Frasi su continente

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema continente, mondo, grande, africano.

Frasi su continente

Benito Mussolini photo

“Oggi non ci sono più italiani di ponente o di levante, del continente o delle isole: ci sono soltanto degli italiani.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

21 settembre 1938; da Opera omnia, vol. 29, p. 156

Fabio Caressa photo
Ernest Hemingway photo
Winston Churchill photo

“Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una cortina di ferro è discesa attraverso il continente.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

da un discorso tenuto all'università di Fulton, Missouri, il 5 marzo 1946, riferendosi all'instaurarsi del blocco sovietico e all'inizio della guerra fredda

Piero Calamandrei photo
Giovanni Maria Vianney photo
Michel Rocard photo

“Bisogna che gli adolescenti ed i giovani còrsi, nella loro ricerca della dignità, non scoprano più la storia della loro regione come quella di un'oppressione[…]
Il diritto di resistenza all'oppressione è proprio uno dei diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino. Il fatto è che c'è stata oppressione, e ne restano forti tracce. […]
C'è una rivolta còrsa. Non si può sperare di affrontarla senza comprenderla. Bisognerebbe prima di tutto ricordarsi:
* Che quando Luigi XV acquistò i diritti di sovranità sulla Corsica dalla Repubblica di Genova, occorse una guerra per prender possesso del nostro nuovo dominio. La Francia vi perse più uomini che durante la guerra d'Algeria.
* Che la Corsica è rimasta (sotto) governo militare sino al XIX secolo inoltrato, con tutto quel che ciò implica in termini di legalità repubblicana.
* Che, durante la guerra 1914-1918, sono stati mobilitati in Corsica i padri di sino a sei figli, ciò che non si è mai osato fare sul continente. […]
* Che il massacro di Aleria, il 21 e 22 agosto del 1975, è stato sentito come la fine di ogni speranza di miglioramenti prodotti da trattative con il governo della Repubblica, e si è dato il segnale del ricorso alla violenza, poiché tutti i còrsi […] hanno capito benissimo che giammai una risposta simile a quella di un'occupazione avrebbe potuto aver luogo nell'Esagono. […]
* Che alla fine degli anni cinquanta, il governo creò la […]Somivac. Essa aveva l'incarico di riacquistare le terre disponibili […] di tracciarvi strade e sentieri, di portarvi l'irrigazione […] e quindi di rivenderle a contadini còrsi. I primi quattrocento lotti erano pronti alla vendita all'inizio del 1962. Da Parigi venne l'ordine di riservarne il 90% per i pieds-noirs reduci dall'Algeria. 90%, non il 15% o anche il 50%! Questa percentuale è un incitamento alla guerra civile.
* Che si fece, nel 1984, una strana scoperta. Il presidente Giscard d'Estaing, verso il 1976 o 1977, aveva preso la saggia decisione d'assicurare alla Corsica la ""continuità territoriale"", […] Sette o otto anni dopo […], l'amministrazione aveva assicurato la continuità per il trasporto di persone e di merci dall'Esagono verso la Corsica, ma non nel senso inverso! Le arance corse continuavano ad arrivare a Marsiglia con spese di trasporto più elevate di quelle che venivano da Israele. Per i vini e per la salumeria fu la morte economica.
* E che infine la Corsica, come la Martinica e Guadalupe, ha subito per molti decenni un monopolio di bandiera marittimo imposto dallo Stato, con le conseguenze asfissianti che si possono indovinare.”

Michel Rocard (1930–2016) politico francese
Gianni Rodari photo
Pier Paolo Pasolini photo
Herman Melville photo

“Mercoledì 18 febbraio
Prima dell'alba siamo passati tra Capri e il Continente e siamo entrati nel Golfo di Napoli. Ero sul ponte. L'indistinta massa del Vesuvio fu presto in vista. L'ho riconosciuta da un quadro (della mamma?). Ben presto ho «sentito» la città. Luci brillanti. Siamo stati trattenuti a bordo fino alle nove dalla polizia che se la prende con comodo. Con alcuni altri sono sceso all'Hotel de Geneve. Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. A colazione Rhinelander e Friedman han detto che sarebbero andati a Pompei. Mi sono unito a loro, le ferrovie sono dovunque le stesse. Siamo passati attraverso Portici, Resina, Torre del Greco. Pompei è uguale ad ogni altra città. La stessa antica umanità. Che si sia vivi o morti non fa differenza. Pompei è un sermone incoraggiante. Amo più Pompei che Parigi. C'erano delle guardie silenziose come il Mar Morto. Al Vesuvio a dorso di cavallo. Vigneti sulle pendici. Arrampicata sulle ceneri. Aggrappato alla guida. Discussione. Il vecchio cratere di Pompei. Il cratere attuale è come una vecchia miniera abbandonata. L'uomo che brucia. Rosso e giallo. Tuoneggiante. Boati. Una lingua di fuoco. Sono sceso nel cratere. Liquirizia congelata. Son sceso giù in fretta. Crepuscolo. Cavalcata nel buio. All'Annunziata trovato un vetturino per Napoli. Una corsa nel freddo senza soprabito. Di ritorno all'Hotel a mezzanotte. La strada e la campagna erano silenziose. Un sobborgo. Cena a letto.”

Herman Melville (1818–1891) scrittore statunitense

Origine: Diario italiano, pp. 23-24

Sandro Pertini photo

“Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l'Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente.”

Sandro Pertini (1896–1990) 7º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dagli Atti parlamentari, 27 marzo 1949 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/487027.pdf pag 30; riportato in Pertini.it http://www.pertini.it/cesp/doc_72.htm.

John Donne photo
Patch Adams photo

“Divenni un esploratore dei continenti dell'esperienza e del divertimento facendo ricerca nel laboratorio dell'umanità.”

Patch Adams (1945) medico statunitense

Origine: Salute! Ovvero come un medico clown cura gratuitamente i pazienti con l'allegria e con l'amore, p. 9

John Dos Passos photo
Daniel Pennac photo
Ayn Rand photo
Elias Canetti photo
Giulio Andreotti photo
Ettore Messina photo
Kazuo Ishiguro photo
Viktor Orbán photo

“[I cittadini non] ci hanno dato l'autorizzazione per permettere a milioni di migranti di entrare nel nostro continente.”

Viktor Orbán (1963) politico ungherese

Origine: Dal congresso del Partito Popolare Europeo di Madrid; citato in Nell'Ue dei ciechi, Orban vede benissimo http://www.ilfoglio.it/esteri/2015/10/23/immigrazione-europa-orban___1-v-134191-rubriche_c268.htm, il Foglio.it, 23 Ottobre 2015

Strabone photo
Giordano Bruno photo
Jean Rostand photo
Jared Diamond photo
William Lloyd Garrison photo
Gregorio Nazianzeno photo
Ascanio Celestini photo

“Una crepa si allarga, ma è una cosa da impercettibile come la deriva dei continenti, l'universo che si espande e non cambierà le distanze tra il bagno e la cucina.”

Ascanio Celestini (1972) attore teatrale, regista cinematografico e scrittore italiano

Origine: Lotta di classe, p. 60

Amerigo Vespucci photo
Pier Vittorio Tondelli photo
Chiang Kai-shek photo
Kazuo Ishiguro photo
Robert Sarah photo
Mohammed Siad Barre photo

“Basta solo uno sguardo per vedere come gli africani sono stati divisi, dominati e sfruttati dal colonalismo e dall'imperialismo internazionale. Certe zone del continente si trovano tutt'ora in questa situazione orribile e disumana, mentre la maggior parte ha ottenuto l'indipendenza politica dopo grandi sforzi e difficoltà.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II
Variante: Basta solo uno sguardo per vedere come gli africani sono stati divisi, dominati e sfruttati dal colonalismo e l'imperialismo internazionale. Certe zone del continente si trovano tutt'ora in questa situazione orribile e disumana, mentre la maggior parte hanno ottenuto l'indipendenza politica dopo grandi sforzi e difficoltà.

Haile Selassie photo
Theodore Roosevelt photo
Giordano Bruno photo

“Cicada: Da qua si vede che l'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale; e questa medesima è l'orto del paradiso de gli animali; come si fa chiaro nelli dialogi de la Cabala del cavallo Pegaseo e per quel che dice il sapiente Salomone: chi aumenta sapienza, aumenta dolore.
Tansillo: Da qua avviene che l'amore eroico è un tormento, perché non gode del presente, come il brutale amore; ma e del futuro e de l'absente, e del contrario sente l'ambizione, emulazione, suspetto e timore. Indi dicendo una sera dopo cena un certo de nostri vicini: – Giamai fui tanto allegro quanto sono adesso; – gli rispose Gioan Bruno, padre del Nolano: – Mai fuste piú pazzo che adesso. –
Cicada: Volete dunque, che colui che è triste, sia savio, e quell'altro ch'è piú triste, sia piú savio?
Tansillo: Non, anzi intendo in questi essere un'altra specie di pazzia, ed oltre peggiore.
Cicada: Chi dunque sarà savio, se pazzo è colui ch'è contento, e pazzo è colui ch'è triste?
Tansillo: Quel che non è contento, né triste.
Cicada: Chi? quel che dorme? quel ch'è privo di sentimento? quel ch'è morto?
Tansillo: No; ma quel ch'è vivo, vegghia ed intende; il quale considerando il male ed il bene, stimando l'uno e l'altro come cosa variabile e consistente in moto, mutazione e vicissitudine (di sorte ch'il fine d'un contrario è principio de l'altro, e l'estremo de l'uno è cominciamento de l'altro), non si dismette, né si gonfia di spirito, vien continente nell'inclinazioni e temperato nelle voluptadi; stante ch'a lui il piacere non è piacere, per aver come presente il suo fine. Parimente la pena non gli è pena, perché con la forza della considerazione ha presente il termine di quella. Cossí il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

parte prima, dialogo II

Giordano Bruno photo
Stephen King photo
Hermann Hesse photo
Paul Valéry photo

“L'Europa diventerà quello che in realtà è, cioè un piccolo promontorio del continente asiatico?”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese

Variété

José Saramago photo
Terry Pratchett photo
Ernst Jünger photo
David Hume photo

“Io sono seduto nella mia camera con la faccia rivolta al fuoco, e tutti gli oggetti che colpiscono i miei sensi sono contenuti in pochi metri intorno a me. La memoria, invero, mi fa presente l'esistenza di molti oggetti; ma questa sua testimonianza non si estende oltre la loro precedente esistenza, né i sensi né la memoria attestano la continuità del loro essere. Mentre sono ancora seduto e rivolgo per la mente questi pensieri, sento ad un tratto un rumore, come di una porta che gira sopra i suoi cardini, e poco dopo vedo il portiere che avanza verso di me. Ciò mi dà occasione a molte riflessioni e nuovi ragionamenti. Anzitutto, io non ho mai osservato che quel rumore possa provenire da altro fuorché dal movimento di una porta, e quindi concludo che il presente fenomeno sarebbe in contraddizione con tutte le precedenti esperienze, qualora io non ammettessi che la porta, che ricordo dall'altra parte della camera, continua ad esistere. Ancora: ho sempre visto che un corpo umano possiede una qualità ch'io chiamo gravità, e che gl'impedisce di volare, come questo portiere dovrebbe aver fatto per giungere nella mia camera, se pensassi che la scala, di cui ho il ricordo, fosse stata distrutta nella mia assenza. Ma non è tutto. Io ricevo una lettera: aprendola, vedo dal carattere e dalla firma che viene da un amico che mi dice esser distante duecento leghe. È evidente che non posso mai rendermi ragione di questo fenomeno in conformità della mia esperienza in altri casi, senza far passare nella mia mente tutto il mare e il continente che ci separano, e senza supporre gli effetti e l'esistenza continuata dei corrieri e dei battelli, conforme alla mia memoria e osservazione. I fenomeni, dunque, del portiere e della lettera, sotto un certo aspetto sono in contraddizione con l'esperienza comune, e possono esser giudicati come obiezioni alle massime riguardanti la connessione tra cause ed effetti. Io, infatti, sono abituato a udire un certo suono nello stesso tempo che vedo un certo oggetto in movimento; in questo caso, invece, non ho ricevuto le due percezioni insieme. Sì che queste due osservazioni sono contrarie, a meno ch'io non supponga che la porta rimanga ancora, e che sia stata aperta senza ch'io ne abbia avuto la percezione. E questa supposizione, da principio arbitraria e ipotetica, acquista forza ed evidenza per essere la sola che possa conciliare quella contraddizione. Di questi casi se ne offrono continuamente nella mia vita, e mi spingono a supporre una continuata esistenza degli oggetti al fine di collegare le passate con le presenti loro apparizioni, e dare loro quella reciproca unione che ho trovato per esperienza convenire alla loro particolare natura e alle circostanze. Io sono, così, naturalmente portato a considerare il mondo come qualcosa di reale e di durevole, che mantiene la sua esistenza anche quando cessa di esser presente alla mia percezione.”

Trattato sulla natura umana

Bertrand Russell photo
Italo Calvino photo
Voltaire photo
Georges Bernanos photo
Margaret Thatcher photo

“Nel corso della mia vita tutti i nostri problemi sono venuti dal continente europeo e tutte le soluzioni sono venute dalle nazioni di lingua inglese in tutto il mondo.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

nel discorso ai Tories scozzesi nel 1999
In my lifetime all our problems have come from mainland Europe and all the solutions have come from the English-speaking nations across the world.
Post-premiership

Francesco Guccini photo
Francesco Guccini photo
Giuseppe Tucci photo
Papa Benedetto XVI photo

“In questi incontri divenne perfettamente chiaro che Europa solo in maniera del tutto secondaria è un concetto geografico: l'Europa non è un continente nettamente afferrabile in termini geografici, ma è invece un concetto culturale e storico.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla lectio magistralis tenuta nella Biblioteca del Senato, 13 maggio 2004; citato in zenit.org http://www.zenit.org/article-188?l=italian

Leonardo Sciascia photo
Cesare Cantù photo
Rainer Riesner photo
Giuseppe Pontiggia photo

“Ciascuno di noi porta dentro di sé interi continenti sui quali la croce non è stata ancora piantata.”

Giacomo Biffi (1928–2015) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Pecore e pastori

François Lenormant photo
Emiliano Brancaccio photo
William Lloyd Garrison photo

“Nessuna riforma è possibile in uno stato che continua a tenere in schiavitù un sesto dei suoi abitanti.”

William Lloyd Garrison (1805–1879) giornalista statunitense

da L' America e le Americhe. Storia di un continente

Walter Cronkite photo
Carlo Lizzani photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Carl August Schneegans photo
Daniele Luttazzi photo

“Se l'aereo che deve portarvi su un altro continente ha le ali incrostrate di alghe marine, scendete.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

dal libro Crampo

Amartya Sen photo
Emil Cioran photo

“Una lingua è un continente, un universo e chi se lo appropria è un conquistatore.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Incontri con Paul Celan [1987], p. 45
Fascinazione della cenere
Origine: Testo pubblicato nel Corriere della Sera del 15-6-1989. Il titolo è Rencontres avec Paul Celan. Paul Celan ed Emil Cioran si conobbero a Parigi nel 1952. Fascinazione della cenere, p. 72. Di Emil Cioran Celan tradusse i Précis de décomposition, (Sommario di decomposizione), uscito presso Gallimard nel 1949. Fascinazione della cenere, pp. 45-46.

Luciano Bianciardi photo
Juan Domingo Perón photo
Silvio Berlusconi photo
Aldo Capitini photo
Luciano Pedro Mendes de Almeida photo
Indro Montanelli photo
Terenzio Mamiani photo

“Ed egli evoca nuovi spiriti di più sublime natura, i quali entrano a uno a uno dentro la torre.
Spirito del mare. Che vuoi?
Barone. Sapere l'essenza del bene e la fonte della felicità.
Spirito del mare. Perché lo chiedi al mare?
Barone. Perché tu sai o puoi sapere ogni cosa; tu nei silenzj della notte tieni misteriosi colloquj con la luna e con le stelle che in te si riflettono; e tu pur ricevi nell ' ampio tuo seno i fiumi tutti del mondo, i quali ti raccontano le geste antiche dei popoli e le più antiche vicende dei continenti per mezzo a cui essi fluiscono senza posa.
Spirito del mare. lo non so nulla (sparisce).
Barone. Che tu venga malmenato in eterno dallo spirito delle procelle, e che i tuoi membri immortali sieno rotti e squarciati mai sempre dalle taglienti creste degli ardui scogli.

La coda del cavallo bianco dell' Apocalisse. Che vuoi?
Barone. Sapere in che consiste il bene, e dove è la fonte della felicità.
La coda. Perché lo chiedi a me?
Barone. Tu sai la fine ultima delle cose, e tu comparirai poco innanzi della consumazione del secolo.
La coda. Quando io comparirò, io ondeggerò nelle sfere, simile alla caduta del Niagara e più tremenda della coda delle comete. Ogni mio crine rinserra un destino; e ogni mio moto è un cenno di oracolo; ò trascorsi tutti i cieli di Tolomeo e i cieli di Galileo e i cieli di Herschel; ò lambita con la mia criniera la faccia delle stelle, e l'ò distesa sulle penne de' turbini; molte cose ò conosciute, ma non quel che tu cerchi: io non so nulla (sparisce).”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

IX.
Prose letterarie, Avvertenza

Luigi de Magistris photo
Caterina da Siena photo
Hendrik Willem van Loon photo

“Ma toglietemi una curiosità: è vero che qui in continente ci mettete la panna sopra le fragole? Perché noi a Santa Giusta se non ci mettiamo il letame col cavolo che crescono!”

Lucio Salis (1947) comico e produttore discografico italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997.

Rita Levi-Montalcini photo
Nuruddin Farah photo
L. Sprague de Camp photo
Adolfo Pérez Esquivel photo