Frasi su principio
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“Come può un uomo accontentarsi di prendere semplicemente in considerazione una opinione, e compiacersi di ciò? Di che cosa si compiace se la sua opinione è che viene danneggiato? Se il vostro prossimo vi truffa anche per un solo dollaro, non vi accontentate di constatare che siete stati truffati, o di dire che siete stati truffati, e neppure di chiedergli quanto vi spetta, ma fate subito passi concreti per ottenere l'intera somma, e cercate di non lasciarvi mai più imbrogliare.
L'azione in base a un principio, la percezione e l'attuazione del giusto, trasforma le cose e i rapporti; essa è essenzialmente rivoluzionaria, e non si concilia interamente con niente che già esisteva. Non solo divide Stati e Chiese, divide anche le famiglie: sì, divide lindividuo, separando il diabolico che è in lui dal divino.
Le leggi ingiuste esistono: dobbiamo essere contenti di obbedirvi, o dobbiamo tentare di emendarle, obbedendovi fino a quando non siamo riusciti nel nostro intento, oppure ancora dobbiamo trasgredirle da subito? Generalmente gli uomini con un governo come questo, pensano di dovere aspettare fino a quando avranno persuaso la maggioranza a modificare tali leggi. Ritengono che se opponessero resistenza, il rimedio sarebbe peggiore del male. Ma è colpa del governo stesso, se il rimedio è peggiore del male. È lui a renderlo peggiore.”

1992, pp. 24-25
Disobbedienza civile

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“Non vi è oggetto del piacere bramoso o passivo che non possa, in via di principio, essere anche oggetto del piacere eroico o positivo, e viceversa.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre

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“Al principio di un'arida festa | compare il giglio della tua preghiera | è un abbandono lucido di pianto.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Il nulla
Come polvere o vento

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“Giordano Bruno nella teologia proclamò il panteismo. Nella cosmologia intuì l'infinità dello spazio. Nell'astronomia sostituì il sistema eliocentrico a quello geocentrico. Nella biologia affermò l'esistenza della vita in tutta la natura. Nella psicologia dimostrò il pampsichismo, cioè l'animismo universale. Nell'etica gettò le basi di una morale positiva, areligiosa e indipendente sostenendo che tutto l'universo è pervaso da una teleologia immanente, per cui si perfeziona e si migliora ogni cosa, essendo la natura causa, legge e finalità a se stessa. Distruttore dei pregiudizi dei suoi tempi, egli – soprattutto – ricostruì la scienza e la filosofia della natura; distrusse le antitesi della metafisica, nella filosofia e nella scienza. Combatté l'antitesi tra la forma e la materia, sostenuta dai filosofi dualisti. Combatté l'antitesi tra il cielo e la terra, sostenendo l'unità di questi, la teoria geocentrica e l'ipotesi della pluralità dei mondi. combatté l'antitesi tra lo spirito e la materia, tra l'anima e il corpo, tra il senso e l'intelletto, sostenuta dagli psicologi dualisti, conciliando questi termini, creduti contraddittori, e sostenendo l'unità dello spirito e della materia, l'inseparabilità dell'anima e del corpo e l'identità del senso e dell'intelletto. Contro le antitesi tra la causalità cosmica e la volontà divina, tra la necessità naturale e la libertà morale, tra la finalità trascendente e la finalità immanente, tra il bene ed il male, si sforzò di conciliare tutte queste antinomie, riportando i contrari all'unità assoluta, dove tutte le differenze restano eliminate. Contro il dualismo tra Dio e la Natura, sostenne che Dio non è una causa esteriore al mondo, ma un artista interiore, un principio efficiente, informativo dal di dentro.”

Guido del Giudice (1957) scrittore italiano

da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016

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“Al mattino, finita la toilette, bisogna occuparsi della toilette del pianeta.”

Piccolo principe: cap. V, p. 28
Il piccolo principe

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“Dobbiamo abbandonare i metodi e i princìpi liberali nell'organizzazione di una società. […] Stiamo costruendo uno stato volutamente illiberale, uno stato non liberale [perché] i valori liberali dell'occidente oggi includono la corruzione, il sesso e la violenza.”

Viktor Orbán (1963) politico ungherese

Origine: Citato in Gwynne Dyer, La democrazia illiberale di Viktor Orbán http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/02/24/la-democrazia-illiberale-di-viktor-orban, Internazionale.it, 24 febbraio 2015.

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“A Genova la palestra di Dario Bensi era più frequentata della scuola media. in Italia c'era e c'è abbondante miseria e nella boxe c'era anche il sogno di poter campare da principi.”

Duilio Loi (1929–2008) pugile italiano

Origine: Da un'intervista di Mario Fossati, 18 gennaio 2003; citato in Duilio Loi, lo scaricatore gentile che prendeva a pugni i diavoli http://www.repubblica.it/speciali/sport/2013/12/02/news/duilio_loi_lo_scaricatore_gentile_che_prendeva_a_pugni_i_diavoli-72493614/, Repubblica.it, 2 dicembre 2013.

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“Gli uomini sono naturalmente portati a conservar le memorie delle leggi e degli ordini, che li tengono dentro la loro società.”

Giambattista Vico (1668–1744) filosofo, storico e giurista italiano

libro Principi di scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni

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“Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…”

Louis-ferdinand Céline (1894–1961) scrittore, saggista e medico francese
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“Quel che non ha principio né fine.”

Talete (-624–-547 a.C.) filosofo greco antico
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“Il popolo [iracheno] non diede alla Rivoluzione la sua fiducia casualmente, né lo ha dato il suo appoggio assoluto in principio. Invece, osservò la Rivoluzione criticamente, e lo considerò con cautela, fino a che non si accorse gradualmente che sia il popolo che la Rivoluzione costituissero un solo corpo.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Variante: Il popolo [iracheno] non diede alla Rivoluzione la sua fiducia per caso, né all'inizio diede il suo appoggio assoluto. Invece, osservò la Rivoluzione rigorosamente e criticamente, e lo considerò con cautela, fino a che non si accorse gradualmente che sia il popolo che la Rivoluzione costituissero un solo corpo.

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“Paul Levi vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la Seconda Internazionale e l'Internazionale due e mezzo – pubblicando proprio le opere di Rosa Luxemburg in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con Plechanov, Vandervelde, Kautsky e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione integrale delle sue opere […] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Appunti di un giornalista scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su Pravda, 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, Rosa Luxemburg, Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.

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“Io non posso ammettere, né nei cantanti, né nei direttori la facoltà di creare, che come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso.”

Giuseppe Verdi (1813–1901) compositore italiano autore di melodrammi

Origine: Da una lettera a Giulio Ricordi, 11 aprile 1871; citato in Marcello Conati, Verdi: interviste e incontri, EDT srl, 2000, p. 328 https://books.google.it/books?id=kb9gk11MAAIC&pg=PA328. ISBN 8870634906

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“Princìpi? I soli princìpi che puoi trovare sono i princìpi della Bibbia. Nel libro dei Proverbi, ce li trovi tutti”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

Citazioni tratte dalle interviste

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“Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

da La voce del diavolo, 2000
Il Matrimonio del Cielo e dell'Inferno

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“Più facilmente si contasta al principio che alla fine.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Aforismi, novelle e profezie

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“La moderazione nel carattere è sempre una virtù, ma la moderazione nei principi è sempre un vizio.”

citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003
I diritti dell'uomo

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“È il principio della fine.”

Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord (1754–1838) vescovo cattolico, politico e diplomatico francese

Citazioni di Talleyrand, Attribuite

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“Una linea geografica coincidente con un principio morale e politico determinato, una volta concepita e conservata a prezzo di passioni esacerbate, non potrà mai venir cancellata. Qualsiasi nuova irritazione non farebbe altro che approfondirla.”

Thomas Jefferson (1743–1826) 3º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Maurice Denuzière, Louisiana, traduzione di Augusto Donaudy, Rizzoli, Milano, 1980.

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“Una nazione non può essere mai abbastanza matura per una Costituzione sistematicamente elaborata secondo puri principi di ragione.”

Wilhelm Von Humboldt (1767–1835) linguista, diplomatico e filosofo tedesco

da Idee sulla costituzione dello Stato, occasionate dalla nuova Costituzione francese, 1791

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“Gli contrarii veramente concorreno, sono da un principio e sono in verità e sustanza uno.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

dall'epistola

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“Cicada: Da qua si vede che l'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale; e questa medesima è l'orto del paradiso de gli animali; come si fa chiaro nelli dialogi de la Cabala del cavallo Pegaseo e per quel che dice il sapiente Salomone: chi aumenta sapienza, aumenta dolore.
Tansillo: Da qua avviene che l'amore eroico è un tormento, perché non gode del presente, come il brutale amore; ma e del futuro e de l'absente, e del contrario sente l'ambizione, emulazione, suspetto e timore. Indi dicendo una sera dopo cena un certo de nostri vicini: – Giamai fui tanto allegro quanto sono adesso; – gli rispose Gioan Bruno, padre del Nolano: – Mai fuste piú pazzo che adesso. –
Cicada: Volete dunque, che colui che è triste, sia savio, e quell'altro ch'è piú triste, sia piú savio?
Tansillo: Non, anzi intendo in questi essere un'altra specie di pazzia, ed oltre peggiore.
Cicada: Chi dunque sarà savio, se pazzo è colui ch'è contento, e pazzo è colui ch'è triste?
Tansillo: Quel che non è contento, né triste.
Cicada: Chi? quel che dorme? quel ch'è privo di sentimento? quel ch'è morto?
Tansillo: No; ma quel ch'è vivo, vegghia ed intende; il quale considerando il male ed il bene, stimando l'uno e l'altro come cosa variabile e consistente in moto, mutazione e vicissitudine (di sorte ch'il fine d'un contrario è principio de l'altro, e l'estremo de l'uno è cominciamento de l'altro), non si dismette, né si gonfia di spirito, vien continente nell'inclinazioni e temperato nelle voluptadi; stante ch'a lui il piacere non è piacere, per aver come presente il suo fine. Parimente la pena non gli è pena, perché con la forza della considerazione ha presente il termine di quella. Cossí il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

parte prima, dialogo II