Frasi sugli pazzi
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“Da quando ho avuto la storia con Ronaldinho mi succede che svengo, che mi sento strana, ho delle vertigini e poi questo impulso insopprimibile al sesso…”

Sara Tommasi (1981) showgirl, attrice e modella italiana

da Il blob del 2011. Le migliori frasi http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/30-dicembre-2011/blob-2011-migliori-frasi-804163295835.shtml, Gazzetta.it, 31 dicembre 2011

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“I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano. W la rivalità…. W lo sfottò….. W il campanilismo….. W la sportività…. W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/posts/1317277295027611 su Facebook.com, 4 maggio 2017.
Origine: Riferito ad alcuni atti vandalici e a scritte infamanti sulla strada che conduce alla basilica di Superga. Torino, atti vandalici a Superga: scritte offensive contro il Grande Torino http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/03-05-2017/torino-superga-vittima-atti-vandalici-scritte-offensive-contro-grande-torino-20027990869.shtml e Juve, Buffon ai vandali di Superga: "Siete più morti dei morti" http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/Juventus/04-05-2017/juve-buffon-superga-torino-20057806707.shtml, Gazzetta.it.

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“Il fine dell'uomo consiste nel pensare, non nell'agire. Qualsiasi sciocco è in grado di agire.”

Friedrich Dürrenmatt (1921–1990) scrittore, drammaturgo e pittore svizzero

da Giustizia

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“Noi del mestiere siam tutti pazzi. Alcuni sono affetti da gaiezza, altri da melanconia, ma tutti siamo più o meno toccati.”

George Gordon Byron (1788–1824) poeta e politico inglese

Origine: Citato in Kay Redfield Jamison, Toccato dal fuoco, traduzione di A. Serra, TEA, 2009, cap. 1, p. 18.

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“Un uomo intelligente si troverebbe spesso in imbarazzo senza la compagnia di qualche sciocco.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Un gentiluomo può essere innamorato come un pazzo, ma non come uno sciocco.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“I grandi uomini intraprendono le grandi imprese, perché le sanno tali; i pazzi perché le credono facili.”

Luc de Clapiers de Vauvenargues (1715–1747) scrittore e saggista francese

1923
Riflessioni e massime

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“I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 4971

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“E vi garantisco che uno sciocco colto è più sciocco d'uno sciocco ignorante.”

Molière (1622–1673) commediografo e attore teatrale francese

Le donne saccenti

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“I pazzi vengono definitivamente riconosciuti tali dagli psichiatri per il fatto che dopo l'internamento mostrano un comportamento agitato.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Il saggio è reso uno sciocco dall'eccesso della propria saggezza.”

Ralph Waldo Emerson (1803–1882) filosofo, scrittore e saggista statunitense

Esperienza, p. 309
Saggi, Seconda serie

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“L'Atene del terzo secolo, se potessimo visitarla, ci sembrerebbe quasi popolata di pazzi.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“I greci sono i pazzi per lo Stato della storia antica – in quella moderna lo sono altri popoli.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

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“Alle quattro lasciai la locanda. In quell'improvviso, ruvido silenzio una agitazione spaventosa s'impadronì di me, e non soltanto del mio corpo. La sensazione di aver indossato la mia camera come una camicia di forza e che ora me la dovessi togliere mi fece fare le scale a precipizio. Entrai nella sala. Poiché nessuno rispondeva ai miei ripetuti richiami, uscii fuori all'aperto. Inciampai in un cumulo di ghiaccio, ma subito mi rimisi in piedi e mi prefissi una meta: un ceppo a una ventina di metri di distanza. Mi fermai davanti al ceppo. Ora vedevo spuntare dalla neve tanti ceppi simili che parevano squarciati da proiettili, a decine e decine. In quel momento mi venne in mente che avevo dormito per oltre due ore seduto sul letto. Il viaggio e la novità dell'ambiente erano le cause della mia spossatezza. Il föhn, pensavo. Quand'ecco che dal tratto di bosco, a non più di cento metri da me, vidi spuntare un uomo che camminava a fatica, senza dubbio il pittore Strauch. Ne vedevo spuntare solo il busto, perché le gambe erano nascoste da immensi mucchi di neve. Notai il suo gran cappello nero. Controvoglia, così mi parve, il pittore si spostava da un ceppo all'altro. S'appoggiava al suo bastone col quale poi si spronava, come se fosse – a un tempo – mandriano bastone e bestia da macello. Ma questa impressione sparì e restò il problema di come avvicinarmi a lui al più presto e nel migliore dei modi. Come mi presento a lui? pensai. Mi avvicino e gli domando qualcosa, adotto quindi il metodo sicuro anche se sciocco di quello che vuol sapere l'ora e il luogo? Sì? No? Sì? Non sapevo decidermi. Sì. Decisi di tagliargli la strada.”

da Gelo
Gelo

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“Non è sciocco chi ostenta di esser tale, ma colui che davvero lo è […]”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Sapersi servire della stoltezza, p. 143
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Solo un briccone sadico – o uno sciocco – dice la verità nuda e cruda negli incontri sociali.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“Un bruto uccide per piacere. Uno sciocco uccide per odio.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“Cosí diranno molti lettori, e rimprovereranno l'autore d'inverosimiglianza, o daranno dell'imbecille ai poveri funzionari, giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. Ai lettori riesce facile trinciar giudizi guardando dal loro angolo tranquillo, da una sommità da cui è tutta aperta la visuale su tutto quanto avviene in basso, dove l'uomo scorge soltanto gli oggetti vicini. Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! Piú larga di tutte l'altre vie, piú fastosa era questa, rischiarata dal sole e illuminata tutta notte dai fuochi: ma fuori di essa, nella fitta oscurità, ha proceduto il flusso degli uomini. E quante volte, già guidati da un pensiero che scendeva dai cieli, essi hanno ancora saputo deviare e smarrirsi, hanno saputo nel pieno fulgore del giorno cacciarsi un'altra volta nei fondi impraticabili, hanno saputo un'altra volta spandersi l'un l'altro negli occhi una cieca nebbia, e vagando dietro ai fuochi fatui, hanno pur saputo spingersi fin sull'orlo dell'abisso, per poi, inorridendo, domandarsi l'un l'altro: – Dov'è l'uscita? dov'è la via? – Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un fuoco celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri.”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

I, 10; 1977, p. 210

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“Non ho mai concordato il risultato di un incontro, però ne ho subito uno. All'ultima partita importante [del campionato di serie A 1996-97] avremmo potuto giocarci il titolo con il Parma, ma di fatto non avremmo mai potuto vincere. Allora all'intervallo ci siamo accordati per un pareggio, in perfetto accordo. Non capivamo, dicevamo: «Siete pazzi, possiamo vincere!», ma gli altri: «Siamo in Italia, qui, lasciate stare.»”

Daniel Bravo (1963) calciatore francese

E l'arbitro era caldo.
Origine: Citato in Bravo, ex Parma: «Quando ci accordammo per il pari» e la Juventus vinse lo scudetto http://www.corriere.it/sport/12_giugno_19/bravo-accordo-pareggio-campionato-1996-97-parma-juventus_e2dbf36e-b9fb-11e1-88e3-74eab70f59c2.shtml, Corriere.it, 19 giugno 2012.
Origine: Malgrado Daniel Bravo non abbia mai dichiarato quale fosse l'incontro del campionato di serie A 1996-97 in cui si sarebbe compiuto il presunto episodio di combine e nemmeno abbia citato alcun calciatore che potrebbe essere stato incriminato nella vicenda, secondo un'articolo che trascrisse parzialmente l'intervista in francese a Bravo e che fu pubblicato sul giornale italiano Corriere della sera (edizione del 18 giugno 2012), la gara potrebbe essere stata quella disputata tra il Parma e l'allora capolista Juventus – che aveva sei punti in più della formazione emiliana su nove da giocare – arbitrata da Pierluigi Collina e finita in parità con una rete per parte. Tale testimonianza è stata successivamente smentita dai suoi ex compagni di squadra Mario Stanić ed Enrico Chiesa, nonché dall'allora calciatore bianconero Nicola Amoruso. Nella circostanza, il Parma quell'anno finì al secondo posto in campionato a 63 punti, dietro la squadra torinese campione d'Italia (65), la quale pareggiò le sue due ultime gare disputate in campionato. Infine, va segnalato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) non ha aperto tuttora un'indagine per confermare la sussistenza di tale episodio. Si veda:
Stanic a CM: 'Juve-Parma? Mai fatto combine. L'Inghilterra batterà l'Italia' http://www.calciomercato.com/altre-notizie/stanic-a-cm-214534, calciomercato.com, 19 giugno 2012
Da Bravo bomba a scoppio ritardato: "Combinata Juve-Parma di 15 anni fa" http://www.ilvostro.it/sport/da-bravo-bomba-a-scoppio-ritardato-combinata-juve-parma-di-15-anni-fa/33122/, ilvostro.it, 19 giugno 2012.
ESCLUSIVA TMW - Amoruso: "Juve-Parma truccata? Non ricordo Bravo" http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=361622, tuttomercatoweb.com, 19 giugno 2012.

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“Non intendo dire che dobbiate attendervi dalla scrittura un premio così sciocco e inutile come può essere il desiderio della fama.”

Johannes Trithemius (1462–1516) esoterista, storico e scrittore tedesco

Origine: Elogio degli amanuensi, p. 105

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“È sciocco risparmiare se non si sa per chi.”
Quod nescias cui serves stultum est parcere.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

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“La ricchezza serve il saggio e rovina lo sciocco.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

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“Quelli che parlano da soli sono pazzi, pensatori o persone sole, o tutte e tre le cose insieme.”

Philip José Farmer (1918–2009) scrittore e autore di fantascienza statunitense

Origine: Venere sulla conchiglia, p. 29

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“[A proposito del commento sulla vittoria di Barack Obama] Io credo che sarebbe ora di dire che è semplicemente uno sciocco. Ecco, più che puntare sul, come dire… sull'allarme istituzionale, la repubblica in crisi… Ecco cominciare a dire quello che poi appare abbastanza evidente: che è un uomo abbastanza sciocco e dice spesso cose molto sciocche, e forse è stato sopravvalutato anche dai suoi avversari. Dopo di che le polemiche, insomma, è persino inutile farle. Insomma.. si prende atto, si constata, si fa un sorisetto purtroppo di sufficienza. Ecco perché la cosa triste è che si è costretti a fare un sorrisetto di sufficienza su quanto dice e fa, insomma… il primo degli italiani, escluso il capo dello stato, cioè il capo del governo. Piuttosto penoso, ecco… Penoso e sconsolante. Fa il commento più sciocco, non voglio neanche dire che sia una gaffe: è il commento più frivolo, più superficiale, meno colto, meno politico, meno serio. È come… come quando fa le corna nelle fotografie di gruppo, è una persona che non è all'altezza di rappresentare un paese: ma non l'Italia, qualunque paese. E dispiace, insomma, che dire? Cioè, non è neanche una cosa da dire con veemenza, la si dice con… con malinconia profonda a questo punto; però, insomma, non è una novità, dovremmo esserci abituati. Ma ne dirà un'infinità ancora di cose del genere, perché purtroppo il livello è quello: è una persona di basso livello intellettuale. Questa è la mia opinione.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano
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“La virtuale eclissi della discussione sui contenuti dell'insegnamento, sostituita da un asfissiante fuoco d'artificio su metodologie, obiettivi, profili ed altra irrilevante cartaccia politico-sindacale, […] rimanda alla grande ipotesi filosofica di Martin Heidegger sulla progressiva dissoluzione e trasformazione della tradizione metafisica occidentale in tecnica planetaria. Il carattere anonimo, impersonale ed autoriproduttivo della tecnica planetaria è effettivamente indifferente ai contenuti culturali che lo accompagnano, contenuti culturali creati, elaborati e discussi in una precedente epoca storica di tipo "metafisico". In questo senso, l'attuale tendenza a trasformare lo stesso Internet da rete di comunicazione agile e veloce (cosa che indiscutibilmente è) in una sorta di orizzonte culturale nuovo ed epocale in sé, che caratterizzerebbe un'intera epoca storia avveniristica lasciandosi alle spalle il vecchio ciarpame librario, deve essere considerata come un segnale significativo. I pedagogisti pazzi, i politici superficiali ed i sindacalisti ciarloni che ritengono forse di essere i soggetti consapevoli e progettuali di queste riforme scolastiche non immagina neppure, anche (ma non solo) per carenza di educazione filosofica, di non essere che gli oggetti inanimati di una trasformazione epocale che non riescono neppure a capire. Sarebbe bene che Umberto Galimberti o Emanuele Severino gliela spiegassero, perché al di sotto di questi nomi "supernoti" essi non darebbero certo ascolto a nessuno.”

Costanzo Preve (1943–2013) filosofo e saggista italiano

Origine: L'educazione filosofica, p. 142

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“Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.”

Guglielmo: Quarto giorno, Vespri
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“Ascriverò il mio nome | nell'albo d'oro dei pazzi sul palcoscenico dell'errore.”

Pippo Pollina (1963) cantautore italiano

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