Frasi su reazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema reazione, essere, stesso, vita.

Frasi su reazione

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“Oltre al conformismo inteso come mezzo per superare l'isolamento, un altro fattore nella vita contemporanea deve essere preso in considerazione: la routine del lavoro e del piacere. L'uomo diventa un 'dalle nove alle cinque', è parte della forza del lavoro, della forza burocratica degli impiegati e dei dirigenti. Ha scarsa iniziativa, i suoi compiti essendo prescritti dall'organizzazione; vi è ben poca differenza tra chi è in cima alla scala, e chi è in basso. Tutti seguono schemi prestabiliti, con una velocità prestabilita, in modo predisposto. Perfino le reazioni sono prescritte: allegria, tolleranza, amabilità, ambizione e capacità di andare d'accordo con tutti senza attrito. Il divertimento è organizzato nello stesso modo, sebbene non con lo stesso sistema; i libri sono selezioni da biblioteche, i film dagli impresari, e gli slogans pubblicitari coniati da loro; il resto è pure uniforme; la gita domenicale in automobile, i programmi televisivi, le riunioni e i ricevimenti ufficiali. Dalla nascita alla morte, dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un uomo prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della solitudine e del nulla?”

Origine: L'arte di amare, pp. 28-29

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“Le atrocità sollevano un'indignazione minore, quanto più le vittime sono dissimili dai normali lettori, quanto più sono "more", "sudice", dago. Questo fatto illumina le atrocità non meno che le reazioni degli spettatori. Forse lo schema sociale della percezione presso gli antisemiti è fatto in modo che essi non vedono gli ebrei come uomini. L'affermazione ricorrente che i selvaggi, i negri, i giapponesi, somigliano ad animali, o a scimmie, contiene già la chiave del pogrom. Della cui possibilità si decide nell'istante in cui l'occhio di un animale ferito a morte colpisce l'uomo. L'ostinazione con cui egli devia da sé quello sguardo – "non è che un animale"”

Theodor W. Adorno (1903–1969) filosofo, musicologo e aforista tedesco

si ripete incessantemente nelle crudeltà commesse sugli uomini, in cui gli esecutori devono sempre di nuovo confermare a se stessi il "non è che un animale", a cui non riuscivano a credere neppure nel caso dell'animale. Nella società repressiva il concetto stesso dell'uomo è la parodia dell'uguaglianza di tutto ciò che è fatto ad immagine di Dio. Fa parte del meccanismo della "proiezione morbosa" che i detentori del potere avvertano come uomo solo la propria immagine, anziché riflettere l'umano proprio come il diverso. L'assassinio è quindi il tentativo di raddrizzare la follia di questa falsa percezione con una follia ancora maggiore: ciò che non è stato visto come uomo, eppure lo è, viene trasformato in cosa, perché non possa confutare, con un movimento, lo sguardo del pazzo. (n. 68, Gli uomini ti guardano)
Minima moralia
Origine: Riferimento al titolo del libro di Paul Eipper Le bestie ci guardano

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Nel mio computer c'era un'intera directory dedicata alle idee non sperimentate: aprii un nuovo file, e lo chiamai "reazione a catena della polimerasi."”

Kary Mullis (1944–2019) biochimico statunitense

Origine: Ballando nudi nel campo della mente, p. 16

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“Il movimento hippy è una reazione di tipo dionisiaco, ma molto naïf e sterile. Lo stile di vita hippy è veramente un fenomeno piccolo-borghese.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 19

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“Giustino Fortunato e Benedetto Croce rappresentano […] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana.”

Antonio Gramsci (1891–1937) politico, filosofo e giornalista italiano

Alcuni temi della questione meridionale, p. 45
La questione meridionale
Origine: Il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni. Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi più ampi.» La questione meridionale, p. 38.

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“Ogni azione umana crea continuamente dei vuoti e dei pieni, apre delle parentesi che dovranno venir chiuse. Se l'uomo fa il male come reazione al male, chiude una parentesi aperta dal male inferto; se fa il male per il male, apre una parentesi creando un vuoto che gli attirerà del male. Così avviene per il bene. Se l'uomo usa generosità per attirare generosità, apre e chiude questa parentesi; ma se è generoso con chi non potrà ricambiarlo, apre un vuoto di bene in cui entrerà dell'altro bene per colmarlo.
Quando uno fa del male come reazione a un male, chiude la parentesi del male; in questo caso vige la legge del taglione, chi è stato offeso può domandare giustizia: giustizia che è sempre una larvata forma di vendetta e, una volta soddisfatta l'esigenza di giustizia, la parentesi è chiusa, l'offensore ha pagato, non deve più nulla; l'offeso non ha più alcun diritto. Ma se chi ha ricevuto l'offesa non reagisce, l'offensore apre in sé un vuoto che sarà fatalmente ricolmato da un'altra offesa, anche se interviene il perdono dell'offeso.
Una legge severa presiede a questi meccanismi; così colui che fa il bene, e di questo riceve la ricompensa e la gratitudine del beneficato, chiude la parentesi, e il benefattore ha ricevuto la sua ricompensa; se invece la generosità è gratuita, se l'amore non è limitato da nessuna finalità, se qualcuno rivolge la sua forza di amore e di dono a chi non potrà rispondergli con altra generosità e amore, si stabilisce una corrente di vuoto che sarà colmata da altra generosità e da altro amore.
Le nostre azioni, le nostre opere di cristiani dovranno essere contrassegnate dall'apertura di una assoluta gratuità: questa stabilirà un continuo flusso di bene e di grazia tra il cielo e noi. E ci libererà da tutte quelle solidificazioni create dall'ambizione vanitosa di porre una finalità alle nostre azioni, anche a quelle che riteniamo più conformi alle qualità cristiane. Amiamo «per», preghiamo «per», facciamo delle opere sociali «per»; motivare l'amore non è amare, avere una ragione per donare non è dono puro, avere una motivazione per pregare non è preghiera.”

Giovanni Vannucci (1913–1984) presbitero e teologo italiano

La vita senza fine

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“Quando si parla di rivoluzione, la maggior parte della gente pensa alla violenza, senza rendersi conto che il contenuto reale di qualsiasi spinta rivoluzionaria risiede nei principi e negli obiettivi per cui si sta lottando e non nel modo in cui li si raggiunge.
D'altra parte, per come è organizzata la società, per il fatto che la violenza è presente ovunque, devi aspettarti delle esplosioni di violenza. Devi aspettarti cose del genere come reazione… se sei un nero che vive in una comunità di neri per tutta la vita e passeggi ogni giorno per la strada circondato da poliziotti bianchi… Per esempio, quando vivevo a Los Angeles […] venivo continuamente fermata. La polizia non sapeva chi fossi. Ma ero una donna nera con la pettinatura afro e loro pensavano, suppongo, che fossi una "militante."”

Angela Davis (1944) attivista statunitense

When you talk about revolution, most people think violence, without realizing that the real content of any kind of revolutionary thrust lies in the principles and the goals that you're striving for, not in the way you reach them.
On the other hand, because of the way this society is organized, because of the violence that exists on the surface everywhere, you have to expect that there are going to be such explosions. You have to expect things like that as reactions... if you are a black person and live in the black community all your life and walk out on the street everyday seeing white policemen surrounding you... when I was living in Los Angeles, for instance (long before the situation in L.A. ever occurred) I was constantly stopped. No, the police didn't know who I was. But I was a black women and I had a natural and they, I suppose thought I might be "militant."
Origine: Da un'intervista condotta da Bo Holmström nel 1972, California State Prison, visibile nel documentario The Black Power Mixtape 1967-1975
Origine: Citato in Giulia Siviero, Angela Davis e la violenza di Baltimora http://www.ilpost.it/giuliasiviero/2015/04/29/angela-davis-ci-aiuta-spiegare-la-violenza-baltimora/, IlPost.it, 29 aprile 2015.

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“[Georg Büchner] Un campione ottocentesco del realismo, nella strenua lotta letteraria tra progresso e reazione.”

György Lukács (1885–1971) filosofo e critico letterario ungherese

Origine: Citato in Vladimiro Cajoli, Mi vergogno di essere servo, La Fiera Letteraria, aprile 1973.

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“L'anniversario della morte di Alcide De Gasperi è stato accompagnato, com'era naturale, dalle celebrazioni organizzate dal suo partito. Le ripercussioni di queste celebrazioni nell'opinione pubblica non sono state grandi, e scarso ne è stato, del resto, il valore. Si sono mantenute, infatti, nell'ambito della consueta propaganda ufficiale e delle consuete polemiche del partito democristiano, il che era anche comprensibile, dato lo scopo non tanto di porre problemi politici o storici, quanto di servire alla corrente mobilitazione dei militanti. È mancata quindi, anche da parte di coloro che di De Gasperi furono i più stretti collaboratori e oggi intendono continuarne l'opera, una ricerca un po' più attenta e profonda dei motivi di questa, della estensione, dei limiti e quindi del significato che essa ha avuto nella storia del nostro paese. E abbiam parlato anche di limiti, perché ci sembra che anche gli ammiratori e gli amici dovessero avere interesse, davanti all'opinione pubblica, a non mostrarsi del tutto privi di capacità critica. Non l'hanno fatto, però, e in queste condizioni era difficile si aprisse un dibattito. Tentò di farlo, e per vero in modo assai superficiale, un settimanale non democristiano, ma la reazione che ne seguì, anche più superficiale e persino grossolana, fu tale da rendere evidente che il tema è di quelli che i dirigenti democristiani attuali non sono ancora in grado, non solo di affrontare con obiettività e con calma, ma nemmeno di vedere affrontati da altri, senza essere presi da quel nervosismo di parte che rende impossibile qualsiasi discussione seria.”

Palmiro Togliatti (1893–1964) politico e antifascista italiano

Incipit di De Gasperi il restauratore

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“Gli Italiani, quando scoprirono di essere stati derubati e grassati per anni dai loro sedicenti rappresentanti, s'incazzarono. Finché durò il fruscio delle mazzette negli orecchi degli Italiani, fu facile per loro comprendere chi fossero le vittime della Grande Ruberia: erano loro. I partiti, per mantenere i loro apparati elefantiaci ed il tenore di vita principesco di molti loro boss, imponevano il pizzo su ogni loro appalto; gli imprenditori gonfiavano i prezzi dei lavori con continue varianti in corso d'opera, lo Stato si svenava con una spesa pubblica sempre più fuori controllo, ed ogni anno veniva da noi a bussare a quattrini con leggi finanziarie sempre più giugulatorie. Nel 1993 eravamo sull'orlo della bancarotta. Lo Stato italiano non aveva letteralmente più un soldo in cassa: mancava persino di che pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici. Una situazione pre-Argentina, che costrinse il governo Amato a varare la più spaventosa legge finanziaria della storia d'Europa. Era, quello, lo scontrino fiscale di Tangentopoli. E toccò ai cittadini pagare il conto. Che dovevano fare i derubati? Metter mano ai portafogli e ringraziare chi li aveva ridotti così? Il minimo che si dovesse fare era quel che fecero decine di veneziani, inseguendo De Michelis per le calli della Laguna al grido di «ladròn, ladròn». E quel che fecero migliaia di romani di destra e di sinistra, lanciando banconote false contro Craxi che usciva dalla sua suite all'Hotel Raphael, cantando beffardamente sull'aria Guantanamera: «Vuoi pure queste? Bettino, vuoi pure queste?». Fu una reazione normale, e non c'è proprio nulla di cui vergognarsi. Anche perché il Craxi in questione era stato appena salvato dalla Camera dei deputati, che aveva respinto gran parte delle richieste di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per gravi episodi di corruzione, e tutte le richieste di arresto e perquisizione avanzate dal pool di Milano. Lo stesso Craxi, pochi mesi prima, si era presentato alla Camera con l'aria dell'accusatore per tenere un discorso ricattatorio puntando il dito sui colleghi e chiamandoli a correo dei propri reati.”

La scomparsa dei fatti

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“C'è una qualità nella personalità irachena che io stesso possedevo, ma che ora è stata modificata a causa del mio incarico ufficiale. L'iracheno si confida totalimente con gli altri. Quando gli piace qualcuno, potrebbe svelargli tutto. Ma quando dopo scopre che la sua fiducia è stata tradita, soffre d'una reazione severa verso la persona a cui ha dato fiducia assoluta e grande generosità.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: C'è una qualità nella personalità irachena che io stesso possedevo, ma che ora è stata modificata a causa del mio incarico ufficiale. L'iracheno, cioè, spesso si confida totalmente con gli altri. Quando gli piace qualcuno, potrebbe svelargli tutto. Ma quando dopo scopre che la sua fiducia è stata malriposta, reagisce aspramente contro la persona a cui ha dato fiducia assoluta e grande generosità.

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“[VIDEO]"Oh, per vendere dischi hanno molta importanza, sì. Ma i video ci sono sempre stati. David Bowie li ha fatti fin da quando ha incominciato. Una volta ho visto un video e ho pensato fosse grande. Poi ho ascoltato il disco alla radio ed era un niente. Eppure il video ti fornisce un appiglio. Ne stavo giusto parlando l'altra sera con Ronnie Wood. Era andato al concerto dei Duran Duran al Garden e mi ha detto che era stato proprio buffo, perche dietro il palcoscenico c'era uno schermo gigante: che mostrava enormi primi piani dei membri del gruppo. Ogni volta che mostravano il primo piano di qualcuno il pubblico sembrava impazzito: diventavano matti, capisci? Così, mentre mostravano il primo piano di qualcuno del gruppo, il chitarrista stava facendo un assolo. Naturalmente ha pensato che stessero urlando per lui. Allora ha ripetuto lo stesso assolo per scatenare la stessa reazione ma non ha ottenuto nulla”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

Variante: [VIDEO]"Oh, per vendere dischi hanno molta importanza, sì. Ma i video ci sono sempre stati. David Bowie li ha fatti fin da quando ha incominciato. Una volta ho visto un video e ho pensato fosse grande. Poi ho ascoltato il disco alla radio ed era un niente. Eppure il video ti fornisce un appiglio. Ne stavo giusto parlando l'altra sera con Ronnie Wood. Era andato al concerto dei Duran Duran al Garden e mi ha detto che era stato proprio buffo, perche dietro il palcoscenico c'era uno schermo gigante: che mostrava enormi primi piani dei membri del gruppo. Ogni volta che mostravano il primo piano di qualcuno il pubblico sembrava impazzito: diventavano matti, capisci? Così, mentre mostravano il primo piano di qualcuno del gruppo, il chitarrista stava facendo un assolo. Naturalmente ha pensato che stessero urlando per lui. Allora ha ripetuto lo stesso assolo per scatenare la stessa reazione ma non ha ottenuto nulla"

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“Se l'energia e gli impulsi naturali vengono repressi per troppo tempo, diventano violenza. È naturale che ciò che è tenuto sotto pressione sfoci nella violenza per reazione. Una persona che è stata repressa troppo duramente prova un piacere immenso in quegli sfoghi violenti. Sono esplosioni rare e brevissime. E alla lunga ti rendono infatuato della violenza.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra
Variante: Se l'energia e gli impulsi naturali vengono repressi per troppo tempo, diventano violenza. È naturale che ciò che è tenuto sotto pressione sfoci nella violenza per reazione. Una persona che è stata repressa troppo duramente prova un piacere immenso in quegli sfoghi violenti. Sono esplosioni rare e brevissime. E alla lunga ti rendono infatuato della violenza.

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“Bisogna amare qualsiasi cosa che sia una violenta reazione contro le norme.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“Vedi, quando la star è in pericolo, la reazione del pubblico è molto più forte che se ci fosse un caratterista – magari uno più adatto al ruolo.”

Alfred Hitchcock (1899–1980) regista britannico, considerato il "maestro del brivido"

citato in Chi c'è in quel film?, p. 368

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“La religione […] è la reazione totale di un uomo alla vita.”

William James (1842–1910) psicologo e filosofo statunitense

Origine: Da Le varie forme dell'esperienza religiosa.

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“[Legge del bisogno] Ogni bisogno tende a provocare le reazioni che sono atte a soddisfarlo.”

Edouard Claparéde (1873–1940) psicologo e pedagogista svizzero

L'éducation fonctionnelle

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“Mi è impossibile cingere i fianchi di una ragazza con il mio braccio destro e serrare il suo sorriso nella mia mano sinistra, per poi tentare di studiare i due oggetti separatamente. Allo stesso modo, non ci è possibile separare la vita dalla materia vivente, ma tutto che possiamo studiare è la sola materia vivente e le sue reazioni. Inevitabilmente, studiando la materia vivente e le sue reazioni, studiamo la vita stessa.”

Albert Szent-Györgyi (1893–1986) scienziato

Variante: Mi è impossibile cingere i fianchi di una ragazza con il mio braccio destro e serrare il suo sorriso nella mia mano sinistra, per poi tentare di studiare i due oggetti separatamente. Allo stesso modo, non ci è possibile separare la vita dalla materia vivente, allo scopo di studiare la sola materia vivente e le sue reazioni. Inevitabilmente, studiando la materia vivente e le sue reazioni, studiamo la vita stessa.

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