Frasi su quinto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema quinto, essere, secondo, vita.

Frasi su quinto

Roberto Baggio photo

“Vorrei invitare i giovani a riflettere su queste parole. La prima è passione. Non c'è vita senza passione e questa la potete cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare. La passione si può anche trasmettere. Guardatevi dentro e lì la troverete. La seconda è gioia. Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa. Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola apparecchiata. È proprio dalla gioia che nasce quella sensazione di completezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita. La terza è coraggio. È fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale, è necessario non farsi sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi soddisfatti sapendo di aver dato tutto, di aver fatto del proprio meglio, a modo vostro e secondo le vostre capacità. Guardate al futuro e avanzate. La quarta è successo. Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del successo, di questa parola che sembra essere rimasta l'unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere successo? Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo migliore. E questo vale sia per il calciatore, il falegname, l'agricoltore o il fornaio. La quinta è sacrificio. Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato problemi e dolori per tutta la carriera. Sono riuscito a convivere e convivo con quei dolori grazie al sacrificio che, vi assicuro, non è una brutta parola. Il sacrificio è l'essenza della vita, la porta per capirne il significato. La giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete allenarvi bene adesso. Da ciò dipenderà il vostro futuro. Per questo gli anni che state vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio. Non fidatevi, è un'illusione. Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.”

Roberto Baggio (1967) dirigente sportivo ed ex calciatore italiano
Rafael Nadal photo
Paulo Coelho photo

“Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera. A un certo punto, le domandò:
"Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me."
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
"È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto."
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
"Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!"
"Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
"Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
"Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura ed usare il temperino. È un'operazione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
"Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
"Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
"Quinta qualità: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione."”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

Sono come il fiume che scorre

Giovannino Guareschi photo
Jovanotti photo

“Il quinto mondo è quello senza storia | che niente è più variabile della memoria.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Il quinto mondo
Lorenzo 2002 – Il quinto mondo

José Saramago photo
Noyz Narcos photo
Umberto Eco photo
Charlie Chaplin photo
Lope De Vega photo

“Se la donna nacque da una costola di un addormentato, non è quindi strano che anch'ella dorma.”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto II, Scena Quinta
La ragazza sciocca

Giovanni Papini photo
Francois Rabelais photo

“Amici, voi noterete che al mondo vi sono assai più coglioni che uomini; ricordatevene!”

Francois Rabelais (1494–1553) scrittore e umanista francese

libro quinto, cap. VIII; 1925

Arno Schmidt photo

“[Ultime parole famose prima del campionato 2011/12, vinto dai bianconeri] La Juventus è una squadra discreta, buona, che farà un discreto campionato ma che non può impensierire minimamente le prime due, può arrivare quarta o quinta.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri, Il blob del 2012. Tutte le frasi da ricordare http://www.gazzetta.it/Calcio/30-12-2012/blob-2012-913634965312.shtml, Gazzetta.it, 30 dicembre 2012.

Umberto Eco photo

“L'amore vero vuole il bene dell'amato.”

Guglielmo: Quinto giorno, Vespri
Il nome della rosa

Benedetto Croce photo
Giuseppe Tomasi di Lampedusa photo
Susan Elizabeth Phillips photo
Groucho Marx photo
Thomas Merton photo
Tito Lívio photo

“Le amicizie devono essere immortali, e mortali le inimicizie.”

Quinto Cecilio Metello: XL, 46; 1997
Vulgatum illud, quia verum erat, in proverbium venit, amicitias immortales, <mortales> inimicitias debere esse.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

Alessandro Baricco photo

“La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è la carne e la decima è un uomo che mi guarda e non uccide. L'ultima è una vela. Bianca. All'orizzonte.”

Ocean Sea
Oceano mare
Variante: La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è la fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è carne e la decima è un uomo che mi guarda e non mi uccide.

Tommaso d'Aquino photo
Salvatore Borsellino photo

“Noi abbiamo bisogno di sapere, abbiamo bisogno di conoscere, abbiamo bisogno di capire perché nel nostro Paese un presidente del consiglio possa dire nel momento in cui sono state riaperte certe indagini, della procura di Palermo, della procura di Caltanissetta, della procura di Milano, della procura di Firenze, come… perché questo presidente del consiglio possa aver detto che ci sono delle procure che stanno complottando contro di lui. Queste procure stanno semplicemente indagando sulle stragi che ci sono state in Italia, sulle stragi del '92 e del '93. Che cosa ha spinto questo presidente del consiglio a dire che queste procure stanno indagando contro di lui? Forse lui ha a che fare con queste stragi? Ci vuole dire forse che ha a che fare con queste stragi? Io non capisco come possa e perché possa avere detto una frase del genere, non capisco come abbia potuto dire, parlando delle stragi di via D'Amelio, che ci sono delle procure che stanno indagando su delle vecchie storie. Come può chiamare "vecchie storie" le stragi di via D'Amelio, le stragi di Capaci, quando il sangue ancora non si è asciugato sull'asfalto […]. Voi ci dovete aiutare a capire perché il presidente del consiglio di uno Stato che dovrebbe essere democratico possa dire queste cose. Voi ci dovete aiutare a capire, noi vogliamo sapere come… perché si presentano come delle riforme della giustizia delle leggi che sono un sovvertimento della nostra Costituzione. Noi viviamo in uno Stato in cui la Costituzione stabilisce che ci sono dei poteri indipendenti, il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario, ma io mi chiedo, dov'è oggi più il potere legislativo, se le leggi non vengono più fatte in Parlamento, se le leggi vengono fatte in una sala da cena in una villa di Arcore, lì vengono studiate…?”

Salvatore Borsellino (1942) attivista italiano

dal video Quinto Potere - Palermo - Conclusione di Salvatore Borsellino e Giorgio Bongiovanni - 18 luglio 2011 http://www.youtube.com/watch?v=gjlzWEKXw4E, YouTube; filmato caricato il 2 settembre 2011

Igor Sibaldi photo

“[…] questo «io eroico» non si pone più autonomamente dinanzi ai propri avversari, come al tempo dei cinismi giovanili o delle prime dispute contro la pedagogia istituzionale, ma è certo d'agire per conto di un'istanza superiore ben identificata e inesauribile, la dottrina del Vangelo – del testo greco dei Vangeli ritradotto dallo stesso Tolstòj (un'ottima traduzione). Una dottrina che Tolstòj fa valere integralisticamente, ignorando di proposito la distanza di diciotto secoli, rifiutandosi di «storicizzare» e di attenuare come che sia i comandamenti di Gesù, e aprendo così un fronte immenso sul quale battersi nel mondo «pseudo-cristiano» o «cristiano-ecclesiastico» (come egli lo chiama) in cui non c'è versetto del Vangelo che, tradotto fedelmente, non suoni completamente sconosciuto e scandaloso. In questa sua ultima ed enorme scommessa sulla propria energia e forza d'urto, a Tolstòj non rimane più tempo né spazio per una dimensione privata, per una qualche quinta in cui riprendere fiato: tutto è messo in gioco, e tutto è illuminato dai riflettori. Da questa condizione Tolstòj trae adesso la forza e il gusto di continuare a vivere; da questa condizione – e dalla forza e dal gusto di vivere che gliene vengono – la sua arte trae vigore, volontà, argomenti; e di questa sua arte Tolstòj vive – scrittore com'egli è, fino al midollo. In questo cerchio virtuoso, trionfante, percorre i suoi cicli la dialettica tra pubblico e privato dell'ultimo periodo della vita di Tolstòj, vecchio conte che è diventato in tutto attore e non lo è più in nulla. (Non per nulla questo Tolstòj fu l'ultima grande passione di Nietzsche, prima della follia, e Nietzsche lo leggeva e compulsava avidamente, riconoscendo in lui lo stesso mito al quale anch'egli si sentiva forzato: la consumazione del confine tra «arte» e «vita», tra «volontà» e «realtà».)”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

p. L

Umberto Eco photo
Zbigniew Boniek photo
Felice Gimondi photo

“Nella vita puoi essere utile anche arrivando secondo o quinto… purché tu ce la metta tutta.”

Felice Gimondi (1942–2019) ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

da Sfide, Rai Tre, 10 dicembre 2012

Luigi Pirandello photo
Carlos Kleiber photo
Benjamin Disraeli photo

“Il mondo è governato da tutt'altri personaggi che neppure immaginano coloro il cui occhio non giunge dietro le quinte.”

Benjamin Disraeli (1804–1881) politico e scrittore britannico

Origine: Citato in Curzio Nitoglia, Per padre il diavolo: un'introduzione al problema ebraico secondo la tradizione cattolica, Barbarossa, 2002, p. 208.

Susanna Tamaro photo
Riccardo Muti photo
Luigi Pirandello photo
Jair Bolsonaro photo

“Ho cinque figli. Ho avuto quattro maschi, al quinto mi sono indebolito ed è uscita una femmina.”

Jair Bolsonaro (1955) politico brasiliano

Origine: Citato in Bolsonaro: “Quilombola não serve nem para procriar” http://congressoemfoco.uol.com.br/noticias/bolsonaro-quilombola-nao-serve-nem-para-procriar/, congressoemfoco.uol.com.br; 5 aprile 2017.

Ivan Illich photo
Jean Cocteau photo
Italo Svevo photo
Lope De Vega photo

“È lecito al maestro castigare lo scolaro ignorante!”

Lope De Vega (1562–1635) poeta, drammaturgo

Atto I, Scena Quinta
La ragazza sciocca

Friedrich Nietzsche photo

“Quinta proposizione. – […] Il prete è il nostro Ciandala – sia proscritto, affamato, cacciato in ogni specie di deserto.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Legge contro il Cristianesimo; 2008

Friedrich Nietzsche photo
Albert Camus photo
Giambattista Vico photo
Adam Smith photo

“[Si riporta l'esempio, divenuto celebre, della manifattura di spilli usato da Smith per illustrare gli effetti della divisione del lavoro. ] In queste grandi produzioni destinate a soddisfare i bisogni di un gran numero di persone, ogni ramo differente del lavoro richiede un gran numero di lavoratori, che rende impossibile radunare tutti nella stessa casa lavoro. Noi raramente possiamo vedere in una volta sola più di quelli impegnati in un singolo ramo. Sebbene in simili produzioni, di conseguenza, il lavoro può essere davvero diviso in un gran numero di parto, rispetto a quelle di natura più frivola, la divisione non è così ovvia, ed è stata perciò poco osservata.
Prendiamo dunque un esempio in una manifattura di poco conto dove la divisione del lavoro è stata molto spesso citata, quella, cioè, dello spillettaio; un operaio non educato in questa manifattura (che la divisione del lavoro ha reso uno speciale mestiere), non preparato all'uso del macchinario realizzato per questo (la cui invenzione probabilmente è stata resa possibile dalla stessa divisone), può a fatica, forse, con la sua laboriosità, produrre uno spillo al giorno, e di certo non può produrne 20. Dato il modo in cui viene svolto oggi questo compito, non solo tale lavoro nel suo complesso è divenuto mestiere particolare, diviso in un certo numero di specialità, la maggior parte delle quali sono anch'esse mestieri particolari. Un uomo trafila in metallo, un altro raddrizza il filo, il terzo lo taglia, un quarto gli fa la punta, un quinto lo schiaccia l'estremità dove deve inserirsi la capocchia; fare la capocchia richiede due o tre operazioni distinte; inserirle in attività distinta, pulire gli spilli è un'altra, e persino il metterli nella carta un'altra occupazione se stante, sicché l'importante attività di fabbricare uno spillo viene divisa, in tal modo in circa 18 distinte operazioni che, in alcune manifatture, sono tutte compiute da mani diverse, sebbene si diano casi in cui la stessa persona ne compie due o tre. Io ho visto una piccola manifattura di questo tipo dove erano impiegati solo 10 uomini, e dove alcuni di essi di conseguenza compivano due o tre distinte operazioni. Ma sebbene loro fossero assai poveri, e perciò non disponessero molto delle macchine necessarie, potevano, quando si impegnavano a vicenda, fare all'incirca dodici libbre di spilli in un giorno. Una libbra contiene più di mille spilli di grandezza media. Quelle 10 persone, quindi, riuscivano a fare più di 40.000 spilli al giorno. Ciascuno di loro 10 dunque, facendo una decima parte di 48000 spilli, può essere considerato come se ne fabbricasse 4800 in un giorno. Se invece avessero lavorato tutti separatamente e indipendentemente senza che alcuno di loro fosse stato previamente addestrato a questo compito particolare, non avrebbero certamente potuto fabbricare neanche 20 spilli al giorno per ciascuno, forse neanche un solo spillo al giorno; cioè certamente non la duecentoquarantesima parte, e forse neanche la quattromilaottocentesima parte di quel che sono intanto capaci di compiere in conseguenza di una appropriata divisione e combinazione delle loro differenti operazioni.
In tutte le altre arti e manifatture, gli effetti della divisione del lavoro sono analoghi a quelli che abbiamo riscontrato in quest'attività di modestissimo rilievo; sebbene, in molte di esse, il lavoro non possa essere suddiviso fino a questo punto, né ridotto a una tale semplicità di operazioni. La divisione del lavoro, comunque, nella misura in cui può essere introdotta, determina in ogni mestiere un aumento proporzionale delle capacità produttive del lavoro.”

cap. 1 http://www.wsu.edu/~dee/ENLIGHT/WEALTH1.HTM
La ricchezza delle nazioni

Italo Calvino photo
Italo Calvino photo
Arthur Schopenhauer photo
Arthur Schopenhauer photo

“La vita negli anni della vecchiaia assomiglia al quinto atto di una tragedia: si sa che la fine tragica è vicina, ma non si sa ancora quale sarà.”

Arthur Schopenhauer (1788–1860) filosofo e aforista tedesco

Aforismi sulla saggezza del vivere
Origine: Da La saggezza della vita, Newton Compton Editori, 2012, p. 172 https://books.google.it/books?id=ptvcbsLnhtUC&pg=PT172. ISBN 8854142840

Jack Black photo

“L'unico vantaggio di abitare a Hollywood e strimpellare la chitarra è che riesco sempre a entrare ai concerti. Non mi devo neppure preoccupare di comprare il biglietto. Inoltre posso andare dietro le quinte a conoscere i musicisti, bellissimo.”

Jack Black (1969) attore, musicista e doppiatore statunitense

Origine: Citato in Rachel Clark, [//xl.repubblica.it/dettaglio/2625 La parola a Jack Black], Repubblica.it, 2005.

Thomas Merton photo
Thomas Merton photo

“Quelli che amano il silenzio trovino altra gente che ama il silenzio e creino silenzio e pace gli uni per gli altri.”

Thomas Merton (1915–1968) scrittore e religioso statunitense

Parte quinta, 19 novembre, p. 357
Il segno di Giona

Thomas Merton photo
Thomas Merton photo

“Nel mio intimo tutto si ribella contro un'interpretazione dell'Antico Testamento secondo la quale pare che Dio non abbia mai parlato con nessuno fuorché con gli Ebrei.”

Thomas Merton (1915–1968) scrittore e religioso statunitense

Parte quinta, 15 dicembre, p. 366
Il segno di Giona

Dean Martin photo

“[Su Pietro Mennea] L'agonismo nel sangue. E nel cuore. Aveva, secondo me, tanto talento quanto infinito coraggio: lo dimostrò quando corse la sua quinta Olimpiade, a Seul.”

Leonardo Coen (1948) giornalista italiano

Origine: Da Addio, piè veloce Achille http://coen.blogautore.repubblica.it/2013/03/21/addio-pie-veloce-achille/?ref=HROBA-1, Repubblica.it, 21 marzo 2013.

Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Michael Pitt photo
Thomas Laughlin photo
Andy Murray photo
Tito Lívio photo

“L'invidia, come il fuoco, si dirige sempre verso i posti più elevati.”

Quinto Fabio Massimo Rulliano: VIII, 31; 2006
Etenim invidiam tamquam ignem summa petere.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

Tito Lívio photo

“Per badare allo Stato niente è più sicuro di un collegio concorde.”

Quinto Fabio Massimo Rulliano: X, 22; 2011
[N]ihil concordi collegio firmius ad rem publicam tuendam esse.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X
Origine: Questo qui espresso è il principio fondamentale delle istituzioni romane. Tutte le cariche erano collegiali, dai consoli alle magistrature minori, poiché c'era la convinzione che una gestione di questo tipo potesse allontanare il pericolo di una tirannide. (2011)

Tito Lívio photo

“E non è solo il successo che insegna – il successo è il maestro degli stolti – ma anche la strategia razionale.”

Quinto Fabio Massimo: XXII, 39; 1997
Nec eventus modo hoc docet – stultorum iste magister est – sed eadem ratio.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Tito Lívio photo

“Si dice che la verità è destinata a soffrire, ma non si estingue mai.”

Quinto Fabio Massimo: XXII, 39; 1997
Veritatem laborare nimis saepe aiunt, exstingui nunquam.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Tito Lívio photo

“A chi opera con calma, ogni cosa è chiara e sicura; la fretta è sconsiderata e cieca.”
Omnia non properanti clara certaque erunt; festinatio improvida est et caeca.

Tito Lívio (-59–17 a.C.) storico romano

Quinto Fabio Massimo: XXII, 39
Citazioni di Quinto Fabio Massimo, Attribuite

Tito Lívio photo

“Non sempre la temerità ha buon esito.”

Quinto Fabio Massimo: XXVIII, 42; 2006
Non semper temeritas est felix.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Tito Lívio photo

“Il fraudolento sa guadagnarsi per tempo la fiducia nelle piccole cose, per tradire poi con grande profitto.”

Quinto Fabio Massimo: XXVIII, 42; 1997
Fraus fidem in parvis sibi praestruit ut, cum operae pretium sit.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

Edward Morgan Forster photo
Edward Morgan Forster photo
George Steiner photo
Alfred Marshall photo
Marco Paolini photo
Raffaele Viviani photo

“All'acqua e a ô sole fràveca' | cu na cucchiara 'mmano, | pe' ll'aria 'ncopp'a n'anneto', | fore a nu quinto piano. || Nu pede miso fauzo', | nu muvimento stuorto, | e fa nu vuolo 'e l'angelo, | primma c'arriva, è muorto.”

Raffaele Viviani (1888–1950) poeta, commediografo e compositore italiano

Fravecature
Poesie
Origine: Fabbrica, costruisce.
Origine: Impalcatura.
Origine: Falso.
Origine: Carpentieri.

Roberto Mattioli photo

“Il presidente della pro-loco non poteva avere idea migliore di piazzare una pianta carnivora nella quinta, peraltro unica, del palcoscenico di questo verde attrezzato… anche troppo!”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Il meglio di Rock in June 2009 del 20 giugno 2009 http://www.youtube.com/watch?v=V5nJXeWR4B4

Roberto Vecchioni photo
Giovanni Crisostomo photo
Bruno Pizzul photo
Antonio Cassano photo