Frasi su messa

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema messa, vita, due-giorni, essere.

Frasi su messa

J-Ax photo
Fabrizio Moro photo

“Non importa se ti trovi ad un bivio | segui l'istinto e ascolta i consigli di chi né ha messa di strada in archivio.”

Fabrizio Moro (1975) cantautore e chitarrista italiano

da Non importa, n. 8
Domani

Vincent Van Gogh photo
Antonio Bello photo

“Maria ha fatto una precisa scelta di campo. Si è messa dalla parte dei vinti.”

Antonio Bello (1935–1993) vescovo cattolico italiano

Maria donna dei nostri giorni

Vasco Rossi photo
Khalil Gibran photo

“Il paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave. Forse ho solo dimenticato dove l'ho messa.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

Marta Robin photo
Caparezza photo
Voltaire photo
Amélie Nothomb photo

“A scuola la signora Forbes mi disse che quando mia madre era morta era volata in cielo. Mi aveva raccontato questa cosa perché la signora Forbes è molto vecchia e crede nell’aldilà. Porta sempre i pantaloni della tuta perché sostiene che sono molto più comodi dei pantaloni normali. E ha una gamba leggermente più corta dell’altra a causa di un incidente in moto.
Quando mia madre è morta, però, non è andata in cielo perché il cielo non esiste.

Il marito della signora Peters è un prete che tutti chiamano il Reverendo Peters, e ogni tanto viene a trovarci a scuola per parlare un po’ con noi; un giorni gli chiesi dove fosse il cielo. - Non è nella nostra galassia. È un luogo a sè, - rispose.

Qualche volta il Reverendo Peters emette uno strano verso mentre pensa, una specie di ticchettio con la lingua. E fuma e si sente l’odore delle sigarette mentre tespira e a me dà fastidio.

Dissi che non c’era niente fuori dall’universo e che non poteva esistere un luogo a sè. A meno che non si attraversi un buco nero, ma un buco nero è ciò che si definisce una Singolarità, che significa che è impossibile scoprire cosa c’è dall’altra parte perché la forza di gravità di un buco nero è talmente potente che persino le onde elettromagnetiche come la luce non riescono a sfuggirle, e le onde elettromagnetiche sono il mezzo attraverso il quale riceviamo le informazioni su tutto ciò che è lontano da noi. Se il cielo si trovasse dall’altro lato di un buco nero i morti dovrebbero essere scaraventati nello spazio su dei razzi per arrivare fin lassù e così non è, altrimenti la gente se ne accorgerebbe.

Penso che le persone credano nell’aldilà perché detestano l’idea di morire, perché vogliono continuare a vivere e odiano pensare che altri loro simili possano trasferirsi in casa loro e buttare tutte le loro cose nel bidone della spazzatura.

Il Reverendo Peters spiegò: - Be’, quando dico che il cielo è fuori dall’universo è solo un modo di dire. Immagino che ciò che significa veramente è che i defunti sono con Dio.

- Ma Dio dov’è?

Allora il Reverendo Peters tagliò corto dicendo che avremmo fatto meglio a discuterne in un altro momento, quando avessimo avuto più tempo a disposizione.

Ciò che di fatto avviene quando una persona muore è che il cervello smette di funzionare e il corpo si decompone, come quando morí Coniglio e noi lo seppellimmo in fondo al giardino. E tutte le sue molecole si frantumarono in altre molecole e si sparsero nella terra e vennero mangiate dai vermi e defluirono nelle piante, e se tra 10 anni andremo a scavare nello stesso punto non troveremo altro che il suo scheletro. E tra 1000 anni anche il suo scheletro sarà scomparso. Ma va bene ugualmente perché adesso lui è parte dei fiori e del melo e del cespuglio di biancospino.

Quando una persona muore qualche volta viene messa in una bara, che significa che il suo corpo non si unirà alla terra per moltissimo tempo, finché anche il legno della bara non marcirà.

Mia madre però fu cremata. Questo vuol dire che è stata messa in una bara e bruciata e polverizzata per poi trasformarsi in cenere e fumo. Non so cosa capiti alla cenere e non potei fare domande al cimitero perché non andai al funerale. Però so che il fumo esce da lcamino e si disperde nell’aria e allora qualche volta guardo il cielo e penso che ci siano delle molecole di mia madre lassù, o nelle nuvole sopra l’Africa o l’Antartico, oppure che scendano sotto forma di pioggia nelle foreste pluviali del Brasile, o si trasformino in neve da qualche parte, nel mondo.”

The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

Pier Paolo Pasolini photo

“Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Da Saggi sulla letteratura e sull'arte; citato in Cesare Prandelli, Giuseppe Calabrese, Il calcio fa bene, Giunti, Firenze, 2012, p. 7 https://books.google.it/books?id=GpM7VLnrR9AC&pg=PA7#v=onepage&q&f=false. ISBN 88-0977-801-6

Jonathan Swift photo
Giovanni Bosco photo
Lana del Rey photo

“Anche se sono giovane, la mia vita è stata molto lunga. Quando ero più piccola mi sono messa nei guai, ma negli ultimi 8 anni sono stata tranquilla e ad oggi, effettivamente, non sono più una ragazza cattiva.”

Lana del Rey (1985) cantante statunitense

Origine: Citato in Alessandra Carnevali, [//festival.blogosfere.it/2012/04/lana-del-rey-allultima-puntata-de-le-invasioni-barbariche.html Lana del Rey all'ultima puntata de Le invasioni Barbariche], Festival. Blogosfere.it, 13 aprile 2012

Emil Cioran photo
Pablo Neruda photo
Marcel Proust photo
Cesare Pavese photo
Helen Keller photo
Andrej Arsen'evič Tarkovskij photo

“Da grande imparerò che questo principio (a ciascuno secondo il suo lavoro) è la quintessenza del diritto borghese. Imparerò che il progetto dei comunisti è un altro: da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni, progetto che si realizza con la messa in comune delle risorse sociali. E sarà questo secondo progetto ad ispirare le mie scelte politiche.”

Emilio Rosini (1922–2010) avvocato, politico e docente italiano

Origine: Cfr. Louis Blanc: «Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni».
Origine: Da L'ala dell'angelo: Itinerario di un comunista perplesso, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2007, p. 18 http://books.google.it/books?id=F7WiPQepdlUC&pg=PA18. ISBN 88-8498-162-X

Carmelo Bene photo
Caparezza photo
Il Farinotti photo
Mircea Eliade photo

“Confesso d'aver letto ciascuno dei 30 volumi di Papini almeno tre volte (e lo confesso pur sapendo che certi idioti di spirito torneranno a gridare al mio "papinismo"). Continuo ad amare tutto quanto Papini, così com'è. Credo che non vi sia miglior elogio che si possa fare a uno scrittore che quello di confessare d'amarlo interamente anche se da lui ci separano le idee, il temperamento e i princìpi religiosi o morali. Dietro quei 30 volumi c'è un uomo maledettamente vivo e integro. Le migliaia di libri che ha letto non l'hanno cambiato. Le idee che ha promosso e abbandonato una dopo l'altra non l'hanno inaridito. La vastità della sua opera non è riuscita a bloccarlo, a paralizzarlo, a consegnarlo completamente alla storia morta. Nessuno nel nostro secolo, neppure André Gide, ha affrontato tante esperienze e lottato su tanti fronti. E mentre Gide non poteva mai astenersi da quel concetto di malintesa "gratuità", Papini si immedesimava tutto in quello che faceva al momento. Amava e odiava con passione, con ogni fibra del suo corpo, a riprova di una vitalità e di uno spessore spirituale rari. Oggi che un'intera classe di uomini pratica il compromesso per paura di esporsi, l'esempio di Papini può ridiventare attuale. È un uomo che non si vergogna dei suoi errori. Un vero segno del genio. Solo gli sterili e i mediocri si preoccupano della perfetta coerenza dei propri pensieri, e sono ossessionati dalla paura di sbagliare. Papini ha sbagliato, si è furiosamente contraddetto e compromesso. Eppure della sua opera è rimasto più di ogni "opera" perfettamente delineata, messa a punto e corretta dalla prima all'ultima pagina.”

Mircea Eliade (1907–1986) storico delle religioni e scrittore rumeno

da L'isola di Euthanasius, Scritti letterari

Grazia Deledda photo
Margaret Mazzantini photo
Bram Stoker photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Vincent Van Gogh photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Guy de Maupassant photo
Alberto Sordi photo
Hans Küng photo
Carl Schmitt photo
Francesco de Sanctis photo

“La poesia è la ragione messa in musica.”

Francesco de Sanctis (1817–1883) scrittore, critico letterario e politico italiano

Le contemplazioni di Victor Hugo, p. 459
Saggi critici

“Il cinema indipendente è il cinema della passione, unico motore di produzioni che non portano alti guadagni, quando ne portano. Giuseppe Lazzari, nel suo primo film ce ne ha messa di passione, portando avanti un progetto che ha realizzato interamente a sue spese. Primo lungometraggio italiano realizzato interamente in 4K, massimo grado di risoluzione digitale, "Sentirsidire" racconta le storie parallele di Ludovico e Filippo, benestante e superficiale il primo, dignitoso e umile il secondo. Due vite diverse, che si incroceranno nella città di Milano, per dare vita ad una profonda amicizia, capace di cambiare entrambi. Trattandosi di un'opera prima, non mancano momenti di debolezza narrativa, e a volte i dialoghi prendono una piega un po' retorica, se non moralistica, ma questo non deve distogliere l'attenzione dalla validità contenutistica e formale del film. Una regia per niente classica e un montaggio creativo, sono accompagnati da un suggestivo uso del sonoro, capace di comunicare perfettamente la cupezza e la drammaticità degli avvenimenti. Degna di nota è la colonna sonora, indubbiamente azzeccata, costituita dalle canzoni di tre artisti non nuovi al panorama cinematografico: Damien Rice, James Morrison e Nate James. Le vicende dei due protagonisti sono alternate seccamente, allo scopo di accentuare (anche attraverso la bella fotografia di Luca Coassin, che ben differenzia l'atmosfera di Agrigento da quella di Milano) il divario tra nord e sud Italia, tra un ambiente ricco ed uno povero, tra due ragazzi che hanno avuto dalla vita possibilità diverse, ma che provano uguale insoddisfazione. Esordio per il regista e prima esperienza sul set per i due attori protagonisti. Il ballerino Mariottini, si dimostra ben entrato nel ruolo di Ludovico e l'attore novizio Taormina, interpreta un Filippo a cui è impossibile non affezionarsi. Annunciato dal web, questo film di denuncia arriva a scuotere le coscienze dei giovani a cui piace sentire storie di giovani come loro. Il regista lo definisce "una spaccatura della parte cupa dell'Italia", e, in effetti, lo è. Si tratta di un film per niente leggero ma drammatico e di forte impatto emotivo. Un film in cui la macchina da presa si muove molto all'interno dello spazio perché vuole vederlo tutto, non vuole perderne nemmeno un frammento. Nessun dettaglio sfugge all'occhio attento di Giuseppe Lazzari, scrupoloso al massimo nel voler raccontare ai giovani (ma anche agli adulti, genitori e non) cosa succede agli altri giovani, e non c'è niente di irreale o di esagerato in questo: la storia dei due amici procede nell'assoluto rispetto di una realtà che l'Italia conosce bene da qualche anno a questa parte.”

Maria De Filippi photo
Frankie HI-NRG MC photo
Giorgio Baffo photo
Erri De Luca photo
Mauro Piacenza photo
Emma Bonino photo
Pupi Avati photo
Vittorio Messori photo
Nichi Vendola photo
Paola Turci photo

“Mi sono ritrovata a Lourdes, da atea, profondamente atea. Quando mi hanno detto di andare a messa ho detto lasciate perdere, non fa per me. E invece lì è cominciato qualcosa di inspiegabile: non ho avuto visioni, ma mi sono bagnata nell'acqua e ho sentito qualcosa. Questo è un altro di quei temi che ho fatto sempre difficoltà a confessare: oggi io credo, anche se non vado a messa, non pratico, ma credo.”

Paola Turci (1964) cantautrice italiana

Origine: Da Verissimo – Tutti i colori della cronaca, Canale 5, 9 maggio 2015; citato in Paola Turci: «L'incidente stradale mi ha donato la fede» http://www.vanityfair.it/people/italia/15/05/10/paola-turci-incidente-stradale, Vanityfair.it, 10 maggio 2015.

Pietro Della Valle photo

“Il dodici dicembre. Si cantò nella chiesa di Santa Lucia il vespro solenne per la sua festa, e v’andò monsignor vescovo accompagnato dal senato e da tutta la nobiltà. La sera di notte si fecero luminarie, ed usci per la città una cavalcata di molti cavalieri con torce, vestiti ne’ oro abiti ordinarii, e vi cavalcava anche infine il senato, che passeggiarono buona pezza per tutte le strade migliori della città. Il tredici dicembre, che era la festa di santa Lucia patrona di Siracusa, la mattina si fece una processione solenne, portandosi per le strade principali l’imagine della santa d’argento, grande quanto il naturale e più, sopra un piedestallo pur d’argento, con accompagnamento di tutto il clero e di tutta la nobiltà. Partì la processione dalla chiesa cattedrale; ed in uscendo la santa imagine dalla porta della chiesa, un cert’uomo, a ciò preparato, dalla cima del campanile si lasciò andar a volo, come dicono, sopra una corda, venendo a cadere in mezzo della piazza, ch’era tutta piena di popolo adunato allo spettacolo. Finì la processione nella chiesa di Santa Lucia fuor della città, dove si cantò la messa solennemente; dopo la quale, lì vicino in un altra chiesuola o cappelletta, chiamata di Sant’Agata, io vidi sotto terra la sepoltura di Santa Lucia, dove da principio fu posta; che ora il corpo suo non v’è, traslato già tempo, altrove.”

Pietro Della Valle (1586–1652) scrittore italiano

Il pellegrino

Leonardo Sciascia photo
Simone Weil photo
Anna Mouglalis photo
Souad Sbai photo
Elizabeth Strout photo
Haile Selassie photo
Flavio Claudio Giuliano photo
Saddam Hussein photo

“Crede che ci sia un paese nel mondo disposto a fornire agli arabi i reattori necessari per produrre una bomba atomica? In passato, i francesi aiutarono "Israele" a costruire il reattore nucleare a Dimona. La competenza americana fu messa a disposizione d'Israele in un modo o nell'altro per produrre la bomba atomica. Eppure crediamo non ci sia nessuna potenza mondiale disposta ad aiutare gli arabi in questa direzione.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Do you think there is any country in the world willing to provide the Arabs with reactors capable of producing an atomic bomb? In the past the French helped "Israel" to build the nuclear reactor at Dimona. American expertise was put at "Israel's" disposal in one way or another to produce the atomic bomb. Yet we believe no world party is ready to help the Arabs in this direction.

Raniero Cantalamessa photo
George Clooney photo
Hans Urs Von Balthasar photo
Hans Urs Von Balthasar photo
Simone Weil photo
Giordano Bruno photo

“La messa è una biastema e una mala cosa, perché in quella il pane non è transubstantiato ne la carne di Christo, come dite voi altri, e come ne la messa si alza su l'ostia, così tu sarai alzato su la forca.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Attribuite
Origine: Dalle deposizioni di Francesco Graziano; citato in Firpo 1998, p. 264.

José Saramago photo
Gabriele d'Annunzio photo
Robert Louis Stevenson photo

“… nell'ottobre del 18…, tutta Londra fu messa a rumore da un delitto orribile…”

Robert Louis Stevenson (1850–1894) scrittore scozzese

da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 2006

Oscar Wilde photo
Marcel Proust photo

“La vera vita, la vita finalmente messa a nudo e chiarita, di conseguenza la sola vita pienamente vissuta, è la letteratura.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

1990, p. 2339

Isabel Allende photo
Gustave Flaubert photo
Gustave Flaubert photo
Milton Friedman photo

“Ci son state ripetute recessioni in centinaia d'anni, ma quello che ha convertito [il crac del 1929] in una recessione imponente è stata una cattiva politica monetaria. La Federal Reserve system [la Banca Centrale USA] è stata istituita per prevenire quel che in effetti è successo. È stata messa su per evitare una situazione nella quale tu hai il fallimento delle banche, nella quale tu hai una crisi bancaria. E pure, sotto il Federal Reserve system, c'è stata la peggiore crisi bancaria nella storia degli Stati uniti. Non c'è altro esempio al quale possa pensare di una misura presa dal governo che produce così chiaramente l'opposto del risultato per la quale era stata pensata. Quello che è accaduto è che la FED seguì politiche che portarono alla riduzione di un terzo della quantità di moneta. Per ogni 100$ in cartamoneta, nei depositi, in bilancio, in circolo, esistente nel 1929, quando si fece il 1933 erano rimasti solamente circa 65 o 66$. Questo straordinario collasso del sistema bancario, con circa un terzo delle banche fallite completamente, con milioni di persone i cui risparmi sono stati letteralmente spazzati via, questa riduzione non fu assolutamente necessaria. In ogni momento, la Federal Reserve aveva il potere e la conoscenza di poter fermare tutto questo. E ci fu gente in quel periodo che li incitava a farlo. Così è, a mio parere, chiaramente un errore di politica che portô alla Grande Depressione.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense
Karl Marx photo
Margaret Thatcher photo
Alexandre Dumas (padre) photo
Anton Pavlovič Čechov photo

“Sposarsi senza amore, è così brutto e indegno di un uomo, come dir messa senza credere.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

Origine: Il duello, p. 14

“L'eucaristia non è mai una cosa privata. La messa è sempre universale.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Il volto di Dio nel quotidiano

“Se non ci fosse più amore, la Messa sarebbe una abominazione.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Il volto di Dio nel quotidiano

“Vivere la Messa significa diventare un silenzio immenso, illimitato, in cui sono seppelliti tutti i rumori.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Una presenza interiore

Papa Giovanni XXIII photo
Papa Giovanni Paolo II photo

“È una giornata storica, questa odierna, per la pur storica città e diocesi di Alatri, che sorge fiera attorno alla sua Acropoli e si affaccia sull'orizzonte dei monti Ernici, abbracciando le fertili e pittoresche vallate di questa benedetta terra di Ciociaria.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall' Omelia della Messa per i fedeli della Ciociaria http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1984/documents/hf_jp-ii_hom_19840902_fedeli-ciociaria_it.html, durante la visita pastorale ad Alatri

Vincenzo de' Paoli photo

“Bisogna che voi sappiate che cioè è piaciuto alla bontà di Dio dare una benedizione specialissima e niente affatto immaginabile, agli esercizi dei nostri ordinandi. È stata una tal grazia che tutti quelli che vi sono passati, o Ia maggior parte, menano una vita quale deve esser quella dei buoni e perfetti sacerdoti. Ve ne sono anche parecchi notabili per nascita e per altre qualità che Dio ha posto in loro, i quali vivono così regolati nelle proprie famiglie, come noi viviamo in casa nostra e sono altrettanto e, forse, anche più interiori di alcuni di noi, non vi fossi che io solo. Hanno tutto il loro tempo regolato, fanno l'orazione mentale, celebrano la santa messa, fanno l'esame di coscienza tutti i giorni come noi. Si dedicano a visitare gli ospedali e le prigioni, dove catechizzano, predicano, confessano e lo stesso fanno nei collegi con singolari benedizioni di Dio. Fra molti altri, ve ne sono dodici o quindici in Parigi, che vivono a questo modo e sono persone distinte per nascita, e ciò comincia ad esser conosciuto dal pubblico. Ora appunto, questi giorni passati, uno di essi parlando del metodo di vita che tenevano coloro che insieme con lui avevano avuto gli esercizi degli ordinandi, espose un suo pensiero di volersi cioè tutti unire a guisa di assemblea o di compagnia, il che è stato fatto con particolare soddisfazione di tutti gli altri. E lo scopo di detta assemblea è di attendere alla propria perfezione, di procurare che Dio non sia punto offeso, ma conosciuto e servito nelle loro famiglie e di cercare la sua gloria nelle persone di chiesa e fra i poveri; e tutto ciò sotto la direzione di una persona di qui dentro, dove essi devono adunarsi ogni otto giorni. E perché Dio ha benedetto i ritiri che parecchi curati della diocesi hanno fatto qui, questi signori desiderano far lo stesso ed hanno realmente cominciato. Abbiamo dunque motivo di sperare grandi beni da tutto questo, se piace a Nostro Signore benedire I'opera sua che raccomando particolarmente alle vostre preghiere.”

Vincenzo de' Paoli (1581–1660) sacerdote francese

A Francois Du Coudray, Roma, 13 giugno 1633, vol. I, p. 158
Epistolario

Vincenzo de' Paoli photo

“Trovandomi in una cittadina presso Lione, dove la Provvidenza mi aveva chiamato a fare il parroco, una domenica, mentre mi vestivo per celebrare la messa, vennero a dirmi che, in una casa isolata ad un quarto dl lega di distanza, tutti erano ammalati senza che rimanesse una sola persona per assistere gli altri, e tutti erano in una miseria da non dirsi. Ne fui grandemente commosso, e non mancai dl raccomandarli, nella predica, con tutto I'affetto, al mio popolo; e Dio, toccando il cuore di quelli che mi ascoltavano, fece si che tutti fossero presi da compassione per quei poveri sventurati. Nel pomeriggio tenemmo un'adunanza in casa dl una buona signorina della parrocchia per vedere quali soccorsi fosse possibile portar loro, e ognuno si disse disposto ad andare a consolarli e ad aiutarli secondo i propri mezzi. Dopo il vespro, presi con me un galantuomo della parrocchia e insieme ci mettemmo in cammino verso quella casa. Per la via incontrammo diverse donne che ci precedevano, e un po' più avanti, altre che tornavano. Poiché era estate e faceva molto caldo, alcune di quelle signore si erano fermate lungo la via per riposarsi e rinfrescarsi. Per dirla in breve ve n'erano tante che l'avreste detta una processione. Appena arrivato visitai gli ammalati e andai a prendere il Santissimo Sacramento per quelli che mi erano sembrati in uno stato più grave, quando Ii ebbi confessati e comunicati si trattò dl vedere che cosa fare per soccorrerli nelle loro necessità. Proposi a tutte le buone persone che la carità aveva spinto a recarsi colà, di impegnarsi, un giorno per una, a far da mangiare ad essi, e non solo ad essi ma a quanti in avvenire si fossero trovati in una simile necessità. È cosi che è nata la prima "Carità". In seguito fui chiamato a venire qui. Dopo qualche tempo, andando in missione a Villepreux, che i un villaggio a cinque o sei leghe da Parigi, avemmo I'occasione dl stabilirvi la Carità: fu la seconda. Quindi fu data la possibilità di istituirla anche a Parigi, e San Salvatore fu la prima parrocchia ad averla. Dopo vennero le altre principali parrocchie.”

Vincenzo de' Paoli (1581–1660) sacerdote francese

Alle Figlie della Carità, 13 febbraio 1646
Conferenze

Aidan Chambers photo