbe portato a casa. Bene, fra questi, lui dice: «abbiamo portato a casa la riforma del lavoro, nessuno lo credeva eppure ci siamo riusciti». Lo ringrazio perché quantomeno ha parlato in italiano per uno che è abituato allo slang e allo "shish" almeno ha recuperato un pochino di sano orgoglio linguistico. Poi Matteo Renzi dice: «Poi abbiamo anche eliminato tasse giudicate a torto o a ragione insopportabili». Scusi, probabilmente qualunque contribuente potrebbe ritenere la propria tassazione una sorta di vessazione, poi poco importa se a torto o a ragione. Anche in questo caso Matteo Renzi dimostra la sua grettezza intellettuale e dunque morale perché le tasse non si tolgono a torto o a ragione perché sono considerate insopportabili. Noi abbiamo una Costituzione che ci dice che la fiscalità deve essere progressiva e questa è stata una conquista di chi adesso approva uno stravolgimento di quei principi, a torto o a ragione! Come se un Governo non si dovesse far orientare dalla ragione. Da che cosa si dovrebbe fare orientare: forse da Jim Messina, quel famoso specialista di comunicazione politica che forse lo accompagnerà casa per casa quando Matteo Renzi, così ci ha detto, dovrà andare a convincere gli italiani per il referendum confermativo. Perché a questo siamo arrivati, perché chi non ha il polso della situazione, chi non ha il controllo di quanto venga sentito dalle persone, dai cittadini, dai lavoratori, dai disoccupati, da tutti coloro che stanno pensando da troppo tempo all'emigrazione come unica via di fuga da questa situazione insopportabile, bene, chi quel rapporto non ce l'ha può anche pensare di spendere un botto di soldi per far venire un professionista statunitense di comunicazione politica.”

Nicola Morra (1963) politico italiano
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“Credo che il golf eserciti, per un calciatore, il fascino dello sport individuale: una sorta di solitudine necessaria. Aiuta a concentrarsi, a entrare in una dimensione completamente diversa da quella che si è abituati a vivere in campo. E poi ci sono tutte quelle caratteristiche che rendono unico e speciale questo sport, a cominciare dallo stare all'aria aperta, prendersi del tempo per sé, godersi anche un po' di silenzio, che non guasta.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Daniela Cotto, Del Piero: la mia seconda vita? Il golf, un amore a prima vista http://www.lastampa.it/2016/10/22/societa/del-piero-la-mia-seconda-vita-il-golf-un-amore-a-prima-vista-y67R4UTbZnqqZNFsgfcJZJ/pagina.html, Lastampa.it, 22 ottobre 2016.

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“Le minoranze sono una sorta di visione apocalittica del bene.”

Andrea Gallo (1928–2013) presbitero italiano

Origine: Sopra ogni cosa, p. 25

“Si potrebbe poi dedurre una sorta di legge generale dell'opinione pubblica secondo cui a criticare sono più bravi quelli di sinistra, a governare sono più adatti quelli del centrodestra.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Ecco perché in Tv la destra non esiste http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_perche_tv_destra_non_esiste/19-11-2010/articolo-id=487896-page=0-comments=1, il Giornale.it, 19 novembre 2010

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“[…] non si parla più di Brexit perché i dati sono positivi. Mostrare che chi esce sta meglio, che non esistono apocalissi di sorta, è qualcosa che i nostri media non possono permettersi di raccontare.”

Alberto Bagnai (1962) economista italiano

Origine: Dall'intervista di Marco Dozio, Alberto Bagnai: "L'Eurozona sta andando a picco. La catastrofe è l'euro, non la Brexit" http://www.ilpopulista.it/news/6-Settembre-2016/4665/alberto-bagnai-l-eurozona-sta-andando-a-picco-la-catastrofe-e-l-euro-non-la-brexit.html, Il Populista.it, 6 settembre 2016.

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“[A proposito del protocollo RSS] Nel vecchio sistema delle comunicazione di massa eri principalmente limitato dalla quantità di spazio nelle onde radio. Puoi spedire solo 10 canali attraverso le onde radio per ricevere la televisione. Con i cavi puoi anche arrivare a 500 canali. In Internet tutti hanno un canale. Tutti possono avere un blog. Tutti hanno un modo per esprimersi. Quindi quello che vedi ora non è una questione su «chi ha accesso alle onde radio?». La domanda è «chi prende il controllo dei mezzi con cui trovi le persone?». Abbiamo iniziato a vedere il potere centralizzarsi in siti come Google, questa sorta di portinai che ti dicono dove trovi in Internet dove vuoi andare. La gente che ti fornisce le tue fonti delle notizie. Quindi il problema non è che solo certe persone abbiano la possibilità di parlare, ora tutti hanno la possibilità di parlare. È una questione di «chi viene ascoltato?»”

Aaron Swartz (1986–2013) programmatore, scrittore e attivista statunitense

In the old system of broadcasting you're fundamentally limited by the amount of space in the airwaves. You know, you could always send out 10 channels over the airwaves for televisions right away even with cables you have 500 channels. On the Internet everybody can have a channel. Everyone can get a blog or a myspace page. Everyone has a way of expressing themselves. And so what you see now is not a question of «who gets access to the airwaves?». It's the question of «who gets control over the ways you find people?» You know you started seeing power centralizing in sites like Google, these sort of gate keepers that tell you where on the Internet where you want to go. The people who provides you, your sources of news information. So it's not you know, only certain people have a license to speak now everyone has a license to speak. It's a question of «who gets heard?».
Origine: Il Really Simple Syndication
Origine: Da un'intervista del 2007; visibile in Aaron Swartz - The Network Transformation https://www.youtube.com/watch?v=CzNXDdjtXQI, youtube,com.

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“Io credo che riscoprire la radici culturali in un momento storico come questo sia fondamentale per un territorio come Palermo. Ogni tanto immagino che si possa dar vita ad una sorta di neo Garibaldi al contrario che parta con le camicie rosse da qui per conquistare non Roma ma Bruxelles, per spiegare che l'Europa non è un fatto solo legato alla monetina ma che è un legata a incroci e stratificazioni culturali dove Palermo gioca un luogo da protagonista.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Citato in Manlio Viola, Ripartire dalla Palermo arabo-normanna, l’idea di Daverio allo Steri http://palermo.blogsicilia.it/ripartire-dalla-palermo-arabo-normanna-lidea-di-daverio-allo-steri/330898/, BlogSicilia.it, 23 marzo 2016.

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“Ho già espresso in più occasioni, peraltro senza ambiguità di sorta, il mio giudizio sull'antiberlusconismo e sul berlusconismo. Si tratta di due fenomeni altamente ripugnanti, dei quali tuttavia il primo è – se mai è possibile – ancora più osceno e disgustoso del secondo. E questo per molte ragioni. Ne ricorderò unicamente una, su cui già ho insistito ad abundantiam. L'antiberlusconismo, con cui la sinistra ha identificato il proprio pensiero e la propria azione negli ultimi vent'anni, rappresenta l'esempio insuperato della volgarità della sinistra italiana in ogni sua gradazione. L'antiberlusconismo ha, infatti, permesso alla sinistra di occultare la propria adesione supina al capitale dietro l'opposizione alla contraddizione falsamente identificata nella figura di un'unica persona, secondo il tragicomico transito dal socialismo in un solo paese alla contraddizione in un solo uomo. Così facendo, la sinistra si è potuta volgarmente riciclare, aderendo al monoteismo del mercato e dirottando su un'unica persona la contraddizione contro cui combattere. Come l'odierno antifascismo in assenza integrale di fascismo, così l'antiberlusconismo ha svolto il ruolo di fondazione e di mantenimento dell'identità di una sinistra ormai conciliata con l'ordine neoliberale. Ingiustizia, miseria e storture d'ogni sorta hanno così cessato di essere intese per quello che effettivamente sono, ossia per fisiologici prodotti dell'ordo capitalistico, e hanno preso a essere concepite come conseguenze dell'agire irresponsabile di un singolo individuo.”

Diego Fusaro (1983) filosofo italiano

Origine: Da L'idiotismo dell'antiberlusconismo http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/lidiotismo-dellantiberlusconismo-11961.html, LoSpiffero.com, 5 agosto 2013.

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“Si badi bene che nutro una sorta di rispetto misto a diffidenza verso gli psicologi, in quanto li ascrivo alla famiglia dei telepati, sebbene di grado inferiore.”

Zerocalcare (1983) fumettista italiano

Strisce, Zerocalcare.it
Origine: Da Psicologi http://www.zerocalcare.it/2012/10/15/psicologi/, 15 ottobre 2012.

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“La Lega aspira a un mondo frammentato, quasi feudale e di città-stato, e va­gheggia una sorta di autarchia: con il sì alla polenta e il no al­l'ananas, come se questo fosse un problema del futuro…”

Niccolò Ghedini (1959) avvocato e politico italiano

citato in Dino Martirano, Ghedini, arringa sulla Lega: ha idee autarchiche e feudali http://www.corriere.it/politica/09_settembre_21/martirano_ghedini_lega_d5926932-a67a-11de-8d5f-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 21 settembre 2009

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“Fatima, in effetti, è il nome della figlia prediletta di Maometto […] Tutto intero l'Islàm, al di là di ogni scuola, non ha dimenticato un hadit di Maometto, un detto, cioè, tramandato dalla tradizione orale dei primi discepoli e considerato fonte di rivelazione accanto al Corano. Quellhadit ha conservato una parola del profeta dell'Islàm rivolta a Fatima: «Tu sarai la padrona delle donne nel Paradiso, dopo Màryam». Una superiorità, dunque, nello stesso Cielo musulmano, di quella che i cristiani chiamano Regina Coeli. E, al contempo, un diretto legame con Fatima. Le due esercitano insieme (pur se Maria è al vertice) una sorta di signoria nel Paradiso. Non stupisce, dunque, che Louis Massignon […] abbia visto non una coincidenza casuale, bensì un segno eloquente nel fatto che Maria, «Padrona delle donne» nel Paradiso musulmano, abbia scelto di apparire in una località sino ad allora sconosciuta a molti degli stessi portoghesi, ma che portava il nome proprio di chi, per Maometto, è subito sotto di lei nel regno dei beati. […] così che i pellegrini islamici, seppur non organizzati, non sono mai mancati a Fatima e ora vanno sempre crescendo. […] È singolare che, in tanto parlare di ecumenismo, Maria è il «luogo» dove musulmani e cristiani (quelli, almeno, cattolici e quelli ortodossi) sono vicini più che ovunque altrove.”

Origine: Ipotesi su Maria, pp. 187-191