Frasi su tormento
pagina 2

Gustave Flaubert photo
Arturo Graf photo
Arthur Schopenhauer photo
Napoleone Bonaparte photo

“Il tormento delle precauzioni è peggio del pericolo che si vuole evitare: meglio affidarsi al destino.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Appendice

George Sand photo

“Chopin è così debole e timido da poter venir ferito persino dalla piega di una foglia di rosa.”

George Sand (1804–1876) scrittrice e drammaturga francese

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943

Sergej Aleksandrovič Esenin photo

“O Russia, terra color lampone | e azzurro caduto nel fiume, | amo fino alla gioia, fino al tormento | la tua tristezza di lago.”

Sergej Aleksandrovič Esenin (1895–1925) poeta russo

da Ha cominciato a cantare il mio carretto rustico
Russia e altre poesie

Michail Bulgakov photo
Mike Rutherford photo
Joseph Roth photo
Alexandre Dumas (padre) photo
Maksim Gor'kij photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Apuleio photo
August von Platen photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Paul Henri Thiry d'Holbach photo
Ferdinand Hiller photo

“Una sera hai riunito da te il fior fiore della letteratura francese. Certo, George Sand non poteva essere assente. Ritornando a casa, Chopin mi disse: – Che donna antipatica quella Sand… E poi è proprio una donna?… Son pronto a dubitarne…”

Ferdinand Hiller (1811–1885) compositore, direttore d'orchestra e critico musicale tedesco

da una lettera a Franz Liszt; citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1934

Frédéric Chopin photo

“Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest'odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l'inglese.”

Frédéric Chopin (1810–1849) compositore e pianista polacco

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943

Alessandro Verri photo
Francesco Rosi photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
Giovanni Spadolini photo
David Lynch photo

“Il fumo è come una bella donna, l'ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L'amore fa male, ma la mancanza d'amore ancora di più.”

David Lynch (1946) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Il sogno di David Lynch: "Facciamo sparire il rumore" http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/10/news/rclub_david_lynch-26369183/, la Repubblica, 10 dicembre 2011.

Jean Améry photo
Giuseppe Rensi photo
Antonin Artaud photo

“Le idee che ho le invento soffrendole io stesso, passo passo, io scrivo soltanto ciò che ho sofferto punto per punto in tutto il mio corpo, quello che ho scritto l'ho sempre trovato attraverso tormenti dell'anima e del corpo.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Origine: Dalla lettera a Jean Paulhan del 10 settembre 1945. [Fonte secondaria? Traduttore?]

Giambattista Giraldi Cinzio photo
George Steiner photo

“Nessuna sinagoga, nessuna ecclesia può contenere Abramo quando procede, in muto tormento, verso il suo appuntamento con l'Eterno.”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

da Su Kierkegaard: p. 174
Nessuna passione spenta

Giuseppe Ferrari photo

“Aimè quanto è triste il dolore che nel tormento on ha voce!”
Heu dolor quam miser est, qui in tormento vocem non habet!

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Oh quanto è disgraziato chi deve soffrire senza poter parlare!
Sententiae

“Canaletto fu genio caldo e sereno, simile al Tiepolo, al quale assomiglia nel colore e nella luminosità solare, con i quali concepisce le cose. Non vi è tormento nella sua opera, ma realizzazione sicura, precisa, quasi matematica, penetrata tuttavia da una sensibilità limpida e purificatrice, che ce la rende sorprendentemente umana. E proprio in questa antitesi, in questa funzione di opposti, sta l'originalità della sua pittura; che si eleva anche sopra quella di molti pur bravi olandesi, proprio per il superamento del dato oggettivo e per il maggior sentimento e la più intensa spiritualità che egli immette nella raffigurazione di una "veduta", d'un "paesaggio", e finanche d'una "prospettiva". Storicamente il suo, se si eccettua quello del nipote Bernardo, è quasi un caso unico. Canaletto non è certo un tipico rappresentante del "rococò", né assomiglia ai Guardi, né preannuncia con la sua pittura l'imminente aria romantica. Se questo… successe talvolta (per esempio in alcuni liberissimi "capricci"), sembra quasi gli venga da suggestioni esterne e non dal profondo dell'animo. Egli, per quella sua particolare veste di precisione quasi matematica con cui si presentava ai suoi contemporanei, sarà stato ben accetto tanto ai seguaci dell'Illuminismo quanto ai fautori delle nuove estetiche neoclassiche. Per noi, oggi, Canaletto rimane il più grande pittore di "vedute vere". Nessuno come lui seppe tanto "pittoricamente" rappresentare la "realtà oggettiva" di quella straordinaria città di acque e di pietra che è Venezia, né con maggior limpidità dipingerne i cieli tersi e luminosi; così lo splendore del sole sugli intonaci rossi, sul bianco dei marmi, così il silenzio dei suoi campi, delle sue barche immote. […] Così è nei vasti orizzonti del Tamigi, dei parchi inglesi: un sole, una luce, un'aria trasparente, presente, quasi tattile, che non si vide mai.”

Egidio Martini (1919–2011) critico d'arte e pittore italiano

da La pittura veneziana del Settecento, 1964
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

Giuseppe Tornatore photo
Lucio Anneo Seneca photo
Roberto Mattioli photo

“Io mi struggo quando le storie d'amore sono tormentate. Se non c'è tormento non c'è passione.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Prima che sia troppo tardi- SMtv San Marino dell'8 maggio 1996

Antonio Rezza photo

“Da circa sette anni vivo in un inferno interiore. Brucio dentro. Sono la mia ulcera. Sono il mio tormento. Senza me vivrei meglio, ma mi occupo quel tanto da non darmi scampo.”

Antonio Rezza (1965) attore, regista e scrittore italiano

pag. 12
Citazioni tratte dalle opere letterarie, Credo in un solo oblio

Antonio Rezza photo
Vittorio Alfieri photo

“Havvi tormento al mondo | che al mio s'agguagli?”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

Origine: Da Mirra, III, 2.

Osho Rajneesh photo
Francesco Mario Pagano photo

“La confessione, estorta tra i tormenti, è l'espressione del dolore, non già l'indizio della verità.”

Francesco Mario Pagano (1748–1799) giurista, filosofo e politico italiano

da Considerazioni sul processo criminale, 1797

Thomas Stearns Eliot photo
Stefano Benni photo

“Macché mononucleosi. Macché crisi d'appagamento. Macché problemi con la fidanzata-manager. Macché rosso-patia. Il bubbone che tormenta lo zigomo a Roger Federer, l'allarme rosso che avvampa in questi 5 mesi di tormenti dopo 4 anni di trionfi, è la Nadalite.”

Origine: All'inizio del 2008 Federer ha accusato una leggera forma di mononucleosi, che ne ha condizionato pesantemente il rendimento.
Origine: Da Sì, Federer è malato Soffre di Nadalite http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/maggio/19/Federer_malato_Soffre_Nadalite_ga_10_080519024.shtml, Gazzetta dello Sport, 19 maggio 2008.

Gabriello Chiabrera photo

“Là dove è libertà, non è tormento.”

Gabriello Chiabrera (1552–1638) poeta e drammaturgo italiano

da Vuol vivere in libertà, scherzo XIV, nelle Rime
Origine: Anche in Agli occhi tuoi, scherzo XXII.

Marco Valerio Marziale photo
Angelo di Costanzo photo
Antonio Fogazzaro photo
Pietro Metastasio photo
Pietro Metastasio photo
Pietro Metastasio photo
Massimo D'Azeglio photo

“[…] vi sono momenti nella vita che basterebbero a pagare, a compensare i tormenti d'un'eternità.”

Massimo D'Azeglio (1798–1866) politico italiano

cap. II; vol. I, p. 59
I miei ricordi

Luciano Ligabue photo

“L'una e mezzo ed è un tormento, sei la fuori e sei qui dentro, sei dovunque, sei comunque al centro.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da È più forte di me, n. 10
Nome e cognome

“E tanti ne assolsi.
Amor inter arma!
L'amore che vince ogni più cupo pensiero e dissolve ogni tormento nel cuore.”

Mario Giannone (1910–1989) presbitero, scrittore e militare italiano

Origine: La tentazione di un prete, p. 27

Nina Nikolaevna Berberova photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo. Chi si sente solo vive un dramma puramente individuale; il sentimento dell'abbandono può sopraggiungere anche in una splendida cornice naturale. In tal caso interessa unicamente la propria inquietudine. Sentirti proiettato e sospeso in questo mondo, incapace di adattarti ad esso, consumato in te stesso, distrutto dalle tue deficienze o esaltazioni, tormentato dalle tue insufficienze, indifferente agli aspetti esteriori – luminosi o cupi che siano –, rimanendo nel tuo dramma interiore: ecco ciò che significa la solitudine individuale. Il sentimento di solitudine cosmica deriva invece non tanto da un tormento puramente soggettivo, quanto piuttosto dalla sensazione di abbandono di questo mondo, dal sentimento di un nulla esteriore. Come se il mondo avesse perduto di colpo il suo splendore per raffigurare la monotonia essenziale di un cimitero. Sono in molti a sentirsi torturati dalla visione di un mondo derelitto, irrimediabilmente abbandonato ad una solitudine glaciale, che neppure i deboli riflessi di un chiarore crepuscolare riescono a raggiungere. Chi sono dunque i più infelici: coloro che sentono la solitudine in se stessi o coloro che la sentono all'esterno? Impossibile rispondere. E poi, perché dovrei darmi la pena di stabilire una gerarchia della solitudine? Essere solo non è già abbastanza?”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Al culmine della disperazione

Emil Cioran photo
Geoff Dyer photo
Romano Battaglia photo
Francesco II delle Due Sicilie photo
Igor Sibaldi photo
Indro Montanelli photo
Terenzio Mamiani photo
Guido Ceronetti photo
Giorgio Baffo photo

“La pietà, la costanza, e fin l'amore | Della Patrìa, per Dìo, senza la Potta | Sol tormento le xe, solo dolore.”

Giorgio Baffo (1694–1768) poeta italiano

Se al Mondo no ghe fusse più la Mona, vv. 13-14

Nicci French photo
Poggio Bracciolini photo
Jo-Wilfried Tsonga photo
Povia photo

“Il sesso… cerca la tormenta, è chiaro che poi dopo si spaventa.”

Povia (1972) cantautore italiano

da Il Sesso e L'amore, n. 8
I bambini fanno "oh..." la storia continua...

Giorgio De Chirico photo

“Tutto ciò che riguardava l'altro sesso mi era vietato.
Ammi aveva due mantra per inculcarmi l'immoralità dei rapporti con le femmine. Il primo era basato su un hadith. «Quando un uomo e una donna sono da soli», diceva spesso, «il diavolo è il terzo». Significava che ogni momento trascorso in compagnia di una ragazza equivaleva a adorare Satana.
L'altro ritornello, «L'uomo è come il burro e la donna è un forno caldo, e il fuoco scioglie sempre il burro», era di incerta origine e di significato altrettanto incerto. Tuttavia, questa frase evocava in me le immagini di vari tormenti infernali – chiaramente descritti dall'imamdella moschea e che prevedevano l'immersione in un calderone di pus – ed era dunque efficace malgrado la sua apparente assurdità.
Ogni volta che sentivo anche la minima eccitazione, ero colto dal timore. Poi, per prevenire il castigo che Allah e gli angeli mi stavano indubbiamente preparando nell'aldilà, cercavo un modo per punirmi da solo in questa vita. Il mio comportamento da un punto di vista islamico era logico: una volta in Pakistan un imam aveva detto che il motivo per cui le autorità islamiche punivano tanto severamente in questa vita era perché non fossimo puniti per lo stesso peccato nell'aldilà. Immaginavo che, vivendo in America, dove non c'erano autorità islamiche a fustigarmi per penitenza, tanto valeva che lo facessi io al posto loro.”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Livio Berruti photo

“Era chiuso e scontroso. Incredibilmente suscettibile. Io ero Platone, lui Aristotele: agli antipodi. Del tormento ed estasi di Michelangelo, Mennea era solo tormento.”

Livio Berruti (1939) atleta italiano

Origine: Dall'intervista di Gaia Piccardi, Berruti rimane solo «Troppo tormentato per andarci d'accordo» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/22/Berruti_rimane_solo_Troppo_tormentato_co_0_20130322_71c3682c-92ba-11e2-9f8c-be38f41d4b93.shtml, Corriere della Sera, 22 marzo 2013.