Frasi su due-giorni
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“Law & Order - I due volti della giustizia”

Dianne Wiest (1948) attrice statunitense

1990-2010
Serie televisive

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“Non mi nascondo, naturalmente, i rischi che possono nascere dalle tensioni politiche insorte a seguito della sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi. Mi riferisco, in particolare, alla tendenza ad agitare, in contrapposizione a quella sentenza, ipotesi arbitrarie e impraticabili di scioglimento delle Camere. Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale dunque nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro. In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano – soprattutto nell'area del PdL – turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo (fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza. Ma nell'esercizio della libertà di opinione e del diritto di critica, non deve mai violarsi il limite del riconoscimento del principio della divisione dei poteri e della funzione essenziale di controllo della legalità che spetta alla magistratura nella sua indipendenza. Né è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Il riferimento è alla condanna a due anni e quattro mesi ricevuta nel 1998 da Arnaldo Forlani nel processo per le tangenti Enimont.

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“"Trump" suona facoltoso. È quasi un'onomatopea. "Trump"! È il suono prodotto quando un domestico sfrontato è schiaffeggiato con una mazzetta da centinaia di dollari. "Trump"! È il suono di un tappo che viene sparato fuori da una bottiglia di champagne da anniversario da una coppietta il giorno in cui lavori di ristrutturazione in cantina sono stati finalmente completati. È proprio il nome "Trump" a fare da chiave di volta al suo marchio. Se solo ci fosse un modo per separare quella magica parola dall'uomo che è veramente… Be, indovinate? C'è. Perché vien fuori che il nome "Trump" non è sempre stato il nome della sua famiglia. Una biografa ha scoperto che un previdente suo antenato lo ha cambiato da - è questo è vero - "Drumpf". Sì, cazzo, "Drumpf"! E "Drumpf" è molto meno magico. È il suono prodotto da un piccione obeso che sbatte contro la vetrina di un negozio Old Navy pignorato. "Drumpf"! È il suono di una bottiglia di root beer da discount che cade dallo scaffare di un minimart alla stazione di benzina. […] Il nome "Drumpf" riflette molto di più ciò che è realmente. Perciò se state pensando di votare per Donald Trump come presidente, il carismatico tizio che promette di rendere l'America di nuovo un Paese grandioso, fermatevi e prendetevi un momento per immaginare come sarebbe se aveste appena incontrato un tizio di nome Donald Drumpf, un litigioso bugiardo seriale con una sfilza di iniziative imprenditoriali fallite, supportato da un ex-capo del Ku Klux Klan che non sa se disapprovare o no. Sarebbe davvero un buon presidente oppure l'incantesimo si è dissolto? Perciò, chiedo all'America di rendere Donald un "Drumpf" di nuovo.”

John Oliver (1977) Attore comico britannico
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“Per la destra è bello, nonostante tutto, essere Italiani, perché è un piccolo privilegio, perché, a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l'Italia e avere fiducia negli Italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi, perché per la destra sono innanzitutto generosi i nostri militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno e gratis fanno volontariato per aiutare gli anziani, i malati, i più deboli […]. Gli Italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste: per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri […]. Da questa vera uguaglianza, l'uguaglianza delle opportunità, la destra vuol costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente: la destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio viene pagato di più, un paese in cui chi studia va avanti, un paese in cui chi merita riceve i maggiori riconoscimenti.”

Gianfranco Fini (1952) politico italiano

Origine: A Vieni via con me del 15 novembre 2010; visibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/dossier/crisi-maggioranza/fini-immigrati-onesti-saranno-italiani/56629/55683.

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“E che ne so? Io non lo conosco Di nome non lo so, però, se lo vedo, può darsi che posso…”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

a Un giorno da pecora del 10 marzo 2014, audio disponibile su rai. tv http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-83c1b235-704f-4b5f-9b06-f852be32b9f4.html

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“In ogni occasione il telecronista Paolo Frajese si fa interprete e voce delle manifestazioni più fanatiche del tifo contradaiolo, con frasi come "vivono tutto un anno per due minuti di corsa", "in questi minuti passano di mano enormi somme di denaro", rievocando ogni volta un folclore tramandato, fatto di violenze, di demenze e di incoscienze, "passato ogni volta per buono": come direbbero i sociologi, per valore positivo da incoraggiare. Le scene immediatamente successive, con gente in lacrime che abbraccia e bacia un cavallo, altri che si scazzottano belluinamente, altri che vengono portati via in barella, vengono accomunate alle "scene di esultanza" con cui gli alfieri sventolano i gonfaloni delle contrade. Se vogliamo ammazzarci, sembra essere la filosofia della piazza e del suo telecronista, lasciate che lo facciamo in festa. Si dice: il Palio è una tradizione, un rito. E anche: è un colossale affare economico. Erano riti, anche, i sacrifici umani, un tempo. E sono colossali affari economici moderni, per esempio, il gioco del calcio e la caccia. Eppure quelli, e tanti altri meno sanguinosi, li si è aboliti; e questi lì si sta sottoponendo a limitazioni e controlli.”

Gianluigi Melega (1935–2014) giornalista, scrittore e politico italiano

Origine: Da "Siena merita un volto migliore" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/18/siena-merita-un-volto-migliore.html, la Repubblica, 18 agosto 1985, p. 12.

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“La grandezza dell'Occidente è consistita nel non espellere il sacro dal suo orizzonte. Ha imparato a tenerlo a bada senza scacciarlo. Si è creata così una tensione fra i due poli - cioè fra il sacro e la politica - che ha reso possibile la resistenza agli abusi stessi del potere. E ha permesso tra l'altro la nascita di un terzo potere: il potere economico. La modernità si è sviluppata grazie alla fibrillazione di questi tre poli.”

Paolo Prodi (1932–2016) storico italiano

Origine: da intervista rilasciata ad Antonio Gnoli, Paolo Prodi: "C'era troppa violenza nella politica, per questo ho scelto di fare lo storico" http://www.repubblica.it/cultura/2015/02/09/news/paolo_prodi_c_era_troppa_violenza_nella_politica_per_questo_ho_scelto_di_fare_lo_storico-106852125/?ref=HREC1-8, Repubblica.it, 9 febbraio 2015

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“Non mi dolevano né i denti né l'anima. Problemi, quelli di tutti i giorni, e a questi ci ho fatto l'abitudine.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

Di questo mondo e degli altri

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“Ho sempre sostenuto che invece di dividere la vita religiosa del popolo cinese in tre settori denominati confucianesimo, buddismo e taoismo, è molto più giusto dividerla in due livelli, quello delle masse e quello degli illuminati.”

Karl August Wittfogel (1896–1988) sociologo tedesco

Origine: Da Oriental Despotism, Yale University Press, New Haven, 1957; citato in Gideon Sjoberg, Le città dei padri, [Re, pastori, ladri e prostitute nelle civiltà preindustriali], traduzione di Guido Viale, Feltrinelli, Milano, 1980, cap. VII, p. 182.

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“Qualche volta sì, mi piacerebbe davvero farmi da parte, lasciare che gli altri se la cavino da soli. Mi viene in mente Ungaretti: "Lasciatemi così, come una cosa posata in un angolo e dimenticata."”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Per due o tre giorni, naturalmente. Non di più.
1993
Origine: Giuseppe Ungaretti, Natale, 1916: «Lasciatemi così | come una | cosa | posata | in un | angolo | e dimenticata.»

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“Pensasti al matrimonio | come al giro di una danza | amasti la tua donna | come un giorno di vacanza.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Il Fannullone, 1963
Non incluse negli album
Variante: Pensasti al matrimonio | come al giro di una danza | amasti la tua donna | come un giorno di vacanza. (da Il Fannullone

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“Non voglio più vedere queste genie che girano per le strade di giorno e di notte. Questo è un primo compito, e io sono convinto che il nostro governo, i nostri parlamentari saranno in grado di dare una risposta al popolo padano, al popolo veneto e al popolo leghista.”

Giancarlo Gentilini (1929) politico italiano

da La Procura di Venezia indaga su Gentilini http://tribunatreviso.repubblica.it/dettaglio/articolo/1521850, La Tribuna di Treviso; Video su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E, 14 settembre 2008

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“Siamo ostaggi di uno che ogni giorno alza il prezzo del riscatto.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Aprile, p. 44

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“Tuona ed avanza, Democrazia! colpisci con il tuo vindice pugno!”

Giorni sorgete dai vostri insondabili abissi, 3, p. 375
Foglie d'erba, Rulli di tamburo

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“[Sulle accuse di combine riguardo Italia-Camerun] Provo a ricostruire la situazione. Pareggiando, noi passavamo il turno e andavamo nel girone a tre con Argentina e Brasile. Con una vittoria molto larga pescavamo due avversari più morbidi, Belgio e Unione Sovietica. Il Camerun poteva solo vincere per qualificarsi, col pareggio andava fuori. Domanda. Perché mai due squadre dovrebbero accordarsi per un risultato che non serve a nessuna delle due? Se qualcuno di noi avesse pensato di combinare una porcheria a tutti i costi, avremmo comprato la vittoria con molti gol di scarto, non certo il pareggio. Quella partita finì uno a uno e ci destinò ad Argentina e Brasile, mentre al Camerun costò l'eliminazione, per una serie di motivi assolutamente banali. Noi sbagliammo tre-quattro gol nel primo tempo, quando ancora era possibile la goleada; nel secondo andammo in vantaggio ma fummo subito raggiunti per una serie di esitazioni difensive; il poco tempo a disposizione non ci consentiva più di pensare a raddrizzare la differenza reti; a mezz'ora dalla fine era più importante pensare a salvare la qualificazione che a vincere rischiando. Avrebbe dovuto rischiare il Camerun, semmai, visto che col pareggio andava fuori, e fu la loro difesa a oltranza a mettere sull'avviso i cultori del sospetto. Ma quella era una squadra che sapeva solo difendersi, e piuttosto bene, come anche le successive edizioni dei mondiali e delle coppe d'Africa hanno dimostrato. Se vogliamo parlare seriamente la finiamo qui, premesso il fatto che nemmeno la dovevamo cominciare. Se la vogliamo colorire, allora è sicuro che nella combine gli stregoni non c'entravano, perché li ho beccati io di persona a farmi la macumba, mezz'ora prima della partita.”

Enzo Bearzot (1927–2010) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Il romanzo del vecio, p. 91

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“[I criteri per distinguere una macchina da un essere umano] Qui in particolare mi ero fermato per far vedere che se ci fossero macchine con organi e forma di scimmia o di qualche altro animale privo di ragione, non avremmo nessun mezzo per accorgerci che non sono in tutto uguali a questi animali; mentre se ce ne fossero di somiglianti ai nostri corpi e capaci di imitare le nostre azioni per quanto è di fatto possibile, ci resterebbero sempre due mezzi sicurissimi per riconoscere che, non per questo, sono uomini veri. In primo luogo, non potrebbero mai usare parole o altri segni combinandoli come facciamo noi per comunicare agli altri i nostri pensieri. Perché si può ben concepire che una macchina sia fatta in modo tale da proferire parole, e ne proferisca anzi in relazione a movimenti corporei che provochino qualche cambiamento nei suoi organi; che chieda, ad esempio, che cosa si vuole da lei se la si tocca in qualche punto, o se si tocca in un altro gridi che le si fa male e così via; ma non si può immaginare che possa combinarle in modi diversi per rispondere al senso di tutto quel che si dice in sua presenza, come possono fare gli uomini, anche i più ottusi. L'altro criterio è che quando pure facessero molte cose altrettanto bene o forse meglio di qualcuno di noi, fallirebbero inevitabilmente in altre, e si scoprirebbe cosí che agiscono non in quanto conoscono, ma soltanto per la disposizione degli organi.”

V; 1996
Discorso sul metodo

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“Lil' Wayne, rapper da milioni di copie, già incarcerato per porto abusivo di arma da fuoco e comunque incarcerabile ogni giorno per turpiloquio.”

Paolo Giordano (giornalista) (1966) giornalista italiano

Origine: Da Avanti prego, ecco l'insultopoli del rock http://blog.ilgiornale.it/giordano/2011/08/29/avanti-prego-ecco-linsultopoli-del-rock/, Il blog di Paolo Giordano, 29 agosto 2011.

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“due pazientemente. Verrà, e sarà magnifico dopo tanto tempo ripercorrere i momenti trascorsi insieme che, come tante altre cose, ora appaiono così lontani, per non dire inconcepibili.”

David Pinsent (1891–1918) filosofo britannico

da Lettera di David Pinsent a Wittgenstein, del [31 maggio 1916], p. 141
Vacanze con Wittgenstein

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“[Sulla decisione di aderire ad un campagna contro l'omofobia] Per me è un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. […] Non mi è mai capitato nella mia carriera di incontrare giocatori omosessuali, anche se credo possano essercene. Il fatto che un calciatore come qualsiasi altra persona possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole.”

Daniele Dessena (1987) calciatore italiano

Origine: Citato in Lacci arcobaleno contro l'omofobia. Insulti online al calciatore Dessena. Lui: "È ignoranza, abbiate rispetto" http://www.lastampa.it/2014/02/25/sport/calcio/lacci-arcobaleno-contro-lomofobia-insulti-online-al-calciatore-dessena-lui-ignoranza-abbiate-rispetto-vCWxWGN7FQvHRhHjJ7a9iN/pagina.html, La Stampa.it, 27 febbraio 2014.

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“Le migliori manovre strategiche avvengono sempre per caso.”

John Fitzgerald Kennedy (1917–1963) 35º presidente degli Stati Uniti d'America

citato in Arthur Schlesinger Jr., I mille giorni di John F. Kennedy, p. 93

“Fere lo sol lo fango tutto 'l giorno; | vil riman, ne il sol perde colore.”

Guido Guinizzelli (1230–1276) poeta italiano

da Al cor gentil rempaira sempre amore, vv. 31-33
Canzoni
Variante: Fere lo sol lo fango tutto ’l giorno;
Vil riman, ne il sol perde colore.

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“[Le serate ad Arcore] Erano delle semplici cene. Subito dopo si scendeva al piano di sotto e chi voleva ballava. I magistrati hanno capito male. Berlusconi un sera mi ha detto di limitarmi a guardare nel mio piatto, ma lo diceva solo perché lui era a dieta. Ho una carriera alle spalle, le sembra che possa confondermi con certa gente? Lele Mora, la Minetti che fa il mestiere che fa […]. Pensi che una sera quando Nicole Minetti rimase a seno nudo Berlusconi le lanciò subito uno scialle per coprirla.”

Emilio Fede (1931) giornalista, scrittore e politico italiano

da un intervento al "Processo Ruby", 1 giugno 2013; citato in Ma quale assaggiatore? Io seguivo il pianista e alle due andavo a dormire http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/06/02/ma-quale-assaggiatore-io-seguivo-il-pianista.html, Repubblica.it, 2 giugno 2013

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“L'uomo non possiede che due braccia: ma un grand'uomo dispone di diecimila braccia.”

Louis de Wohl (1903–1961) scrittore e astrologo ungherese

Origine: Attila, p. 9

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