Frasi su importante
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“In tanti vorranno sapere se in questo mio riflettere, e studiare, e impegnarmi incessantemente per tante cause ho trovato il senso della vita. Sì, ho una risposta: la vita forse non ha alcun senso. Ma proprio per questo passiamo la vita a cercarne uno. L'importante non è sapere, ma cercare.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

Origine: Da Il testamento di Veronesi per i medici: "Siate dubbiosi e trasgressivi" http://www.repubblica.it/salute/2016/11/09/news/il_testamento_di_veronesi_per_i_medici_siate_dubbiosi_e_trasgressivi_-151635317/?ref=HREC1-1, la Repubblica, 9 novembre 2016.

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“Trovai [in riferimento alla magia] una spiegazione illuminante nel sesto libro dei Naturalia di Avicenna, in cui si dice che è insita nell'anima umana una certa proprietà (Virtus) di cambiare le cose, e che le altre cose le sono soggette; precisamente quando essa è trascinata a un grande eccesso di amore o di odio o qualcosa di analogo. Se quindi l'anima di un uomo cade in preda a un grande eccesso di una qualche passione, si può stabilire sperimentalmente che l'eccesso costringe [magicamente] le cose e le cambia nella direzione verso cui tende l'eccesso e non l'ho creduto per lungo tempo, ma dopo la lettura di libri negromantici e che hanno per tema immagini magiche e magia, ho trovato che (realmente) l'emotività (affectio) dell'anima umana è la radice principale di tutte le cose, sia che essa, a causa della sua grande emozione, modifichi il suo corpo e altre cose alle quali tende, sia che ad essa anima siano soggette, data la sua dignità, le altre cose inferiori, o che con tale affetto spinto al di là di ogni limite corra parallelamente l'ora adatta o la situazione astrologica o un'altra forza, e noi crediamo [di conseguenza] che [ciò] che produce questa forza sia causato dall'anima. (…) Chi vuole quindi conoscere il segreto di questo fatto per provocarlo e scatenarlo, deve sapere che chiunque può influenzare magicamente ogni cosa, se cade preda di un grande eccesso (…) e allora lo deve fare precisamente in quell'ora in cui l'eccesso lo aggredisce e agire con le cose che l'anima gli prescrive. Infatti l'anima è allora così bramosa della cosa che vuole causare, che afferra anche da sé l'ora più importante e migliore, che comanda anche alle cose che più convengono a quell'effetto. Così è l'anima che brama più intensamente l'oggetto che rende le cose più efficaci e più simili [a ciò] che risulta (…) In maniera simile funziona infatti la produzione in tutto ciò che l'anima brama con intenso desiderio.”

Alberto Magno (1206–1280) vescovo cattolico, religioso e santo tedesco

Da De mirabilibus mundi
Origine: Citato da Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Bollati Boringheri <nowiki>ISBN 978-88-339-0712-3</nowiki> p. 145

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“Il magistrato vive nella società, è un uomo che, come tutti, fa le sue scelte e ha le sue opinioni e le sue relazioni: l'importante è che eserciti e dimostri di esercitare imparzialmente la sua funzione e non si aspetti meriti (e non sia posto in condizione di temere demeriti) per le scelte giudiziarie adottate e che non presenti le stesse come frutto di un impegno politico o di una strategia in qualche modo a carattere politico (e cioè rivolta a incidere su determinati fenomeni aventi rilevanza politica con i mezzi offerti dal processo.. non produce nulla e non conduce a nulla la denigrazione pura e semplice delle scelte giudiziarie, se non delle persone dei magistrati, che ormai tende sempre più spesso a sostituirsi alla critica motivata. Si tende a disperdere una comune cultura del diritto e della giurisdizione: l'accertamento giudiziario viene inteso e presentato come una "sfida" o un "duello" davanti ai mezzi di comunicazione di massa anzichè come contrapposizione di tesi aventi pari dignità, ma anche diversa funzione e che si richiamano a differenti interpretazioni dei riscontri di fatto o delle norme giuridiche da applicare al caso concreto. Del processo contano, come in un film o in uno spettacolo, più i personaggi e gli interpreti e i caratteristi vari che la solidità delle argomentazioni, la coerenza delle affermazioni di principio, la linearità degli elementi probatori presentati e rappresentati. Avvocati contro magistrati, essi appaiono schierati in formazione come al mundial di calcio, come in una partita nella quale tra l'altro la cronaca giudiziaria annota i tiri in porta, i goals e i falli fischiati e il pubblico si schiera, agita le sue bandiere, non comprende ma fa il tifo per chi gli pare più simpatico o più bravo.”

Giuseppe Corasaniti (1957) magistrato italiano

da Tra potere e servizio, informazione e giustizia in Italia, Liguori, Napoli 1997, pp. 17-18

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“Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma. La luce persiste, va avanti, dilaga. Lo avevano dipinto come stanco e claudicante, invece lui va in campo e sfianca gli avversari. […] Totti è innominabile, è una specie di divinità e sarà al centro del progetto tecnico, la squadra sarà modellata intorno a lui. […] Lui è il capitano e dovrà contribuire in maniera importante per costruire il futuro di questa società e questo club.”

Walter Sabatini (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa del 10 giugno 2011; citato in Sabatini: "Totti è la luce della nuova Roma di Luis Enrique" http://www.iltempo.it/sport/2011/06/11/sabatini-totti-e-la-luce-della-nuova-roma-di-luis-enrique-1.75000, Il Tempo.it.

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“La comune concezione di Canaletto anzitutto come pittore e, più particolarmente, pittore topografico, è tutto sommato giustificata; ma essa impone qualche modifica al fine di conseguire un'esatta valutazione dell'importanza di lui come artista. Molti dei suoi disegni, tra i quali alcuni dei più belli, furono eseguiti come fini a se stessi, del tutto indipendentemente dalle opere pittoriche; e, come incisore, egli trovò un'espressione completa. Cosi, anche se non avesse mai posto pennello sulla tela, lo si sarebbe egualmente annoverato tra gli importanti maestri delle arti grafiche. […] L'opinione circa il suo lavoro topografico è mutata a fondo: un tempo lo si considerava poco più di un fotografo; oggi si tende ad accusarlo di frequenti inesattezze. Nella maggior parte dei suoi dipinti si mostrò straordinariamente attento ai fatti nei loro particolari, e tale interesse è attestato dai molti disegni diagrammatici che egli eseguì, in ispecie quelli del libro di schizzi dell'Accademia, nei quali si trovano non solo dettagli accuratamente indicati, ma vi sono aggiunti frequenti appunti per identificare gli edifici e registrare i colori. […] Canaletto non si limitò completamente alla topografia. Nell'iscrizione sul frontespizio delle acqueforti, fa egli stesso una distinzione tra vedute prese dai luoghi e vedute ideate, messa in rilievo da note occasionali sui suoi disegni, come veduta esatta e veduta dal naturale. Nelle sue mani, la veduta ideata assumeva due forme principali: la veduta immaginaria propriamente detta, e il capriccio, un insieme di motivi identificabili, tratti da differenti edifici e località, coi quali formava una composizione. La differenza tra le due è facilmente riconoscibile in casi estremi. […] Di regola, peraltro, elementi immaginari e identificabili erano mescolati.”

William George Constable (1887–1976)

da Canaletto, 1962
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“[Ultime parole famose] Mi dispiace di doverlo dire ma nel Milan è molto importante l'aspetto umano della persona. Se lei mette una mela marcia dentro lo spogliatoio, così si usa dire, può infettare anche tutti gli altri. Quindi siccome io ho avuto modo per vicende della vita di dare un giudizio sull'uomo Balotelli, è una persona che io non accetterei mai facesse parte dello spogliatoio del Milan.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: Da un intervento su una tv locale, 7 gennaio 2013; citato in Berlusconi su Balotelli: «mela marcia», «non lo accetterei mai al Milan» http://www.ilpost.it/2013/01/29/berlusconi-balotelli-mela-marcia/, IlPost.it, 29 gennaio 2013.

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“Più che di allargamento, che sembra un processo che parte da Bruxelles verso il resto d'Europa, mi piace parlare di integrazione. La presidenza italiana ha posto l'integrazione tra le sue priorità e l'ha inserita nel programma dei diciotto mesi delle 'tre presidenze', per cui ritiene importante dedicare attenzione ai Balcani occidentali. Ne ha la prova concreta la visita che ho programmato proprio agli inizi della presidenza nella regione e a Skopje.”

Federica Mogherini (1973) politica italiana

Origine: Citato in Mogherini a stampa macedone, Italia per integrazione Balcani http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2014/07/25/mogherini-a-stampa-macedone-italia-per-integrazione-balcani_cee7ec43-6a1c-4094-b317-ea1e07917d71.html, Ansa.it, 29 luglio 2014.

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“Cosa successe il 7 aprile [1979]? Ci fu una grande retata disposta dall'allora sostituto Procuratore di Padova Pietro Calogero, magistrato, che fece arrestare i più importanti leader dell'Autonomia Operaia in tutta Italia, sostenendo che avevano un progetto comune strategico con le Brigate Rosse per cercare di sollecitare un'insurrezione, una rivolta, un fenomeno eversivo nei confronti dello Stato italiano, […] questo è il 7 aprile, Potere Operaio, Autonomia Operaia, Brigate Rosse, connivenze nelle università nei movimenti sindacali, nelle fabbriche, Toni Negri il più famoso tra gli arrestati di quell'operazione. […] Il 7 aprile questi signori di Autonomia Operaia ho detto Toni Negri ma c'erano anche Ibesci, Scalzone, Ferrari Bravo, Piperno, le associazioni sovversive, insurrezione armata contro lo Stato, alcuni vennero accusati di avere a che fare anche con il rapimento di Moro di qualche mese prima, si parlò di teorema Calogero che naturalmente ipotizzava che l'Autonomia fosse una specie di cervello che un'organizzazione molto più ampia, Autonomia Operaia Organizzata che poi si esplicitava in varie forme, […] Toni Negri è stato poi condannato in primo grado a 30 anni e in appello a 17, grazie a Pannella è stato eletto parlamentare così si è sottratto alla giustizia per 14 anni latitante in Francia e poi è rientrato in Italia e ha scontato un pezzettino della pena, Scalzone ha avuto una pena definitiva di 8 anni, altri hanno avuto pene minori, per alcuni le accuse sono cadute, per altri sono rimaste, come sempre nei processi, quindi non era affatto un teorema, era una cosa che poi è stata dimostrata con tanto di sentenze definitive.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Minority Gasparri, 20 dicembre 2010
BeppeGrillo.it
Origine: In realtà la Corte d'Assise d'Appello condannò Negri a 12 anni nel 1987.

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“A Varese ho trascorso due annate fondamentali, che mi hanno fatto capire cos'era il calcio vero e che avevo le possibilità di farne parte. Mi sono formato come calciatore ma anche come persona. Varese mi è rimasta e mi rimarrà sempre nel cuore, ha segnato una tappa importante della mia carriera.”

Federico Balzaretti (1981) calciatore italiano

Origine: Citato in Balzaretti saluta il calcio: "Devo tanto a Varese. Ricordo Gheller in curva Maratona" http://www.varesesport.com/2015/balzaretti-saluta-il-calcio-devo-tanto-a-varese-ricordo-gheller-in-curva-maratona/, Varesesport.com, 13 agosto 2015.

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“È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Mario Trevi (cantante) (1941) cantante e attore teatrale italiano

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“La più importante delle massime, e la più nota, ella è che il commercio null'altro esige se non la libertà, e la protezione.”

Jean-François Melon (1675–1738) economista francese

cap II, ed. 1754, p. 10
Essai politique sur le commerce
Origine: Citato in Raffaele Ajello, Arcana juris, Diritto e politica nel Settecento italiano, Jovene, Napoli, 1976, p. 409.

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“Una fotografia è il documento più importante e non c'è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l'eternità.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Origine: Da una lettera inviata a un giornale; citato in Perché nelle vecchie foto non si sorride? http://www.ilpost.it/2013/09/21/perche-nelle-vecchie-foto-non-si-sorride/, il Post.it, 21 settembre 2013.

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“Il premio Nobel agli abitanti di Lampedusa e Lesbo sarebbe una scelta giusta e un gesto simbolico importante. Consegnarlo non a un individuo ma a un popolo. I lampedusani in questi vent'anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi. Ho vissuto lì un anno e non ho mai sentito da nessuno parole di astio e paura nei confronti degli sbarchi. Le uniche volte in cui li vedo reagire con rabbia è quando ci sono troppe notizie negative associate all'isola: "disastro a Lampedusa", "i pesci che mangiano i cadaveri", "arrivano i terroristi". Quelle sono le cose verso le quali hanno, giustamente, un rifiuto totale. Vorrebbero che tutto si svolgesse senza lasciare traccia mediatica, portando avanti il loro aiuto quotidiano. Ce ne sono tanti che lavorano al Centro d'accoglienza, oggi che gli sbarchi sono procedura istituzionale: la raccolta in mare aperto, l'arrivo al porto e al Centro per l'identificazione. Ma fino a poco tempo fa, quando arrivavano i barconi carichi sulla spiaggia, i migranti erano soccorsi, rifocillati, ospitati. Una volta in centinaia si buttarono in mare per salvare altrettanti naufraghi. […] Questo stato d'animo appartiene non solo a Lampedusa ma alla Sicilia e i siciliani. Negli ultimi tempi sono arrivate migliaia di persone e non ho sentito nessuno a Palermo o Catania parlare di barriere. Quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d'Europa innalzano, vergognosamente, oggi. L'accoglienza è la prima cosa che ho imparato dai lampedusani.”

Gianfranco Rosi (1964) regista italiano
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“[Gaffe] Sono in assoluto il maggiore perseguitato dalla magistratura di tutte le epoche, di tutta la storia degli uomini, in tutto il mondo, perché ho subito più di duemilacinquecento udienze e ho la fortuna, avendo lavorato bene nel passato, avendo messo da parte un patrimonio importante, di avere potuto spendere più di duecento milioni di euro per consulenti e giudici. La persecuzione naturalmente… Ehm, avvocati.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Da una conferenza stampa del 9 ottobre 2009 (video disponibile su Corriere.it http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_09/berlusconi_quirinale_napolitano_collaborazione_48da983c-b49b-11de-939a-00144f02aabc.shtml); citato in Berluskalendar, Lulu.com, 2010, p. 5 https://books.google.it/books?id=iH5GAgAAQBAJ&pg=RA1-PA5. ISBN 1445263130

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“Ne ho giocati tanti con il Toro, anche giovanili. Sulla sponda granata il derby è molto più sentito, nella tifoseria e nella squadra. Probabilmente perché per la gente è la partita chiave della stagione, per la Juve invece è una delle tante gare importanti. A Torino ho conservato tanti amici, la maggior parte è granata e nel derby soffre da matti.”

Angelo Ogbonna (1988) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport; citato in Ogbonna racconta il derby: "Al Torino è più sentito ma alla Juve sono maniacali" http://m.goal.com/s/it/news/2/serie-a/2016/12/11/30380562/ogbonna-racconta-il-derby-al-torino-%C3%A8-pi%C3%B9-sentito-ma-alla?ICID=PP_15256&utm_referrer=http%3A%2F%2Fwww.goal.com%2Fit%2Fpeople%2Fitaly%2F15256%2Fangelo-ogbonna, Goal.com, 11 dicembre 2016.

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“Io credo che noi donne sappiamo essere tremende, siamo capaci di crudeltà assolute, possiamo essere delle iene senza precedenti, ma quando ci amiamo e ci troviamo tra noi, possiamo costituire un punto di forza davvero molto importante e unito.”

Elena Sofia Ricci (1962) attrice italiana

Origine: Dall'intervista di Patrizia Simonetti Elena Sofia Ricci, tra Moliere, Ozpetek e la tv: "Ringrazio Ferzan d’aver notato la mia follia" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/27/elena-sofia-ricci/1619800/, Il Fatto Quotidiano.it, 27 aprile 2015.

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“[Su Francesco Totti] Tutti lo conoscono nel calcio, è un fuoriclasse, uno dei più grandi giocatori che il calcio ha avuto. Ho trovato un uomo molto umile, con spirito creativo, che pensa agli altri ed è un esempio per il calcio. È una persona molto importante, non solo per la Roma ma per tutto il calcio.”

Rudi Garcia (1964) allenatore di calcio e ex calciatore francese

Origine: Da un'intervista al TG1; citato in Marco Calabresi, Roma, Garcia: "Il gruppo viene prima di tutto. Totti? Un umile fuoriclasse" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/01-10-2013/roma-garcia-il-gruppo-sopra-tutto-totti-inter-201274942461.shtml, Gazzetta.it, 1° ottobre 2013.

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“Il Tempio è il luogo dove la comunità va a pregare, a lodare il Signore, a rendere grazie, ma soprattutto ad adorare: nel Tempio si adora il Signore. E questo è il punto più importante. Anche, questo è valido per le cerimonie liturgiche: in questa cerimonia liturgica, cosa è più importante? I canti, i riti – belli, tutto…? Più importante è l'adorazione: tutta al comunità riunita guarda l'altare dove si celebra il sacrificio e adora.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Papa Francesco: nel tempio non si va a celebrare un rito ma ad adorare Dio http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/22/papa_francesco:_nel_tempio_non_si_va_a_celebrare_un_rito_ma_ad_adorare/it1-748874, Radio Vaticana, 22 novembre 2013.

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“L'interesse più importante delle scienze, non eccettuate quelle che sembrano più estranee alla Religione, consiste nel congiungersi come tanti rami all'albero divino, il quale è l'unico che possa dar loro vita e fecondità.”

Augustin-Louis Cauchy (1789–1857) matematico e ingegnere francese

Origine: Da Alquante parole rivolte agli uomini di buon senso e di buona fede. Citato in Umberto Bottazzini, Va' pensiero, Il Mulino, 1994, p. 56.

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“La cosa più importante della filosofia di Kant, mi sembra, sono le sue categorie a priori che servono anche per costruire la scienza.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Durante un dibattito alla Société française de Philosophie, luglio 1922; riportato in Bulletin de la Société française de Philosophie, n. 22, 1922; ripubblicato in Nature, n. 112, 1923, p. 253.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 51

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“Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti.”

Arrigo Sacchi (1946) allenatore di calcio italiano

Origine: Giuseppe Picciano, Italiano, istruzioni per l'abuso, Editrice UNI Service, 2008, p. 13.

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“L'importante è che il parlamento libico lasci Tobruk e torni a lavorare nella città liberata dalle milizie islamiche. Il mio compito è di portarcelo.”

Khalifa Belqasim Haftar (1943) generale e politico libico

Citazioni di Khalīfa Belqāsim Ḥaftar
Origine: Dall'intervista di Francesco Battisitini, «Combatto il terrorismo anche per voi: se vince in Libia arriva in Italia» http://www.corriere.it/esteri/14_novembre_28/combatto-terrorismo-anche-voi-se-vince-libia-arriva-italia-194b88b0-76c9-11e4-90d4-0eff89180b47.shtml, Corriere.it, 28 novembre 2014.

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“La forza è un argomento da usare quando non va bene null'altro e la questione è troppo importante.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“Quando noi abbiamo presentato la mozione di sfiducia nei confronti di questo Governo è perché la vicenda del salvataggio di queste banche, fatto pagare alle altre banche e ai risparmiatori, fa emergere un quadro gravissimo di rapporti, che è organico con tutto quello che è successo fino ad ora nel nostro Paese da quando il Presidente del Consiglio ha assunto la carica. Eppure, lui, il Presidente del Consiglio, viene qua a difendersi, e invece di spiegare questi rapporti che coinvolgono i parenti di un importante Ministro – guarda caso, il Ministro delle più importanti riforme nella storia di questo Paese – invece – ripeto – di spiegare i rapporti dei suoi parenti con l'ultimo direttore della Banca Etruria e con società panamensi – perché questo emerge dai dati – che cosa fa? Viene a dirci che ha commissariato Banca Etruria. Colleghi, ma ci prende per imbecilli? È la Banca d'Italia che ha commissariato Banca Etruria. La deve finire di venire qui a mentire. Piuttosto, ci deve spiegare com'è possibile che in questo Paese si voglia liquidare la Costituzione, nata dalla Resistenza, attraverso gruppi di soggetti tra loro collegati – non ultimo questo Carrai – che vogliono inserire al vertice di strutture pericolosissime! La conosciamo la storia della famiglia Carrai? Stiamo parlando del cuore nero di questo Paese, che non ha mai accettato la Costituzione repubblicana, che ha scalato il vostro partito [il Partito Democratico] e che non ha niente a che vedere con la storia del vostro partito. Ma quali nomine dobbiamo sentire in quest'Aula per fare scattare i campanelli d'allarme? Non vi dice niente Michael Ledeen? A cosa è servita la Commissione di inchiesta sul sequestro e l'omicidio Moro se non vi dice niente quel nome? Non dobbiamo essere preoccupati quando Carrai vuole l'immunità per ficcare il naso nelle vite di noi cittadini, di tutti i cittadini di questo Paese? Questo è un momento gravissimo.”

Mario Michele Giarrusso (1965) politico italiano
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“Grande, importante malattia quella di Basedow! Per me fu importantissimo di averla conosciuta. La studiai in varie monografie e credetti di scoprire appena allora il segreto essenziale del nostro organismo. Io credo che da molti come da me vi sieno dei periodi di tempo in cui certe idee occupino e ingombrino tutto il cervello chiudendolo a tutte le altre. Ma se anche alla collettività succede la stessa cosa! Vive di Darwin dopo di essere vissuta di Robespierre e di Napoleone eppoi di Liebig o magari di Leopardi quando su tutto il cosmo non troneggi Bismark.
Ma di Basedow vissi sol io! Mi parve ch'egli avesse portate alla luce le radici della vita la quale è fatta così: tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale ad un ritmo precipitoso, il battito di un cuore sfrenato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica, destinati a perire di una malattia che sembrerebbe di esaurimento ed è invece di poltronaggine. Il giusto medio fra le due malattie si trova al centro e viene designato impropriamente come la salute che non è che una sosta. E fra il centro ed un'estremità — quella di Basedow — stanno tutti coloro ch'esasperano e consumano la vita in grandi desiderii, ambizioni, godimenti e anche lavoro, dall'altra quelli che non gettano sul piatto della vita che delle briciole e risparmiano preparando quegli abietti longevi che appariscono quale un peso per la società. Pare che questo peso sia anch'esso necessario. La società procede perché i Basedowiani la sospingono, e non precipita perché gli altri la trattengono. Io sono convinto che volendo costituire una società, si poteva farlo più semplicemente, ma è fatta così, col gozzo ad uno dei suoi capi e l'edema all'altro, e non c'è rimedio. In mezzo stanno coloro che hanno incipiente o gozzo o edema e su tutta la linea, in tutta l'umanità, la salute assoluta manca.”

Origine: La coscienza di Zeno, Storia di un'associazione commerciale, pp. 387-389

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“Ibrahimovic? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB, Tuttosport.com, 22 marzo 2009.

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“Per spiegare preventivamente che non c'erano i presupposti d'urgenza sul decreto, Berlusconi si è gettato in una requisitoria che può essere considerata una sorta di «apoteosi del decisionismo», un j'accuse contro i tempi antiquati delle nostre istituzioni e un invito perentorio all'intero governo a sposare una linea chiara che difende le prerogative del potere esecutivo rispetto a prassi vecchie e nuove che ne potrebbero mortificare e limitare il ruolo. «La lettera di Napolitano – ha spiegato il Cavaliere – è la cosa più irrituale che mi è capitata di vedere. Ci ha bocciato il decreto prima ancora che lo presentassimo. Invece, la responsabilità del decreto di fronte alla Costituzione è del governo. Quello del Quirinale è un atto di forza che tende a mettere sotto tutela il governo. Tanto più su un provvedimento necessario senza il quale perpetueremmo una sorta di omissione di soccorso. Leggere la lettera di Napolitano piena di cavilli, precedenti e normative mi ha fatto venire un brivido alla schiena, lo stesso che mi provocò la lettura di un'iscrizione sulla facciata di un tribunale: fiat iustitia, pereat mundus – sia fatta giustizia e perisca il mondo. Per me una vita umana è più importante di mille cavilli.”

Augusto Minzolini (1958) giornalista italiano

citato in Il rilancio di silvio http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=9077536, la Stampa, 7 febbraio 2009

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“Di fronte a un'opportunità importante tendo a fare di tutto per riuscire, se so che potrebbe essere l'unica.”

Rachel McAdams (1978) attrice canadese

Origine: Citato in Anna Maria Speroni, CINEMA Rachel McAdams: "Il mio amore a Parigi" http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2011/rachel-mcadams-30630684700.shtml, iodonna.it, 22 ottobre 2011.

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“Dare il buongiorno agli Italiani significa svegliarsi in forma, che a sua volta vuol dire dormire bene, che prima ancora mi porta a ricordare quanto sia importante mangiare in modo sano. Questa è la mia filosofia del benessere.”

Elisa Isoardi (1982) modella e conduttrice televisiva italiana

Origine: Dall' intervista di Giulio Serri http://giulioserri.wordpress.com/2014/03/15/mia-intervista-ad-elisa-isoardi/, Giulioserri.wordpress.com; pubblicato su Più sano più bello, marzo 2014.

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“Beh, guarda… io… Noi due non ci conosciamo, sicuramente non ci conosciamo. Però… apro una parentesi veloce, senza polemiche e senza niente. Credo che tu non sia stato… non sei molto al corrente della mia carriera., la Fiorentina anc… eh però, però nel mio curriculum… Però, se ti devo dire la verità, ti devo dir la verità… arrivato qua mi sembra di esser tornato ai tempi del Chievo. Però cosa c'è qua? Che respiri un'aria, pur essendo piccola… ecco la differenza, eh… c'è, c'è aria di una società mol… importante, secondo me. Ecco, queste sono le mie prime sensazioni quando mi son calato nel nero-verde.
[…] E quando vieni fuori da una situazione di 'sto tipo qua, che comunque poi ti hanno scelto, beh, parti ancora più rinvigorito, perché vuol dire che… che tu li hai convinti e… e che è una cosa bella! Se tu invece vieni fuori da situazioni forzate, eccetera, non sta bene, capisci? Ecco, questa l'ho vissuta molto bene. Perché comunque credo che alla fine dopo, o per un motivo o per l'altro, la scelta è caduta su di me perché ero quello… quello a cui la scoietà voleva arrivare.
[…] Esonero se tu fai… Allora, chiaro che se tu fai 2 anni di carriera, la statistica, magari fai 2 esoneri di fila, è un conto. Se tu fai 20 anni di Serie A e lavori anche all'estero qualche esonero ci sta, vai a vedere le carriere degli allenatori… Poi dopo, sai… un conto è lavorare in un posto, un conto è lavorare in un altro posto. È una cosa normale in un… in un trand, diciamo di lavoro di un allenatore. La vivo, l'ho sempre vissuta… chiaro che non fa mai piacere essere esonerati, però bisogna sempre trovare l'energia e la forza di andare avanti, di capire perché comunque sei stato esonerato, di cercare di, di, di, di… di avere quel coraggio di insistere e di migliorarti in modo che poi di far ricredere anche chi ti ha esonerato, ecco, questo ti deve sempre animare secondo me. […] Modena, Modena fu… il mio esonero è stato perché c'è stata incompatibilità col direttore sportivo Tosi. Non è stato un esonero di quelli… e non c'era incompatibilità, io purtroppo ho un carattere di quelli, allora magari più di adesso, avevo un carattere che io non, non… non ci si deve sposare per forza nella vita, se c'è incompatibilità ci si lascia. Ecco, di Modena ho 'sto ricordo qua.
[…] Però sono parito dalle giovanili, ho fatto un percorso, un cammino credo giusto e mi hanno scelto per allenare la prima squadra, ho fatto 2 anni di allenatore in seconda, ho imparato; poi mi hanno dato in mano la squadra, l'ho portata in Serie B, credo che se non è un'impresa come il Sassuolo, ci manca poco. Perché il Chievo, chi sa dov'è Verona, era un posto dove c'era la diga, ci passa l'Adige… ci sono 500 persone, e lì siamo andati in Serie B. In Serie B ho fatto 3 anni, tutti in miglioramento fino alla soglia della Serie A. Poi l'ho lasciato… l'ho lasciato perché sai, e lo sa anche il Sassuolo, tu quando vai, ad esempio il Sassuolo va in Serie A e cerca il giocatore di grande esperianze, eccetera, a volte ti senti dire di no. Quindi al Chievo c'era questo grande enigma. Noi eravamo in B madovevamo fare ancora con giocatori di C. Quindi sono state grandi imprese quelle lì. Perché, chi veniva al Chievo? Capisci? Chi veniva… adesso al Chievo ci va anche il grande giocatore, ma allora figurati. Quindi, abbiamo seminato insieme anche là con una grande società insieme con buon lavoro di gruppo, e siamo arrivati alla soglia della Serie A, che dopo l'ha ottenuta Del Neri dopo 2 anni. Però bisogna guardare anche il lavoro precedente, perché non è che tutto quanto è da buttare a mare, capito? Ecco, questo voglio dire.
[…] Io quando la mattina apro gli occhi e guardo il cielo ringrazio il Signore, perché credo che bisogna anche nella vita essere… Io credo di aver fatto, di avere avuto la fortuna di fare il lavoro che mi piace e di averlo svolto in maniera professionale al massimo e sono ancora qua dopo 20 che ho questa voglia qua perché penso che sia… per me è il più bel lavoro del mondo. E mi limito a dire questo, capito? Cioè, non ho nessun rimpianto, non ho nessun rammarico. La carriera di un allenatore purtroppo, o bene o male, ha degli alti e bassi e bisogna accetarli, bisogna sempre essere lì sul pezzo, a migliorarsi, a… la voglia di, di… altrimenti quando non c'è quella voglia lì bisogna smettere. Se non c'hai quella voglia lì bisogna smettere, qualsiasi tipo di lavoro. Oppure cambiare lavoro. Io questa voglia qua ce l'ho ancora, quindi sono qua con la voglia di, di, di… di trasmettere le, le, le, le, le, le mie sensazioni e le mie motivazioni a questa società ma soprattutto ai ragazzi.”

Alberto Malesani (1954) allenatore di calcio e ex calciatore italiano
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“[Su Adriano Galliani] Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2013-2015)
Origine: Citato in Stefano Boldrini, Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..." http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml, Gazzetta.it, 29 novembre 2013.

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“Per me è importante l'emozione che mi trasmette una persona, quello che riesce a comunicarmi in quel momento, sia che venga dall'intelletto sia che si tratti di qualcosa di fisico, di silenzioso. Ma non ha a che vedere con l'aspetto fisico. È il sapore iniziale che conta.”

Martina Stella (1984) attrice italiana

dall'intervista di Alex Infascelli, Martina Stella: trattenete il respiro! http://www.playboy.it/playboy-life/dettaglio-articolo.asp?id_articolo=105&titolo=Martina+Stella%3A+trattenete+il+respiro!&id_categoria=15&categoria=Interviste, Playboy.it

“Perché la fai tanto lunga su un tema così poco importante? Le parole devono essere proporzionate all'argomento che si affronta.”

Labota re di Sparta

citato in Plutarco, Apophthegmata Laconica, 224 C; traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5

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