Frasi sulla notte
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Ma Skeksis spaventati. Paura di Kelffinks, sì. Piccoli Kelffinks. Errore, grande errore. State, per favore. Io amico.
Dark Crystal
da Scritti Ornitologici
dalla nota di diario del 31 gennaio 1941, p. 53
Diario 1940 – 1943
“A volte, di notte, accendo una luce, per non vedere.”
Voci
Attraversai una volta una città popolosa, p. 136
Foglie d'erba, Figli d'Adamo
Origine: Questa è probabilmente l'unica poesia amorosa di Whitman che sembra rivelare un'emozione sincera per una donna. Molti biografi infatti si avvalsero di questa poesia e della presunta passione per una donna conosciuta a New Orleans per respingere le accuse di omosessualità, spesso indirizzate nel corso degli anni al poeta. Nel manoscritto originale tuttavia la poesia era rivolta ad un uomo: «Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli aspetti, le architetture, gli usi, le tradizioni, | ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo che, per amore mio, vagabondò con me, | un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme tutto il resto da tempo l'ho dimenticato, | ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti tristi, silenziose.» Secondo molti questo è un esempio lampante dell'autocensura di Whitman: il poeta modificò composizioni ispirate dalla passione omoerotica per esaltare sensazioni e passioni a lui estranee nell'ambito dell'amore eterosessuale. Franco Buffoni, Prefazione, p. XII e Note, p. 726.
da La poesia, Alcuni illustri poeti, p. 54
Letteratura e Crestomazia giapponese
da Muti: a Chicago porterò la classica tra gli emarginati, Corriere della Sera, 23 novembre 2009
Occidente, 3, a Else Lasker-Schüler in venerazione.
Origine: Citato in Georg Trakl, Liriche scelte, a cura di Pietro Tripodo, Salerno Editrice, Roma, 1991, pp. 73-74. ISBN 8884020778
“Cantò tutta la notte un coro
di trilli arguti e note gravi;”
Odi e inni
Origine: Dal programma televisivo La notte della Repubblica, Rai 2, 11 aprile 1990.
Origine: Da una lettera a Mark Twain del 21 novembre 1875; citato in Stella Sacchini, p. 265.
Origine: Citato in Gianfranco Morra, Specchio dei tempi. Antologia interdisciplinare, Editrice La Scuola, 1981.
Words Aptly Spoken (1995)
da Sogno e ottenebramento,
Origine: In Poesie, 1997, p. 117.
Origine: La mia autobiografia, p. 434
Matteo, capitolo XIV, p. 101
La vita in campagna
“Solitaria | una chitarra | per terra, | sui muri ombre d'amanti | mi fanno compagnia | la notte.”
da Città di notte, vv. 10-15
Miraggi
Origine: La pazienza dell'arrostito, pp. 258-259
Sonetto VI, pp. 39-40
Rime
Origine: Fa seccare. Nota a p. 118 di Diego Sandoval di Castro, Rime.
Alcesti, vv. 25-34; pp. 25-27
Nuove poesie
da Vides ut alta stet, pp. 229-230
Citato in Poeti ungheresi del '900
capitolo VIII; p. 34
Delle cause, dei segni e della cura delle malattie acute e croniche
da La parola gioia, in Appunti per una semina, p. 133
Origine: Santo impostore, p. 67
“Ermes, scorta degli dèi, e di Filippide | assegnatario, occhio di Notte dal nero peplo.”
da Tesprozi, frammento conservato da Ateneo di Naucrati in Deipnosofisti, XII, 552 d-e; traduzione in Luciano Canfora, I deipnosofisti: Libri XII-XV, Salerno, 2001, ISBN 978-88-8402-355-1
Gru; 1979, p. 72
Bestiario o Le allegorie
Crepuscolo, p. 652
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
“Quello che amiamo con violenza finisce sempre con l'ucciderci.”
da La notte
Racconti fantastici
Tenebre, in Poesie, a cura di G. Finzi, Einaudi, Torino, 1968.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 2B, La letteratura dell'Ottocento], Loffredo Editore, Napoli, p. 1269. ISBN 978887564209-9
Origine: Dall'introduzione a Jack London, Il richiamo della foresta, traduzione di Laura Felici, Newton Compton, 1992.
da Il marabuto del Giem, 19 Marzo 1905; Susa, p. 225
Tripolitania
Il brigante Crocco e la sua autobiografia
“Io fuggo attraverso la notte demente | stanza dopo stanza | come un ladro.”
da Epilogo, 1973
Origine: Da I mosaici come gioielli http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1981/n.354/3, Il Tempo, 29 dicembre 1981.
da Ricordi giornalistici, Perché tradussi il «Quo Vadis?», pp. 247-248
Profili letterari e ricordi giornalistici
Luminal
settembre 1896; Vergani, p. 111
Diario 1887-1910
1959)
Origine: In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 263.
10 luglio 1990
il Giornale, Controcorrente – rubrica
L'ottocento Mediano. La lirica, pp. 241-242
Origine: Da Spunti e spuntature, Il Frontespizio, X, settembre 1932.
cap. 20, p. 156
Libera nos a Malo
Origine: Il Passatore e il sacco di Forlimpopoli, p. 130