Frasi su medaglia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema medaglia, oro, vita, essere.

Frasi su medaglia

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“Podio o non podio, l'obiettivo è fare una bella prestazione che affascini il pubblico, è un obiettivo molto più speciale che una medaglia.”

Carolina Kostner (1987) pattinatrice artistica su ghiaccio italiana

Origine: Citato in Kostner-Petrucci, pace fatta dopo il super oro agli Europei http://sport.lagazzettadelmezzogiorno.it/?p=9489, La Gazzetta del Mezzogiorno, 30 gennaio 2012.

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“Esiste solo un vaccino contro la poliomielite: quello che ho preparato io. Lo dice la citazione della mia Medaglia Nazionale per la Scienza, ricevuta nel 1970: io ho creato il vaccino che ha eliminato la poliomielite come minaccia principale per la salute umana. Il resto è confusione di voi giornalisti.”

Albert Bruce Sabin (1906–1993) medico e virologo polacco

Origine: Citato in Gianni Riotta, Il dottor Sabin, un benefattore senza Nobel http://web.archive.org/web/20090310140917/http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/04/dottor_Sabin_benefattore_senza_Nobel_co_0_9303049463.shtml, Corriere della Sera, 4 marzo 1993, p. 33.

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“Un uomo che non piange, non potrà mai fare grandi cose.”

Gianni Agnelli (1921–2003) imprenditore italiano

Origine: Citato da Luca Pancalli in Silvia Galimberti, Trionfo azzurro: 28 medaglie. Pancalli: "Commovente" http://www.gazzetta.it/Paralimpiadi/09-09-2012/trionfo-azzurro-28-medaglie-pancalli-commovente-912557493823.shtml, La Gazzetta dello Sport.it, 9 settembre 2012

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“Trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo.”
Transire suum pectus mundoque potiri.

Archimede (-287–-212 a.C.) matematico, ingegnere, fisico e inventore greco antico

Incisa sulle medaglie Fields

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“Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.”

Gino Bartali (1914–2000) ciclista italiano

Origine: Citato in Lourdes e il miracolo di Bartali http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-lourdes-e-il-miracolo-di-bartali-2476.htm, La Bussola Quotidiana.it, 14 luglio 2011.

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“[Riferito a Matthew Emmons, medaglia di bronzo] I campioni non si riconoscono da quante gare vincono, ma da come si rialzano dopo una sconfitta. Matt è sempre stato una fonte d'isipirazione per me, un modello da seguire. Sono orgoglioso che sia seduto qui accanto a me.”

Niccolò Campriani (1987) tiratore italiano

Origine: Citato in Massimo Oriani, Campriani, carabina d'oro! Petrucci: "Atleta ideale" http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/06-08-2012/campriani-carabina-d-oro-15-medaglia-italiana-912150098641.shtml, Gazzetta.it, 6 agosto 2008.

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“Vecchio, benedetto, Pekisch, questo non me lo dovevi fare. Non me lo merito. Io mi chiamo Pehnt, e sono ancora quello che se ne stava sdraiato per terra a sentire la voce nei tubi, come se quella arrivasse davvero, e invece non arrivava. Non è mai arrivata. E io adesso sono qui. Ho una famiglia, ho un lavoro e la sera vado a letto presto. Il martedì vado a sentire i concerti che danno alla sala Trater e ascolto musiche che a Quinnipak non esistono: Mozart, Beethoven, Chopin. Sono normali eppure sono belle. Ho degli amici con cui gioco a carte, parlo di politica fumando il sigaro e la domenica vado in campagna. Amo mia moglie, che è una donna intelligente e bella. Mi piace tornare a casa e trovarla lì, qualsiasi cosa sia successa nel mondo quel giorno. Mi piace dormire vicino a lei e mi piace svegliarmi insieme a lei. Ho un figlio che amo anche se tutto fa supporre che farà l'assicuratore. Spero che lo farà bene e che sarà un uomo giusto. La sera vado a letto e mi addormento. E tu mi hai insegnato che questo vuol dire che sono in pace con me stesso. Non c'è altro. Questa è la mia vita. Io lo so che non ti piace ma io non voglio che tu me lo scriva. Perché voglio continuare ad andare a letto, la sera, ed addormentarmi. Ognuno ha il mondo che si merita. Io forse ho capito che il mio è questo qua. Ha di strano che è normale. Mai visto niente del genere, a Quinnipak. Ma forse proprio per questo, io qui ci sto bene. A Quinnipak si ha negli occhi l'infinito. Qui, quando proprio guardi lontano, guardi negli occhi di tuo figlio. Ed è diverso. Non so come fartelo capire, ma qui si vive al riparo. E non è cosa spregevole. È bello. E poi chi l'ha detto che si deve proprio vivere allo scoperto, sempre sporti sul cornicione delle cose, a cercare l'impossibile, a spiare tutte le scappatoie per sgusciare via dalla realtà. È proprio obbligatorio essere eccezionali? Io non so. Ma mi tengo stretta questa vita mia e non mi vergogno di niente: nemmeno delle mie soprascarpe. C'è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure, senza barare, come medaglie della propria mediocrità. E io sono uno di quelli. Si guardava sempre l'infinito a Quinnipak, insieme a te. Ma qui non c'è l'infinito. E così guardiamo le cose, e questo ci basta. Ogni tanto, nei momenti più impensati, siamo felici. Andrò a letto, questa sera, e non mi addormenterò. Colpa tua, vecchio, maledetto Pekisch. Ti abbraccio. Dio sa quanto ti abbraccio. Pehnt, assicuratore.”

Castelli di rabbia

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“[Ricevendo una medaglia da Mussolini] E io me ne fregio.”

Ettore Petrolini (1884–1936) attore italiano

Origine: Citato in Antonello Capurso, Le frasi celebri nella storia d'Italia, Mondadori, 2011, p. 226 http://books.google.it/books?id=yvQeJfDmY8MC&pg=PT226.

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“Source: Incisa sulle medaglie Fields.”

Archimede (-287–-212 a.C.) matematico, ingegnere, fisico e inventore greco antico

Trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo.
Transire suum pectus mundoque potiri.

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“Sono venuto qui questa sera per sfidare voi… sfidare voi, il WWE Universe, per farvi vedere le cose come le vedo io e per insegnarvi come dire "no". Guardate, questo lo faccio perché le persone che tifano per Jeff Hardy sono solo schiave dei vizi associati al suo [citando il suo segno delle dita] "vivere l'istante". Sono dispiaciuto per voi, lo sono veramente. Voi siete in un vicolo cieco e portate orgogliosamente le vostre prescizioni nelle vostre maniche come fossero medaglie al valore. Cosa vi ha detto il dottore? Prendetene solo una… ogni 4 ore, giusto? Tranne me, non c'è una sola persona in questa arena che non ha abusato di medicine prescritte e droghe ricreative. E lo so, fidatevi di me, che è difficile essere Straight Edge, è difficile vivere come uno Straight Edge. È estremamente difficle essere me, ma quello che mi interessa adesso è che nessuno di voi ha realizzato come sia molto più difficile vivere… come vivete voi. Sono ottimista, nessuno di voi prende in considerazione le conseguenze a lungo termine dell'alcol sul proprio fegato. [cori di disapprovazione dal pubblico] Guardatevi, e voi gioite per questo. Non c'è niente da festeggiare. Bevete perché pensate che sia divertente, giusto? [I cori diventano più forti] Non sarà più divertente quando perderete il controllo e non sarà più… non sarà più divertente. Prima o poi, inizierete a bere per sentirvi normali. E poi ci sono i fumatori. Vedete, non conosco qualcosa di più disgustoso nel vedere un fumatore inquinare i propri polmoni con più di 4000 prodotti chimici stranieri, o nel dover ascoltare un fumatore che si autoconvince di poter smettere quando vuole. È… è difficile smettere, lo so, ci vuole una persona molto forte per smettere, ma anche la persona più forte non avrebbe dovuto mai cominciato a fumare la prima volta. [il pubblico lo fischia e incita il nome di "Hardy"] Non volevo venire qui ed essere un portatore di cattive notizie, ma lasciamo parlare i fatti: ci sono poche possibilità che qualcuno di voi possa togliersi questo peso dalla schiena. Voi non sarete mai in grado di togliervi la sigaretta dalle vostre labbra, o trovare l'autocontrollo per rovesciare la vostra bevanda dal bicchiere, o avere rispetto per voi stessi sputando fuori le pillole dalla vostra bocca. Vedete, questo può iniziare ma non può accadere senza aver imparato come dire no alle tentazioni, e per questo che sono qui stasera. Sono qui per sfidarvi prima che sia troppo tardi. Per favore, imparate a dire no alle tentazioni, imparate a dire no ai vostri vizi, imparate a controllare voi stessi.”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Smackdown del 24 luglio 2009

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“La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Discorso ai Militari dell'Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2001/documents/hf_jp-ii_spe_20010226_carabinieri-roma_it.html, 26 febbraio 2001

“Napoli venne decorata, invece, per qualcosa che, come città e popolo, come unitaria comunità, era ed è assai arduo dimostrare che abbia fatto. Che le «soldatesche germaniche» siano state «cacciate dal suolo partenopeo», dai napoletani o da altri, è pura invenzione: si poteva sostenere nel 1944 per motivi di propaganda bellica (il decreto per la medaglia d'oro è del 10 settembre di quell'anno) ma oggi se ne può parlare solo nei comizi o nelle tavole rotonde, non in sede storica. Dopo cinquant'anni, i movimenti degli opposti eserciti nella fase meridionale della campagna d'Italia sono largamente documentati, e non si può fingere di non sapere quello che abbiamo qui esposto, e cioè che il ripiegamento della 10a armata tedesca da Salerno al Volturno cominciò il 16 settembre, ed era praticamente concluso il 27 quando anche le retroguarclie di genieri e guastatori rimaste a Napoli cominciarono a uscirne. Le «soldatesche» andarono via quando era ormai tempo che andassero. E un argomento su cui è persino penoso insistere, ma non si può fare a meno di ricordare che né Kesselring, Westphal e von Vietinghoff, né Churchill, Alexander e Clark, né Liddell Hart e gli altri massimi studiosi di storia militare hanno mai accennato a una insurrezione, rivolta o sommossa che abbia in qualche modo accelerato o intralciato la ritirata del presidio tedesco da Napoli.”

Origine: Napoli 1943, p. 164

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“Le medaglie hanno un solo valore. Provano che un uomo ha avuto occasione di servire il proprio Paese.”

George Hubert Wilkins (1888–1958) esploratore australiano

citato in Selezione dal Reader's Digest, gennaio 1960, p. 118

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“[Sulla medaglia d'oro olimpica] Fu davvero una grande cosa per me, perché il tennis è uno sport così solitario ed essere in grado di giocare per qualcun altro, per qualcos'altro, per qualcosa più grande di te ma comunque in relazione con te, è un grande senso di soddisfazione… e per me giocare per il mio Paese e, ancor più importante, giocare per realizzare ciò che mio padre aveva sperato e che non era riuscito a realizzare nella sua esperienza olimpica… sentivo che stavo giocando per qualcosa più grande di me e l'avere lui lì era parte di questo.”

Andre Agassi (1970) tennista statunitense

Variante: Fu davvero una grande cosa per me, perché il tennis è uno sport così solitario ed essere in grado di giocare per qualcun altro, per qualcos'altro, per qualcosa più grande di te ma comunque in relazione con te, è un grande senso di soddisfazione... e per me giocare per il mio Paese e, ancor più importante, giocare per realizzare ciò che mio padre aveva sperato e che non era riuscito a realizzare nella sua esperienza olimpica... sentivo che stavo giocando per qualcosa più grande di me e l'avere lui lì era parte di questo.
Origine: Dall'intervista "L'oro di Atlanta fu ultraterreno" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/22/747726-atlanta_ultraterreno.shtml, traduzione di Riccardo Nuziale, Ubitennis.com, 23 luglio 2012.

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“[Sulla medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atlanta 1996] Questo è il più grande successo che io abbia mai ottenuto. Vincere uno Slam è la cosa più grande nel nostro sport, ma vincere un Olimpiade è la cosa più grande che puoi fare in tutti gli sport.”

Andre Agassi (1970) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/07/116570-citazioni_bordo_campo_agosto.shtml, Ubitennis.com, agosto 2008.

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“Ogni rovescio ha la sua medaglia.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il dottor Divago, 100 neoproverbi, p. 174

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“Ecco Gianluca Vialli: il glorioso, il valoroso, il caparbio, l'indomito capitano, Gianluca Vialli, riceve le congratulazioni, la medaglia da parte dei dirigenti dell'UEFA, da Lennart Johansson, da… Aigner, Gerhard Aigner. Tutti i giocatori che passano in rassegna… vedete l'entusiasmo: tocca a Jugović, seconda Coppa dei Campioni per lui, Paulo Sousa, è la prima volta, Michele Padovano, che anche lui ha contribuito in modo importante alla vittoria dei suoi compagni, poi Conte che è stato costretto, purtroppo per lui, ad uscire anzitempo, il gladiatore, vale a dire Moreno Torricelli, Porrini, che non ce l'ha fatta a scendere in campo ma comunque è stato importante in questa edizione della Champions League, poi Fabrizio Ravanelli, il pararigori Peruzzi, Ciro Ferrara, che ha segnato il primo calcio di rigore, poi Rampulla, il portiere meno battuto della Champions League, ricordiamolo, e poi il momento di Alessandro Del Piero che aveva contribuito ad un inizio travolgente. E siamo al momento della Coppa dei Campioni, attenzione! La Coppa dei Campioni che viene consegnata al capitano… è festa! È festa! La bacia! Vialli alza al cielo di Roma, al cielo d'Italia la Coppa dei Campioni! Un trofeo che inseguiva dal 1992, unitamente a Vierchowod e Lombardo, e che la stessa Juventus inseguiva da undici anni, dopo la triste vittoriosa notte di Bruxelles. È Juventus, è la festa della Juventus!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Ajax-Juventus, 22 maggio 1996, consegna del trofeo

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“[Sulla medaglia d'oro olimpica] Per me fu più grande di uno Slam, più speciale. Stare sul podio, sentire il tuo inno nazionale e avere la medaglia attorno al collo, vedere gli altri atleti che ti applaudono. È una sensazione differente, decisamente unica e assolutamente più speciale.”

Steffi Graf (1969) tennista tedesca

Origine: Dall'intervista "L'oro di Atlanta fu ultraterreno" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/22/747726-atlanta_ultraterreno.shtml, traduzione di Riccardo Nuziale, Ubitennis.com, 23 luglio 2012.

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“[Sull'impresa di Fiume]
Si deve dire che ci fu un uomo il quale prese ad un tratto in pugno tutto il destino dell'impresa. Fu il gigante che inarcò le spalle a sorreggere il peso immane di uno sforzo pauroso: quello necessario ad impugnare un revolver ed a spianarlo contro la fronte di un altro uomo, per la fulminea eliminazione dell'ostacolo insormontabile.
— Occorrono i camions? — interrogò egli.
— Per l'appunto.
— E vi disperate perché non ci sono?
— Precisamente.
— Allora, fermi tutti. Ci penso io!
Non disse altro. Non chiese nulla. Non esitò un istante. Balzò in automobile e si precipitò a rotta di collo verso Palmanova. […]
Furono a un tratto faccia a faccia: quegli che voleva i camions e quegli che doveva darli. Due capitani. Due italiani. […]
Alla breve luce di una lampada, entro l'angusto spazio di una cameretta uso baracca, la polemica fu subito troncata da un gesto di minaccia. L'ufficiale di d'Annunzio sollevò il pugno armato di rivoltella all'altezza di quella fronte curva nel diniego inesorabile. E le parole della intimazione furono scandite nel silenzio con la voce tronca che mozza il respiro.
— O tu cedi o io sparo!
L'altro impallidì. Poi disse:
— Cedo alla violenza.
Non si sentiva di morire per 40 camions. E poi, quegli che lo fronteggiava non era un austriaco. Gli brillavano sul petto tre medaglie d'argento. E coteste tre medaglie ne aspettavano un'altra: d'oro. Era dunque un eroe autentico. Ed era precisamente il capitano degli arditi Ercole Miani, triestino, conquistatore del Vodice.”

Piero Belli (1882–1957) giornalista e scrittore italiano

da La notte di Ronchi, pp. 19-22

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“[Su Novak Đoković riferito a Londra 2012] Non ho mai visto nessun atleta, neanche ai tempi della Jugoslavia, che si fosse presentato alle Olimpiadi con questa energia, con questa voglia di lottare per una medaglia.”

Vlade Divac (1968) cestista jugoslavo

Origine: Citato in Davide Uccella, Divac sul bronzo perduto da Djokovic: "Dopo la partita ha segato le racchette" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/08/23/761881-divac_bronzo_perduto_djokovic_dopo_partita_segato_racchette.shtml, Ubitennis.com, 23 agosto 2012.

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“[«Va a Pechino da campione olimpico: è più dura?»] Da un certo punto di vista è meglio: il mio sogno da bambino io l' ho già conquistato, vado senza l' ansia dell' ultima chance. Dall'altro, non sarò contento se non tornerò con una medaglia. Mi dispiacerebbe deludere la gente che mi segue. Se non vinco chissà se i miei concittadini mi saluteranno ancora…”

Igor Cassina (1977) ginnasta italiano

Origine: Citato in Arianna Ravelli, «Il Cassina 2 a Pechino? Non sono matto» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/25/Cassina_Pechino_Non_sono_matto_co_9_080425113.shtml, Corriere della Sera, 25 aprile 2008.

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“Nella vita c'è sempre il rovescio della medaglia, e io cerco di concentrarmi sul lato positivo.”

Anne Hathaway (1982) attrice statunitense

Origine: Citato in Margherita Corsi, Anne Hathaway: «Le critiche mi hanno ferito» http://www.vanityfair.it/people/mondo/13/02/27/anne-hathaway-oscar-critiche-hatha-haters-sui-discorsi-di-ringraziamento-mi-hanno-ferito, VanityFair.it, 27 febbraio 2013.

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“Le scorrettezze di Couto sono così solari, così facili e belle da fischiare, che se fossi un arbitro gli darei una medaglia.”

Gianni Agnelli (1921–2003) imprenditore italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2113 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2113. ISBN 8880898620

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“Moratti dice che lo Scudetto del 2006 è suo? E io dico che è mio. La medaglia ce l'ho ancora a casa, non me l'ha tolta nessuno. Questo del Milan è il secondo titolo "vero", perché anche l'anno scorso è stato un torneo equilibrato. In quelli precedenti, invece, per l'Inter non c'era competizione.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Inter. Capello: "Lo scudetto del 2006 è mio, la medaglia non me l'ha tolta nessuno" http://www.sportnews.eu/calcio/19/05/2011/inter-capello-lo-scudetto-del-2006-e-mio-la-medaglia-non-me-lha-tolta-nessuno/, Sportnews.eu, 19 maggio 2011.

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“Mentre il Cilento è stato sempre l'antesignano delle nostre rivoluzioni patriottiche ed unitarie, pure gli omicidi avvengon quasi sempre a tradimento che è l'arma delle anime vili e ingenerose. Oggi però, le condizioni della pubblica sicurezza vanno migliorando, e la civiltà penetrando nelle borgate, raddolcisce gli istinti selvaggi nelle classi meno elevate, che son le sole che rappresentino queste tragedie.
Ma poi v'è un bel rovescio della medaglia nelle classi superiori, e torna ad onore del Cilentano. Accanto alla sveltezza dell'intelligenza, voi trovate una tempra veramente granitica di carattere, un patriottismo che va fino al martirio, un'amicizia sincera ed onesta, e soprattutto un'ospitalità franca, cordiale, e senza orpello. È questa la pagina più bella che renderà simpatica a tutti gli Italiani questa regione, come ha lasciato in me dei ricordi carissimi!
Eraclide scriveva che Lucani sunt hospitales et iusti, e parlò ancota della zelotypia Lucanorum. Si potrebbe dire che i moderni cilentani sono il perfetto ritratto dei loro vecchi progenitori. Basta rammentarsi di queste due qualità caratteristiche dei cilentani – ospitalità e gelosia – per percorrere il Cilento senza neppure un temperino addosso, siccome feci io. Bisogna ricordarsi che qui le offese di onore non restano impunite. Il cilentano sente anche oggi scorrere nelle sue vene il sangue degli antichi lucani!”

da Da Salerno al Cilento, Firenze, 1882; Viaggio nel Cilento, Casalvelino Scalo, 1995.
Origine: Citato in in Monumenti e Miti della Campania Felix, Paestum e il Cilento, Pierro, 1996, pp. 98-99.

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