Frasi su avere
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“E davanti a lui, attraverso l'arco, Langdon poteva vedere adesso il monolitico palazzo rinascimentale che era divenuto il più famoso museo di belle arti del mondo.
Il Musée du Louvre.
Langdon provò un familiare senso di meraviglia mentre i suoi occhi si sforzavano inutilmente di cogliere l'intera massa dell'edificio. In fondo a una piazza di dimensioni enormi, l'imponente facciata del Louvre si stagliava come una cittadella nel cielo parigino. Il Louvre aveva la forma di un enorme ferro di cavallo ed era l'edificio più lungo d'Europa, più di tre Torri Eiffel messe l'una in fila all'altra. Neppure i centomila metri quadri di spazio aperto tra le ali del museo riuscivano a intaccare la maestosità dell'immensa facciata. Una volta, Langdon aveva percorso l'intero perimetro del Louvre: una stupefacente escursione di cinque chilometri.
Per poter debitamente apprezzare le 65.300 opere d'arte esposte nell'edificio, si calcolava che un visitatore avrebbe impiegato cinque settimane, ma la maggior parte dei turisti sceglieva l'esperienza abbreviata che Langdon chiamava il "Louvre Light": una corsa attraverso il museo per vedere le tre opere d'arte più famose, la Monna Lisa”

o, come era chiamata in vari paesi europei, La Gioconda –, la Venere di Milo e la Vittoria alata. L'umorista Art Buchwald si era una volta vantato di avere visto tutt'e tre i capolavori in cinque minuti e cinquantasei secondi. (p. 28)
Il codice da Vinci

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“Onestamente ho sempre dato priorità alla televisione. Ho iniziato a fare la radio a fine anni 70 perché non c'era la possibilità di fare tv tutti i giorni. […] L'unico modo per avere una palestra quotidiana era la radio; feci un provino in una piccola radio e fui preso. Da lì ho scoperto che la radio è una palestra meravigliosa per poter fare la televisione, ma sono due mondi completamente diversi, anche se entrambe le cose sono un grande divertimento.”

Amedeo Sebastiani (1962) presentatore italiano

Citazioni di Amedeus
Origine: Dall'intervista di Massimo Galanto, Amadeus a TvBlog: "Tale e quale show mi ha rilanciato? È servito, ma i quiz li faccio dal 1999!" http://www.tvblog.it/post/640950/amadeus-tale-e-quale-show-mi-ha-rilanciato-reazione-a-catena-quiz-rai1, Tvblog.it, 19 settembre 2014.

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“È possibile che non abbia mai preso l'Oscar perchè i miei film lasciano più spazio alla storia che alla singola interpretazione. A me interessa che il film sia buono nel suo complesso, non avere il mio momento di gloria.”

Harrison Ford (1942) attore statunitense

Origine: Citato in Harrison Ford: "Sarò ancora Indiana Jones" http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/harrison-ford-saro-ancora-indiana-jones/313690, repubblica.it, 18 ottobre 2006.

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“Come fece Gandhi arriveremo al mare, la catena umana lungo il Po arriverà al mare, metteremo le mani nell'acqua e vedremo che quando questa si asciuga il sale resta sulla pelle, come è possibile quindi che qualcuno ne abbia il monopolio?! Allo stesso modo non c'e' nessuno che possa avere il monopolio della libertà, neppure Roma.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Citato in Bossi: 15 settembre Dichiarazione indipendenza Padania (3) http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/07/13/Politica/BOSSI-15-SETTEMBRE-DICHIARAZIONE-INDIPENDENZA-PADANIA-3_184800.php, Adnkronos, 13 luglio 1996.

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“I cigni mettono continuamente la testa sott'acqua per l'ossessione di avere le scarpe slacciate.”

Romano Bertola (1936–2017) compositore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Formiche da spiaggia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/21/Formiche_SPIAGGIA_co_0_0108218431.shtml, Corriere della Sera, 21 agosto 2001, p. 31.

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“Avere una moglie è un limite dell'uomo.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da un post https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/posts/945875902135484 del 12 giugno 2015
Da Facebook.com

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“Per la destra è bello, nonostante tutto, essere Italiani, perché è un piccolo privilegio, perché, a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l'Italia e avere fiducia negli Italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi, perché per la destra sono innanzitutto generosi i nostri militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno e gratis fanno volontariato per aiutare gli anziani, i malati, i più deboli […]. Gli Italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste: per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri […]. Da questa vera uguaglianza, l'uguaglianza delle opportunità, la destra vuol costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente: la destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio viene pagato di più, un paese in cui chi studia va avanti, un paese in cui chi merita riceve i maggiori riconoscimenti.”

Gianfranco Fini (1952) politico italiano

Origine: A Vieni via con me del 15 novembre 2010; visibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/dossier/crisi-maggioranza/fini-immigrati-onesti-saranno-italiani/56629/55683.

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“[Regola] Non rubare.
Per avere successo negli affari è meglio imbrogliare.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 60
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“Mi piace l'umorismo scorretto e spiazzante di Leo Ortolani. Spesso mi ritrovo a pensare: questa avrei voluto scriverla io! A volte anche: questa avrei voluto avere il coraggio di scriverla io!”

Silvia Ziche (1967) fumettista italiana

Origine: Da Rat-Man n.100: l'omaggio degli autori http://www.fumettologica.it/2014/01/rat-man-n-100-l-omaggio-degli-autori/4/, Fumettologica, 16 gennaio 2014.

“Perchè la scuola abbia un senso, i giovani, i loro genitori, i loro insegnanti devono avere un dio da servire, o meglio molti dei.”

Neil Postman (1931–2003) sociologo statunitense

La fine dell'educazione. Ridefinire il valore della scuola

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“La sanzione nei confronti del leghista Buonanno è la conferma che gli insulti e l'esibizione di cattivo gusto da lui messa in piedi nella scorsa seduta plenaria non è tollerabile in un'arena politica civile qual è il Parlamento Europeo. Ho chiesto che fosse sanzionato perché un comportamento simile disonora l'Aula, il lavoro dei parlamentari e la fiducia di centinaia di milioni di cittadini europei che si attendono risposte concrete dall'Unione Europea e dal suo Parlamento. Buonanno può avere posizioni critiche nei confronti delle istituzioni europee, l'insulto, però, non è dialettica politica, ma esattamente il suo contrario: una forma di violenza che non può trovare spazio in un confronto democratico. Nessuna istituzione, europea o nazionale, può tollerare questo tipo di linguaggio da parte dei suoi rappresentanti.”

Cécile Kyenge (1964) politica ed ex-ministro Italiano

Origine: Commentando la sanzione della decurtazione della diaria, per un importo pari a 2.128 Euro, inflitta dal Parlamento Europeo a Gianluca Buonanno che aveva detto in Aula: «Alto rappresentante Federica Mogherini, lei nell'Unione Europea non conta un emerito cazzo.» Cfr. Buonanno a Mogherini: "In Europa non conta un c..." http://www.blitzquotidiano.it/video/video-youtube-buonanno-a-mogherini-in-europa-non-conta-un-c-2098255/, Blitzquotidiano.it, 10 febbraio 2015.
Origine: Citato in Kyenge, Buonanno disonora il Parlamento europeo http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/voceeurodeputati/2015/03/12/kyenge-buonanno-disonora-il-parlamento-europeo_5c9b8116-495a-4725-83f3-c9f2730c48f2.html, Ansa.it, 12 marzo 2015.

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“La vita è un libro con le note tutte in fondo", disse improvvisamente, come se tutto quello che gli girava dentro, da tempo, avesse preso forma in questa frase.
"Bello. Ma in che senso?" chiese Gerry. Stefania lo guardava.
"Se la vita avesse le note a ogni pagina, vedresti momento per momento dove sbagli, cosa è giusto fare, di cosa devi avere paura. Invece lo scopri solo alla fine. Quando sei arrivato in fondo, quando sei vecchio, voglio dire. Forse, nel momento in cui muori hai davanti il libro tutto intero, completo di note e indice. Leggi le note al capitolo 17, quello dei diciassette anni, mettiamo, e scopri che a quella ragazza piacevi davvero e sei stato uno scemo a non farti avanti, e che quell'amico ti voleva bene e hai sbagliato a non telefonargli. A non chiedergli scusa, dopo che avevate litigato. Al capitolo 35 viene fuori che non avresti mai dovuto licenziarti da quel lavoro, e che il figlio era meglio farlo prima, o dopo. Così le note non servono a niente."
Si passò una mano sulla faccia e guardò i suoi amici.
"Cosa dicono le note al capitolo 18? Io sono arrivata lì", disse Stefania.
"Io sono al 22", borbottò Gerry, e tornò a fissare il fiume ormai quasi nero. Un pesce molto grosso saltò vicino a riva, facendo sussultare la ragazza.
"Le note di cui parlo sono nel mio libro. Io nel vostro non posso leggere. Non si impara niente dall'esperienza degli altri. Niente. Anche se guardassi i capitoli 18 e 22 del mio libro, e vi dicessi cosa dovete fare, non mi ascoltereste. E fareste bene.”

Raul Montanari (1959) scrittore italiano

Chris parla a Gerry e Stefania, p. 178
La verità bugiarda

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“I leader palestinesi chiedono di avere uno stato palestinese a una condizione: che non ci siano ebrei. C'è un'espressione per questa cosa: pulizia etnica.”

Benjamin Netanyahu (1949) politico israeliano

Origine: Citato in Netanyahu dice che i leader palestinesi vogliono una “pulizia etnica” http://www.ilpost.it/2016/09/11/netanyahu-palestina-pulizia-etnica/, Il Post.it, 11 settembre 2016.

“Scrisse già Claudio Fauriel che l'Alighieri «ha voluto fare ed ha fatto di Sordello il tipo, l'ideale del patriotta in generale e più particolarmente forse del patriotta italiano; egli ne ha fatto un ghibellino, il quale non sa perdonare a Rodolfo d'Asburgo d'aver neglette le cose d'Italia, aggravandone con siffatta negligenza le condizioni; ma che tuttavia spera ed invoca ancora da un altro imperatore la salvezza della penisola». Vi sono in cotesto giudizio del dotto francese inesattezze gravi. Sordello non rappresenta già nel Purgatorio l'amor di patria in generale e neppur l'amore dell'Italia, bensì personifica, a mio avviso, nella sua forma più caratteristica, più primitiva, se così posso esprimermi, la carità verso il loco, la tenerezza, che lega indissolubilmente l'uomo al terreno dove posò pria, dove fu nudrito dolcemente, dove riposano l'ossa dell'uno e dell'altro suo parente. Dante ha voluto mostrare in lui non l'Italiano, bensì il Mantovano; e se egli sorge così impetuoso, obliando l'alterezza innata e l'abituale disdegno, ad abbracciare Virgilio, ciò è dovuto unicamente al magico suono di quel nome che spunta sul labbro del poeta: Mantua me genuit. S'egli non fosse nato tra i canneti del Mincio, se non trasse l'origine dal luogo ond'ei pure è venuto, avrebbe il cattano di Goito mutato sì prontamente contegno? No davvero. È dunque indubitabile: Sordello raffigura quel sentimento, quel vincolo che nasce dall'avere comuni, secondo dice Cicerone, i monumenti dei maggiori, i templi, i sepolcri.Ma codesto sentimento non esiste più nel petto degli italiani a' dì dell'Alighieri: esso ne è stato violentemente sradicato. In luogo suo i cuori non nutriscono che odio; e dall'odio son generate le fazioni, per colpa delle quali appaiono partiti non gli abitanti soltanto delle città tutte della penisola, ma quelli pure de' borghi, e fin de' villaggi.”

Francesco Novati (1859–1915) filologo italiano

Origine: Citato in Maria Acrosso, La critica letteraria, pp. 78-79

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“Derisione (s. f.). L'argomento inefficace con cui uno stolto immagina di avere trovato risposta al disprezzo del saggio.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 62
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“Sulle unioni civili ha vinto il buonsenso perché è assolutamente di buonsenso dare più diritto ai soggetti anche dello stesso sesso che compongono una coppia, un'unione, e al tempo stesso l'istituto giuridico del matrimonio è ben distinto da quello dell'unione. È stato un bel regalo all'Italia avere impedito che due persone dello stesso sesso, cui lo impedisce la natura, avessero la possibilità di avere un figlio. Abbiamo impedito una rivoluzione contro-natura e antropologica e credo sia stato un nostro risultato.”

Angelino Alfano (1970) politico italiano

dichiarazione rilasciata in merito al maxi-emendamento sul ddl Cirinnà
Origine: Visibile in Unioni civili, Alfano: "Abbiamo impedito una rivoluzione contro natura" https://video.repubblica.it/dossier/unioni-civili-stepchild-adoption-cirinna/unioni-civili-alfano-abbiamo-impedito-una-rivoluzione-contro-natura/230025/229407, Repubblica.it, 25 febbraio 2016.

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“Il bugiardo deve avere buona memoria.”

IV, 2, 91
Mendacem memorem esse oportet.
Institutio oratoria

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“Avversario (s. m.). Un mascalzone che si permette di avere le nostre stesse aspirazioni.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 32
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“Ma lo sai, Dijkstra, che la differenza tra avere un milione e non averlo è due milioni?”

Esterad Thyssen, cap. 8
La torre della rondine

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“[Intervento sull'abolizione del reato di clandestinità] L'impressione che io e i miei colleghi abbiamo avuto è che i colleghi che ci hanno preceduto [alludendo ai senatori della Lega Nord] o non sanno di cosa stiamo parlando, oppure lo sanno benissimo, però, svolgendo il loro preciso ruolo di sollecitatori delle pance del proprio elettorato, sono disposti a sostenere le più grandi falsità e bugie pur di riuscire a mantenere il consenso, che evidentemente sentono che si sta sgretolando. […] Se un collega della Lega o di Forza Italia è in grado di dimostrare che l'articolo 10‑bis del decreto legislativo n. 286 del 1998, inserito nell'anno 2009 con il «pacchetto Maroni», è servito a scoraggiare l'arrivo di un solo cittadino extracomunitario clandestino o è servito o serve tutt'ora all'espulsione effettiva di un solo clandestino, cortesemente ci porti le prove. Quello che sostengo, a differenza di chi mi ha preceduto e magari mi seguirà, è che io posso dire la verità. Anche per la mia esperienza personale – sono un modesto avvocato di provincia, difensore d'ufficio talvolta di imputati per il reato di cui all'articolo 10-bis davanti ai giudici di pace del Salento, la terra da cui provengo – vi assicuro che, in anni di esercizio professionale, commentando con colleghi, con magistrati, con poliziotti costretti a venire a testimoniare di aver trovato quel clandestino sbarcato dal gommone a una data ora, ovviamente con costi e con sovraccarico di lavoro per le cancellerie e per i fax da mandare ai CIE e ai CARA (un lavoro incredibile e un dispendio di energie), tutti quanti in udienza ci chiedevamo: a che serve questa norma, questo reato? Non serve a niente. Lo sapete anche voi che la sanzione applicabile, superstite alle varie censure che la Corte costituzionale e le Corti europee hanno ovviamente dovuto pronunciare rispetto al testo originario, oggi è solo un'ammenda pecuniaria di 5.000 euro, e sapete benissimo che non viene mai recuperata: non è stato recuperato un euro dalle persone condannate per il reato di clandestinità. Il reato di clandestinità non serve ad espellere nessuno. Cari radioascoltatori di Radio Padania, se mai avrete la possibilità di ascoltare questa voce, dopo aver preso in considerazione quello che i vostri rappresentanti hanno detto legittimamente… Scusate, siccome Radio Padania la pago anch'io, perché gode di finanziamenti pubblici, mi piacerebbe avere spazio - uno contro dieci che hanno parlato - anche su quel canale comunicativo, che merita di essere considerato. Cari ascoltatori di Radio Padania, sappiate che l'articolo 10-bis della legge Bossi-Fini, che probabilmente il Senato oggi proverà ad abrogare, non serve a niente. È un articolo inutile, perché non serve a scoraggiare l'arrivo di clandestini. La prova è nei dati e nei fatti. Dal 2009 il numero di arrivi clandestini non è diminuito in alcuna maniera.”

Maurizio Buccarella (1964) avvocato e politico italiano

Origine: Dall'intervento al Senato durante la seduta n. 165 del 14 gennaio 2014 della XVII Legislatura - Resoconto stenografico dell'Assemblea http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00734924&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl925ecpdncemap-intervento_buccarellam5s&parse=no&stampa=si&toc=no.

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“[Fabrizio] chiedeva perdono a Dio per molte cose; ma, fatto notevole, non pensò neppure ad annoverare tra i suoi peccati il progetto di diventare arcivescovo, per la semplice ragione che il conte Mosca era primo ministro e giudicava quel posto e i suoi svariati privilegi convenienti al nipote della duchessa. Fabrizio l'aveva desiderato senza eccessivo slancio, è vero, però ci aveva pensato spesso, proprio come avrebbe fatto per un posto di ministro o di generale. Non gli era mai passato per la testa che la sua coscienza potesse avere voce in capitolo nel progetto della duchessa: e questo è un esempio concreto della strana forma di religione imparata da Fabrizio presso i gesuiti di Milano. È una religione che toglie il coraggio di pensare alle cose che non rientrano nelle abitudini, e vede nell'esame di coscienza il più grave di tutti i peccati, perché rappresenta un passo avanti verso il protestantesimo. Per sapere di cosa si è colpevoli, bisogna chiederlo al prete, oppure leggere la lista dei peccati così come appare nei libri intitolati "Preparazione al sacramento della Penitenza". Fabrizio sapeva a memoria la lista dei peccati redatta in latino; l'aveva imparata all'Accademia Ecclesiastica di Napoli. Mentre la recitava, arrivato alla voce "delitto", si era accusato davanti a Dio di avere ucciso un uomo, anche se per legittima difesa. Aveva rapidamente elencato, ma senza farci attenzione, i diversi articoli relativi al peccato di simonia (procurarsi attraverso il denaro le dignità ecclesiastiche). Se gli avessero chiesto cento luigi per diventare primo gran vicario dell'arcivescovo di Parma, avrebbe respinto la proposta con sdegno; ma, pur non mancando di intelligenza né di logica, non gli venne mai in mente che impiegare a suo vantaggio l'autorità del conte Mosca fosse una simonia. E qui trionfa l'educazione gesuitica: abituare la gente a non fare attenzione a cose più chiare della luce del sole. Un francese cresciuto all'insegna dell'interesse personale e nutrito di ironia parigina avrebbe facilmente, e in buona fede, accusato Fabrizio di ipocrisia, proprio nel momento in cui il nostro eroe apriva il suo cuore a Dio con la più grande sincerità e la più profonda commozione.”

Libro Primo – Capitolo XII
La Certosa di Parma

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“Cosa successe il 7 aprile [1979]? Ci fu una grande retata disposta dall'allora sostituto Procuratore di Padova Pietro Calogero, magistrato, che fece arrestare i più importanti leader dell'Autonomia Operaia in tutta Italia, sostenendo che avevano un progetto comune strategico con le Brigate Rosse per cercare di sollecitare un'insurrezione, una rivolta, un fenomeno eversivo nei confronti dello Stato italiano, […] questo è il 7 aprile, Potere Operaio, Autonomia Operaia, Brigate Rosse, connivenze nelle università nei movimenti sindacali, nelle fabbriche, Toni Negri il più famoso tra gli arrestati di quell'operazione. […] Il 7 aprile questi signori di Autonomia Operaia ho detto Toni Negri ma c'erano anche Ibesci, Scalzone, Ferrari Bravo, Piperno, le associazioni sovversive, insurrezione armata contro lo Stato, alcuni vennero accusati di avere a che fare anche con il rapimento di Moro di qualche mese prima, si parlò di teorema Calogero che naturalmente ipotizzava che l'Autonomia fosse una specie di cervello che un'organizzazione molto più ampia, Autonomia Operaia Organizzata che poi si esplicitava in varie forme, […] Toni Negri è stato poi condannato in primo grado a 30 anni e in appello a 17, grazie a Pannella è stato eletto parlamentare così si è sottratto alla giustizia per 14 anni latitante in Francia e poi è rientrato in Italia e ha scontato un pezzettino della pena, Scalzone ha avuto una pena definitiva di 8 anni, altri hanno avuto pene minori, per alcuni le accuse sono cadute, per altri sono rimaste, come sempre nei processi, quindi non era affatto un teorema, era una cosa che poi è stata dimostrata con tanto di sentenze definitive.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Minority Gasparri, 20 dicembre 2010
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Origine: In realtà la Corte d'Assise d'Appello condannò Negri a 12 anni nel 1987.

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“I vigliacchi devono avere il potere, altrimenti hanno paura.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Altri pensieri spettinati

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“Si dedica tanta attenzione ai peccati aggressivi, come la violenza, la crudeltà e l'avarizia, con tutte le loro tragiche conseguenze, che scarsa attenzione rimane per i peccati passivi, come l'apatia e la pigrizia, che alla lunga possono avere effetti ancor più rovinosi.”

Eleanor Roosevelt (1884–1962) attivista e first lady statunitense

Origine: Citato in Kathleen McGowan, La promessa, traduzione di Roberta Maresca, Piemme, 2010, p. 235 http://books.google.it/books?id=Fvn5wc_qSV4C&pg=PT235#v=onepage&q&f=false. ISBN 9788858502303

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