Frasi su istinto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema istinto, vita, uomo, essere.

Frasi su istinto

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“Non importa se ti trovi ad un bivio | segui l'istinto e ascolta i consigli di chi né ha messa di strada in archivio.”

Fabrizio Moro (1975) cantautore e chitarrista italiano

da Non importa, n. 8
Domani

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“C'è fannullone e fannullone. C'è chi è fannullone per pigrizia o per mollezza di carattere, per la bassezza della sua natura, e tu puoi prendermi per uno di quelli. Poi c'è l'altro tipo di fannullone, il fannullone per forza, che è roso intimamente da un grande desiderio di azione, che non fa nulla perché è nell'impossibilità di fare qualcosa, perché gli manca ciò che gli è necessario per produrre, perché è come in una prigione, chiuso in qualche cosa, perché la fatalità delle circostanze lo ha ridotto a tal punto; non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d'istinto: eppure sono buono a qualcosa, sento in me una ragione d'essere! So che potrei essere un uomo completamente diverso! A cosa potrei essere utile, a cosa potrei servire? C'è qualcosa in me, che è dunque? Questo è un tipo tutto diverso di fannullone, se vuoi puoi considerarmi tale. Un uccello chiuso in gabbia in primavera sa perfettamente che c'è qualcosa per cui egli è adatto, sa benissimo che c'è qualcosa da fare, ma che non può fare: che cosa è? Non se lo ricorda bene, ha delle idee vaghe e dice a se stesso: "gli altri fanno il nido e i loro piccoli e allevano la covata", e batte la testa contro le sbarre della gabbia. E la gabbia rimane chiusa e lui è pazzo di dolore. "Ecco un fannullone" dice un altro uccello che passa di là, "quello è come uno che vive di rendita". Intanto il prigioniero continua a vivere e non muore, nulla traspare di quello che prova, sta bene e il raggio di sole riesce a rallegrarlo. Ma arriva il tempo della migrazione. Accessi di malinconia – ma i ragazzi che lo curano nella sua gabbia si dicono che ha tutto ciò che può desiderare – ma lui sta a guardare fuori il cielo turgido carico di tempesta, e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità. "Io sono in gabbia, sono in prigione, e non mi manca dunque niente imbecilli? Ho tutto ciò che mi serve! Ah, di grazia, la libertà, essere un uccello come tutti gli altri!". Quel tipo di fannullone è come quell'uccello fannullone. E gli uomini si trovano spesso nell'impossibilità di fare qualcosa, prigionieri di non so quale gabbia orribile, orribile, spaventosamente orribile… Non si sa sempre riconoscere che cosa è che ti rinchiude, che ti mura vivo, che sembra sotterrarti, eppure si sentono non so quali sbarre, quali muri. Tutto ciò è fantasia, immaginazione? Non credo, e poi uno si chiede "Mio Dio, durerà molto, durerà sempre, durerà per l'eternità?"”

Vincent Van Gogh (1853–1890) pittore olandese

Sai tu ciò che fa sparire questa prigione? È un affetto profondo, serio. Essere amici, essere fratelli, amare spalanca la prigione per potere sovrano, per grazia potente. Ma chi non riesce ad avere questo rimane chiuso nella morte. Ma dove rinasce la simpatia, lì rinasce anche la vita.
Origine: Da Lettere a Theo, Guanda, Parma 1984, pp. 87-88.

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“La storia la scrive sul libro | sempre quello che ha vinto | non serve un genio a capire che è tutto finto zio | semplice istinto io.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da I Love Paranoia, n. 6
Deca Dance

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“L'ateismo, per me, non è un risultato, e tanto meno un avvenimento – come tale non lo conosco: io lo intendo per istinto. Sono troppo curioso, troppo problematico, troppo tracotante, perché possa piacermi una risposta grossolana. Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori – in fondo è solo un grossolano divieto che ci vien fatto: non dovete pensare!”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Perché sono così accorto, 1
Variante: L'ateismo, per me, non è un risultato, e tanto meno un avvenimento - come tale non lo conosco: io lo intendo per istinto. Sono troppo curioso, troppo problematico, troppo tracotante, perché possa piacermi una risposta grossolana. Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori - in fondo è solo un grossolano divieto che ci viene fatto: non dovete pensare!

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“Parte tutto dalla testa: l'amore, gli istinti | La testa fa la trama, la disfa, fa i ritmi.”

Ghemon (1982) rapper italiano

da Ogni parte di te, n. 1
La rivincita dei buoni

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“Tutti, o fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma quando poi si tratta di riconoscere cos'è che rende felice la vita, ecco che ti vanno a tentoni. […]
Perciò dobbiamo prima chiederci che cosa desideriamo; poi considerare per quale strada possiamo pervenirvi nel tempo più breve, e renderci conto, durante il cammino, sempre che sia quello giusto, di quanto ogni giorno ne abbiamo compiuto e di quanto ci stiamo sempre più avvicinando a ciò verso cui il nostro naturale istinto ci spinge. Finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma solo lo strepito e il clamore discorde di chi ci chiama da tutte le parti, la nostra vita si consumerà in un continuo andirivieni e sarà breve anche se noi ci daremo giorno e notte da fare con le migliori intenzioni.
Si stabilisca dunque dove vogliamo arrivare e per quale strada, non senza una guida cui sia noto il cammino che abbiamo intrapreso, perché qui non si tratta delle solite circostanze cui si va incontro in tutti gli altri viaggi; in quelli, per non sbagliare, basta seguire la strada o chiedere alla gente del luogo, qui, invece, sono proprio le strade più frequentate e più conosciute a trarre maggiormente in inganno. Da nulla, quindi, bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il gregge che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione.”

Origine: De vita beata, I

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“Ti mostrerò quanto sono nere le stelle che hanno perso il loro istinto ribelle!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Come un treno
Furia solista

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“Non confondere l'amore col delirio del possesso, che causa le sofferenze più atroci. Perché contrariamente a quanto comunemente si pensa, l'amore non fa soffrire. Quello che fa soffrire è l'istinto della proprietà, che è il contrario dell'amore.”

Antoine de Saint-Exupéry (1900–1944) scrittore e aviatore francese

Origine: Da Cittadella, LIV (LV), p. 150; citato in Nuccio Ordine, L'utilità dell'inutile, Bompiani, 2013. ISBN 9788845274480, p. 174.

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“E lei ora desidera. È uscito del letargo della sua rassegnata solitudine, ha scoperto la fame del suo cuore, sa che la mela è proibita, ma desidera. Non avrà più pace, né dieta. Non c'è filosofo che possa venirle in aiuto, nessun libro, nessuna saggezza. Soffrirà, il suo cuore, lo stomaco e le viscere andranno in subbuglio, il suo istinto di Homo erectus potrà essere temprato, ma non vinto. La mela è caduta dall'albero del destino. Si prepari.”

Tasso filosofo, capitolo 15
Di tutte le ricchezze
Variante: E lei ora desidera. È uscito del letargo della sua rassegnata solitudine, ha scoperto la fame del suo cuore, sa che la mela è proibita, ma desidera. Non avrà più pace, né dieta. [... ] Soffrirà, il suo cuore, lo stomaco e le viscere andranno in subbuglio, il suo istinto di Homo erectus potrà essere temprato, ma non vinto. La mela è caduta dall'albero del destino.

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“Istinto e ragione, segni di due nature.”

n. 344, 1994
Pensieri

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“La ragione è la facoltà che ha una creatura di estendere le regole ed intenzioni dell'uso di tutte le sue forze molto al di là dell'istinto naturale; essa non conosce limiti nei propri progetti.”

Immanuel Kant (1724–1804) filosofo tedesco

Origine: Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, p. 101

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“Ma è vero che | un forte sentire stordisce | e che l'istinto soccombe alla ragione”

Carmen Consoli (1974) cantautrice italiana

da Uva acerba, n. 6
L'eccezione

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“Si rinunci per moda, per smania di novità, per affettazione di scienza, si rinneghi l'arte nostra, il nostro istinto, quel nostro fare sicuro spontaneo naturale sensibile abbagliante di luce, è assurdo e stupido.”

Giuseppe Verdi (1813–1901) compositore italiano autore di melodrammi

Origine: Da una lettera a Clara Maffei, [20] aprile 1878 citato in Franz Werfel, Verdi. L'uomo nelle sue lettere, Lit Edizioni, 2014, p. 253 https://books.google.it/books?id=8hMwBQAAQBAJ&pg=PT253. ISBN 8868267217

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“Le cicogne, grazie al loro istinto sottile, sanno sempre se qualcosa regge o sta per crollare.”

Theodor Fontane (1819–1898) farmacista, scrittore e poeta tedesco

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“E non avevo fame. Allora capii | che la fame è un istinto | di chi guarda le vetrine dal di fuori. | L'entrare le disperde.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

I had been hungry, all the Years, vv. 17-20; 1992

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“La realtà continua a rovinare la mia vita.”

Bill Watterson (1958) fumettista statunitense

da Tigrotto psicotico con istinto omicida
Reality continues to ruin my life.
Citazioni dal fumetto Calvin & Hobbes, Calvin

“Possiamo accomodarci. Ecco, mi sembra il luogo più adatto, pur tuttavia posso cercare di aiutarvi. Senz'altro la timidezza a volte può, diciamo, rappresentare anche un problema, ma ci sono dei percorsi terapeutici… ci sono anche delle tecniche per fare uscire gli aspetti più istintuali che sono in noi. Ecco, e questa sera posso proporvi anche a voi dei semplici esercizi che si possono anche ripetere, che anche il pubblico può fare. Sono esercizi legati a una certa concentrazione…[…]. Benissimo, allora possiamo cominciare a respirare, rilassarci chiudendo gli occhi. Respiriamo, anche il pubblico lo può fare, e possiamo veramente cercare questa parte più istintuale, questa BESTIA che è dentro di nooi. Ecco, ora respiriamo e… LOCALIZZIAMO dove si trova la BESTIA che è dentro di nooii. Ecco, può trovarsi nella testa, nella pancia, nel cuore può essere un istinto, una rabbia… può essere… qualche motore, qualche emozione, che ci SPPINNGE in avanti. Ecco, allora respiriamo, facciamolo. Tranquillamente. Abbiamo localizzato la bestia che è in noi.. benisssimo… ed ora…….. mettiamo UNA MAANO sulla bestia. Ecco, ed ora, diciamo, possiamo sentirla, possiamo coccolarla, vezzegiarla, possiamo… FARLA CRESCEERE. Ecco, facciamo ancora questo esercizio… facciamo crescere la bessstia… facciamola crescere… faccia pure!”

Anna Marchesini (1953–2016) attrice, doppiatrice e scrittrice italiana

Personaggi, La sessuologa Merope Generosa

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“La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento
Variante: La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbidisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.

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“Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E Immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto.”

Ayrton Senna (1960–1994) pilota automobilistico brasiliano

citato nel programma televisivo Record
Origine: Record: Ayrton Senna 1/5 http://it.youtube.com/watch?v=PFsvvUC2drM 1º maggio 2004.

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“Onore al lampo e alla scintilla | grande rispetto per la clorofilla | gloria al fotone e all'elettrone | viva l'idrogeno e il carbone | la fibra ottica e il silicio | viva l'istinto del sacrificio.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Non è ancora finita, n. 11
Lorenzo 1999 – Capo Horn

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“Il mio unico pensiero durante una gara è non aver paura di fare mosse decisive. Se si pensa troppo, se si inizia a giocare con il tempo, allora è finita. Bisogna non aver paura e seguire il proprio istinto. Ecco come ho costruito tutte le mie vittorie più belle.”

Vincenzo Nibali (1984) ciclista su strada italiano

Origine: Citato in Il programma di Vincenzo Nibali: Tour de France su tutto con un occhio alla Sanremo http://www.direttaciclismo.it/interviste/stagione-2014/il-programma-di-vincenzo-nibali-tour-de-france-su-tutto-con-un-occhio-alla-sanremo-13772.php#.VBR95cJ_uig, DirettaCiclismo.it, 30 dicembre 2013.

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“L'idea cioè che quelle più brave a fare le cose orali siano le donne moralmente bacate. Prostitute maiale. Vorrei osservare che siamo di fronte a persone che non hanno capito un belino del mondo. Non hanno capito che il rapporto orale è qualche cosa di sacro, un modo di esprimere tenerezza, accoglienza, propensione a accudire… Il rapporto orale è una delle più grandi invenzioni dell'umanità, siamo gli unici animali (insieme ai bonobo, deliziosi scinpanzé) a praticarlo fino all'orgasmo. Negli animali infatti l'eccitazione sessuale spinge automaticamente alla penetrazione. Lo scopo dell'istinto è la procreazione. Noi abbiamo fatto del succhiare il pene e la passera un'arte nobile, una chiave per penetrare in un profondo livello emotivo, una via per l'ascesi mistica. Sì! Mistica. Non sto esagerando. Nell'età dell'oro dell'umanità, ai tempi del Matriarcato, prima dell'invenzione della guerra (tra il 12 mila e il 3500 avanti Cristo) il pompino era un atto sacro. Vi si dedicavano le sacerdotesse per iniziare alla contemplazione dell'Universo i giovani. Se qualcuno ha qualche dubbio si vada a rivedere le pitture egizie che rappresentano Iside intenta a resuscitare Osiride tramite una fellazio. Non so se ci capiamo: la dea fa pompini da far resuscitare i morti!”

Jacopo Fo (1955) scrittore, attore e regista italiano

Origine: Da Buoni pompini a tutti http://www.jacopofo.com/sesso_gratis_politici_corrotti_ministri, 9 luglio 2008.

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“La signorina Julie è un carattere moderno e non perché in ogni epoca non ci siano state è un tipo che si spiana la strada, che oggi si vende per il potere, le onorificenze, distinzioni e diplomi, come in passato per i soldi, ed è un sintomo di degenerazione. Non è un buon elemento perché non ha resistenza, anche se purtroppo si perpetua con la sua pochezza; pare, infatti, che i degenerati sovente la preferiscano a livello inconscio, permettendole di riprodursi, generando esseri incerti che penano a sopravvivere e fortunatamente infine periscono, ora incapaci di adeguarsi alla realtà ora a causa dell'ineluttabile affioramento degli istinti repressi ora per la disperazione di non poter raggiungere il maschio. Il tipo è tragico, offre il quadro di un atroce conflitto contro la natura, è tragico come retaggio romantico, ormai indebitamente carpito dal naturalismo che persegue soltanto la felicità, quella felicità che solo le razze sane e vigorose possono attingere. Ma la signorina Julie è anche un resto di antica aristocrazia guerriera che oggi viene soppiantata dalla nuova aristocrazia dei nervi e del cervello; una vittima delle disarmonie familiari create dalla «colpa» di una madre, una vittima dei traviamenti di un'epoca, delle contingenze, nonché della sua costituzione debole, ciò che nel suo complesso corrisponde all'arcaico concetto di Destino ovvero di Legge Universale. Certo il naturalista ha eliminato, insieme a Dio, la colpa, tuttavia le conseguenze di un atto, pena, prigione o paura della galera, non possono essere rimosse”

...
La signorina Julie, Prefazione

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“Di cosa soffre profondamente l'uomo? Di non poter né sfogare né sublimizzare i propri istinti.”

Umberto Saba (1883–1957) poeta italiano

21, p. 182
Scorciatoie e raccontini

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“Il sipario si alza; ascolto attenta questi bei versi concisi e fermi che comprendo più facilmente della lingua parlata: è scultura greca e romana. Nei drammi di Alfieri, che chiamerei volentieri stoici, a forza di sobrietà nell'azione e di laconicità nel linguaggio, la commozione vi coglie, per così dire, senza che ve ne rendiate conto, s'impone a grandi tratti attraverso alcune figure che personificano con semplicità sentimenti eterni. Nell'Oreste, è prima di tutto Elettra che s'impossessa della nostra anima. Il suo lutto filiale, la sua angoscia incessante per un fratello che ritrova, ma che il trionfante assassino del loro padre cerca bramosamente e minaccia, sostengono l'azione fino al quarto Atto. Allora l'azione prorompe spaventosa e sublime; essa vi associa a tutti i combattimenti e a tutte le lacerazioni delle passioni umane: è come una mischia sconvolgente di istinti e dolori contrari […] Questo quarto atto dellOreste di Alfieri è una delle cose più belle che abbia visto a teatro: ascoltandolo pensavo alle puerili dispute di scuola, alle ingiustizie e agli accecamenti reciproci dei due campi che rinchiudono il sublime in uno stampo arbitrariamente prescritto. Il sublime piomba su noi come un uccello divino; si abbatte dall'alto, ci rapisce sulle sue ali che fremono e planano; noi ci abbandoniamo alla sua imperiosa ascesa, incuranti della forma e del colore delle sue penne: così fece la folla quella sera.”

Louise Colet
Oreste, Citazioni sull<nowiki>'</nowiki>Oreste

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“Vi amo tutti, ma dovete perdonarmi se ho perso la voce urlando e lamentandomi questa settimana e ho perso la testa un po’ di tempo prima quest’anno per cui dovrò leggere. Grazie Hollywood Foreign Press, giusto per sottolineare quello che ha già detto Hugh Laurie, voi e tutti noi apparteniamo alla categoria più diffamata in America. Pensateci: Hollywood, foreigners (stranieri), press (stampa). Ma chi siamo noi e che cosa è Hollywood? Siamo solo persone provenienti da altri luoghi. Sono nata e cresciuta e ho studiato nelle scuole pubbliche del New Jersey. Viola è nata nella cabina di un mezzadro in South Carolina ed è cresciuta a Central Falls, Rhode Island; Sarah Paulson è nata in Florida, allevata da una madre single a Brooklyn. Sarah Jessica Parker è una di sette o otto fratelli dell’Ohio. Amy Adams è nata a Vicenza, in Italia. E Natalie Portman è nata a Gerusalemme. Dove sono i loro certificati di nascita? E la bella Ruth Negga è nata ad Addis Abeba, in Etiopia, cresciuta a Londra – o forse in Irlanda ed è qui nominata per aver interpretato una ragazza proveniente da una piccola città della Virginia. Ryan Gosling, come tutte le persone migliori, è canadese, e Dev Patel è nato in Kenya, cresciuto a Londra, e qui ha interpretato un indiano cresciuto in Tasmania. Hollywood è dunque infestata da stranieri e da gente che viene da fuori. E se li cacciassimo tutti a calci non ci rimarrebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali. Che non sono arti. Mi hanno dato tre secondi per dire queste parole: il lavoro di un attore è quello di infilarsi nella vita delle persone diverse da noi, e far sentire come ci si sente. E nell’anno passato ci sono state molte, molte, molte prove di attore potenti in questo senso. Mozzafiato. Ma ce n’è stata una quest’anno che mi ha stordito. Colpito al cuore. Non perché fosse particolarmente buona; non c’era niente di buono. Ma è stata efficace e ha fatto il suo dovere. Ha fatto ridere l’audience a cui era destinata. È stato il momento in cui la persona che chiedeva di sedersi sulla poltrona più rispettata nel nostro Paese ha imitato un giornalista disabile che superava per privilegi, potere e per capacità di reagire. Vedere quella scena mi ha spezzato il cuore e ancora non riesco a togliermela dalla testa. Perché non era un film. Era vita reale. E questo istinto di umiliare gli altri, quando è usato da qualcuno che ha una grande visibilità, da parte di qualcuno potente, si trasmette nella vita di tutti, perché dà un pò il permesso agli altri di fare la stesse cose. La mancanza di rispetto incoraggia altra mancanza di rispetto, la violenza incita alla violenza. E quando i potenti usano la loro posizione di prevaricare gli altri tutti noi perdiamo. O. K., andare avanti con lui. E questo mi porta alla stampa. Abbiamo bisogno di una stampa capace di esercitare il controllo sui potenti, e farli rispondere per ogni gesto oltraggioso. È per questo che i nostri fondatori hanno inserito la libertà di stampa ed espressione nella Costituzione. Quindi chiedo alla facoltosa Hollywood Foreign Press e a tutti i presenti di unirsi a me nel sostenere il Comitato per la protezione dei giornalisti, perché ne avremo bisogno nell’immediato futuro, ne avremo bisogno per salvaguardare la verità. Ancora una cosa: una volta me ne stavo sul set a lamentarmi per qualcosa – del tipo che stavamo lavorando troppo o all’ora di cena o qualcosa di simile – e Tommy Lee Jones mi disse: «Non è un già un enorme privilegio, Meryl, essere solo un'attrice?». In effetti è proprio così, e dobbiamo ricordarci a vicenda il privilegio e la responsabilità di questo mestiere. Dovremmo essere tutti orgogliosi del lavoro di Hollywood che si onora qui stasera. Come la mia amica, la Principessa Leia, mi ha detto una volta, prendete il vostro cuore spezzato, e fatene arte."”

Meryl Streep (1949) attrice, doppiatrice e produttrice cinematografica statunitense

Golden Globe 2017, Meryl Streep riceve il Golden Globe alla carriera

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