Frasi su possibilità
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“Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini. Non stiamo legi­slando per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri famigliari ed allo stesso tempo stiamo construendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri. I nostri figli ci guarderebbero con incre­dulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le per­sone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della pro­pria volontà, quando non erano più ca­paci di convivere insieme. Oggi pos­siamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà rag­giunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi.”

José Luis Rodríguez Zapatero (1960) politico spagnolo

Origine: https://www.youtube.com/watch?v=fm2lXJs44Uc [La citazione non combacia con il discorso nel video ma è una sintesi. Qui http://arcigayaosta.blogspot.it/2007/12/il-discorso-di-zapatero-al-parlamento.html c'è una traduzione integrale dalla quale possono essere tratte alcune citazioni]

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“[…] Confucio ha inaugurato una via nuova, indicando la necessità e la possibilità di recuperare la dimensione religiosa del lavoro nel 'secolo' e dell'attività sociale.”

Mircea Eliade (1907–1986) storico delle religioni e scrittore rumeno

Origine: Storia delle credenze e delle idee religiose. Vol. II, p. 31

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“Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

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“Un libro (io credo) è qualcosa con un principio e una fine (anche se non è un romanzo in senso stretto), è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un'uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità di aprirsi una strada per venirne fuori.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

Origine: Da una conferenza tenuta il 29 marzo 1983 agli studenti della Columbia University di New York, citato nell'introduzione a Le città invisibili, Mondadori, 2012, p. VI.

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“Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo pensare che possano migliorare; la scelta è fra un mondo di possibilità e un mondo di fallimenti.”

Vittorio Foa (1910–2008) politico, giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin, Il silenzio dei comunisti, Einaudi, Torino, 2002, p. 112.

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“[Su Laura Boldrini] Che ci detesti è evidente. Che non ci provi neanche ad essere super-partes, è assodato. Ci tocca tenercela. Se ci fosse la possibilità di sfiduciarla l'avremmo già fatto.”

Luigi Di Maio (1986) politico italiano

Origine: Citato in M5S, Di Maio: "La presidente Boldrini ci detesta. Peccato non poterla sfiduciare" http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/21/m5s-di-maio-la-boldrini-ci-detesta-peccato-non-poter-sfiduciarla/959295/, il Fatto Quotidiano.it, 21 aprile 2015.

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“Per quanto io non parli spesso con loro [i Red Hot Chili Peppers], ogni volta che ne ho la possibilità è sempre una grande occasione. Chad Smith rimane una delle mie persone preferite di tutti i tempi, è nella mia top ten degli esseri umani preferiti.”

Dave Navarro (1967) chitarrista statunitense

Origine: Citato in Dave Navarro: "Chad Smith è una delle mie persone preferite di sempre" http://www.venicequeen.it/cms/News/dave-navarro-qchad-smith-e-una-delle-mie-persone-preferite-di-sempreq.html, venicequeen.it, 31 luglio 2010.

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“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

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“[È] altamente improbabile che Kafka abbia mai preso in considerazione la possibilità di relazioni omosessuali.”

Saul Friedländer (1932) scrittore e storico israeliano

Origine: Citato in John Banville, Il mio Kafka segreto http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/10/21/il-mio-kafka-segreto.html, la Repubblica, 21 dicembre 2013.

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“L'Italia è cultura, senso del gusto, del bello, capacità di fare, turismo, accoglienza. Dovremmo valorizzare questi punti di forza, non continuare a parlare di quello che non facciamo bene e inseguire sogni irrealizzabili: anziché coltivare l'albero dei desideri o delle lamentazioni facciamo crescere solido quello delle possibilità reali.”

Alessandro Benetton (1964) imprenditore italiano

Origine: Dall'intervista di Mario Calabresi, Alessandro Benetton: «Per rinascere bisogna guardare lontano» http://www.lastampa.it/2012/06/04/economia/tuttosoldi/alessandro-benetton-per-rinascere-bisogna-guardare-lontano-l6U8MpTtJI134fy08wHcmL/pagina.html, La Stampa.it, 4 giugno 2012.

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“Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno, se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita si è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro. […] E non hanno più che un ricordo confuso della giovinezza, quando c'era in loro qualcosa come una forza opposta.”

cap. 34, pp. 144-145
L'uomo senza qualità

“L'obiettività a cui tende il grottesco non è quella dell'umorismo, per il quale l'ideale viene confrontato col reale al punto che quest'ultimo viene esibito ad oculos nella sua cruda «nullità» (Nichtigkeit). È invece la crudeltà del Witz, dove i contraddittori devono coesistere, a impedire il recupero, anche soltanto formale, di ogni superiore umorismo, e quindi a problematizzare radicalmente la possibilità utopica di una natura redenta dalla contaminazione umano-sociale.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

da Dall'enigma-vita alla pantragedia grottesca, p. 336
Gli schiavi di Efesto
Origine: Da Frank Wedekind, Der Witz und seine Sippe, in Werke in drei Bänden, a cura di M. Hahn, Berlin und Weimar, 1969, III (Prosa), p. 273. Gli schiavi di Efesto, nota a p. 336.

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“Gruppi come al Qaida e ISIS sfruttano la rabbia crescente tra la popolazione quando questa sente che ingiustizia e corruzione non lasciano possibilità di migliorare la propria vita.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2015
Origine: Dall'editoriale Op-Ed President Obama: Our fight against violent extremism http://www.latimes.com/opinion/op-ed/la-oe-obama-terrorism-conference-20150218-story.html, LATimes.com, 17 febbraio 2015; citato in Il discorso di Obama sul terrorismo http://www.ilpost.it/2015/02/19/obama-terrorismo-isis-al-qaida/, il Post.it, 19 febbraio 2015.

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“Per troppo tempo ti sei nascosto da me.»
Rand si girò di scatto, ansimando. L'attimo prima era da solo, ma ora, fermo davanti alla porta-finestra, c'era Ba'alzamon. Quando parlò, caverne di fiamma presero il posto degli occhi e della bocca.
«Per troppo tempo, ma ormai non più.»
«Nego che tu abbia potere su di me» disse Rand, rauco. «Nego la tua esistenza.»
Ba'alzamon si mise a ridere. «Credi che sia così facile? Ma a dire il vero l'hai sempre creduto. Ogni volta che ci siamo confrontati, hai creduto di potermi sfidare.»
«Cosa vuol dire, ogni volta? Ti nego!»
«Lo dici sempre. All'inizio. Questo scontro fra noi si è già verificato innumerevoli volte. Ogni volta hai un viso diverso e un altro nome, ma sei sempre tu.»
«Ti nego!» Fu un bisbiglio di disperazione.
«Ogni volta scagli contro di me la tua misera forza e ogni volta, alla fine, capisci chi è il padrone. Epoca dopo Epoca, t'inginocchi davanti a me, o muori col rimpianto di non avere ancora la forza d'inginocchiarti. Povero sciocco, non puoi mai vincere, contro di me.»
«Bugiardo! Padre delle Menzogne. Padre degli Sciocchi, se non sai fare di meglio. Gli uomini ti trovarono, nell'ultima Epoca, l'Epoca Leggendaria, e ti legarono nel luogo cui appartieni.»
Ba'alzamon rise di nuovo, di scherno; Rand avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non udirlo, ma si costrinse a non muovere le mani. Però gli tremavano, quando infine la risata terminò.
«Verme, tu non sai niente. Ignorante come uno scarafaggio sotto una pietra, schiacciato con altrettanta facilità. Questa lotta prosegue dal momento della creazione. Gli uomini pensano sempre che sia una guerra nuova, ma è sempre la stessa, riscoperta. Solo ora il mutamento soffia nel vento del tempo. Stavolta non ci sarà ritorno. Quelle orgogliose Aes Sedai che pensano di potersi opporre a me… le vestirò di catene e le manderò a correre nude per ubbidire al mio volere, o riempirò delle loro anime il Pozzo del Destino, dove urleranno per l'eternità. Tutte, tranne coloro che già mi servono. Loro staranno solo un gradino al di sotto di me. Puoi scegliere di stare con loro, mentre il mondo striscia ai tuoi piedi. Per l'ultima volta, ti offro la possibilità. Sarai al di sopra di loro, al di sopra d'ogni potere e d'ogni dominazione, a parte me. Ci sono state delle volte in cui hai fatto questa scelta e sei vissuto abbastanza a lungo da conoscere il tuo potere.»
Negalo! Rand si afferrò a quel che poteva negare. «Non ci sono Aes Sedai al tuo servizio. Un'altra menzogna!»
«Così t'hanno detto? Duemila anni fa, con i miei Trolloc, girai il mondo e persino fra le Aes Sedai trovai anime che conoscevano la disperazione, che sapevano che il mondo non poteva opporsi a Shai'tan. Per duemila anni l'Ajah Nera è vissuta fra le altre, invisibile, nell'ombra. Forse comprende perfino coloro che sostengono d'aiutarti.”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand al'Thor e Ba'alzamon, capitolo 43
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“[Parlando di Gustavo Rol] L'uomo più sconcertante che io abbia conosciuto. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene.”

Federico Fellini (1920–1993) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Alberto Bevilacqua, Nessuna meraviglia: semplicemente Rol https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/12/Nessuna_meraviglia_semplicemente_Rol_co_0_00031210356.shtml, Corriere della Sera, 12 marzo 2000, p. 34.

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“Per la satira rimane la possibilità di deformare e non di informare.”

Mario Landolfi (1959) politico italiano

citato in Par condicio, vince l'Ulivo: approvato il regolamento http://www.repubblica.it/online/politica/satitre/approvata/approvata.html, la Repubblica, 23 marzo 2001

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“Devo dire intanto che da un punto di vista tecnico non mi piaceva il modo di combattere nel professionismo. Uno show dove vince il pugile che rimane in piedi. Poi da un punto di vista economico non c'era la possibilità di avere un procuratore che ti facesse guadagnare abbastanza nel professionismo. Dovevi andare in Germania o negli Stati Uniti. Oppure tentare il Mondiale come De Carolis, che però non ha preso una grande borsa.”

Roberto Cammarelle (1980) pugile italiano

Origine: Dall'intervista Roberto Cammarelle/ Il mio addio alla boxe: il pugile si racconta (esclusiva) http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2016/4/29/Roberto-Cammarelle-Il-mio-addio-alla-boxe-il-pugile-si-racconta-esclusiva-/699988/, Ilsussidiario.net, 29 aprile 2016.

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