Frasi su raro
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema raro, essere, uomo, vita.
Frasi su raro

“Soffrendo di un amore raro, che più lo vivo e meno imparo.”
da La paura che..., n. 8
Nessuno è solo

“Mi sentivo allo stesso tempo solo e sereno. Credo che sia un tipo di felicità molto raro.”
da "Mucchio d'ossa"
Mucchio d'ossa

libro Pensieri che colpiscono
maria lo Monaco by aquilablu59

da Cantata del caffè
Origine: Citato in Andrew Weil e Winifred Rosen, Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente, traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007, p. 54.

Origine: Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 60

frammento 12
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

frammento 15
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

“L'amore è più raro dello stesso genio […] e l'amicizia è più rara dell'amore.”
Lui è qui

Atticus Finch: cap. 11
Il buio oltre la siepe
Variante: Volevo che tu imparassi una cosa da lei: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince.

Origine: Satire, Satira II, La poesia, p. 120

“Troppo strano per vivere troppo raro per morire!”

“Per quanto raro sia il vero amore, lo è ancor meno della vera amicizia.”
473
Massime, Riflessioni morali

Origine: Serie del Mondo Disco, 17. Piedi d'argilla (1996), p. 25

“È raro che agli uomini vengano concessi, nello stesso momento, successo e lungimiranza.”
XXX, 42; 1997
[R]aro simul hominibus bonam fortunam bonamque mentem dari.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX
da La filosofia alle soglie del Duemila
La filosofia alle soglie del Duemila
citato in Vittorio Messori, Inchiesta sul Cristianesimo

da una conferenza tenuta al Circolo Ufficiali il 16 dicembre 1950
Origine: Da Umorista sarà lei – Vita ed opere di Achille Campanile, a cura di Angelo Cannatà, Silvio Moretti e Gaetano Campanile, Pubblicazione edita in occasione della Mostra Documentaria dedicata ad Achille Campanile, Napoli, 5 – 17 settembre 2005.
Personaggi, La sessuologa Merope Generosa

Origine: Pensieri di un libertino, p. 89

Origine: Da un'intervista di Francesco Trisciani; pubblicata in Raro!, n. 20, 1989.

da un'intervista a Francesco Trisciani, pubblicata in Raro! n.° 20 del 1989

da un'intervista a Francesco Trisciani, pubblicata in Raro! n.° 20 del 1989

Prime alla Scala, p. 49, Leonardo, Milano, 1995

Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, Milano 1943

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Massime, Riflessioni morali

La fatica di diventare migliori

Origine: Il romanzo della mummia, p. 23

da Nota di diario del 12 giugno 1940, Laon, p. 157
Giardini e strade. In marcia verso Parigi

Origine: In Russia al tempo dell'ultimo zar, p. 236

Origine: Traduzione propria da Mathematics and Creativity http://www.muskingum.edu/~rdaquila/m370/Math%20Creativity%20-%20Adler.pdf, The New Yorker Magazine, 19 febbraio 1972.

Origine: Da L'origine della vita, Garzanti, Milano, 1983, p. 85.
Vita, morte, risurrezione

Origine: Orario ferroviario della Gran Bretagna.
Origine: L'uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo, p. 23

libro V, capitolo XXVIII, p. 266
De medicina libri octo