Frasi su terra-terra
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“Maria non si stupì affatto della presenza di un angelo. Fu invece l'angelo a stupirsi di lei. Maria vedeva il Creatore in tutte le creature, e vederlo negli occhi di un angelo le sembrava altrettanto sublime che vederlo in quelli di un uomo. Non la stupiva scorgere ovunque il Creatore. Era intenta a normali lavori domestici. Aveva forse un panno in mano o una spazzola di legno che a un certo punto le erano caduti non perché fosse rimasta trasecolata dall'apparizione di Gabriele, ma per lo stesso identico motivo per cui a ciascuno di noi cascano di mano le penne e gli smartphone. Gabriele ha il volto di un giovane molto bello, dai lineamenti molto delicati. Capelli leggermente ondulati, castani. Occhi verdi. Niente ali però, questo no. Solo una veste candida. È lui a stupirsi. Molto, molto più di Maria. Gabriele è un arcangelo eviterno abituato a guardare fisso l'eterno Dio, e sa bene tutta l'opaca caligine che avrebbe trovato arrivando sulla terra. Aveva ancora fresca una certa esperienza con Zaccaria (cfr Lc 1). Proprio per questo si stupì. Di Maria. Si stupì molto. Non si aspettava di vedere il Creatore guardando una creatura. Di vedere una creatura "tutta così piena di Creatore. Così stracolma, così piena di grazia, così kecharitoménê. Devo aver sbagliato strada, pensò Gabriele. Credevo d'esser sceso sulla terra, e guarda un po' sono arrivato in cielo. Si guardava attorno nella stanza mentre Maria curava cose casalinghe impercettibili a un angelo, e quel principe del cielo pensava: «Guarda un po', qui è tutto pieno di cielo. È tutto pieno degli spirituali sorrisi che si sorridono nei cieli, delle trepidanti parole che alitano su da noi nei cieli». Era molto stupito, Gabriele, di fronte a Maria. Era stupefatto. Non aveva mai visto nulla di simile. Con nessuna creatura aveva mai visto Dio comportarsi in simile modo. Gabriele disse «il Signore è con te» (Lc 1, 28) e non lo aveva mai detto a nessuno. Una cosa così non l'aveva mai detta. Era una prima volta, una primizia. Di tutta la creazione, di tutte le creazioni. Mai vista una cosa simile, pensava Gabriele, mentre Maria lo guardava e non si stupiva più di tanto. E lui proprio di questo era stupefatto. Dell'atmosfera famigliare, normale, che lo sguardo di Lei, le sue mani, la sua presenza, creavano. Lei era quasi seduta a terra (forse a filare o a pulire) e lui, che veniva dal più alto dei cieli, era molto affascinato da quelle dita, da quelle mani. E si chiedeva se stesse filando o forse solo pulendo, e si stupiva di essere affascinato da una cosa così semplice e umile.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Il Signore dei Sogni

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“Chiese uno: perché un tempo, quando Dio camminava sulla terra | e faceva miracoli, | ci fu chi vide e non credette? | Oggi il mondo trabocca di male, | tutti vediamo i diavoli e nessuno ci crede.”

Hendrik Adamson (1891–1946)

Chiese uno, Küsis üks
Origine: In Mulgimaa, 1919; in Poeti estoni, a cura di Margherita Guidacci e Vello Salo, Edizioni Abete, Roma, 1973, p. 77.

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“La chiesa cattolica ha impiegato secoli a convincersi che è la Terra a girare intorno al Sole. Si rassegnerà anche all'idea che un uomo giri intorno a un altro uomo.”

Piergiorgio Paterlini (1954) scrittore e giornalista italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/paterlini/posts/10206703128681620 su Facebook, 27 maggio 2015.

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“Centro di figlie uguali, uguali figli, | tutti, tutti in pari grado cari, piccoli, adulti, giovani o vecchi, | robusta, grande, bella, paziente, capace, ricca, | perenne quanto la Terra, la Libertà, la Legge e l'Amore, | sublime, salubre una Madre torreggia seduta, | sull'adamàntino trono del Tempo.”

America, p. 631
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
Origine: Nel 2009 la Levi's usò una registrazione, nella quale lo stesso Whitman recitava questa poesia per uno spot commerciale. Questa scelta ha suscitato polemiche negli Stati Uniti, alcuni giornalisti hanno infatti criticato l'utilizzo dei versi e della voce di Whitman a fini di lucro. Matteo Persivale, I versi di Whitman per lo spot dei jeans. Polemica negli Usa https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/29/versi_Whitman_per_spot_dei_co_9_091029056.shtml, Corriere della Sera, 29 ottobre 2009, p. 43.

“Vorrei conficcarmi nella terra, e sbocciare di continuo.”

Isabella Santacroce (1970) scrittrice italiana

Amorino

“Alle due e mezzo del mattino XN varcò il confine di Milano. Le notti milanesi, file di luci rosse e bianche delle auto, crocchi di persone lungo i marciapiedi, solitari nottambuli in cerca di una meta. Ad ogni metro di asfalto, le insegne dei locali offrono antidoti alla depressione, cocktail di solitudine a prezzi da boutique. In via Brera, per cinquanta euro, l'uomo barbuto vende un futuro migliore in un mazzo di carte. L'auto di XN arranca davanti al Piccolo Teatro, l'Arena e poi finalmente l'ultima spiaggia di un uomo disperato: negrolandia. Una terra di nessuno, popolata da volti scuri invisibili nella notte, risuona di una lingua babelica, in quelle strade il passaporto con l'italico stellone è un miraggio, un lasciapassare per schiudere le porte dell'inferno. In quelle vie incombono paure ancestrali, leggende, esseri mitologici. XN cercava proprio uno di quegli uomini dal passato epico, un uomo che ha attraversato i mari e la storia di due mondi: Omero. Le luci della pizzeria cinese Mergellina, vedi Shangai e poi muori, illuminavano di un'opaca luce rossa una decina di uomini dai colori esotici. Il gruppetto bivaccava sul marciapiede, individui seduti a terra con le gambe incrociate fumavano sigarette, bevevano vino da scatole di tetrapack, gli occhi fissi verso il cantore. Omero seduto, come sempre, sul gradino della vetrina illuminata narrava leggende. Impartiva lezioni di letteratura avanzata ad individui che non possedevano nemmeno l'idea astratta di libro, insegnava a scrivere e leggere: almeno quanto bastava per compilare i moduli della questura. XN aveva conosciuto il cantore di strada qualche anno prima, un'altra vita, un'era felice e perfetta.”

Senza Ritorno

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“Gli ficcai il mio naso tra i denti e lo scaraventai in terra addosso a me.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense
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“Non ci sei più e il cielo appare vuoto | il sole stanco di far capriole | la luna ha le sue cose e le maree | impazzite ricoprono la terra. | Le stelle hanno scoperto con terrore | leggendo un libro di fantascienza | che moriranno spente oppur bruciate. | La festa del solstizio è rimandata, | di quella prima nessuno parla. | Soltanto noi restiamo a ricordarla.”

Cesarina Vighy (1936–2010) scrittrice italiana

da La seconda vita di Cesarina Vighy https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/27/seconda_vita_Cesarina_Vighy_co_9_100427094.shtml, Corriere della sera, 27 aprile 2010

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“Il ragazzo divenne serio: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile. "Parto, zione, parto fra mezz'ora. Sono venuto a salutarti." Il povero Salina si sentì stringere il cuore. "Un duello?" "Un grande duello, zio. Contro Franceschiello Dio Guardi. Vado nelle montagne, a Corleone; non lo dire a nessuno, sopratutto non a Paolo. Si preparano grandi cose, zione, ed io non voglio restarmene a casa, dove, del resto, mi acchiapperebbero subito, se vi restassi." Il Principe ebbe una delle sue visioni improvvise: una crudele scena di guerriglia, schioppettate nei boschi, ed il suo Tancredi per terra, sbudellato come quel disgraziato soldato. "Sei pazzo, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri dev'essere con noi, per il Re." Gli occhi ripresero a sorridere. "Per il Re, certo, ma per quale Re?" Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro. "Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?" Abbracciò lo zio un po' commosso. "Arrivederci a presto, Ritornerò col tricolore." La retorica degli amici aveva stinto un po' anche su suo nipote; eppure no. Nella voce nasale vi era un accento che smentiva l'enfasi. Che ragazzo! Le sciocchezze e nello stesso tempo il diniego delle sciocchezze.”

Origine: Il Gattopardo, pp. 40-41

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“[Su Anastacia] È piccoletta, ma quando apre la bocca bisogna abbassare il volume, altrimenti salta tutto. È un vero talento. Quello che le è successo nella vita l'ha cambiata. Queste cose ti fanno tornare coi piedi per terra, ne abbiamo anche parlato. Di solito gli americani hanno mille pretese, è il loro modo di fare. Lei no. È stata carina, puntuale e disponibile. È stata un' esperienza bellissima.”

Eros Ramazzotti (1963) cantautore italiano

Origine: Citato in Siobhan Grogan, Eros: Anastacia tra le mie signore https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/24/Eros_Anastacia_tra_mie_signore_co_9_050724070.shtml, Corriere della sera, 24 luglio 2005.

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“Il ghiottone d'Europa e d'Asia concorda colla volverena dell'America settentrionale, ma esso abita tutte le parti al nord della terra.”

Alfred Edmund Brehm (1829–1884) biologo e scrittore tedesco

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 569

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“Mio padre Vincente è nato a Chicago nel 1909 ed era figlio di un americano. Sono stati i miei trisavoli a partire da Palermo. Comunque io sono siciliana, questa è la mia terra e nessuno di voi può riuscire a comprendere quello che sento.”

Liza Minnelli (1946) attrice e cantante statunitense

Origine: Citato in Liza Minnelli: scrivo un film sulla Sicilia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/08/27/liza-minnelli-scrivo-un-film-sulla-sicilia.html, Repubblica.it, 27 agosto 1997.

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“Dinnanzi ai miei occhi si è materializzato un affascinante mix di influenze europee e nordafricane, anche se va detto che la Sicilia è una terra unica, autentica, con una sua propria identità.”

Kazuo Ishiguro (1954) scrittore giapponese

Origine: Citato in Salvatore Ferlita, Ishiguro: "Vi racconto la mia Sicilia" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/08/ishiguro-vi-racconto-la-mia-sicilia.html, la Repubblica.it, 8 agosto 2009.

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“La Via Perfetta non conosce difficoltà, | esclude solo ogni preferenza: | allontanato odio e amore, | essa si rivela a pieno, senza maschera. | Basta introdurre una differenza di un decimo di pollice, | e terra e cielo si separeranno: | se vuoi che la Via ti sia manifesta | non concepire pensiero né per essa né contro di essa. | […] Non star dietro alle complicazioni dell'esterno | e non dimorare nel vuoto interno […] Verbalismi e raziocinazioni – | più ci diamo ad essi, più siamo fuori strada | […] Non tentare di cercare il vero, | cessa solo di attaccarti alle opinioni. | Non appoggiarti al dualismo, | evita con cura di fermartivici; | non appena concepisci un bene e un male | ne seguirà la confusione e lo spirito sarà perduto. | […] Quando la mente non è turbata, è come se essa non esistesse. | Il soggetto si fa calmo non appena l'oggetto viene meno | […] Nell'unità del vuoto i due sono uno | e ognuno dei due contiene in sé tutte le diecimila cose | […] I saggi non agiscono | mentre gli ignoranti vincolano se stessi. | […] L'Illuminato non ha né simpatie né antipatie […] | Se l'occhio non si addormenta, | ogni sogno cesserà da sé | […] Ciò che è, è lo stesso di ciò che non è, | ciò che non è, è lo stesso di ciò che è: | bada a non fermarti | finché non hai raggiunto questo stato | […] Questo è il punto in cui le parole vengono meno, | perché non c'è passato, né futuro, né presente.”

Sēngcàn (529–606) monaco buddhista cinese

Origine: Da Xìnxīn míng; citato in Daisetz T. Suzuki, Saggi sul Buddhismo Zen, Vol. 1, Edizioni Mediterranee, 2013, pp. 185-190.

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“Oh, mentre vivo, essere un signore della vita, non uno schiavo,' | affrontare la vita come un conquistatore possente, | non irritazioni né accidia, non più lamenti o critiche, o scherni, | a queste leggi superbe dell'aria, dell'acqua, della terra provare l'anima impervia, | e che nulla d'estremo potrà mai più soggiogarmi.”

Origine: Molti dei versi tratti da queste ultime strofe di Un canto di gaudi vengono fatti leggere a turno agli alunni dal professor Keating nel film L'attimo fuggente (1989).
Origine: Foglie d'erba, Un canto di gaudi, p. 231

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“Solitaria | una chitarra | per terra, | sui muri ombre d'amanti | mi fanno compagnia | la notte.”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da Città di notte, vv. 10-15
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“Senza dubbio ci sono, in Cézanne, parecchi Cézanne: un uomo concreto e uno immaginoso, un sensuale e un intellettuale, un meridionale e un mediterraneo […] un barocco e un classico. L'uno amava il reale, che sentiva d'istinto e cui, di necessità, si rifaceva continuamente; pittore, maneggiava la sua materia come uno scultore la creta, come un cuoco i suoi impasti, come un contadino la terra del suo campo; l'altro si dilettava a vagare nei regni fantastici, affollati di tutti i pensieri del desiderio e dell'amore, dove i grandi romantici si recarono in rapida visita, e che Nerval e Baudelaire frequentarono intimamente. Quello si abbandonava voluttuosamente alle gioie che procurano lo spettacolo delle cose e una creazione artistica compiacente; questo, proclamando illusoria la natura, giudicava proprio dell'uomo conferire ad essa l'essenza col pensarla, e preconizzava una attività creatrice volontaria, ascetica. Il meridionale barocco amava il movimento, l'effetto, un lirismo non esente da retorica; l'ordine, la staticità, il ritegno, lo stile sollecitavano il classico mediterraneo. Se mai ad essere umano si poterono applicare i famosi versi di Racine: "Mon Dieu, quelle guerre cruelle. / Je trouve deux hommes en moi", fu al pittore Paul Cézanne.”

Bernard Dorival (1914–2003)

da Cézanne, 1948
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8

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“Dopo la pioggia la terra, come una ragazza un cappello di paglia azzurro, s'è messo il cielo sul capo.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Aprile, p. 41

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“L'Italia, ideata e voluta da Dio come terra in cui ha sede il centro della sua Chiesa, fu oggetto, come di un suo speciale amore, così di una sua specialissima azione. Nessun popolo ha, come il popolo italiano, i suoi destini congiunti con l'opera di Cristo.”

Papa Pio XII (1876–1958) 260° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Discorso ai marchigiani residenti a Roma http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1958/documents/hf_p-xii_spe_19580323_marchigiani_it.html, Basilica Vaticana, 23 marzo 1958

“Amava volare, "perché il cielo non tradisce", come ogni paracadutista sa. A tradirlo è stato l'atterraggio, è stata la terra.”

Pietro Taricone (1975–2010) attore e personaggio televisivo italiano

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“Cosa importa se sono lontani | dai cortili che li hanno cresciuti, | oramai questa terra è loro.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da 1940, n. 2
Alice non lo sa

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“Diventare un eroe è come vincere la professione più corta sulla terra.”

Will Rogers (1879–1935) attore, comico e giornalista statunitense

citato in The New York Times, 15 febbraio 1925

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