Frasi su sensibilità

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sensibilità, essere, vita, uomo.

Frasi su sensibilità

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“[Su Gianni Agnelli] Orgoglioso di averlo conosciuto […] Ogni volta mi colpivano la competenza e la curiosità che aveva per la Ferrari, per la Formula 1 e per il calcio e la sua sensibilità per i problemi del mondo.”

Michael Schumacher (1969) pilota automobilistico tedesco

Origine: Citato in Un campione di sport http://www.raisport.rai.it/pub/sezione/stampaArticolo/1,7140,3446,00.html, Raisport.rai.it.

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“Con la nostra capacità di amare sono risvegliate anche la nostra vulnerabilità e sensibilità più profonda.”

Jean Vanier (1928–2019) filosofo e filantropo canadese

Il corpo spezzato

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“La capacità di discernere la volontà di Dio richiede una nuova sensibilità spirituale, precisamente quella che ci è data attraverso l'evento della nostra conversione.”

André Louf (1929–2010) monaco cattolico belga, eremita, scrittore di libri di spiritualità

Generati dallo Spirito

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“Il dramma delle culture, infatti – compresa quella europea –, è consistito in passato nel fatto che i loro primi contatti reciproci sono stati quai sempre appannaggio di gente della peggior risma: predoni, soldataglie, avventurieri, criminali, mercanti di schiavi e via dicendo. Talvolta, ma di rado, capitava anche gente diversa, come missionari in gamba, viaggiatori e studiosi appassionati. Ma il tono, lo standard, il clima fu conferito e creato per secoli dall'internazionale della marmaglia predatrice che non badava certo a conoscere altre culture, a cercare un linguaggio comune o a mostrare rispetto nei loro confronti. Nella maggior parte dei casi si trattava di mercenari rozzi e ottusi, privi di riguardi e di sensibilità, spesso analfabeti, il cui unico interesse consisteva nell'assaltare, razziare, uccidere. Per effetto di queste esperienze le culture, invece di conoscersi a vicenda, diventavano nemiche o, nel migliore dei casi, indifferenti. I loro rappresentanti, a parte i mascalzoni di cui sopra, si tenevano alla larga, si evitavano, si temevano. Questa manipolizzazione dei rapporti interculturali da parte di una classe rozza e ignorante ha determinato la pessima qualità dei rapporti reciproci. Le relazioni interpersonali cominciarono a venir classificate in base al criterio più primitivo: quello del colore della pelle. Il razzismo divenne un'ideologia per definire il posto della gente nell'ordinamento del mondo. Da una parte i Bianchi, dall'altra i Neri: una contrapposizione dove spesso entrambe le parti si sentivano a disagio.”

Ebano

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“Sembra quasi di sentire la voce di un grande amore che dal passato ripercorre il tempo trascorso e ci raggiunge con la sua dolcezza infinita, trafiggendo la nostra sensibilità, per riportarci alla verità, alla riflessione, ad un romanticismo che rimane per sempre senza età. Cosa sarebbe la vita senza un amore?.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da Riz Ortolani e Katyna Ranieri: una canzone batticuore per una pubblicità televisiva https://spettacolomusicasport.com/2017/11/13/riz-ortolani-e-katyna-ranieri-una-canzone-batticuore-per-una-pubblicita-televisiva/, SpettacoloMusicaSport.com, 13 novembre 2017.

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“Io sono qui che cerco di raccontarVi come corre in fretta la vita e di come si può sentire una persona fragile. La sensibilità. Quando tutto ti ferisce ma hai la possibilità di non ferire gli altri, quando hai la possibilità di percepire ciò che non si vede. Vivi una vita diversa, ti accorgi di tutto. Sei costretto dalla tua natura ad essere grato per sempre, a ricordarti solo di quelle persone che ti hanno aiutato con una parola, un gesto o un sorriso. Sei costretto a dimenticarti dei cattivi. Forse il segreto della vita è proprio questo.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Io sono qui che cerco di raccontarVi come corre in fretta la vita e di come si può sentire una persona fragile . La sensibilità. Quando tutto ti ferisce ma hai la possibilità di non ferire gli altri, quando hai la possibilità di percepire ciò che non si vede. Vivi una vita diversa, ti accorgi di tutto. Sei costretto dalla tua natura ad essere grato per sempre, a ricordarti solo di quelle persone che ti hanno aiutato con una parola, un gesto o un sorriso. Sei costretto a dimenticarti dei cattivi. Forse il segreto della vita è proprio questo. (p. 9)
Origine: Il tormento del talento, p. 9

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“Per la ventesima volta ho ieri assistito al capolavoro di Bizet e ancora l'ho udito con la stessa gentile reverenza. Mi sorprende di poter così vincere la mia impazienza. Ma guardare come un'opera siffatta integri la natura di un uomo. Essa è malvagia, perversa, raffinata, fantastica, eppure avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di una razza. Si sono mai uditi sulla scena accenti più tragici, più dolorosi? E come sono ottenuti? Senza smorfie, senza contraffazioni di alcun genere, in piena libertà dalle bugie del "grande stile". Io mi sento diventar migliore quando questo Bizet mi parla. Il mio udito si sprofonda in quella musica; ne percepisco le origini; mi par di assistere alla sua nascita e tremo davanti ai pericoli che ci accompagnano a qualunque audacia; mi trovo incantato dai felici ritrovamenti che Bizet stesso ignora. Sopra quest'opera la fatalità sta sospesa; la felicità di essa è corta, fulminea, e non conosce dilazioni. Io invidio a Bizet il coraggio di questa sua sensibilità eccezionale, che prima di adesso non aveva trovato mezzo per esprimersi nella musica colta d'Europa; il coraggio di questa sensibilità meridionale, brunita, arsa dal sole… Ah finalmente l'amore, l'amore ricondotto indietro verso la natura!… L'amore come destino, come un destino cinico, innocente, crudele, l'amore esatto nella sua forma natura. Io non conosco altro esempio dove la tragica ironia che costituisce il nocciolo dell'amore sia stata espressa con tale severità, con formula così terribile come nell'ultimo grido di José: Oui, c'est moi qui l'a tuée, Carmen, ma Carmen adorée….”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco
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“È una Annie Lennox che usa la sua splendida voce per lamentarsi di un cuore spezzato? È sempre una sensibilità fuori dal comune a far da padrona nelle menti di questi grandi musicisti.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da Annie Lennox, la divina del pop http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/01/20/25795-annie-lennox-la-divina-del-pop, Il Popolo Veneto.it, 20 gennaio 2017.

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“Il sentimento è la misura della nostra sensibilità; la vera origine del vero, del buono, del bello!”

Johann Gottfried Herder (1744–1803) filosofo e teologo tedesco

da Studi e progetti

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“La donna è meno consona alla moralità dell'uomo perché ha in sé più liquidità dell'uomo. Caratteristica del liquido è di ricevere facilmente e di trattenere male. Il liquido è un elemento facilmente mutevole, perciò le donne sono volubili e curiose. Quando una donna ha un rapporto con un uomo è molto probabile che desideri stare allo stesso tempo anche con un altro. La donna non è affatto fedele. Se tu le dai fiducia ne sarai deluso. […] La donna è un uomo mal riuscito e rispetto all'uomo ha una natura difettosa e imperfetta, perciò è insicura. Quello che non riesce ad ottenere da sola cerca di raggiungerlo con gli inganni demoniaci. Perciò, per farla breve, l'uomo si deve guardare da ogni donna come da un serpente velenoso o da un diavolo cornuto. […] L'intelligenza tende al bene e la furbizia al male. Pertanto nei comportamenti cattivi è più intelligente la donna perché è più furba dell'uomo. La sua sensibilità spinge la donna verso ogni male, mentre la ragione spinge l'uomo verso ogni bene.”

Alberto Magno (1206–1280) vescovo cattolico, religioso e santo tedesco

da Quaestiones super de animalibus. XV, 11
Origine: La donna serpente. Storie di un enigma dall'antichità al XXI secolo da Google Books https://books.google.it/books?id=RjlWfR9km8YC&pg=PA185&lpg=PA185&dq=La+donna+%C3%A8+meno+consona+alla+moralit%C3%A0+dell%27uomo+perch%C3%A9+ha+in+s%C3%A9+pi%C3%B9+liquidit%C3%A0+dell%27uomo.&source=bl&ots=ZcyY6Mhchv&sig=3QJEMieQZ3ksAUHFvDNWkkvxnKM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjEysWfi-DRAhXGF5oKHVceBe4Q6AEIKDAC#v=onepage&q=La%20donna%20%C3%A8%20meno%20consona%20alla%20moralit%C3%A0%20dell'uomo%20perch%C3%A9%20ha%20in%20s%C3%A9%20pi%C3%B9%20liquidit%C3%A0%20dell'uomo.&f=false

“La vera devozione non sta nella sensibilità, ma nella volontà.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

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“Cucinare è come comporre musica: quando hai scritto ognuno esegue con la sua sensibilità. E la musica può piacere o no. La frustrazione è che, a volte, il pezzo più forte per te non viene capito, o il più apprezzato è quello in cui ti riconosci meno.”

Carlo Cracco (1965) cuoco italiano

Origine: Dall'intervista di Candida Morvillo, Carlo Cracco: "La cucina mi ha preso per fame" http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2012/carlo-cracco-libro-ricette-40940227938.shtml, Iodonna.it, 14 settembre 2012.

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“La gratitudine nudrisce la sensibilità, ed anima la beneficenza.”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

Origine: Discorsi accademici, p. 21

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“[…] gli animali sembrano possedere una sensibilità ben superiore alla nostra.”

Porfírio (233–301) filosofo e teologo greco antico

III; 1994, pp. 373-374
De abstinentia

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“Il libero movimento dell'impulso morale volto a stabilire giustizia per gli animali, e la pretesa di rispetto dei loro diritti da parte dell'umanità, sono celati in una naturale sensibilità medianica degli strati più profondi della Torah.”

Abraham Isaac Kook (1865–1935) rabbino e filosofo ebraico

Origine: Citato in Andrew Linzey, Teologia animale, traduzione di Alessandro Arrigoni, Cosmopolis, Torino, 1998, p. 141. ISBN 978-88-87947-01-4

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“Non c'è fonte di umorismo più ricca e affidabile della mente di un bambino. Gran parte degli autori di fumetti, essendo infantili, lo riconoscono, anche se, nel momento in cui tentano di catturare la natura tumultuosa dei giovanissimi, falliscono e finiscono per creare bambini che non sono bambini, ma noiosissimi adulti in miniatura che fanno dell'umorismo. È sorprendente, ma la stragrande maggioranza degli autori di strisce comiche per bambini (compresi gli autori dei Cosby) dimostra di aver ben poco feeling e fiducia nella vera fonte della comicità che è l'infanzia in tutta la sua fascinosa spensieratezza. Questo non vale per Bill Watterson, che si è distinto, come del resto i suoi personaggi alquanto insoliti, Calvin & Hobbes. Watterson ce l'ha fatta, è riuscito a cogliere l'infanzia in tutti i suoi innumerevoli stati d'animo. Chiunque stia vicino a un bambino sa che la realtà per lui non esiste. La fantasia nel suo mondo è così facilmente raggiungibile e lontana dalla realtà quotidiana. Guardate i genitori di Calvin, che vivono nell'angoscia di cadere nei suoi tranelli mentre, in realtà, per Calvin non esistono neanche. Il bambino è il re e custode del suo fantastico regno, ed è molto selettivo nello scegliere i suoi compagni. Il fatto che il suo regno sia così esclusivo non fa che provocare il tentativo, da parte di molti grandi, di riconquistare la serendipità della giovinezza per recuperare ciò che è irrecuperabile. Pochi disperati si sforzano a tal punto da guadagnarsi un bel posto al Betty Ford Center [clinica per recupero alcolisti]. Gli altri, dotati di un pizzico di sensibilità in più, leggono Calvin & Hobbes.”

Garry Trudeau (1948) fumettista statunitense

dall'introduzione di Bill Watterson, Calvin and Hobbes, Comix, 1998. ISBN 9788881930432

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“Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…”

Louis-ferdinand Céline (1894–1961) scrittore, saggista e medico francese

“La sensibilità non la indossi, la senti.”

Maria lo Monaco

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“La nostra sensibilità sulla questione cipriota non è seconda a quella di nessuno.”

Recep Tayyip Erdoğan (1954) politico turco

Origine: Citato in Ankara incorona Erdogan «conquistatore d'Europa» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0215_01_2004_0349_0009_13396596/, La Stampa, 19 dicembre 2004

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“[A proposito di Montgomery Clift] Oltre a un grande charme possedeva una grande sensibilità e, come me, era inquieto […] anche se non era chiaro che cosa lo preoccupasse.”

Marlon Brando (1924–2004) attore statunitense

Origine: citato in Michelangelo Capua, Montgomery Clift. Vincitore e vinto, Lindau, 2009

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“Ci consoliamo facilmente delle disgrazie dei nostri amici quando servono a dar mostra della nostra sensibilità nei loro confronti.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Il mondo è la rappresentazione della sensibilità e del pensiero di pochi uomini superiori.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Da Le vergini delle rocce, Mondadori.

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“Se Arancia meccanica, così come 1984, rientra nel novero dei salutari moniti letterari – o cinematografici – contro l'indifferenza, la sensibilità morbosa e l'eccessiva fiducia nello Stato, allora quest'opera avrà qualche valore.”

Anthony Burgess (1917–1993) scrittore, critico letterario e glottoteta britannico

Origine: Lettera al Los Angeles Times http://www.archiviokubrick.it/opere/film/am/burgess.html, 13 febbraio 1972. Traduzione dall'inglese come in Arancia Meccanica, Einaudi Tascabili 351

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“[Rispondendo alle dichiarazioni contro l'omosessualità della Court] Mi sembra che leggendo la Bibbia certe persone si siano evolute nella loro sensibilità, come rispetto al tema della schiavitù, per esempio. Questo non mi sembra sia accaduto con Margaret Court. La sua visione miope spaventa e danneggia le migliaia di bambini che già vivono nelle famiglie di genere.”

Martina Navrátilová (1956) tennista cecoslovacca

Origine: Citata in Davide Uccella, Margaret Smith Court e le dichiarazioni sull'omosessualità http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/12/15/637737-margaret_smith_court_dichiarazioni_sull_omosessualita.shtml, Ubitennis.com, 15 dicembre 2011.

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