Frasi su nord-est
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“Vivre c'est se souvenir.”

Jean Louis Auguste Commerson (1803–1879) aforista, drammaturgo e giornalista francese

da Pensées d'un emballeur

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“Mi chiedo se i tedeschi dell'Est saranno veramente dei tedeschi come gli altri o soltanto tedeschi da sfruttare.”

Boris Becker (1967) tennista tedesco

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 84

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“Mentre la maggior parte dei teorici sociali sembrava non avere sufficiente consapevolezza del potere della gente di creare le proprie istituzioni e le proprie forme di organizzazione, ci sono molti esempi di questo potere che mi incoraggiano. Uno dei miei favoriti ha avuto luogo a New York negli ultimi anni '70. Questa esperienza si chiamava il "Movimento della undicesima strada est". Inizialmente il movimento era un'organizzazione di quartiere di portoricani, una delle tante del Lower East Side di Manhattan, che aveva formato un'alleanza con alcuni giovani ecologisti radicali per riabilitare un palazzo abbandonato che era stato completamente distrutto da un incendio. L'isolato stesso, uno dei peggiori nel ghetto ispanico, sarebbe divenuto un ritrovo per tossicodipendenti, ladri di auto, rapinatori e piromani. Dopo essere stato occupato illegalmente da una comunità di squatter, l'edificio fu completamente ricostruito dagli operai di una cooperativa, composti per la maggioranza da portoricani, una manciata di neri e qualche bianco. Il tentativo del movimento di acquistare la proprietà dell'edificio per finanziare la sua riabilitazione e allargare le sue attività ad altre strutture abbandonate, sarebbe divenuta una cause célèbre che ispirò imprese simili nel Lower East Side e in altri quartieri. […] Alla fine, l'edificio stesso fu non solo ricostruito, ma fu "ristrutturato ecologicamente" con dispositivi salva-energia, isolanti, pannelli solari per scaldare l'acqua e un generatore eolico per fornire una parte dell'energia elettrica. Si parlò di giardini pensili, riciclo dei rifiuti e di trasformare i terreni abbandonati nei paraggi in piccoli parchi di quartiere. Sarebbe troppo lungo fare un resoconto completo delle lotte del "Movimento della undicesima strada est". Tuttavia, sono felice di dire che alcune persone dell'Institute for Social Ecology giocarono un ruolo ispiratore e tecnico in questi progetti. Questo è, penso, un esempio poco conosciuto, ma notevole di come giovani ecologisti sociali bianchi hanno lavorato mano nella mano con persone ispaniche oppresse per ottenere un ambiente umano in maniera autenticamente ecologica. […] È stato un meraviglioso esempio della pratica dell'ecologia sociale che contrasta marcatamente con le carattaristiche bellicose, autoindulgenti e a volte misantropiche che trovo spesso nell'ecologia profonda e nell'ambientalismo della classe media.”

Murray Bookchin (1921–2006) scrittore statunitense

da Aa. Vv., Defending the Earth, A debate between Murray Bookchin and Dave Foreman, Black Rose Books, Montreal/New York, 1991, pp. 101-102
Origine: Citato in Ermanno Castanò, Ecologia e potere. Un saggio su Murray Bookchin, p. 114, Mimesis, Milano, 2011. ISBN 88-57-50501-4

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“Parche, che la sorte fissata rivelate, senza che niente possa mutarla, aggiungete a quelli compiuti altri buoni destini.”
Vosque, veraces cecinisse Parcae, quod semel dictum est stabilisque rerum terminus servet, bona iam peractis iungite fata.

vv. 25-28
Carmen saeculare

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“Forse accadrà che [la morte] mi prenda per mano | E mi conduca alla sua oscura terra | E mi chiuda gli occhi e mi tolga il respiro … || Ma ho un appuntamento con la Morte | A mezzanotte in una città in fiamme, | Quando la primavera ritornerà quest'anno a nord | Ed io, fedele alla parola data, | Non mancherò all'appuntamento.”

Alan Seeger (1888–1916) poeta statunitense

It may be he shall take my hand | And lead me into his dark land | And close my eyes and quench my breath ... || But I've a rendezvous with Death | At midnight in some flaming town, | When springs trips north again this year, | And I to my pledged word am true, | I shall not fail this rendezvous.
Origine: Questa era la poesia preferita da John Fitzgerald Kennedy, secondo quanto riferisce il suo biografo Arthur M. Schlesinger Jr. (I mille giorni di John F. Kennedy, Rizzoli editore, Milano, 1966, pag. 120)

“Un inglese è un uomo che vive su un'isola nel mare del Nord ed è governato da uno scozzese.”

Philip Guedalla (1889–1944) giurista, storico, scrittore

Senza fonte

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“Già in una lettera scritta a Raymond Queneau a Roma, nel 1934, subito dopo aver visitato la mostra sulla rivoluzione fascista, Bataille confessava il fascino esercitato su di lui da quell'esibizione di simboli mortuari, di drappi neri, di teschi, osservando che si trattava nonostante tutto di qualcosa di serio, che non doveva rimanere dominio esclusivo della propaganda fascista. In una conferenza su «Le pouvoir», tenuta al Collège da Bataille il 19 febbraio 1938, in sostituzione di Caillois ammalato, la fascinazione esercitata dalla simbologia fascista si traduceva addirittura nella contrapposizione tra il fascio effigiato in Italia «sur le ventre de toutes les locomotives» e il crocifisso collegato frazerianamente a una «représentation obsessionnelle de la mise à mort du roi». La scure littoria, commentava Bataille, in quanto strumento delle esecuzioni capitali, «est opposé ostensiblement à l'immage du roi supplicié». La stessa atmosfera torbida, intimamente colpevole attrazione per i riti mortuari del nazismo fa da sfondo al romanzo Le blue du ciel, scritto nel 1935 e pubblicato più di vent'anni dopo.”

Carlo Ginzburg (1939) storico, scrittore e saggista italiano

Origine: nota del coautore della voce: essendo stato, tale romanzo, da me letto, presento il fatto che, personalmente, tale atmosfera ed eventuali rapporti d'essa coi riti mortuari del nazismo può essere denotata verso la fine d'esso e non nella sua totalità. Ma questa può pur sempre essere un'impressione personale.
Origine: Miti emblemi spie. Morfologia e storia, p. 230

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“L'avion, c'est pareil que le cinéma, il n'y a que des erreurs humaines. Un mauvais film, c'est une erreur humaine.”

Gérard Depardieu (1948) attore francese

Média, Ciné Live (magazine, Octobre 2001)

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“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

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“Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d'essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire.”
Ille hic est Raphael timuit quo sospite vinci, rerum magna parens et moriente mori.

Raffaello Sanzio (1483–1520) pittore e architetto italiano del Rinascimento

scritto da Pietro Bembo per la tomba di Raffaello nel Pantheon a Roma

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“Sia chiaro: la mia umana simpatia va più a Berlusconi che a chi l'ha sostenuto, perché lui non aveva scelta che essere se stesso, dichiaratamente e senza mai infingimenti, così sé, così bidimensionale e senza profondità e altra prospettiva che quella della propria piatta fisiologia che io ho spesso pensato che sarebbe lui il primo a non notare alcuna differenza con il giorno prima se il giorno dopo si svegliasse morto, si sveglierebbe morto e inizierebbe la sua giornata come al solito. Quanti lo hanno sostenuto no, una scelta restava loro fuori dalla geneticità coattiva che contraddistingue Berlusconi e lo muove e lo predestinava a essere sé e nessun altro che lo volesse o no – e lui lo voleva. Se gli eterni Bambini e le Bambine di Silvio Gesù avessero osato prendersela questa scelta, Berlusconi non avrebbe fatto scialo dell'Italia per ben due decenni e del prossimo a venire solo a causa del tasso d'interesse ormai greco toccato dai buoni del tesoro italiano, e non mi sto riferendo ai soli politici della maggioranza e della minorata minoranza clerical-fascista-familista quanto i suoi oppositori apparenti, ma a chi l'ha votato e a chi ha votato il partito più magna a ufo e nullafacente e cialtronesco e costituzionalmente ignorante a memoria d'uomo, la Lega Nord.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

Origine: Da Il magnaccia avrà sempre più dignità del puttaniere http://www.altriabusi.it/2011/11/09/il-magnaccia-avra-sempre-piu-dignita-del-puttaniere/, Altriabusi.it, 9 novembre 2011.

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“Non pretendere quello che non ti è stato dato, perché la speranza delusa non si trasformi in lamentela.”
Noli adfectare quod tibi non est datum, delusa ne spes ad querelam reccidat.

Fedro libro Fabulae

XVIII. Pauo ad Iunonem de uoce sua
Favole, Libro III

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“L'Europa ci incastra meno di quanto credessimo: s'è italianizzata col ritorno dell'Est ai tedeschi. Né la sua moneta, né la sua forma politica sono fatte per durare.”

Geminello Alvi (1955) economista e saggista italiano

Origine: Una repubblica fondata sulle rendite, p. 124-125

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“[Sulla divisione dell'orazione di Louis Bourdaloue] Ora, per darvene una giusta idea, io mi fermerò alle parole del mio testo, la cui esposizione letterale svilupperà tosto il mio disegno. Vedetene l'ordine e la divisione. Ecce merces vestra copiosa est in coelis. Questa ricompensa che Dio prepara a' suoi eletti, è una ricompensa sicura: Ecce, vedetela, è un Dio che ve la promette; e se la volete di buona fede, ella è vostra: Ecce merces vestra. È una ricompensa abbondante, che non avrà altra che la magnificenza d'un Dio, e che metterà ella sola il colmo a tutte le vostre brame: Ecce merces vestra copiosa. Finalmente è una ricompensa eterna che voi non perderete mai, perché vi attende nel cielo dove non è cangiamento o vicenda: Ecce merces vestra copiosa est in coelis. […] La ricompensa degli eletti di Dio è una ricompensa sicura; mentre quelle del mondo sono fallibili ed incerte: sarà il primo punto. La ricompensa degli eletti di Dio è una ricompensa abbondante; mentre quelle del mondo sono vuote e difettose: sarà il secondo punto. La ricompensa degli eletti di Dio è una ricompensa eterna; mentre quelle del mondo sono fragili e passeggere: sarà l'ultimo punto.
Forse mi direte essere alquanto lunga una tal divisione, e che sarebbesi potuta spedire con tre voci, dicendo che la mercede de' giusti è mercede sicura, piena, eterna.”

Guglielmo Audisio (1802–1882)

Origine: Lezioni di eloquenza sacra, p. 89

“So di dire cose sgradevoli ma sta di fatto che la compromissione fra grande industria del Nord e mafia è forte.”

Enrico Deaglio (1947) giornalista e scrittore italiano

Citazioni di Enrico Daglio

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“Una nuova costituzione deve garantire gli interessi di un intero Stato, da ovest a est. In merito al dialogo con l’est, siamo pronti a condurlo solo con i rappresentanti legalmente eletti e non con i criminali e i terroristi russi.”

Arsenij Jacenjuk (1974) politico, economista e avvocato ucraino

Origine: Citato in Salvatore Falco, Ucraina: Poroshenko “referendum su federalismo solo se necessario” http://it.euronews.com/2015/04/06/ucraina-poroshenko-referendum-su-federalismo-solo-se-necessario/, euronews.com, 6 aprile 2015.

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“Era il 1976, si giocava Irlanda del Nord – Olanda. Giocavo contro Johan Cruyff, uno dei più forti di tutti i tempi. Al 5° minuto prendo la palla, salto un uomo, ne salto un altro, ma non punto la porta, punto il centro del campo: punto Cruyff. Gli arrivo davanti gli faccio una finta di corpo e poi un tunnel, poi calcio via il pallone, lui si gira e io gli dico: 'Tu sei il più forte di tutti, ma solo perché io non ho tempo.”

George Best (1946–2005) calciatore nordirlandese

Origine: Citato in Cruijff e i grandi, da Best a Maradona e Guardiola: "Ha dipinto la Sistina..." http://www.gazzetta.it/Calcio/24-03-2016/cruijff-grandi-best-maradona-guardiola-capello-valdano-1401141455629.shtml,Gazzetta.it, 24 marzo 2016.

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“Con un mio intervento dell'11 settembre 2013 sulla mozione per impedire l'invasione della Siria da parte dell'Italia avevo avvertito il Parlamento sul pericolo ISIS esattamente con queste parole, che però rimasero inascoltate. A inizio settimana del settembre 2013 avevamo incontrato una rappresentante del partito curdo della Turchia, che ci ha raccontato che Aleppo (città siriana vicino a nord della Turchia) era sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell'esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che hanno utilizzato per depredare le città; inoltre abbiamo avuto accesso a una serie di documenti raccolti dall'YPG (unità di difesa popolare curda) nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, in particolare quella della Turchia. I documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d'identità, tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. Questa documentazione è emersa dopo aver perquisito le sedi centrali dei gruppi Islamic State of Iraq, cioè ISIS, e il fronte Al-Nusra, affiliato ad Al Qaeda.”

Paolo Bernini (1987) politico italiano

Origine: Citato in Camera.it - Resoconto stenografico, seduta n.o 402 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/xhtml/sed0402/tabellaSommarioStenografico.html - 30 marzo 2015.

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“Se ad uom che molto agogna e nulla spera | giunge gradito un improvviso bene, | più grato a me d'ogni ricchezza vera | il tuo ritorno, amata Lesbia, viene. | Io senza speme viveva in desio, | e tu ritorni, o Lesbia, all'amor mio; | al cupido mio cor tu fai ritorno; | oh più d'ogn'altro fortunato giorno!”
Si quicquam cupido optantique obtigit umquam | insperanti, hoc est gratum animo proprie. | Quare hoc est gratum nobis quoque, carius auro | quod te restituis, Lesbia, mi cupido. | Restituis cupido atque insperanti, ipsa refers te | nobis. O lucem candidiore nota!

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

CVII, vv. 1-8
CVII, vv. 1-7
Il sogno, il desiderio, contro ogni speranza appagato, | è la gioia dell'anima più vera. | Così anche a me tu dai una gioia più cara dell'oro, | tornando, Lesbia, quando più ti bramavo, | e ti bramavo senza sperare, e tu vieni da te, | per me. Giorno di privilegio questo. (2007)
Carmi
Variante: *Se ad uom che molto agogna e nulla spera | giunge gradito un improvviso bene, | più grato a me d'ogni ricchezza vera | il tuo ritorno, amata Lesbia, viene. | Io senza speme viveva in desio, | e tu ritorni, o Lesbia, all'amor mio; | al cupido mio cor tu fai ritorno; | oh più d'ogn'altro fortunato giorno!

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“[Sugli Arctic Monkeys] Il nome fa l'effetto di un paradosso. Uno lo sente e dice, ehi, ma non ci sono alberi al polo nord, come possono sopravvivere le scimmie? E disegna istantaneamente l'immagine. Come una vera mente creativa.”

Alex Turner (1986) cantante e chitarrista britannico

Origine: Citato in Gino Patroni, Arctic Monkeys, rock da record http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/27/arctic-monkeys-rock-da-record.html, la Repubblica, 27 gennaio 2006.

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“Non è per contraddire Barack Obama, ma "il Paese dove tutto è possibile" non sono gli Usa. È l'Italia. Dove è possibile che il capogruppo del partito di maggioranza commenti l'elezione di Obama dicendo che fa contenta Al Qaeda. È possibile che il leader di un altro partito di governo abbia definito "bingo bongo" gli africani. È possibile che un altro autorevole leader di quel partito abbia definito "culattoni" gli omosessuali. È possibile che un sindaco del Nord inviti a trattare gli immigrati come "leprotti", a fucilate. È possibile che Marcello Dell'Utri (interdetto dai pubblici uffici, e però senatore della Repubblica: è possibile anche questo) ammonisca le giornaliste del Tg3 perché abbassano il morale della Nazione. È possibile che il premier, proprietario di televisioni, nel pieno del suo ruolo istituzionale inviti gli imprenditori a non destinare investimenti pubblicitari ai suoi concorrenti. È possibile che, in piena crisi finanziaria, lo stesso premier esorti ad acquistare azioni indicandone il nome. È possibile che una trasmissione della televisione pubblica sia oggetto di una spedizione punitiva di squadristi. È possibile che un ex presidente della Repubblica rievochi la violenza e gli intrighi di Stato come metodo repressivo delle manifestazioni studentesche. E sono possibili mille altre di queste meraviglie, nel solo vero paese dove veramente tutto è possibile. Così possibile che si è già avverato.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

6 novembre 2008
la Repubblica, L'Amaca

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“La geografia della fame è una leggenda: è legata solo alla passività, all'inerzia creata dal colonialismo nelle popolazioni autoctone. Faceva comodo al colonialismo incoraggiare la fatalità, la rassegnazione. Io leggo sempre i vostri discorsi e quello che più mi ha colpito è la lotta contro la fatalità e la rassegnazione. Ho lottato anch'io contro l'idea fissa che esisteva nel mio Paese: che l'Italia fosse condannata a essere povera per mancanza di materie prime e di fonti energetiche. Queste fonti energetiche le ho individuate e le ho messe in valore e ne ho tratto delle materie prime. Ma prima di far tutto questo: ho dovuto fare anch'io della decolonizzazione perché molti settori dell'economia italiana erano colonizzati, anzi, direi, che la stessa Italia meridionale era stata colonizzata dal Nord d'Italia! Il fatto coloniale non è solo politico: è anche, e soprattutto, economico. Esiste una condizione coloniale quando manca un minimo d'infrastruttura industriale per la trasformazione delle materie prime. Esiste una condizione coloniale quando il giuoco della domanda e dell'offerta per una materia prima vitale è alterato da una potenza egemonica: anche privata, di monopolio o di oligopolio? Nel settore del petrolio questa potenza egemonica oligopolistica è il cartello. Io lotto contro il cartello non solo perché è oligopolistico ma perché è maltusiano e maltusiano ai danni dei paesi produttori come ai danni dei paesi consumatori.”

Enrico Mattei (1906–1962) imprenditore e politico italiano

Origine: Dagli appunti (poi non utilizzati) per un discorso da tenere a Tunisi nel giugno 1960, Archivio storico dell'Eni; pubblicato in Le mie idee sul petrolio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/le-mie-idee-sul-petrolio.html?refresh_ce, la Repubblica, 25 aprile 2006.

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“Le principali glaciazioni sono esempi spettacolari del cambiamento climatico naturale, che si è verificato durante le ere geologiche. Hanno avuto luogo a intervalli regolari di 100 mila anni e hanno sempre seguito lo stesso strano modello di sviluppo: lento e costante raffreddamento, seguito da un brusco riscaldamento in condizioni simili a quelle di oggi. […] I grandi episodi di glaciazione non sono stati gli unici casi di cambiamento climatico naturale, tuttavia. Sei milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo venne prosciugato. Novanta milioni di anni fa, alligatori e tartarughe facevano le capriole nell'Artico. Centocinquanta milioni di anni fa gli oceani avevano invaso il centro del Nord America, contribuendo a preservare le ossa di dinosauro. Trecento milioni di anni fa, l'Europa settentrionale venne trasformata in un deserto bruciato e nell'Antartide si formò il carbone. […] Nessuno sa perché questi drammatici cambiamenti climatici siano avvenuti nel passato. Le idee che comunemente emergono, comprendono: – perturbazioni dell'orbita terrestre da parte di altri pianeti, interruzioni di correnti oceaniche, l'aumento e la diminuzione di gas a effetto serra, il riflesso del calore sulla neve, la deriva dei continenti, gli impatti di comete, la Genesi, le alluvioni, i vulcani, i lenti cambiamenti nella radiazione del sole. Nessun supporto scientificamente solido è stato trovato, in nessuno di questi suggerimenti. Una cosa che sappiamo per certo è che le persone non sono state coinvolte. Non c'erano abbastanza persone in giro per poter contare, durante le glaciazioni, e non c'erano proprio persone, prima di tali episodi. La storia della geologia, come la conosciamo, ci suggerisce che il clima è una cosa molto più grande dell'energia. L'approvvigionamento energetico è una questione di ingegneria e dobbiamo tenere d'occhio i problemi che possono renderlo più difficoltoso, mano a mano che il tempo passa. Il cambiamento climatico, al contrario, è una questione di tempi geologici, qualcosa che la Terra fa abitualmente da sola, senza chiedere il permesso a nessuno e senza spiegare perché. La Terra non include gli effetti potenzialmente catastrofici della civiltà nella sua pianificazione. Lungi dall'essere responsabile di danneggiare il clima della Terra, la civiltà non potrebbe essere in grado di prevenire nessuno di questi terribili cambiamenti una volta che la Terra abbia deciso di compierli. È stata la Terra a congelare di nuovo il Canada, per esempio, è difficile immaginare di poter fare qualcosa, se non vendere la casa che eventualmente abbiamo la. Se la Terra decide di sciogliere la Groenlandia, potrebbe essere saggio vendere tutto quello che possediamo in Bangladesh. La storia geologica ci suggerisce che il clima non dovrebbe preoccuparci troppo quando stiamo pensando al futuro dell'energia, non perché sia poco importante, ma perché è oltre il nostro potere di controllo.”

Robert Laughlin (1950) fisico statunitense

Quello che la Terra sa

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“[…] la parola Nord-Est fu inventata da me, per indicare, […], il Friuli, che in effetti è il Nord-Est più Nord-Est che ci sia.”

Carlo Sgorlon (1930–2009) scrittore italiano

Origine: Da Il Messaggero Veneto, 17 maggio 1998.

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