Frasi su estero

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema estero, politico, essere, paese.

Frasi su estero

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“Il pianeta più strano di cui ho sentito raccontare è il pianeta della Sacra Merda. In esso la merda è la più grande ricchezza, la moneta con cui si compra tutto. Gli abitanti non hanno portafogli: ma grossi vasi che portano in giro, e più sono grossi e puzzano e più si vantano. Le banche sono dei giganteschi pozzi neri, guardati a vista da poliziotti e vigilantes. Qua si effettuano i versamenti. Dai più piccoli, alla vecchina che viene a consegnare due palline da coniglio, tutti i suoi risparmi, al commerciante che viene a portare l'incasso della giornata, una carriolona ben odorosa. Naturalmente, nelle case non si dice "vado nel bagno", ma si dice "metto nel salvadanaio". Ogni bambino ha il suo vasino fatto a maialino. Ahimè! Anche in questo paese c'è chi vende anima e corpo, per diventare merdoso a dismisura! C'è chi rapina, e sotto la minaccia di una pistola ti obbliga a depositare lì, per strada, tutto il malloppo che hai in pancia! Se qualcuno, incautamente, si ferma in un prato per fabbricare un po' di contante, stia attento che nel breve tempo che si tira su i pantaloni, qualcuno gli avrà già sottratto il suo bene. Per non parlare degli esibizionisti: quelli che quando entrano al ristorante, eccoli mettere merda qua e là in mano ai camerieri: e lasciano come mancia uno stronzo come un cotechino: e dicono, non per vantarmi, ma ho tanta merda che non so più dove metterla! L'economia in questo pianeta è naturalmente soggetta agli sbalzi di questo genere primario: qui la mancanza di investimenti si chiama stipsi, e l'inflazione si chiama diarrea. Speriamo di mantenere il tetto della diarrea sotto il dieci per cento, dicono i governanti. E poi scoppiano gli scandali, e si scopre che segretamente i governanti prendevano quintali di merda dagli industriali e chiudevano un occhio sul contrabbando di merda all'estero. Esistono anche le cambiali, uno può acquistare una macchina, ad esempio, prendendo dieci purganti al momento dell'acquisto: ma poi se la cambiale andrà in protesto, sarà dichiarata panciarotta. E ci saranno perquisizioni e a volte anche sequestri da parte di chirurghi-finanzieri. Ma questo capita ai pochi sfortunati: questo pianeta è ricco. Tutti i mesi, ogni giorno sei, San Libero, si fa la festa della Santa Merda. I più grandi merdoni del paese convengono con grandi macchine color crema e marron, e riempiono saloni pieni di lampadari e bei quadri e porcellane da bagno. Le signore sono vestite tutte di bianco e i signori in rosa. Si sente dire: lo vedi quello? Ha fatto la merda con le bische: è un parvenù. Quello invece: uh, è di sangue blu, la sua famiglia è sempre stata un letamaio. E tutti ballano, e soprattutto scorreggiano, per mostrare la loro ricchezza. Le grosse signore scorreggiano in tonalità di bordone gonfiando come vele i vestitoni stretti di raso, le giovani signori scorreggiano deliziosamente con virtuosismi di flauto e clarinetto, i ricchi commercianti petano come cannoni scambiandosi pacche sulle spalle, gli intellettuali sfiatano con grande sofferenza, spiegando che la merda non è poi tutto al mondo, i giovani brillanti tirano bronze pungenti che alzano le falde dei loro frac in eleganti impennate, i vecchi nobili brontolano e spetazzano e non raramente nel far ciò cade nelle loro mutande qualche spicciolo, i bambini trillano ventini, i neonati pigolano e il padrone di casa, apparendo sulla soglia rosso e trionfale, spara un peditone storico con fremente interminabile premito che scrolla le cristallerie e a voce alta dice: "Il pranzo è servito!" E tutti vanno a lavarsi le mani.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
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“Faccio il tifo per Elisa che sta iniziando la sua avventura americana. Credo in lei e mi piacerebbe che fosse la prossima cantante italiana famosa all'estero. Avere una compagna di viaggio come lei sarebbe un onore per me e per l'Italia.”

Laura Pausini (1974) cantautrice italiana

Origine: Citato in Francesco Facchinetti, Laura Pausini parla del nuovo album e confessa..., TV Sorrisi e Canzoni, 17 novembre 2008.

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“In Italia sembra che i rom siano sempre colpevoli di tutto. E la cosa più imperdonabile è l'ascesa di Matteo Salvini, spiegatemi voi perché se un italiano va all'estero è un cervello in fuga, mentre se un ragazzo viene da noi è un negro che ci ruba il lavoro e questo anche se ha due lauree.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

Origine: Citato in J-Ax, imperdonabile ascesa di Salvini http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2015/05/01/j-ax-imperdonabile-ascesa-di-salvini_852f891e-dc9c-4799-9932-064f2b45e940.html, Ansa.it, 1° maggio 2015.

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“Le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle complessive della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all'estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo. Pubblicate sul vostro giornale la mappa del mondo, indicando tutte le basi militari americane e vedrete la differenza.”

Vladimir Putin (1952) politico russo

dall'intervista di Paolo Valentino, Putin al Corriere della Sera: «Non sono un aggressore, patto con l'Europa e parità con gli Usa» http://www.corriere.it/esteri/15_giugno_06/intervista-putin-corriere-non-sono-aggressore-patto-europa-ab5eeffe-0c0a-11e5-81da-8596be76a029.shtml, Corriere. it, 6 giugno 2015

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“Come se i colpevoli fossero sempre gli altri, come se le responsabilità non spettassero mai a noi, come se il potersi trovare in una situazione favorevole non fosse mai frutto del merito ma sempre e solo della fortuna sfacciata o del caso, come se ammettere che gli avversari sono stati più bravi fosse uno smacco inaccettabile per il nostro ego, come se per nascondere le nostre insicurezze e fragilità avessimo sempre bisogno dell'alibi, come se sapere se ci sono due omosessuali in nazionale fosse l'unico interesse del paese, come se, alla fine di questi giorni di caccia alle streghe, si scoprisse che all'estero sono migliori di noi… vabbè… come se questi pensieri servissero a qualcosa… Pensiamo a noi e cerchiamo di vincere, il resto è aria fritta, discorsi da bar, congetture da mediocri, argomentazioni da perdenti…”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Le dichiarazioni risalgono agli Europei 2012. Le squadre nel girone dell'Italia sono Croazia, Spagna e Irlanda. Per via dei risultati delle prime due giornate, a Croazia e Spagna basterebbe un pareggio con 2 o più gol per qualificarsi entrambe, indipendentemente dal risultato dell'Italia. A causa di questa particolare situazione di classifica, molti giornalisti e personaggi televisivi italiani hanno ricamato più volte sull'ipotesi di un "biscotto", anche in riferimento a un episodio degli Europei 2004.
Origine: Citato in Buffon e il biscotto, sfogo su Facebook: "Argomentazioni da perdenti" http://www.gazzetta.it/Europei/2012/16-06-2012/buffon-duro-sfogo-facebook-basta-col-biscotto-pensiamo-noi-911554774871.shtml, Gazzetta.it, 16 giugno 2012.

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“All'estero ci vuole coraggio per commettere un reato, in Italia ci vuole coraggio per rimanere onesti.”

Piercamillo Davigo (1950) magistrato italiano

Origine: Citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 11.

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“[Il Vaticano] È l'avversario più irreconciliabile e organizzato di una maggiore trasformazione democratica dell'Italia.”

Palmiro Togliatti (1893–1964) politico e antifascista italiano

Origine: Da una conversazione con Kostylev, 11 giugno 1945; in Archivio di politica estera della Federazione russa, f. 098, p. 152, p. 19. Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, Togliatti e Stalin, Il Mulino, Bologna, 1997, p. 79. ISBN 88-15-06199-1

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“Oggi la parola scritta non risponde più al bisogno dell'informazione: è stata inghiottita dall'immagine.”

Marshall McLuhan (1911–1980) sociologo canadese

Aforismi e profezie

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“Ne sono lusingata, ma ripeto: non è il mio paese a darmela. In Italia, chi si fa valere all'estero non viene considerato.”

Alessandra Martines (1963) attrice italiana

Origine: Dopo aver ricevuto il titolo di "Cavaliere dell'Ordine nazionale del Merito" da Nicolas Sarkozy.
Origine: Citato in Cavaliere di Francia http://www.corriere.it/spettacoli/08_agosto_26/matines_cavaliere_francia_costantini_df494be8-7337-11dd-95d1-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 26 agosto 2008.

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“Ancora?"
"È per aprire la strada gli investimenti esteri.”

Francesco Tullio Altan (1942) fumettista, disegnatore e sceneggiatore italiano

Vignetta dell'ombrello

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“C'è che se si mettono a raffronto i due rivali come faccia, come presenza, come eloquio, come cordialità, insomma come simpatia umana, non c'è dubbio che Albertini ne ispira molto meno di Fumagalli, anzi diciamo la verità tutta intera: non ne ispira punta. Ed io, cittadino ed elettore milanese, proprio di questo sentivo il bisogno: di un sindaco antipatico, di faccia arcigna e poco invogliante alla pacca sulla spalla, al confidenziale "tu" e al pappecciccia coi sottoposti, e poco, anzi punto disponibile a quelle benevolenze, condiscendenze e indulgenze che rappresentano le supposte di glicerina di tutte le corruzioni. […] Con Albertini ho parlato una sola volta. Ma mi è bastata per capire che, per rendersi antipatico, non ha bisogno di fare sforzi. Basta che si mostri com'è e come spero che rimanga: una specie di Molotov di Palazzo Marino, chiuso nei suoi caparbi niet, diffidente, scostante e culdipietra. Che abbia una compagna fermamente decisa a non partecipare alla vita pubblica del compagno, anche questo ci va bene. Quella di Molotov, quando pretese esercitarvi qualche interferenza, Stalin la fece rinchiudere in un lager senza nemmeno informarne il marito che, seguitando a fare il suo ministro degli Esteri, non ebbe mai il coraggio di chiedergli dove l'aveva mandata e perché. Ma questa è un'altra storia che non ha nulla a che fare con Albertini, cui volevamo soltanto ricordare che il voto l'abbiamo dato a lui, non al Polo. E che gliel'abbiamo dato come segno e pegno di antipatia, nella speranza che a noi e a tutti la ricambi e che ne dia subito una prova levandosi di torno, anche a costo di qualche spintone, certi figuri che, al momento della proclamazione, si sono affrettati a gettargli sulle spalle il loro mantello di protettori e a sventolargli sulla testa le loro bandiere. Si ricordi, signor Sindaco, che noi abbiamo votato per lei, non per questi papponi.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Sì, ho tradito l' Ulivo. 13 maggio 1997, p. 1

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“Hanno scritto di tutto su di me, anche che sono omosessuale, che non sono neppure romeno perché sono stato molto all'estero. Ora, passi per omosessuale, ma l'accusa di non essere romeno mi offende davvero.”

Ilie Năstase (1946) tennista rumeno

Origine: Citato in Paolo Garimberti, L'ultima partita di Ilie il cattivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/02/ultima-partita-di-ilie-il-cattivo.html, la Repubblica, 2 giugno 1996

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“una vera e propria Nazione, anche per come è considerata con ammirazione all’estero. E d’altronde, se la Lombardia fosse autonoma, sarebbe per popolazione il settimo stato dell’Unione europea.”

Giovanni Fava (1968) politico italiano

citato in REFERENDUM COSTITUZIONALE, FAVA: Votare NO per difendere gli interessi della Lombardia http://www.terredilombardia.info/referendum-costituzionale-fava-votare-no-per-difendere-gli-interessi-della-lombardia/

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Quando sei all'estero sei uno statista; quando sei in patria sei solo un politico.”

Harold Macmillan (1894–1986) politico inglese

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“Nutrire speranza a breve scadenza è illusione. Una rassegnazione a lungo termine equivarrebbe a un suicidio.”

Hans Magnus Enzensberger (1929) scrittore, poeta e traduttore tedesco

citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania

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“Come la birra che si esporta, i tedeschi non diventano migliori all'estero.”

Heinrich Heine (1797–1856) poeta tedesco

Origine: Citato in Focus, n. 89, p. 150.

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“L'orologio della torre del municipio scoccò le sette e mezzo. D'altronde non importava che ora fosse; il tempo gli era completamente indifferente. Non provava interesse per nulla e per nessuno. Sentì una leggera compassione per se stesso. Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'idea di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova vita, sotto spoglie diverse. Si ricordò di certi strani casi clinici che conosceva dai libri di psichiatria, delle cosiddette doppie esistenze: un uomo spariva improvvisamente dalla vita normale, veniva dato per disperso, ritornava dopo pochi mesi o dopo anni, senza ricordare dove era stato tutto quel tempo, finché in seguito qualcuno con cui s'era incontrato da qualche parte in un paese lontano lo riconosceva, ma lui non aveva più memoria di nulla. E in forma più lieve a più d'uno doveva capitare la stessa cosa. Per esempio dopo aver fatto un sogno? Certo, ci si ricordava… Ma sicuramente c'erano anche dei sogni che si dimenticavano del tutto, dei quali non restava più traccia, tranne un certo strano stato d'animo, uno stordimento misterioso. Oppure si ricordavano solo più tardi, molto più tardi, e non si sapeva più se si era fatta un'esperienza reale o soltanto sognato. Soltanto… soltanto…!”

Arthur Schnitzler (1862–1931) scrittore, drammaturgo e medico austriaco

1999
Doppio sogno

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“Ho pensato a lungo e profondamente alla carica di ministro degli esteri e ho deciso di offrirla a Peter Carrington che – come sono sicuro che sarai d'accordo – farà un lavoro superbo.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

da Edward Heath, "Il corso della mia vita" p. 574, Hodder and Stoughton, 1998

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“[Sul legame tra lo Scandalo del calcio italiano del 2006 e quello del 2011] Senza indulgere su un fatto emerso come notorio durante il processo, cioè che il Presidente del Collegio, Teresa Casoria, riteneva tale processo penalmente una buffonata e invece i due giudici a latere, con le quali era in conflitto, pensavano il contrario, con l'esito di risultare maggioranza nella determinazione della sentenza, le motivazioni in 558 pagine si riassumono così. 1) Campionati non alterati (quindi scudetti tolti ingiustamente alla Juve…), partite non truccate, arbitri non corrotti, indagini condotte non correttamente dagli investigatori della Procura (intercettazioni dei carabinieri risultate addirittura manipolate nel confronto in Aula). 2) Le Sim, le schede telefoniche estere che Moggi ha distribuito a qualche arbitro e ai designatori, sarebbero la prova del tentativo di alterare e di condizionare il sistema, pur senza la dimostrazione effettiva del risultato truccato. 3) L'atteggiamento di Moggi, da vero boss "telefonico", è invasivo anche quando cerca di condizionare Federcalcio e Nazionale, vedi telefonate con Carraro e Lippi. 4) Che queste telefonate e questa promiscuità "mafiosa" o "submafiosa" o tesa a "fare associazione per delinquere" risultassero costume comune nell'ambiente come risulta evidente, non assolve Moggi e C.: e dunque ecco la condanna. […] Infine il punto 1), la cosiddetta parte positiva delle motivazioni, cioè nei fatti tutto regolare. E allora lo scandalo di "Scommettopoli”

Oliviero Beha (1949–2017) giornalista, scrittore e saggista italiano

lo scandalo del calcio italiano del 2011, ndr. ] in cui sta uscendo che nel suo complesso il campionato 2010-2011 a colpi di trucchi è da considerarsi davvero e decisamente irregolare? Lo dice per ora il Procuratore Capo di Cremona, Di Martino, mentre la giustizia sportiva prende tempo come sempre, ma temo che presto lo ribadiranno in parecchi, a meno che non venga messo tutto a tacere. Con buona pace di chi vuole la verità e pensa che Moggi sia oggettivamente diventato il "capro espiatorio". Il quadro dell'informazione che non indaga, non analizza, non confronta e si schiera per ignoranza o partito preso così vi sembra leggermente più chiaro? (Citato da "Il "caso Moggi" e le colpe della stampa: non fa inchieste, (di)pende dai verbali, non sa leggere le sentenze", notizie. tiscali. it, 7 febbraio 2012)

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“[Silvio Berlusconi] Rifiuta costantemente i consigli strategici del suo ministro degli esteri, demoralizzato, privo di risorse e sempre più irrilevante, a favore dei suoi sodali d'affari, molti dei quali sono profondamente implicati nella politica energetica russa verso l'Unione Europea.”

Ronald Spogli (1948) politico, diplomatico e imprenditore statunitense

Wikileaks http://web.archive.org/20101206142533/213.251.145.96/cable/2008/11/08ROME1406.html, cablogramma di Ronald Spogli del 19 novembre 2008

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“Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra, l'ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha detto lo scorso anno che la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano.”

Ronald Spogli (1948) politico, diplomatico e imprenditore statunitense

Corriere della sera http://www.corriere.it/politica/10_dicembre_24/giustizia-spogli-dalema_552a94b6-0f3a-11e0-bda7-00144f02aabc.shtml, 24 dicembre 2010

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“Alla fine di maggio giunse a Londra da Venezia il famoso pittore di vedute Cannalletti […] di Venezia. La moltitudine delle opere che egli eseguì all'estero per nobili e gentiluomini inglesi gli ha procurato grande fama, ed è molto quotato per la sua grande bravura in tale genere.”

George Vertue (1684–1756)

dai Note-books, 1746
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pp. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“[Sulle dimissioni di Terzi dalla carica di Ministro degli affari esteri] Sono rimasto stupefatto per ciò che il Ministro ha fatto e per ciò che il Ministro non ha fatto in connessione con le sue dimissioni. Ciò che ha fatto è aver reso note qui le sue dimissioni, senza alcuna informazione preventiva né al Capo dello Stato né al Presidente del Consiglio, ma soprattutto ciò che non ha fatto. Abbiamo tutti esperienza di funzionamento degli organi decisionali, di organi collegiali e sappiamo tutti che possono esistere all'inizio divergenze di punti di vista. Sappiamo tutti che è natura della collegialità pervenire a decisioni condivise. Sappiamo anche tutti che può essere al limite utilizzato lo strumento per indurre altri partecipanti alla decisione, o in questo caso il Presidente del Consiglio, a modificare la loro posizione; può anche essere utilizzato un preannuncio di dimissioni a meno che qualche cosa cambi. Signori, niente di questo è avvenuto, né alle riunioni del CISR, né alla riunione che si è svolta nel mio ufficio a Palazzo Chigi ieri mattina dalle 11 alle 13, alla presenza del Ministro della difesa, del Ministro degli affari esteri e in collegamento frequente, telefonico e via internet, con il Ministro della giustizia e con altri collaboratori. Abbiamo messo a punto il testo che i due Ministri, a nome del Governo, avrebbero presentato, e in particolare il Ministro degli affari esteri, qui ieri pomeriggio, come poi è avvenuto, e niente mi è stato detto dal Ministro degli affari esteri circa un suo dissenso e men che meno circa una sua intenzione di dimettersi. Questo lo dico perché, sulla base di questi fatti oggettivi, ho ragione di ritenere che l'obiettivo non fosse quello di modificare una decisione, alla quale il Ministro aveva consapevolmente partecipato con il suo lavoro, ma fosse quello più esterno di conseguire altri risultati che magari nei prossimi tempi diventeranno più evidenti.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Camera di deputati della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 5 di mercoledì 27 marzo 2013 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0005/stenografico.pdf – Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sulle dimissioni del Ministro degli affari esteri preannunziate nel corso della informativa sulla vicenda dei militari italiani sottoposti a procedimento giudiziario in India. Roma, Camera dei Deputati, 27 marzo 2013.

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“E adesso che ora sarà a New York? Chiami la SIP, why not?”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

Amore all'estero, n. 7
Italiani mambo

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“Io sono per la democrazia, ma imporre la democrazia è un ossimoro. La gente deve scegliere liberamente la democrazia, e questa deve salire dal basso.”

Madeleine Albright (1937–2022) politica statunitense

In un'intervista del 2006 sulla politica estera dell'amministrazione Bush

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“Inutile negare che la mafia in Sicilia e la Camorra in Campania sono saldamente radicate nel territorio, quindi una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che non si riesce ad estirpare il malaffare troppo radicato. Nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c'è speranza.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

Origine: Intervistato da Klaus Davi a KlausCondicio e ripreso da Borghezio risolve il debito nazionale: "Fossi in Monti venderei la Sardegna" http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo.aspx?id=267597&paging=4, L'Unione Sarda, 18 aprile 2012

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“[Nel 2012 riferendosi al mancato acquisto di Arturo Vidal dal Bayern Monaco nel 2011] È stato un momento: entrambi eravamo interessati al giocatore, poi il procuratore del giocatore ha creato un po' di casino. Quando lui ha dichiarato che non avrebbe rinnovato col Bayer [Leverkusen], noi abbiamo provato a prenderlo. Io so la cifra che ha pagato alla Juve e noi avevamo anche offerto di più, ma alla fine il Leverkusen ha preferito cederlo all'estero per non rinforzare una concorrente. Non è stato un problema della Juve.”

Karl-Heinz Rummenigge (1955) dirigente sportivo e ex calciatore tedesco

Origine: Citato in Rummenigge e la Juve: "Calciopoli non mi ha sorpreso, ma ora è un esempio da seguire" http://calcissimo.com/it/tutte-le-notizie/item/1210-esclusiva-3-%E2%80%93-rummenigge-e-la-juve-calciopoli-non-mi-ha-sorpreso-ma-ora-%C3%A8-un-esempio-da-seguire?Itemid=102#.UGvr2JjMidc, calcissimo.com, 2 ottobre 2012.

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“Le critiche al governo di Tripoli sembrano non scalfire il forte rapporto tra Gheddafi e il suo popolo […] non bisogna compiere l'errore di giudicare con il nostro metro occidentale.”

Stefania Craxi (1960) politica italiana

detta da Stefania Craxi quale Sottosegretario agli Esteri, da Libia: comitati, risposta sara' violenta http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/18/visualizza_new.html_1585936970.html, ANSA, 18 febbraio 2011