Frasi su signora
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“Il Signore è sottile, ma non malizioso.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Raffiniert ist der Herr Gott, aber boshaft ist Er nicht.
Origine: Einstein era a Princeton per una serie di conferenze e aveva sentito dire che un risultato sperimentale (poi rivelatosi sbagliato) contraddiceva la sua teoria gravitazionale. La frase è stata variamente interpretata per alcuni significa che la natura, con quel suo essere sottile, nasconde i propri segreti; per altri che la natura può giocare brutti scherzi ma non bara. La frase è stata poi incisa sul caminetto del salotto della facoltà di fisica. Pensieri di un uomo curioso, p. 125.
Origine: Da una battuta rivolta a Oscar Veblen alla Princeton University nel maggio 1921.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 125

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“Nel tempio della scienza ci sono molte dimore… e diversi davvero sono coloro che le abitano e i motivi che ve li hanno condotti. Molti cercano nella scienza l'esaltante sensazione di superiore capacità intellettuale; la scienza è lo sport da cui trarre un'esperienza vivida e il soddisfacimento delle ambizioni; nel tempio ci saranno anche i molti che hanno immolato i prodotti del loro cervello a fini puramente utilitaristici. Se venisse un angelo del Signore a cacciare tutta la gente che appartiene a queste due categorie, il tempio si svuoterebbe di molti fedeli, ma qualcuno rimarrebbe: uomini sia dell'epoca presente sia di quella passata… Se le categorie che abbiamo appena espulso fossero le sole a popolare quel luogo, il tempio non sarebbe mai esistito, così come non può esistere un bosco fatto di soli rampicanti. Coloro che troveranno favore presso l'angelo […] sono tipi isolati, poco comunicativi, solitari, in realtà molto meno simili tra loro degli appartenenti alla schiera dei cacciati. Quel che li ha portati al tempio […] non c'è un'unica risposta per spiegarlo, […] l'evasione dalla vita quotidiana, dalla sua penosa crudezza, da una disperata monotonia, la fuga dalla schiavitù dei propri desideri. Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancura pura e segue con sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco
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“I domestici creano oggi tanti fastidi che molte signore, quando s'incontrano, non sanno parlare d'altro che di essi.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Guida della donna intelligente, p. 59

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“La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.”

Feste: atto III, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La dodicesima notte

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“[Riferendosi a La Palingenesi di Mario Rapisardi] Ho letto, signore, il vostro nobile poema. Siete un precursore…”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

J'ai lu, monsieur, votre noble pòeme. Vous ètes un prècurseur...
Origine: Citato in Poemi Liriche e Traduzioni, Volume unico, Palermo, Sandron, 1912.

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“Certamente voi siete orefice, signor Josse.”

Molière (1622–1673) commediografo e attore teatrale francese

da L'Amour Médecin, I, 1

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“La cosa più grande di Cesare erano i suoi debiti.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Da Gli affari del signor Giulio Cesare, traduzione di Lorenzo Bassi, Einaudi Editore.

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“La signora Evadne Torta era una medium, tendente a small.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 71

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“… nell'ottobre del 18…, tutta Londra fu messa a rumore da un delitto orribile…”

Robert Louis Stevenson (1850–1894) scrittore scozzese

da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 2006

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“Per ogni cosa ci sono due parole, una che ingrandisce e una che rimpicciolisce.”

Robert Louis Stevenson (1850–1894) scrittore scozzese

Origine: Da Il signore di Ballantrae.

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“Una cosa non è necessariamente vera perché un uomo è morto per realizzarla.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

da Il ritratto del signor W. H.

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“Adunque voi compirete? | – Adesso, adesso faccio, Signor mio; | adesso ho fatto. Et io; ohimè! o Dio!.”

Pietro Aretino (1492–1556) poeta, scrittore, drammaturgo

I, XIII, vv. 15-17
Sonetti lussuriosi

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“Se già sotto l'ale | del nero cappello | nel vin Cromuello [Oliver Cromwell] | cercava il signor,'|| ne' colmi bicchieri | ricerco pur io | men fiero un iddio, | ricerco l'amor.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

da Brindisi in Levia gravia, XXV, vv. 1-8
Origine: Qui il poeta fa riferimento ad un episodio narrato dal Chateaubriand in Quatre Stuarts. Secondo lo scrittore francese, Cromwell, sorpreso a bere, avrebbe detto agli amici: «Credono che cerchiamo il Signore, ma noi cerchiamo solo un cavatappi» (Il cavatappi era caduto).

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“I signori sono stati spazzati via: la morale dell'uomo comune ha vinto.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, 9; 1993

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“Cristiano è un certo senso di crudeltà verso se e gli altri, l'odio contro coloro che pensavano diversamente; la volontà di perseguitare. Cristiana è la morale inimicizia contro i signori della terra, contro i "nobili”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

e al tempo stesso una nascosta, segreta rivalità (- si lascia loro il "corpo", si vuole soltanto l'anima...). Cristiano è l'odio contro lo spirito, contro l'orgoglio, il coraggio, la libertà, il libertinage dello spirito; cristiano è l'odio contro i sensi, contro le gioie dei sensi, contro la gioia in generale. (pag. 25; ed. Adelphi 2011)

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“Mio caro signor dottore, queste poesie di Giordano Bruno sono un regalo di cui le sono grato con tutto il cuore. Mi sono permesso di appropriarmele come se le avessi scritte io e per me – e le ho prese come gocce corroboranti. Se lei sapesse quanto raramente mi viene ancora qualcosa di corroborante dall'esterno.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Da una lettera a Heinrich von Stein del 22 maggio 1884; citato in Anacleto Verrecchia, Giordano Bruno, Donzelli editore, 2002.

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“VOLTAIRE. «Shakespeare ha spesso due buoni versi, mai sei. Un pazzo, perdio, un buffone alla Fiera di San Bartolomeo. Mai un lavoro veramente suo, tutte vecchie storie». Scacchi: «Perderò, perdio, per tutti i santi del Paradiso. Ah, qui cavalco su un montone nero come la puttana che sono… Falstaff dagli spagnoli». BOSWELL. «Vi dirò perché noi ammiriamo Shakespeare». VOLTAIRE. «Perché non avete gusto». BOSWELL. «Ma signore…». VOLTAIRE. «Et penitus toto divisos orbe Britannos… Tutta l'Europa è contro di voi. Perciò avete torto». BOSWELL. «Ma ciò dipende dal fatto che abbiamo grande immaginazione». VOLTAIRE. «La più selvaggia… Pope guida un calesse tirato da due beipuledri eleganti, ma Dryden viaggia su un tiro a sei, coi postiglioni e tutto». Ha ripetuto con esattezza qualche passo di Dryden. BOSWELL. «Che cos'è la memoria? Dove risiedono tutte le nostre idee?». VOLTAIRE. «Come dice Thomson: dove dormono i venti quando l'aria è calma? Thomson era un grande pittore. Milton, molte bellezze e molti difetti, come non c'è nulla di perfetto in questo dannato mondo. I suoi imitatori sono incomprensibili. Ma quando lui scrive bene è chiarissimo». BOSWELL. «Che cosa pensate del nostro teatro?». VOLTAIRE. «Molto spirito, molto intreccio, e molti bordelli». BOSWELL. «Che cosa pensate di Fingal?». VOLTAIRE. «Sembra un salmo di David. Ma vi sono dei nobili passaggi. In tutt'e due. L'Omero di Scozia.»”

Origine: Visita a Rousseau e a Voltaire, p. 100-101

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