Frasi su tanto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tanto, essere, vita, cosa.

Frasi su tanto

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“Vicino a voi sembro più grande tanto scarsi siete.”

Gue Pequeno (1980) rapper italiano

da Giù il soffitto, n. 2
Il ragazzo d'oro

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“Hai mai amato qualcuno talmente tanto che avresti dato un braccio? Non per modo di dire, no, letteralmente darle un braccio?”

Eminem (1972) rapper, attore e produttore discografico statunitense

When I'm Gone

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“Se il mondo fosse cieco ascolterebbe musica due volte tanto | non avresti pregiudizi verso qualcun altro.”

Emis Killa (1989) rapper italiano

da Se il mondo fosse, 2012
Non incluse negli album

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“Dentro sento tanto di quel male da sputare, ho l'odio in corpo, manco morto mi farei fregare.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Merda Music
Verano Zombie

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“E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti voglio ancora, come se io potessi smettere di amarti. Come se potessi essere disposto ad abbandonare la cosa che più di ogni altra mi rende forte. Non ho mai osato dare tanto di me a nessuno, prima d'ora. Poche briciole ai Lightwood, a Isabelle e ad Alec, e mi ci sono voluti anni… Ma, Clary, dalla prima volta che ti ho vista, io ti sono appartenuto completamente. Ed è ancora così. Se tu mi vuoi.”

Jace
Variante: E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti voglio ancora, come se io potessi smettere di amarti. Come se potessi essere disposto ad abbandonare la cosa che più di ogni altra mi rende forte. Non ho mai osato dare tanto di me a nessuno, prima d'ora. Poche briciole ai Lightwood, a Isabelle e ad Alec, e mi ci sono voluti anni… Ma, Clary, dalla prima volta che ti ho vista, io ti sono appartenuto completamente. Ed è ancora così. Se tu mi vuoi.

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“Ti voglio credere perché tu ci credi, perché sei dolce tanto quanto sei dura. Io ti voglio credere perché sei sicura di qualcosa.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il meglio deve ancora venire, n. 12
Arrivederci, mostro!

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“Beh, nei primi due giorni in prigione, sono dovuto passare attraverso quello che è la vita, come quando hai fumato erba così tanto quanto l'ho fatto io e dopo smetti. Emotivamente, è stato come se non sapevo chi fossi.”

Tupac Shakur (1971–1996) rapper, attivista e attore statunitense

Well, the first two days in prison, I had to go through what life is like when you've been smoking weed for as long as I have and then you stop. Emotionally, it was like I didn't know myself.
Senza fonte

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“Devo ammetterlo, il Madison Square Garden ha sempre un effetto speciale sul mio rendimento. Sì, è il mio stadio favorito. L'ultima volta che ero venuto qua non avevo giocato tanto bene. Stavolta volevo riscattarmi. Tutte quelle celebrità in prima fila, il calore del pubblico, l'intensità della partita. Se potessi, giocherei sempre dentro al magnifico Madison.”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Ultimo tiro, canestro: Jordan supera anche la prova del nove https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/24/Ultimo_tiro_canestro_Jordan_supera_co_0_01122411554.shtml, Corriere della Sera, 24 dicembre 2001.

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“Ho amato e amo così tanto i cani, che il mio sogno è quello di spegnermi con uno di loro al mio fianco. Li ho amati perché sanno dare quello che gli uomini, ormai, non sanno dare più: la fedeltà, l'amore completo e totale, il rispetto. Un cane ama chi ti ama, ma non esita a difenderti da chi vuole farti del male. E non è poco.”

Franco Zeffirelli (1923–2019) regista italiano

Origine: Dall' intervento http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/gli-interventi/1d-giornata-nazionale-13-maggio-2010/148-franco-zeffirelli per la prima Giornata nazionale de La coscienza degli animali del 13 maggio 2010.

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“Dentro di noi c'è un libro bianco e nero | che io mi fermo a leggere ogni tanto | quando non son sicuro del sentiero, | perché è lì che è scritto tutto quanto!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Una montagna, n. 11
E già

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“La nostra vita è un'opera d'arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l'impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all'altezza della sfida. L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

da L'arte della vita, trad. it., Bari, 2009

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“Ma noi siam quelli con dentro una realtà distorta | e con diecimila rime diverse come scorta | quello che conta son le solite piccolezze | dicono vai vai tanto son sciocchezze.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Piccolezze feat. Nesly Rice, dall'album eGo

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“Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. È lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.”

Oceano mare
Variante: Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così, io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No.
Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. È lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatto tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.

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“[…] mi viene solo in mente quella storia dei fiumi, […] e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava 'sta storia che un fiume, dovendo arrivare al mare, ci metteva tutto quel tempo, cioè scelga, deliberatamente, di fare un sacco di curve, invece di puntare dritto allo scopo, […] c'è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve, e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine, c'è da non crederci, è che qualsiasi fiume, […], prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto, sbalorditivo, se ci pensi, ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario, e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve, […] è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi, tutti i fiumi, hanno scoperto che non sono matti, è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo, e perfino esatto, tanto che tutti, dico tutti, alla fine, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, c'è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi, voglio dire, il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall'altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, modo scientificamente esatto, e per così dire già preordinato, benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, il modo che è specificatamente nostro, la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?, quella storia dei fiumi, sì, è una storia che se ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante, che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una cosa rassicurante, tanto che ho deciso di crederci, e allora, ecco, quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume, ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è giusto così, e che fai bene ad andare, per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa, ma voglio che tu vada, e sono felice che tu vada, sei un fiume forte, non ti perderai…”

City
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Variante: mi viene solo in mente quella storia dei fiumi, […] e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava 'sta storia che un fiume, dovendo arrivare al mare, ci metteva tutto quel tempo, cioè scelga, deliberatamente, di fare un sacco di curve, invece di puntare dritto allo scopo, […] c'è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve, e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine, c'è da non crederci, è che qualsiasi fiume, […], prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto, sbalorditivo, se ci pensi, ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario, e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve, […] è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi, tutti i fiumi, hanno scoperto che non sono matti, è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo, e perfino esatto, tanto che tutti, dico tutti, alla fine, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, c'è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi, voglio dire, il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall'altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, modo scientificamente esatto, e per così dire già preordinato, benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, il modo che è specificatamente nostro, la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?, quella storia dei fiumi, sì, è una storia che se ci pensi è rassicurante, io la trovo molto rassicurante, che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate, è una cosa rassicurante, tanto che ho deciso di crederci, e allora, ecco, quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume, ogni volta, per ricordarmelo, io sempre penserò che è giusto così, e che fai bene ad andare, per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa, ma voglio che tu vada, e sono felice che tu vada, sei un fiume forte, non ti perderai…

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“Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande, | è già tanto se mi cambio le mutande.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Abiura di me, n.° 8

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“Chi parla tanto pensa poco, poco, poco.”

da Interludio: 10.000 scuse, n. 6
L'amore è una cosa semplice

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“Penso che la parte più difficile da affrontare con il passare degli anni, con l'invecchiare, sia imparare a convivere con il fatto che a questo mondo ci siano tanto dolore e tanta bellezza, uno di fianco all'altra.”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

dall'introduzione all'esecuzione dal vivo di Born to Run, anni 1987-88; citato in Ernesto Assante e Gino Castaldo, Bruce Springsteen: Born to run, in Lezioni di Rock. Viaggio al centro della musica, 4 maggio 2008

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“Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l'inferno della vita me lo sono goduto tutto.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Origine: Citato in Paolo Di Stefano, Alda Merini, la poetessa dei Navigli che cantò i poveri, l'amore e l'inferno, Corriere della sera, 2 novembre 2009, p. 21.

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“Facile scrivere rime se copi Rick Ross | tu non sei il king, tanto meno il boss.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Alfa Alfa
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“Concediti in chiesa tanto tempo quanto ti è necessario per trovare serenità e pace.”

Edith Stein (1891–1942) religiosa e filosofa tedesca

La mistica della croce

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“Posso fare a meno del silenzio | preferisco comunicare | posso fare a meno di un partito | tanto il pane me lo devo guadagnare.”

Fabrizio Moro (1975) cantautore e chitarrista italiano

da Il senso di ogni cosa, n. 4
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“[…] sono tanto semplici gli uomini, e tanto ubbidiscono alle necessità presenti, che colui che inganna, troverà sempre chi si lascerà ingannare.”

cap. XVIII
Il principe
Variante: Sono tanto semplici gli uomini, e tanto ubbidiscono alle necessità presenti, che colui che inganna, troverà sempre chi si lascerà ingannare.

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“Ogni tanto non ci pensi non pensarci è già una scelta.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

La Verità è una Scelta, n. 5
Arrivederci, mostro!