Frasi su pranzo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pranzo, dopo, tempo, due-giorni.

Frasi su pranzo

Stefano Benni photo

“Il pianeta più strano di cui ho sentito raccontare è il pianeta della Sacra Merda. In esso la merda è la più grande ricchezza, la moneta con cui si compra tutto. Gli abitanti non hanno portafogli: ma grossi vasi che portano in giro, e più sono grossi e puzzano e più si vantano. Le banche sono dei giganteschi pozzi neri, guardati a vista da poliziotti e vigilantes. Qua si effettuano i versamenti. Dai più piccoli, alla vecchina che viene a consegnare due palline da coniglio, tutti i suoi risparmi, al commerciante che viene a portare l'incasso della giornata, una carriolona ben odorosa. Naturalmente, nelle case non si dice "vado nel bagno", ma si dice "metto nel salvadanaio". Ogni bambino ha il suo vasino fatto a maialino. Ahimè! Anche in questo paese c'è chi vende anima e corpo, per diventare merdoso a dismisura! C'è chi rapina, e sotto la minaccia di una pistola ti obbliga a depositare lì, per strada, tutto il malloppo che hai in pancia! Se qualcuno, incautamente, si ferma in un prato per fabbricare un po' di contante, stia attento che nel breve tempo che si tira su i pantaloni, qualcuno gli avrà già sottratto il suo bene. Per non parlare degli esibizionisti: quelli che quando entrano al ristorante, eccoli mettere merda qua e là in mano ai camerieri: e lasciano come mancia uno stronzo come un cotechino: e dicono, non per vantarmi, ma ho tanta merda che non so più dove metterla! L'economia in questo pianeta è naturalmente soggetta agli sbalzi di questo genere primario: qui la mancanza di investimenti si chiama stipsi, e l'inflazione si chiama diarrea. Speriamo di mantenere il tetto della diarrea sotto il dieci per cento, dicono i governanti. E poi scoppiano gli scandali, e si scopre che segretamente i governanti prendevano quintali di merda dagli industriali e chiudevano un occhio sul contrabbando di merda all'estero. Esistono anche le cambiali, uno può acquistare una macchina, ad esempio, prendendo dieci purganti al momento dell'acquisto: ma poi se la cambiale andrà in protesto, sarà dichiarata panciarotta. E ci saranno perquisizioni e a volte anche sequestri da parte di chirurghi-finanzieri. Ma questo capita ai pochi sfortunati: questo pianeta è ricco. Tutti i mesi, ogni giorno sei, San Libero, si fa la festa della Santa Merda. I più grandi merdoni del paese convengono con grandi macchine color crema e marron, e riempiono saloni pieni di lampadari e bei quadri e porcellane da bagno. Le signore sono vestite tutte di bianco e i signori in rosa. Si sente dire: lo vedi quello? Ha fatto la merda con le bische: è un parvenù. Quello invece: uh, è di sangue blu, la sua famiglia è sempre stata un letamaio. E tutti ballano, e soprattutto scorreggiano, per mostrare la loro ricchezza. Le grosse signore scorreggiano in tonalità di bordone gonfiando come vele i vestitoni stretti di raso, le giovani signori scorreggiano deliziosamente con virtuosismi di flauto e clarinetto, i ricchi commercianti petano come cannoni scambiandosi pacche sulle spalle, gli intellettuali sfiatano con grande sofferenza, spiegando che la merda non è poi tutto al mondo, i giovani brillanti tirano bronze pungenti che alzano le falde dei loro frac in eleganti impennate, i vecchi nobili brontolano e spetazzano e non raramente nel far ciò cade nelle loro mutande qualche spicciolo, i bambini trillano ventini, i neonati pigolano e il padrone di casa, apparendo sulla soglia rosso e trionfale, spara un peditone storico con fremente interminabile premito che scrolla le cristallerie e a voce alta dice: "Il pranzo è servito!" E tutti vanno a lavarsi le mani.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
Fabrizio De André photo
Mao Tsé-Tung photo

“La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un'opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un'insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un'altra.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

Origine: Da Citazioni dalle opere del Presidente Mao-Tse-Tung (meglio nota come Libretto rosso), pp. 12-13; citato in Saverio Di Bella, Caino Barocco. Messina e la Spagna 1672-1678, p. 56 http://books.google.it/books?id=SRsC5i0eb8QC&pg=PA56#.

Gennaro Gattuso photo
Scuola Medica Salernitana photo

“Dopo pranzo o si riposa o si passeggia lentamente.”

Regimen Sanitatis Salernitanum

Miguel de Cervantes photo
Pitigrilli photo
Patrick O'Brian photo
Jorge Amado photo

“Dovunque io vada porto il Brasile con me, purtroppo non porto con me la farina di manioca, ogni giorno mi manca, a pranzo e a cena.”

Jorge Amado (1912–2001) scrittore brasiliano

da Navigazione di cabotaggio, traduzione di Irina Bajini, Garzanti, Elefanti, ISBN 978-88-11-67794-9, pag. 58

Nicolas Chamfort photo
Alessandro Baricco photo
Scuola Medica Salernitana photo

“Durante il pranzo bevi poco e sovente.”

Regimen Sanitatis Salernitanum

Concita De Gregorio photo
Pier Paolo Pasolini photo

“Non c'è cena o pranzo o soddisfazione del mondo, | che valga una camminata senza fine per le strade povere, | dove bisogna essere disgraziati e forti, fratelli dei cani.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

da Versi del testamento, vv. 44-46; 1997, p. 159
Trasumanar e organizzar

Olindo Guerrini photo

“Vigna, nel mio cortil nereggia un fico | L'albero sarto del gran padre Adamo: | Io pranzo all'ombra de' suoi rami e dico: | — Vecchia Bologna, t'amo!”

Olindo Guerrini (1845–1916) poeta e scrittore italiano

da Memorie Bolognesi, in Postuma, XXXVIII http://it.wikisource.org/wiki/Postuma/XXXVIII

Diogene Laerzio photo

“Diogene, a chi gli mostrava una meridiana, disse: «È uno strumento utile per non andare tardi a pranzo.»”

Diogene Laerzio (180–240) storico greco antico

VI, 104; 2009, p. 241
Vite dei filosofi

Rabindranath Tagore photo
Dino Buzzati photo
Annie Ernaux photo
Milton Friedman photo

“Se il taglio delle tasse aumenta i ricavi del governo, voi non avete di fatto tagliato le tasse.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

citato in L'ultimo pranzo con Milton Friedman (Milton Friedman's Last Lunch), Forbes. com, 11 dicembre 2006

James Dewey Watson photo
Indro Montanelli photo
Luciana Littizzetto photo

“Oh, Humbert! Tu per me sei come il pranzo di Natale, come il rutto di Capodanno, come le pulizie di Pasqua!”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

da Ti amo bastardo

Riccardo Pazzaglia photo
Scuola Medica Salernitana photo

“Dopo pranzo o riposare o passeggiare lentamente.”

Regimen Sanitatis Salernitanum

Scuola Medica Salernitana photo

“Dopo pranzo riposa, dopo cena passeggia.”

Regimen Sanitatis Salernitanum

Pablo Neruda photo

“In dicembre | senza pausa | il pomodoro, | invade | le cucine, | entra per i pranzi, | si siede | riposato | nelle credenze, | tra i bicchieri.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

da Ode al pomodoro
Odi elementari

Andrea Camilleri photo

“[«Cosa le manca di più della Sicilia?»] Tutto, tutto, tutto: il mare, i profumi, perfino le pietre. Sempre più spesso – come accade ai vecchi – ripenso al passato, agli anni dell'infanzia. E questi giorni di Natale mi fanno venire una grande nostalgia del passato. I pranzi da mia nonna, la gioia semplice dello stare insieme.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Citato in Camilleri: "Sicilia, resisti e fai pagare chi sbaglia" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/28/news/camilleri_sicilia_resisti_e_fai_pagare_chi_sbaglia_-130283704/, Repubblica.it, 28 dicembre 2015.

Jeffrey Eugenides photo
John Henry Newman photo
Dante Graziosi photo
Ugo Tognazzi photo

“Una buona tazza di cioccolata verso le undici apre lo stomaco per il pranzo.”

Ugo Tognazzi (1922–1990) attore italiano

Film La grande abbuffata

Jules Michelet photo
Anthelme Brillat-Savarin photo
Anthelme Brillat-Savarin photo

“Una buona tazza di cioccolata verso le 11 del mattino, apre lo stomaco per il pranzo.”

Anthelme Brillat-Savarin (1755–1826) giurista, politico, gastronomo

Fisiologia del Gusto

Friedrich Engels photo
Douglas Adams photo

“Il tempo è una illusione. L'ora di pranzo è una doppia illusione.”

Douglas Adams (1952–2001) scrittore inglese

Serie della Guida galattica per gli autostoppisti, La guida galattica per gli autostoppisti

Carlo Dossi photo

“Chiedete un favore, sempre al dopopranzo — non fatene se non prima di pranzo.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 3269

Victor Hugo photo
Robert Louis Stevenson photo
Oscar Wilde photo

“Dopo un buon pranzo si può perdonare chiunque, persino i nostri parenti.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Variante: Dopo una buona cena possiamo perdonare chiunque.. perfino i nostri parenti.

Friedrich Nietzsche photo

“Carlyle: o il pessimismo come rigurgito del pranzo.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Scorribande di un inattuale, 1, 1997

Marcel Proust photo
Pelham Grenville Wodehouse photo
Ernest Hemingway photo

“Prima che mia moglie si preparasse per andare a teatro, ho trascorso con lei lunghe ore in Città Alta [a Bergamo]. Ci siamo fermati lassù anche per il pranzo, a me piace molto, in particolare, la polenta e uccelli…”

Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense

Origine: Dall'intervista ad Alberico Sala per il Giornale del Popolo; citato in Marco Roncalli, Così Hemingway si ispirava nell'«adorata» Città Alta http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cultura-e-spettacoli/12_luglio_30/hemingway-ispirato-adorata-citta-alta-bergamo-2011227097176.shtml, Corriere.it, 29 luglio 2012.

Margaret Thatcher photo

“Cos'ha che non va l'acqua britannica?”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

nel 1989 quando ad un pranzo gli viene portata l'acqua francese Perrier

Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Cornelius Ryan photo
Clark Gable photo
William Claude Fields photo
Jules Massenet photo

“Avevo lasciato questo pianeta, abbandonando i poveri terrestri alle loro occupazioni tanto molteplici quanto inutili; finalmente vivevo nello splendore scintillante delle stelle, che mi apparivano grandi come milioni di soli! In altre occasioni non ero riuscito ad ottenere quel tipo di illuminazione per le scene delle mie opere: nel grande teatro dell'Opéra i fondali troppo spesso rimangono in ombra. Ormai non dovevo più rispondere alle lettere, avevo detto addio alle prime rappresentazioni, alle discussioni letterarie e a tutto ciò che vi si mescolava.
Niente giornali, niente cene, niente notti agitate!
Ah! se avessi potuto consigliare ai miei amici di raggiungermi dove mi trovavo. Non avrei esitato a chiamarli a me. Ma l'avrebbero fatto?
Prima di ritirarmi in questo soggiorno lontano avevo scritto le mie ultime volontà (un marito infelice avrebbe approfittato di questa occasione testamentaria per scrivere con voluttà «Le Mie Prime Volontà»). Avevo soprattutto espresso il desiderio di essere inumato a Egreville, vicino alla dimora familiare nella quale avevo vissuto per tanto tempo. Oh! Il buon cimitero! In aperta campagna: in un silenzio che si conviene a coloro che vi abitano.
Avevo evitato che si evitasse di appendere alla mia porta quelle tende nere, fatte apposta per i clienti. Desideravo che una vettura anonima mi facesse lasciare Parigi. Il viaggio, secondo le mie volontà, aveva avuto luogo alle otto di mattina. Un paio di giornali della sera ritennero di dover informare i loro lettori della mia morte.
Alcuni amici – ne avevo ancora la sera prima – andarono ad informarsi dal mio portinaio se la notizia era vera, e lui rispose: «Ahimè! Monsieur è partito senza lasciare indirizzo.» E la sua risposta era vera, perché non sapeva dove mi portasse quella macchina.
All'ora di pranzo, alcuni conoscenti mi fecero l'onore di condolersi; nel pomeriggio si parlò dell'avvenimento addirittura nei teatri, qua e là:
«– Adesso che è morto non lo eseguiranno più così spesso, vero?
«– Sapete che ha lasciato un'opera inedita? Ma non smetterà mai di togliere il lavoro alla gente?
«– Io, parola mia, gli volevo bene! Nelle sue opere avevo sempre dei grossi successi!
Ed era una bella voce di donna a dire quest'ultima frase.
Dal mio editore, piangevano: mi volevano tanto bene!
A casa mia, Rue de Vaugirard, mia moglie e mia figlia, i miei nipoti i miei bisnipoti erano riuniti: e nei singhiozzi quasi provavano una consolazione.
La mia famiglia doveva arrivare a Egreville la sera stessa del mio seppellimento.
E la mia anima (l'anima sopravvive al corpo) sentiva venire tutti questi rumori dalla città che avevo abbandonata. Man mano che la macchina me ne allontanava, le parole, i rumori, si confondevano, e io sapevo, visto che mi ero fatto costruire da parecchio tempo la tomba, che la fatal pietra, una volta sigillata, sarebbe diventata nel giro di poche ore la porta dell'oblio.”

Jules Massenet (1842–1912) compositore francese

da Epilogo in cielo, l'Echo de Paris, 11 luglio 1912; citato nell'epilogo a Don Quichotte, prefazione di Piero Faggioni, Stagione Lirica 1985-86, E. A. Teatro San Carlo, Napoli 1985, p. 84

Roberto Mattioli photo
Roger Federer photo
Antonio Fogazzaro photo

“Il pranzo è servito, la signora arriva subito…”

Anna Marchesini (1953–2016) attrice, doppiatrice e scrittrice italiana

Personaggi, Cameriera secca

Marat Safin photo
Silvio Berlusconi photo

“Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, in questo caso sarete soddisfatti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

dopo il discorso dell'ultimo oratore, che aveva appena spiegato come nel mondo ogni quattro minuti un bambino muoia di fame
2002

Tom Antongini photo
Mike Bongiorno photo

“Se i pulsanti non funzionano, Columbro fa «pepè», Vianello fa «papà» e Dan Peterson fa «pupù!»”

Mike Bongiorno (1924–2009) conduttore televisivo, conduttore radiofonico e partigiano italiano

Origine: Dalla 1500<sup>a</sup> puntata de Il pranzo è servito, 1500 ma non li dimostra.

“Ora, anche se non si capisce bene cosa c'entrassero con Calciopoli i pranzi e le cene a casa Mou, qui si fa pacatamente notare quanto segue: nella stagione sportiva 2003-2004, il Porto allenato da José Mourinho fu coinvolto nell' inchiesta "apito dourado”

Maurizio Crosetti (1962) giornalista e scrittore italiano

fischietto dorato) per un tentato illecito sportivo e tentata corruzione. Risultato: 6 punti di penalizzazione e due anni di squalifica al presidente. Chi è senza peccato scagli il primo fischietto.

Ascanio Celestini photo

“Per le mosche la vita è una cosa ridicola. È soltanto un'inutile attesa prima del pranzo.”

Ascanio Celestini (1972) attore teatrale, regista cinematografico e scrittore italiano

da Scemo di guerra, Einaudi

Sandro Bondi photo

“Nei giardini della villa ci si può tro­vare a cena, oppure a pranzo, con imprendito­ri di passaggio, e con amici, con parlamentari, con dirigenti politici… ma anche, e questo è uno degli aspetti francamente più simpatici, con tante belle famigliole.”

Sandro Bondi (1959) politico italiano

Origine: Villa Certosa, la residenza di Silvio Berlusconi in Costa Smeralda.
Origine: Dall'intervista di Fabrizio Roncone, Bondi: ragazze? Alla villa ricordo famigliole http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_01/bondi_ragazze_villa_roncone_1467a634-4e71-11de-be80-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 1º giugno 2009.

Bernal Díaz del Castillo photo
Emma Bonino photo
Umberto I d'Italia photo

“[Su Giovanni Passannante, dopo l'attentato, poco prima di un pranzo] Signori, pensiamo ai poveri digiuni, andiamo a desinare… anche per un po' di riguardo ai cuochi… che vedete cosa fanno!…”

Umberto I d'Italia (1844–1900) re d'Italia dal 1878 al 1900

Citazioni di Umberto I
Origine: Citato in Giuseppe Galzerano, Giovanni Passannante, Galzerano, 2004, p. 77.

Tat'jana L'vovna Tolstaja photo

“Di solito, all'inizio dell'autunno, la mamma partiva per Mosca con i bambini che andavano ancora a scuola. Mio padre, mia sorella e io restavamo a Jasnaja Poljana ancora qualche mese. Facevamo una vita da Robinson sull'esempio di nostro padre. Tenevamo la casa sole, senza l'aiuto di domestici, e preparavamo pasti strettamente vegetariani.
Un giorno ci annunciarono l'arrivo di una nostra zia, amica di tutti, alla quale volevamo molto bene. Sapendo che la zia apprezzava la buona tavola e particolarmente la carne, ci chiedevamo che cosa fare.
Preparare il «cadavere», chiamavamo così la carne, ci faceva orrore. Mentre discutevo la faccenda con mia sorella venne papà. Messo al corrente dei nostri dubbi, ci rassicurò, promettendoci di occuparsi del menu della zia.
«Quanto a voi,» disse, «preparate il pranzo come al solito.»
La zia, bella, allegra, piena di vita come sempre, arrivò quel giorno stesso. Venuta l'ora passammo nella sala da pranzo. E cosa vi trovammo? Al posto della zia c'era un enorme coltello da cucina e, attaccato alla seggiola con una cordicella, un pollo vivo. La povera bestia si dibatteva trascinandosi il sedile.
«Sappiamo che ti piace mangiare gli esseri viventi,» disse papà, «così ti abbiamo procurato questo pollo. Ma nessuno di noi vuole commettere un assassinio: quel coltello omicida è a tua disposizione per compierlo.»
«Un'altra delle tue burle!» esclamò zia Tatiana scoppiando a ridere. «Tania! Maša! Sciogliete subito quella povera bestia e ridatele la libertà.»
Ci affrettammo a obbedire alla zia. Liberato il pollo, venne servito quanto avevamo preparato per il pasto: maccheroni, legumi e frutta.”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, p. 187

Wisława Szymborska photo
Diodoro Siculo photo
Diogene Laerzio photo
Peter Singer photo
Paul Kennedy photo
Gesualdo Bufalino photo

“In ogni buongustaio sonnecchia uno sciocco. Svegliatelo se volete che il pranzo passi in fretta.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 26

Brendan Behan photo
Diego Vitrioli photo
Maurizio Crozza photo

“L'alimentazione non è una scienza, è una teoria esoterica. Non ci sono certezze, ci devi credere e basta: è fede. E infatti nel cibo ci sono le sette come nelle religioni, no? Ci sono i vegetariani che non mangiano carne, ma mangiano uova e latte; poi ci sono i crudisti che mangiano solo roba cruda; i fruttaliani, che mangiano solo frutta sia cotta che cruda; i fruttariani poi - con la "r" - che mangiano solo frutta cruda e poi ci sono anche i fruttariani simbiotici, anche loro mangiano solo frutta cruda però direttamente dagli alberi. Li riconosci perché sono quelli che nei parchi pubblici si litigano le noci con gli scoiattoli. Avete mai sentito parlare del respirianesimo? Ve lo giuro, esiste. Gente che si nutre di aria, si alimenta con la fotosintesi. In Italia sono circa 1300… 1299… 1298… 1297… […] Sai, non mangiando tendono ad estinguersi. Comunque la setta più agguerrita in questo periodo è sicuramente quella dei vegani, quelli che non mangiano animali né derivati. Sono dappertutto, si mimetizzano fra gli esseri umani e hanno un'unica missione nella vita: cagarti il cazzo mentre mangi. Hanno sempre questo approccio aggressivo: non ti dicono come fa bene quello che mangiano loro, ti dicono quanto fa male quello che mangi tu. Se ne porti uno a pranzo, belìn, ti guarda come se, belìn, fossi Hannibal Lecter! Cioè lo capisci che ti odia. Che tra l'altro l'aggressività dovrebbe essere tipica dei cannibali, non di chi mangia erba, giusto? Ti viene anche il dubbio che ti detesti perché sei fatto di carne. Se fossi fatto di seitan ci sarebbe più empatia. Lui mangia tofu, ma in realtà quello che lo nutre davvero è l'odio verso di te: è un odiariano. Ho detto "lui", ma in realtà il veganesimo è più diffuso nel genere femminile. E lì, se trovi il combinato "donna+vegana" ti conviene veramente diventare respiriano. Ecco chi sono i respiriani: sono i fidanzati delle vegane che si sono rotti i coglioni. Preferiscono lasciarsi morire pur di non discutere.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 26 febbraio 2016

Antonio Pennacchi photo
Giuseppe Parini photo
Ferdinando Petruccelli della Gattina photo
Anne Rice photo